Scrutatio

Giovedi, 22 maggio 2025 - Santa Rita da Cascia ( Letture di oggi)

Daniele 13


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 2008
1 (In quello tempo) abitava in Babilonia uno il quale si chiamava Ioachim.1 Abitava a Babilonia un uomo chiamato Ioakìm,
2 E costui prese per sua moglie una donna, la quale avea nome Susanna, figliuola d' Elcia; ed era in lei molta bellezza, e questa Susanna era grande amica di Dio.2 il quale aveva sposato una donna chiamata Susanna, figlia di Chelkia, di rara bellezza e timorata di Dio.
3 E il padre e la madre sua, però ch' erano (santi e) giusti, sì l' aveano ammaestrata nella legge di Moisè.3 I suoi genitori, che erano giusti, avevano educato la figlia secondo la legge di Mosè.
4 E questo Ioachim si era molto ricco, e (infra l'altre ricchezze) si avea uno giardino, che v' andava a prendere diletto; e molti (nobilissimi uomini dei) Giudei venivano a lui, però ch' era il più onorato che fosse nella terra (secondo la consuetudine di quella contrada).4 Ioakìm era molto ricco e possedeva un giardino vicino a casa, ed essendo stimato più di ogni altro, i Giudei andavano da lui.
5 In quello anno sì furono eletti due antichi, quelli doveano fare ragione al popolo (e reggere la giustizia), delli quali il nostro Signore parlò in questo modo: dalli antichi di Babilonia è proceduta la malizia, e specialmente da coloro che dimostrano di reggere il popolo.5 In quell’anno erano stati eletti giudici del popolo due anziani; erano di quelli di cui il Signore ha detto: «L’iniquità è uscita da Babilonia per opera di anziani e di giudici, che solo in apparenza sono guide del popolo».
6 Questi (due antichi la maggior parte del tempo) frequentavano la casa di Ioachim, (e quivi teneano la ragione al popolo) e venivano a loro tutti quelli che dimandavano giustizia.6 Questi frequentavano la casa di Ioakìm, e tutti quelli che avevano qualche lite da risolvere si recavano da loro.
7 E quando la gente era partita nell' ora del mezzo dì, Susanna in quel tempo entrava nel giardino.7 Quando il popolo, verso il mezzogiorno, se ne andava, Susanna era solita recarsi a passeggiare nel giardino del marito.
8 E riguardando più volte questi antichi Susanna, la vedeano entrare e passeggiare; e ciascuno fu innamorato di lei.8 I due anziani, che ogni giorno la vedevano andare a passeggiare, furono presi da un’ardente passione per lei:
9 E gittarono da loro ogni senno e ogni ragione, e di Dio niente si ricordarono, nè delli giusti giudicii.9 persero il lume della ragione, distolsero gli occhi per non vedere il Cielo e non ricordare i giusti giudizi.
10 Ed erano tutti duoi innamorati di lei; e uno non avea manifestato all' altro lo suo desiderio.10 Erano colpiti tutti e due dalla passione per lei, ma l’uno nascondeva all’altro la sua pena,
11 E sempre l' uno si guardava dall' altro per la grande vergogna, imaginando lo peccato che voleano fare;11 perché si vergognavano di rivelare la brama che avevano di unirsi a lei.
12 sì che ogni di erano solleciti da veder Susanna. E (uno dì era passata l'ora consueta, e) disse l'uno all' altro:12 Ogni giorno con maggior desiderio cercavano di vederla.
13 Andiamo a desinare, per ciò che l' ora sì è oggi mai. E partironsi uno dall' altro.13 Un giorno uno disse all’altro: «Andiamo pure a casa: è l’ora di desinare». E usciti se ne andarono.
14 E (per ciò che ciascuno di loro si era sollecito per vedere Susanna, incontanente avendo desinato) tornarono al giardino, e l' uno coll' altro si trovarono insieme; e domandandosi insieme qual era la cagione ( ch' erano sì tosto tornati), manifestarono l'uno all' altro l'amore che aveano a Susanna; allora insieme ordinarono lo tempo, quando la potessono trovare sola.14 Ma ritornati indietro, si ritrovarono di nuovo insieme e, domandandosi a vicenda il motivo, confessarono la propria passione. Allora studiarono il momento opportuno di poterla sorprendere da sola.
