SCRUTATIO

Domenica, 22 giugno 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Levitico 13


font
BIBBIA VOLGAREVULGATA
1 Parlò Iddio a Moisè e ad Aaron, e disse loro: ·1 Locutusque est Dominus ad Moysen, et Aaron, dicens :
2 L'uomo a cui nascerà nella carne e nella cotica diversi colori, ovvero apostema, ovver qualche cosa lucente, cioè di specie di lepra, sarà menato ad Aaron, ovver ad uno de' suoi figliuoli.2 Homo, in cujus cute et carne ortus fuerit diversus color, sive pustula, aut quasi lucens quippiam, id est, plaga lepræ, adducetur ad Aaron sacerdotem, vel ad unum quemlibet filiorum ejus.
3 Ed egli, quando vedrà la lepra nella pelle, o peli mutati in bianco, e che siano la pelle e la carne in quella parte più umili, specie è di lepra; e all'arbitrio suo lo faccia separare.3 Qui cum viderit lepram in cute, et pilos in album mutatos colorem, ipsamque speciem lepræ humiliorem cute et carne reliqua : plaga lepræ est, et ad arbitrium ejus separabitur.
4 Ma se nella pelle fosse alcuno lucente colore, e di ciò non fosse più umile la carne in quella parte che nell'altra, e i peli nel colore consueto, lo sacerdote lo richiuderà per sette di.4 Sin autem lucens candor fuerit in cute, nec humilior carne reliqua, et pili coloris pristini, recludet eum sacerdos septem diebus :
5 E poi considererà se è peggiorato; e se la lepra non cresce, e non passerà nella cotica i primi termini, richiuderallo altri sette dì.5 et considerabit die septimo : et si quidem lepra ultra non creverit, nec transierit in cute priores terminos, rursum recludet eum septem diebus aliis.
6 E lo settimo dì lo guarderà; e se (non peggiora e starà pure a quello modo, e se) la lepra sarà più oscura, e non crescerà nella cotica, il sacerdote lo libererà, però che è rogna; e quello uomo laverà le vestimenta sue, e sarà mondo.6 Et die septimo contemplabitur : si obscurior fuerit lepra, et non creverit in cute, mundabit eum, quia scabies est : lavabitque homo vestimenta sua, et mundus erit.
7 E poscia che lo sacerdote l'avrà liberato, se la lepra cresce, sarà menato allo sacerdote,7 Quod si postquam a sacerdote visus est, et redditus munditiæ, iterum lepra creverit : adducetur ad eum,
8 e sarà messo fra li leprosi.8 et immunditiæ condemnabitur.
9 E se manifesto sarà l'uomo esser leproso, sarà menato al sacerdote.9 Plaga lepræ si fuerit in homine, adducetur ad sacerdotem,
10 E vedrà lui. E se nella pelle vedrà imbiancato, e lo pelo mutato, e quella carne apparirà viva,10 et videbit eum. Cumque color albus in cute fuerit, et capillorum mutaverit aspectum, ipsa quoque caro viva apparuerit :
11 sarà giudicata antichissima lepra, e (sarà) in nata nella pelle. E lo sacerdote lo condannerà (perciò che lepra è), e non lo recluderà, però che chia ramente si vede che è immondizia.11 lepra vetustissima judicabitur, atque inolita cuti. Contaminabit itaque eum sacerdos, et non recludet, quia perspicuæ immunditiæ est.
12 Ma se l'uomo avesse quello colore in tutta la persona, che nella faccia, dal capo insino ai piedi, tutto quello che si vede,12 Sin autem effloruerit discurrens lepra in cute, et operuerit omnem cutem a capite usque ad pedes, quidquid sub aspectum oculorum cadit,
13 considererà lo sacerdote; e non sarà reputata lepra, perciò quello colore è naturale cosa; ed imperciò sarà liberato.13 considerabit eum sacerdos, et teneri lepra mundissima judicabit : eo quod omnis in candorem versa sit, et idcirco homo mundus erit.
14 Quando apparisce in lui la carne viva,14 Quando vero caro vivens in eo apparuerit,
15 lo sacerdote lo giudicherà fra li immondi, e fra li immondi sarà reputato. Vero è che se avesse la carne viva, e fosse di lepra maculata, sarà messo fra li leprosi.15 tunc sacerdotis judicio polluetur, et inter immundos reputabitur : caro enim viva, si lepra aspergitur, immunda est.
16 E se tornasse in bianco, e avrà coperto tutto l'uomo,16 Quod si rursum versa fuerit in alborem, et totum hominem operuerit,
17 lo sacerdote porrà mente (dal capo a' piedi; e se sarà così), sarà giudicato per mondo.17 considerabit eum sacerdos, et mundum esse decernet.
