SCRUTATIO

Giovedi, 12 giugno 2025 - San Gaspare Luigi Bertoni ( Letture di oggi)

Lamentazioni 1


BIBBIA VOLGAREDIODATI
1 Alef. Come sola siede la città piena di populo; (madonna e) signora delle genti egli è fatta quasi vedova; lei, che è principe delle provincie, fatta è sotto il tributo.1 COME siede solitaria, ed è divenuta simile ad una vedova, La città piena di popolo! Come è divenuta tributaria Quella ch’era grande fra le genti, signora fra le provincie!
2 Bet (cioè confusione) Piangendo lei piangette nella notte (cioè oscura per tribulazione), e le sue lacrime sì sono nelle sue mascelle; non v'è cui la consola di tutti li suoi carissimi; tutti li suoi amici l'hanno sprezzata, e sonoli fatti inimici.2 Ella piange continuamente di notte, e le sue lagrime son sopra le sue guance; Ella non ha alcuno, fra tutti i suoi amanti, che la consoli; Tutti i suoi intimi amici si son portati dislealmente inverso lei, Le son divenuti nemici.
3 Ghimel (cioè retribuzione) Spirò (il populo) di Giuda per la afflizione e molta servitù; abitò fra le genti, e non trovò riposo; pigliorono quella tutti i suoi persecutori intra le angustie.3 La nazione di Giuda è andata fuori del suo paese, Per l’afflizione, e per la gravezza della servitù; Ella dimora fra le genti, non trova riposo; Tutti i suoi persecutori l’hanno sorpresa nelle distrette.
4 Dalet (cioè timore, ovvero natività) Piangeranno le vie di Sion, conciosia che non sia cui venga alla solennità; sono distrutte tutte le sue porte; sono li suoi sacerdoti gementi; le sue vergini sono (sozze e) squallide, e lei è afflitta di amaritudine.4 Le strade di Sion fanno cordoglio; Perciocchè non viene più alcuno alle feste solenni; Tutte le sue porte son deserte, i suoi sacerdoti sospirano, Le sue vergini sono addolorate, ed essa è in amaritudine.
5 He (che è a dire essere, e vivo) Li suoi inimici si sono fatti nel capo; sonsi arricchiti i suoi inimici; imperò che il Signore ha parlato sopra di quella per la molta sua iniquità; li suoi piccoli sono menati per prigioni avanti la faccia del tribulante.5 I suoi nemici sono stati posti in capo, I suoi avversari son prosperati; Perciocchè il Signore l’ha afflitta, per la moltitudine de’ suoi misfatti; I suoi piccoli fanciulli son iti in cattività davanti al nemico.
6 Vau (che è a dire esso, ovvero quello) E partissi ogni sua ornata bellezza dalla figliuola di Sion; si sono fatti li suoi principi a modo de' montoni non ritrovanti pascolo; e sono andati senza fortezza avanti la faccia del subsequente.6 E tutta la gloria della figliuola di Sion è uscita fuor di lei; I suoi principi sono stati come cervi, Che non trovan pastura; E son camminati tutti spossati davanti al persecutore.
7 Zain (cioè conducete quivi) Hassi arricordata Ierusalem delli giorni della sua afflizione, e della prevaricazione di tutte le cose sue desiderabili, le qual ilei avea avuto dalli giorni antiqui, quando cadette il populo suo nella inimicabile mano, e non v'era aiutatore; vederono quella li inimici, e disprezzorono li suoi sabbati.7 Gerusalemme, a’ dì della sua afflizione, e de’ suoi esilii, Si è ricordata di tutte le sue care cose ch’erano state ab antico; Allora che il suo popolo cadeva per la mano del nemico, Senza che alcuno la soccorresse; I nemici l’hanno veduta, e si son beffati delle sue desolazioni.
8 Het (che è a dire paura, ovvero spavento) Ierusalem ha commesso il peccato, e però gli è fatta instabile; tutti che la glorificavano l'hanno disprezzata, però che videro la sua ignominia; ma lei stae gemente, e rivoltata adrieto.8 Gerusalemme ha commesso peccato, e però è stata in ischerno; Tutti quelli che l’onoravano l’hanno avuta a vile; Perciocchè hanno vedute le sue vergogne; Anch’essa ne ha sospirato, e si è rivolta indietro.
9 Tet (cioè esclusione) Le sue sozzure sono insino alli suoi piedi, e non s'è ricordata del suo fine; grandemente egli è dimessa, non avendo consolatore; guarda (e vedi), Signore, la mia afflizione, imperò che egli è drizzato l'inimico.9 La sua lordura è stata ne’ suoi lembi; non si è ricordata della sua fine; È maravigliosamente scaduta; non ha alcuno che la consoli; Signore, riguarda alla mia afflizione; Perciocchè il nemico si è innalzato.
10 Iod (che è a dire confusione, desolazione) Ha posto l' inimico la sua mano a tutte le sue desiderabili cose; imperò che egli vide le genti entrare nel suo santuario, delle quali avevi comandato che non entrassero nella chiesa tua.10 Il nemico ha stesa la mano sopra tutte le care cose di essa; Perciocchè ella ha vedute entrar le genti nel suo santuario, Delle quali tu avevi comandato: Non entrino nella tua raunanza.
11 Caf (vole dire si sono chinati) Tutto il suo populo è gemente, e chiedente il pane; dettero tutte le cose preziose per il cibo, per ricreare l'anima; vedi, Signore, e considera, imperò ch' io sono fatta vile.11 Tutto il popolo di essa geme, cercando del pane; Hanno date le lor cose più preziose per del cibo, Da ristorarsi l’anima; Signore, vedi, e riguarda; perciocchè io sono avvilita