15 E dopo questo, osservando di trovare uno di atto, intervenne (secondo la sua consuetudine) ella entroe uno die (nello giardino), come solea fare li giorni passati, con due sole damigelle, volendosi lavare nel giardino; però che il caldo era grande.15 Mentre aspettavano l’occasione favorevole, Susanna entrò, come al solito, con due sole ancelle, nel giardino per fare il bagno, poiché faceva caldo.
16 E non era ivi alcuno, salvo quelli due antichi ascosti, i quali la contemplavano.16 Non c’era nessun altro al di fuori dei due anziani, nascosti a spiarla.
17 Disse dunque alle fanciulle: portatemi l'olio e l'unzione, e serrate le porte del giardino, però ch' io mi voglio lavare, (acciò che persona alcuna non vi entrasse; e questi due antichi si erano nascosi nel giardino, sì che non poteano esser veduti, credendo Susanna esser sola nel giardino con queste due damigelle, e mandandole Susanna per unguenti e per unzioni, per volersi lavare).17 Susanna disse alle ancelle: «Portatemi l’unguento e i profumi, poi chiudete la porta, perché voglio fare il bagno».
18 E loro fecero come li fu comandato; chiusono le porte dell' orto, e uscirono per uno uscio secreto per portare quello era loro comandato; e non sapea Susanna, che questi duoi antichi fussono di dentro ascosti.18 Esse fecero come aveva ordinato: chiusero le porte del giardino e uscirono dalle porte laterali per portare ciò che Susanna chiedeva, senza accorgersi degli anziani, poiché si erano nascosti.
19 Si tosto come queste due damigelle furono andate (per adempiere lo comandamento di Susanna), questi due antichi ( ch' erano nascosi) sì vennono a Susanna, e si li dissono:19 Appena partite le ancelle, i due anziani uscirono dal nascondiglio, corsero da lei
20 Vedi, (Susanna,) noi t' aviamo amata; (e per grande tempo sì aviamo desiderato d' essere teco); tu sai che le porte dello giardino sono serrate, e noi non siamo veduti da persona; e però ti preghiamo che tu debbia acconsentire alla nostra volontà.20 e le dissero: «Ecco, le porte del giardino sono chiuse, nessuno ci vede e noi bruciamo di passione per te; acconsenti e concediti a noi.
21 E se questo non farai, noi testificheremo contro a te, e diremo che noi t' abbiamo trovata con uno giovane, e perciò tu cacciasti da te le damigelle.21 In caso contrario ti accuseremo; diremo che un giovane era con te e perciò hai fatto uscire le ancelle».
22 Udendo Susanna così grande falsitade, (sì come costoro le apponeano, gittossi in ginocchioni a Dio, e) disse queste parole: l'angoscie (e le fatiche) m' hanno circondata da ogni parte; però che se io adempio la vostra volontà, conosco che a me è morte eternale; e se io non lo faccio, so bene che delle vostre mani non posso scampare.22 Susanna, piangendo, esclamò: «Sono in difficoltà da ogni parte. Se cedo, è la morte per me; se rifiuto, non potrò scampare dalle vostre mani.
23 Ma io conosco ch' egli è meglio che sanza cagione io caggia nelle mani vostre, che peccare nel conspetto di Dio.23 Meglio però per me cadere innocente nelle vostre mani che peccare davanti al Signore!».
24 E allora cominciò Susanna fortemente a gridare; e li antichi medesimamente gridorono forte. contro a Susanna.24 Susanna gridò a gran voce. Anche i due anziani gridarono contro di lei
25 E l'uno di loro corse, e apri le porte del giardino, (e uscì fuori incontinente dallo giardino alli servi, e alla gente ch' erano in casa di Susanna).25 e uno di loro corse alle porte del giardino e le aprì.