18 La carne e la pelle, nella quale sarà nata piaga e sanata,18 Caro autem et cutis in qua ulcus natum est, et sanatum,
19 e nel luogo della piaga la cicatrice apparerà bianca ovver rosseggiante, sarà l'uomo menato al prete.19 et in loco ulceris cicatrix alba apparuerit, sive subrufa, adducetur homo ad sacerdotem.
20 E s'egli vede in quello luogo la carne più molle, e li peli mutati in bianchezza, giudicherallo contaminato, perciò che lepra è.20 Qui cum viderit locum lepræ humiliorem carne reliqua, et pilos versos in candorem, contaminabit eum : plaga enim lepræ orta est in ulcere.
21 Ma se il pelo non è mutato, e la carne della cicatrice è scura, e fosse siccome è quella da lato, lo sacerdote lo rinchiuderà per sette dì.21 Quod si pilus coloris est pristini, et cicatrix subobscura, et vicina carne non est humilior, recludet eum septem diebus :
22 E se quelle bolle crescono, giudicherallo leproso.22 et si quidem creverit, adjudicabit eum lepræ ;
23 Ma se vi stesse la margine come prima, sarà liberato.23 sin autem steterit in loco suo, ulceris est cicatrix, et homo mundus erit.
24 La carne e la cotica, che fosse arsa dal fuoco, e la margine rimanesse bianca o rossa,24 Caro autem et cutis, quam ignis exusserit, et sanata albam sive rufam habuerit cicatricem,
25 lo sacerdote lo debba guardare: s'ell ' è voltata in bianchezza, e se quello luogo sarà più umile (cioè molle) che altro, giudicherallo contaminato; perciò che nella margine sì è nata la lepra.25 considerabit eam sacerdos : et ecce versa est in alborem, et locus ejus reliqua cute est humilior, contaminabit eum, quia plaga lepræ in cicatrice orta est.
26 Ma se li peli non sono mutati, e la carne non è più molle che altrove, sarà occultamente specie di lepra; e lo sacerdote lo rinchiuderà sette dì.26 Quod si pilorum color non fuerit immutatus, nec humilior plaga carne reliqua, et ipsa lepræ species fuerit subobscura, recludet eum septem diebus,
27 E se lo settimo dì vedrà che la lepra sia uscita nella pelle, sarà giudicato leproso.27 et die septimo contemplabitur : si creverit in cute lepra, contaminabit eum.
28 E se la carne si starà nel suo luogo non troppo rossa, sarà per l'arditura dinnanzi; e perciò sarà liberato, però che è proceduto dal fuoco.28 Sin autem in loco suo candor steterit non satis clarus, plaga combustionis est, et idcirco mundabitur, quia cicatrix est combusturæ.
29 L'uomo o la donna a cui nascerà nel capo o nella barba la lepra, sarà menato al prete.29 Vir, sive mulier, in cujus capite vel barba germinaverit lepra, videbit eos sacerdos.
30 E se la carne è in quello luogo più molle che altro, e il pelo sarà biondo e più sottile che non suole essere, sì sarà specie di lepra; però ch' el l'è lepra di capo o di barba.30 Et si quidem humilior fuerit locus carne reliqua, et capillus flavus, solitoque subtilior, contaminabit eos, quia lepra capitis ac barbæ est.
31 E s'egli vederae la carne fatta come l'altra carne, e lo capello nero, (il prete) lo richiuderà sette dì.31 Sin autem viderit locum maculæ æqualem vicinæ carni, et capillum nigrum : recludet eum septem diebus,
32 E lo settimo dì lo guarderà. E se la carne e lo pelo istà in quello medesimo modo, e il luogo della piaga sarà eguale all'altra carne,32 et die septimo intuebitur. Si non creverit macula, et capillus sui coloris est, et locus plagæ carni reliquæ æqualis :
33 sarà raso l'uomo, senza il luogo della macula; e rinchiuderallo il prete altri sette dì.33 radetur homo absque loco maculæ, et includetur septem diebus aliis.
34 E se ancora non si muta, e la carne non sarà più molle dell' altra, mondato sarà; e laverà le vestimenta sua, e sarà mondo.34 Si die septimo visa fuerit stetisse plaga in loco suo, nec humilior carne reliqua, mundabit eum : lotisque vestibus suis, mundus erit.
35 E se dopo a questa mondazione la macula cresce nella pelle,35 Sin autem post emundationem rursus creverit macula in cute,
36 non cerchi più, se lo capello sii fatto biondo; però che apertamente egli è immondo (cioè macolato).36 non quæret amplius utrum capillus in flavum colorem sit immutatus, quia aperte immundus est.
37 Ma se sta in quello modo la macola, e lo capillo nero sarà, sappi che l'uomo è sanato; e sicuramente lo pronunci mondo.37 Porro si steterit macula, et capilli nigri fuerint, noverit hominem sanatum esse, et confidenter eum pronuntiet mundum.