12 Lamed (vole dire cuore di servitù) O voi tutti che passate per la via, attendete e vedete s' egli è dolore d' agguagliare al mio; imperò che egli mi ha vendemmiato, come il Signore l'ha detto nel dì del suo furore.12 O viandanti tutti, questo non vi tocca egli punto? Riguardate, e vedete, se vi è doglia pari alla mia doglia, Ch’è stata fatta a me, Che il Signore ha afflitta nel giorno dell’ardor della sua ira.
13 Mem cioè viscere, cioè carità) Egli ha mandato i fuoco dall' eccelso nell'ossa mie, e ammaestrò me; egli ha esteso le reti alli piedi miei, hammi voltata a drietro, hammi posta desolata, tutto il giorno consumata per mestizia.13 Egli ha da alto mandato un fuoco nelle mie ossa, Il quale si è appreso in esse; Egli ha tesa una rete a’ miei piedi, egli mi ha fatta cadere a rovescio; Egli mi ha renduta desolata e dolorosa tuttodì.
14 Nun (egli è interpretato unico, ovvero loro pascoli) Nella sua mano egli vigilò lo giogo delle mie iniquità; sonsi conlegate e imposte al mio collo; èssi [in]firmata la virtù mia; hammi dato il Signore nella mano, della quale non mi potrò levare.14 Il giogo de’ miei misfatti è stato aggravato dalla sua mano; Quelli sono stati attorti, e mi sono stati posti in sul collo; Egli ha fatta traboccar la mia forza; Il Signore mi ha messa nelle mani di tali, che non posso rilevarmi.
15 Samec (che è a dire odi, ovvero firmamento) Levato ha del mio mezzo il Signore li miei magnifici; contra di me ha chiamato il tempo, acciò che egli fracassasse li eletti miei; ha conculcato il Signore il torculare alla vergine figliuola di Giuda.15 Il Signore ha atterrati tutti i miei possenti uomini in mezzo di me; Egli ha bandito contro a me un termine assegnato, Per rompere i miei giovani; Il Signore ha calcato, come in un tino, la vergine figliuola di Giuda.
16 Ain (vole dire occhio e fonte) E però io piangendo, e ducendo l'acque l'occhio mio, imperò che da me è fatto lontano il consolatore, convertendo l' alma mia; sono fatti perduti li figliuoli miei, imperò che molto più ha possuto l' inimico.16 Per queste cose piango; l’occhio, l’occhio mio si strugge in acqua; Perciocchè ogni consolatore, che mi ristori l’anima, si è allontanato da me; I miei figliuoli son deserti; Perciocchè il nemico è stato vittorioso.
17 Fe (vole dire consolazione) Ha sparso Sion le mani sue, non v'è cui la consoli; ha mandato il Signore contro di Jacob intorno a lui l' inimichevoli osti; fatta è Ierusalem quasi maculata tra essi nell' immundizie17 Sion distribuisce il pane a sè stessa con le sue proprie mani; Non ha niuno che la consoli. Il Signore ha data commessione contro a Giacobbe; I suoi nemici son d’intorno a lui; Gerusalemme è in mezzo di essi come una donna immonda.
18 Sade (cioè hai errato) Egli è giusto il Signore, imperò ch' io l' ho provocato a isdegno. Udite, pregovi, voi tutti populi, e vedete il dolore mio; le mie vergini e li miei giovani sono iti (prigioni) nella cattività.18 Il Signore è giusto; Perciocchè io sono stata ribelle alla sua bocca. Deh! ascoltate, e vedete la mia doglia, o popoli tutti; Le mie vergini, e i miei giovani, sono andati in cattività.
19 Cof (che è a dire confusione, ovvero risguarda) Chiamai li miei amici, ed essi mi ingannorono; sonosi consumati nella città li miei sacerdoti e li miei antiqui, conciosia che loro cercorono a sè il cibo, a recrearsi l' anime sue.19 Io ho chiamati i miei amanti, ma essi mi hanno ingannata; I miei sacerdoti, ed i miei anziani sono spirati nella città; Perciocchè si han cercato del cibo, Per ristorar l’anima loro.
20 Res (è interpretato capo, ovvero principato, cioè umiliata) Vedi, Signore, ch' io sono tribulata; egli è tribulato il ventre mio, reversato è il cor mio in me medesima, imperò ch' io sono piena di amaritudine; di fuori uccide il coltello, e in casa la morte egli è simile.20 Signore, riguarda; perciocchè io son distretta; Le mie interiora si conturbano; il mio cuore si riversa dentro di me; Perciocchè in vero io sono stata ribelle; La spada ha dipopolato di fuori, e dentro non vi è stato altro che morte.
21 Sin (vole dire sopra la verità) Hanno udito [che] io fortemente gemo, e non v'è cui mi consoli; tutti li miei inimici hanno udito il male mio; hansi rallegrato, imperò [che] tu I' hai fatto; ha'li indotti li giorni della consolazione, e saranno fatti simili alli miei.21 Altri mi ode sospirare; io non ho alcuno che mi consoli; I miei nemici hanno udito il mio male, e se ne son rallegrati; Perciocchè tu l’hai fatto; Quando tu avrai fatto venire il giorno che tu hai pubblicato, saranno simili a me.
22 Tau (che significa ha errato) Dinanzi a te entri ogni loro male; e (molto) vendemmia quelli, a modo che (grandemente) me hai vendemmiata per tutte le mie iniquità; imperò che molti sono li miei gementi pianti, e il mio (afflitto e) mesto cuore.22 Tutte la lor malvagità venga nel tuo cospetto, E fa’ loro come hai fatto a me per tutti i miei misfatti; Perciocchè i miei sospiri son molti, E il mio cuore è addolorato