26 Udendo lo rumore nel giardino, li servi incontinente corsero per la porta secreta, per vedere quello ch' era.26 I servi di casa, all’udire tale rumore in giardino, si precipitarono dalla porta laterale per vedere che cosa le stava accadendo.
27 E udendo (queste genti) parlare questi antichi (contro a Susanna), tutti si maravigliarono, perciò che di Susanna già mai non era istato detto alcuno male, (perciò che questi antichi si infamavano Susanna in ciascuna parte). E poi che fu fatta la mattina del seguente di,27 Quando gli anziani ebbero fatto il loro racconto, i servi si sentirono molto confusi, perché mai era stata detta una simile cosa di Susanna.
28 molta gente andò a Ioachim marito di Susanna, e vennero anche li due antichi, pieni di iniqui pensieri contro a Susanna, acciò che la facessono uccidere.28 Il giorno dopo, quando il popolo si radunò nella casa di Ioakìm, suo marito, andarono là anche i due anziani, pieni di perverse intenzioni, per condannare a morte Susanna.
29 E dissero dinanzi a tutto il popolo: mandate a Susanna, figliuola d' Elcia, moglie di Ioachim. E feciono venire Susanna (in presenza di tutto il popolo).29 Rivolti al popolo dissero: «Si faccia venire Susanna, figlia di Chelkia, moglie di Ioakìm». Mandarono a chiamarla
30 E venne Susanna, accompagnata da tutti i suoi parenti, figliuoli e amici.30 ed ella venne con i genitori, i figli e tutti i suoi parenti.
31 E in verità Susanna era molto bella, delicata e onesta.31 Susanna era assai delicata e bella di aspetto;
32 E questi due antichi sì le feciono discoprire la faccia (acciò ch' ella avesse maggiore vergogna, ovver) per saziarsi della sua bellezza.32 aveva il velo e quei perversi ordinarono che le fosse tolto, per godere almeno così della sua bellezza.
33 E tutto il popolo, vedendola venire così vergognosa, (e tutta la faccia coperta, quasi ogni gente) incominciò a piangere.33 Tutti i suoi familiari e amici piangevano.
34 E levaronsi questi due antichi nel mezzo del popolo, e puosono le mani in capo a Susanna.34 I due anziani si alzarono in mezzo al popolo e posero le mani sulla sua testa.
35 La quale con grande lacrime si levò li occhi in cielo, raccomandandosi a Dio, avendo ferma speranza in lui, (acciò che la liberasse di cotanta. falsitade).35 Ella piangendo alzò gli occhi al cielo, con il cuore pieno di fiducia nel Signore.
36 E questi due antichi (dimostrandola alla gente) sì dissono: andando noi spassandoci per lo giardino soli, costei con due sole damigelle sì entrò nel giardino; e fece serrare le porte del giardino, e mandò via queste due damigelle.36 Gli anziani dissero: «Mentre noi stavamo passeggiando soli nel giardino, è venuta con due ancelle, ha chiuso le porte del giardino e poi ha licenziato le ancelle.
37 Incontanente uno giovane, il quale era nascoso nello giardino, si venne a lei, ed ebbe con lei carnalmente a fare.37 Quindi è entrato da lei un giovane, che era nascosto, e si è unito a lei.
38 E noi istando in uno canto del giardino, e vedendo tanto male, sì corremmo a loro, e vedessimo loro usare insieme.38 Noi, che eravamo in un angolo del giardino, vedendo quella iniquità ci siamo precipitati su di loro.
39 E il giovane non potemmo pigliare, però ch' era più forte di noi; e incontanente, aperti gli usci, fuggì, (sì che noi non lo potemmo conoscere).39 Li abbiamo sorpresi insieme, ma non abbiamo potuto prendere il giovane perché, più forte di noi, ha aperto la porta ed è fuggito.