38 E all'uomo e alla donna, che apparirà nella pelle rossore,38 Vir, sive mulier, in cujus cute candor apparuerit,
39 ragguardilo lo prete; e s'egli vedrà una bianchezza oscura e lucida nella pelle, sappi non esser lepra, ma macula di color bianco, e l'uomo esser mondo.39 intuebitur eos sacerdos. Si deprehenderit subobscurum alborem lucere in cute, sciat non esse lepram, sed maculam coloris candidi, et hominem mundum.
40 L'uomo a cui caderanno i capelli, cioè calvo, sano sarà.40 Vir, de cujus capite capilli fluunt, calvus et mundus est :
41 E se nella fronte caderanno i peli, calvo di dietro e mondo sarà.41 et si a fronte ceciderint pili, recalvaster et mundus est.
42 Ma se nella calvizia sua dinnanzi o di dietro nascerà bianco o rosso,42 Sin autem in calvitio sive in recalvatione albus vel rufus color fuerit exortus,
43 e il prete il vederà, giudicherallo; chè senza dubbio quella sì è lepra, la quale sì è nata nella calvizia.43 et hoc sacerdos viderit, condemnabit eum haud dubiæ lepræ, quæ orta est in calvitio.
44 Chiunque sarà macolato di lepra, e sarà se parato dal comandamento del sacerdote,44 Quicumque ergo maculatus fuerit lepra, et separatus est ad arbitrium sacerdotis,
45 avrà vestimenta dai lati aperte (sotto le braccia), lo capo ignudo e la bocca coperta; e chiame rassi contaminato (e immondo).45 habebit vestimenta dissuta, caput nudum, os veste contectum, contaminatum ac sordidum se clamabit.
46 Ogni tempo che sarà leproso e immondo, solo abiterà fuori delle castella.46 Omni tempore quo leprosus est et immundus, solus habitabit extra castra.
47 Lo vestimento di lino o di lana, lo quale avrà avuta la lepra47 Vestis lanea sive linea, quæ lepram habuerit,
48 nell'ordimento del panno e nella trama, ovver di qualunque altra pelle sia fatto,48 in stamine atque subtegmine, aut certe pellis, vel quidquid ex pelle confectum est,
49 se sarà lo vestimento infetto di macula bianca ovver rossa, sarà reputata lepra; e sia dimostrato allo sacerdote;49 si alba vel rufa macula fuerit infecta, lepra reputabitur, ostendeturque sacerdoti :
50 lo qual, considerata, lo recluderà sette dì.50 qui consideratam recludet septem diebus :
51 E lo dì settimo un' altra volta lo guardi; se troverà ch' ella sia cresciuta, sarà lepra perseverante; e giudicherà lo vestimento contaminato, e tutto quello dove tal macula si troverà.51 et die septimo rursus aspiciens, si deprehenderit crevisse, lepra perseverans est : pollutum judicabit vestimentum, et omne in quo fuerit inventa :
52 E però s'abbruci al fuoco.52 et idcirco comburetur flammis.
53 E se vedrà non essere cresciuta,53 Quod si eam viderit non crevisse,
54 comanderà; e laveranno quella parte dello vestimento dove era la lepra; e racchiuderallo anco sette altri dì.54 præcipiet, et lavabunt id in quo lepra est, recludetque illud septem diebus aliis.
55 E se dopo questo vederà la faccia sua prima non esser ritornata, e non esser cresciuta la lepra, lo giudicherà immondo, e (lo vestimento) abbrucerà; però che la lepra è infusa sopra la superficie dello vestimento, ovver per tutto.55 Et cum viderit faciem quidem pristinam non reversam, nec tamen crevisse lepram, immundum judicabit, et igne comburet, eo quod infusa sit in superficie vestimenti, vel per totum, lepra.
56 Ma se lo luogo della lepra sarà dubbio, dopo che lo vestimento è lavato, rompa quella parte macolata, e lievila dallo sodo.56 Sin autem obscurior fuerit locus lepræ, postquam vestis est lota, abrumpet eum, et a solido dividet.
57 E se dopo questo apparirà in quelli luoghi che prima erano immaculati, la è lepra volatile e instabile, e debbesi abbruciare al fuoco.57 Quod si ultra apparuerit in his locis, quæ prius immaculata erant, lepra volatilis et vaga, debet igne comburi.
58 S'ella cesserà, laverà quelle che sono nette la seconda volta, e saranno monde.58 Si cessaverit, lavabit aqua ea, quæ pura sunt, secundo, et munda erunt.
59 Questa è la legge [ della lepra ] dello vestimento di lana ovver di lino ordito e tramato, e di ogni veste di pelle, per che modo si de' mondare, ovver contaminare.59 Ista est lex lepræ vestimenti lanei et linei, staminis, atque subtegminis, omnisque supellectilis pelliceæ, quomodo mundari debeat, vel contaminari.