40 Pigliammo dunque costei, e domandando chi era il giovane che istava con lei, ed ella non l' ha mai voluto dire; della quale cosa noi siamo testimonii.40 Abbiamo preso lei e le abbiamo domandato chi era quel giovane,
41 Udendo lo popolo queste cose, grande parte credette, che fosse vero; e allora la condannarono alla morte.41 ma lei non ce l’ha voluto dire. Di questo noi siamo testimoni». La moltitudine prestò loro fede, poiché erano anziani e giudici del popolo, e la condannò a morte.
42 E vedendo Susanna, ch' era sentenziata alla morte, gridando disse queste parole: Signore Iddio eterno, a cui niuna cosa è ascosa, anzi la sai prima ch' ella si faccia,42 Allora Susanna ad alta voce esclamò: «Dio eterno, che conosci i segreti, che conosci le cose prima che accadano,
43 tu sai bene che costoro dicono contro a me falso testimonio, e conosci bene che io ingiustamente sono condannata alla morte, conciosia ch' io di queste cose nulla ho fatto, le quali maliziosamente costoro hanno composto contro a me.43 tu lo sai che hanno deposto il falso contro di me! Io muoio innocente di quanto essi iniquamente hanno tramato contro di me».
44 E (incontinente) fue esaudita la sua orazione.44 E il Signore ascoltò la sua voce.
45 Ed essendo Susanna menata alla morte, il nostro Signore Iddio (volendo dimostrare la veritade) suscitò lo spirito santo, ch' era in Daniele ancora fanciullo.45 Mentre Susanna era condotta a morte, il Signore suscitò il santo spirito di un giovanetto, chiamato Daniele,
46 E cominciò Daniele a gridare: (uditemi, imperò ch' ) io sono innocente da questo sangue (cioè da questa morte).46 il quale si mise a gridare: «Io sono innocente del sangue di lei!».
47 E udendo il popolo gridare questo fanciullo, istette ferma ogni gente, e domandorolo che voleva egli dire.47 Tutti si voltarono verso di lui dicendo: «Che cosa vuoi dire con queste tue parole?».
48 Ed egli allora rispose: pare a me che voi siete tutti stolti (e molto isciocchi), però che voi non conoscete il vero dal falso, e avete condannata Susanna indegnamente.48 Allora Daniele, stando in mezzo a loro, disse: «Siete così stolti, o figli d’Israele? Avete condannato a morte una figlia d’Israele senza indagare né appurare la verità!
49 E imperciò tornate al giudicio, chè (quelli maledetti antichi) hanno detto il falso contro a lei.49 Tornate al tribunale, perché costoro hanno deposto il falso contro di lei».
50 E incontinente (udito questo) lo popolo si tornarono addietro, e misono a sedere Daniele, e dissono: Iddio t' hae dato conoscimento e senno sopra questa operazione, e imperò ti preghiamo che tu ci dimostri la verità.50 Il popolo tornò subito indietro e gli anziani dissero a Daniele: «Vieni, siedi in mezzo a noi e facci da maestro, poiché Dio ti ha concesso le prerogative dell’anzianità».
51 E Daniele disse: fate partire quelli (maledetti antichi) l'uno dall' altro, che io li giudicherò.51 Daniele esclamò: «Separateli bene l’uno dall’altro e io li giudicherò».
52 E partiti che furono l' uno dall' altro, sì fece venire l'uno inanzi da sè, e disseli: invecchiato ne' mali dì, or sono còlti tutti li tuoi peccati che in prima adoperavi,52 Separàti che furono, Daniele disse al primo: «O uomo invecchiato nel male! Ecco, i tuoi peccati commessi in passato vengono alla luce,
53 giudicando li giudicii ingiusti, condannando li innocenti, e liberando li iniqui,53 quando davi sentenze ingiuste, opprimendo gli innocenti e assolvendo i malvagi, mentre il Signore ha detto: Non ucciderai il giusto e l’innocente.
54 Ora se tu vedesti Susanna con quello giovane, dimmi sotto quale arboro la vedesti? Ed egli rispuose sotto uno giunepero.54 Ora, dunque, se tu hai visto costei, di’: sotto quale albero tu li hai visti stare insieme?». Rispose: «Sotto un lentisco».
55 E Daniele gli disse: veramente, che tu hai mentito per la gola; e imperciò pigli l'agnolo di Dio la sentenza, e sì ti fenda per mezzo.55 Disse Daniele: «In verità, la tua menzogna ti ricadrà sulla testa. Già l’angelo di Dio ha ricevuto da Dio la sentenza e ti squarcerà in due».
56 E cacciato da sè quello, fece venire l' altro, e sì gli disse: vecchio maledetto, che tu somigli al popolo Cananeo, e non a quello di Giuda, (però che) la bellezza di questa donna t'ha ingannato, e il desiderio venereo e lussurioso t'ha sovvertito il cuore tuo.56 Allontanato questi, fece venire l’altro e gli disse: «Stirpe di Canaan e non di Giuda, la bellezza ti ha sedotto, la passione ti ha pervertito il cuore!
57 Così facevate alle figliuole d' Israel, e loro, temendovi, vi consentivano a quello che voi volevate; ma quella del popolo di Giuda non volse sostenere la vostra iniquità.57 Così facevate con le donne d’Israele ed esse per paura si univano a voi. Ma una figlia di Giuda non ha potuto sopportare la vostra iniquità.
58 E perciò dimmi: (dove e in qualunque luogo li vedesti) sotto quale arboro erano egli, quando tu gli vedesti peccare? Ed egli rispose: io gli vidi sotto uno pino.58 Dimmi dunque, sotto quale albero li hai sorpresi insieme?». Rispose: «Sotto un leccio».
59 E Daniele si li disse: ancora tu (medesimo) hai mentito per la gola; onde per questo l'angelo di Dio pigli il coltello della giustizia, e tagliti per mezzo, e amendue sì uccida.59 Disse Daniele: «In verità anche la tua menzogna ti ricadrà sulla testa. Ecco, l’angelo di Dio ti aspetta con la spada in mano, per tagliarti in due e così farti morire».
60 E (avendo veduto) tutto il popolo (lo giudicio di Daniele), in una voce gridando disse: benedetto sia Iddio, però che salva coloro che hanno speranza in lui.60 Allora tutta l’assemblea proruppe in grida di gioia e benedisse Dio, che salva coloro che sperano in lui.
61 E [a] quelli due vecchi (antichi), però ch' erano trovati per Daniele in falso testimonio (e voleano fare morire Susanna a torto), feciono (cioè il popolo) così come male operorono contro al prossimo suo,61 Poi, insorgendo contro i due anziani, ai quali Daniele aveva fatto confessare con la loro bocca di avere deposto il falso, fece loro subire la medesima pena che avevano tramato contro il prossimo
62 secondo ch' era scritto nella legge di Moisè; cioè che incontanente sì li lapidarono; e lo sangue innocente (per la virtù di Dio e di Daniele) fu liberato (cioè Susanna).62 e, applicando la legge di Mosè, li fece morire. In quel giorno fu salvato il sangue innocente.
63 Ed Elcia e la donna sua ringraziarono Iddio. per Susanna figliuola loro (però ch' era stata liberata da tanta rea e pessima falsità); e Ioachim suo marito e tutti li suoi parenti e tutto il popolo laudava Iddio, (che l' avea iscampata da tanto pericolo, e di tanto male, quanto a lei aveano apposto quelli maledetti vecchi), però che non fu trovato in lei cosa brutta.63 Chelkia e sua moglie resero grazie a Dio per la figlia Susanna, insieme con il marito Ioakìm e tutti i suoi parenti, per non aver trovato in lei nulla di vergognoso.
64 E Daniele fue sempre mai da tutto il popolo (e da tutte le contrade) avuto in grande riverenza, (per cagione della sentenza che Iddio li avea fatta dare diritta).64 Da quel giorno in poi Daniele divenne grande di fronte al popolo.
65 E lo re Astiage andò alli padri suoi (e morì), e Ciro di Persia successe nel regno suo.