SCRUTATIO

Lunedi, 7 luglio 2025 - Sant´Edda ( Letture di oggi)

Isaia 63


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BIBBIA VOLGARENOVA VULGATA
1 Chi è costui che viene di Edom (e venne) con vestimenta tinte di Bosra? (Edom sì è una contrada; e tanto viene a dire Edom, come lo mondo, il quale è terreno; però che cupiditade è, e sanguineo per diletto carnale. Bosra si è un' altra contrada; significa qui lo inferno) costui è bene formato nella sua stola (cioè nel suo guarnimento), e va colla moltitudine della sua virtude. Io sono colui che parlo giustizia, e sono forte combattitore a salvare.1 “ Quis est iste, qui venit de Edom,
tinctis vestibus de Bosra?
Iste formosus in stola sua,
gradiens in multitudine fortitudinis suae ”.
“ Sum ego, qui loquor iustitiam,
potens ad salvandum ”.
2 Adunque per che è rosso lo tuo vestimento, e le tue vestimenta sono fatte come quelle di coloro che calcano l'uva ne' canali?2 “ Quare ergo rubrum est indumentum tuum,
et vestimenta tua sicut calcantis in torculari? ”.
3 Io calcai solo lo torculare, e di tutte le genti non fu uomo meco; io li calcai nel mio furore, e conculca'li nella mia ira; e lo loro sangue fu sparso sopra lo mio vestimento, e insozza'mi tutti li vestimenti miei.3 “ Torcular calcavi solus,
et de gentibus non erat vir mecum;
calcavi eos in furore meo
et conculcavi eos in ira mea.
Et aspersus est sanguis eorum super vestimenta mea,
et omnia indumenta mea inquinavi.
4 Lo di della vendetta è nel mio cuore; e l'anno della mia redenzione ne viene.4 Dies enim ultionis in corde meo,
annus redemptionis meae venit.
5 Io guardai d' attorno, e non vidi uno solo aiutatore; e (addomandai e) cercai, e non era chi aiutasse; e fece[mi] salvo lo mio braccio, e la mia indignazione essa mi aiutò.5 Circumspexi, et non erat auxiliator,
miratus sum, et non fuit qui adiuvaret;
et salvavit mihi brachium meum,
et indignatio mea ipsa auxiliata est mihi.
6 E conculcai li populi nel mio furore, e inebria'li nel mio isdegnamento, e tirai la loro virtude in terra.6 Et conculcavi populos in furore meo
et contrivi eos in indignatione mea
et effudi in terram sanguinem eorum ”.
7 Io mi ricorderò della misericordia del Signore; la laude del Signore sia sopra tutte le cose le quali egli rendeo a noi, e sopra la moltitudine de' beni della casa d' Israel; e quelli egli donò loro secondo la sua perdonanza, e secondo la moltitudine delle sue misericordie.7 Miserationum Domini recordabor,
laudum Domini
super omnibus, quae reddidit nobis Dominus,
et super multitudinem bonorum domui Israel,
quae largitus est eis secundum misericordias suas
et secundum multitudinem miserationum suarum.
8 E disse: niente di meno egli è populo mio, figliuoli miei che nol negano; e fu fatto a loro salvatore.8 Et dixit: “ Verumtamen populus meus est,
filii, qui non deludent ”;
et factus est eis salvator.
9 E non fu tribulato in ogni loro tribulazione, (cioè avendone compassione liberava); e l'angelo della sua faccia fece salvi loro; egli ricomperò quelli col suo amore e con la sua perdonanza, e portolli, e levolli in alto per tutti li dì del mondo.9 In omni tribulatione eorum non legatus neque angelus,
sed ipse salvavit eos.
In dilectione sua et in indulgentia sua
ipse redemit eos
et sustulit eos et portavit eos
cunctis diebus saeculi.
10 Ma loro lo commossono ad ira, e diedono afflizione allo spirito del suo santo (cioè del suo figliuolo); e rivolsesi loro per nemico; egli medesimo combatteo e vinseli.10 Ipsi autem ad iracundiam provocaverunt
et afflixerunt spiritum sanctitatis eius;
et conversus est eis in inimicum
et ipse debellavit eos.
11 E ricordossi del tempo di Moisè e del suo populo: dov'è colui che li menò dal mare colli pastori della sua gregge? dov'è colui che puose nel mezzo di lui lo spirito del suo santo?11 Et recordatus est dierum antiquorum,
Moysi et populi sui.
Ubi est qui eduxit eos de mari
cum pastore gregis sui?
Ubi est qui posuit in medio eius
spiritum sanctitatis suae?
12 Lo quale condusse nella mano diritta Moisè col braccio della sua maestade; lo quale fendè l'acque innanzi a loro, per fare a sè nome sempiterno?12 Qui adduxit ad dexteram Moysi
brachium maiestatis suae,
qui scidit aquas ante eos,
ut faceret sibi nomen sempiternum,
13 Il quale menò loro per li profundi, quasi come uno cavallo nel deserto che non cespitava?13 qui deduxit eos per abyssos
quasi equum per desertum, et non impingebant?
14 E come animale che scende nel campo, lo spirito di Dio fu la sua guida; così adducesti lo tuo populo per fare a te nome di gloria.14 Sicut armentum, quod descendit per vallem,
spiritus Domini fecit eos quiescere;
sic conduxisti populum tuum,
ut faceres tibi nomen gloriae.
15 Attendi (cioè riguarda) del cielo, e mira del tuo santo tabernacolo, e della sedia della tua gloria: dov'è lo tuo zelo (cioè lo tuo ardente amore), e dov'è la tua fortezza, la moltitudine delle tue interiora (cioè de' tuoi secreti) e delle tue misericordie? Sempre istettono sopra me con teco.15 Attende de caelo et vide
de habitaculo sancto tuo et gloriae tuae;
ubi est zelus tuus et fortitudo tua?
Commotio viscerum tuorum et misericordiae tuae
super me continuerunt se.
16 Tu se' lo padre nostro, e Abraam non ci seppe, e Israel non ci conobbe; e tu, Signore, sei nostro padre, e nostro ricompratore; e lo tuo nome istà e starà sempre.16 Tu enim pater noster.
Abraham enim nescit nos,
et Israel ignorat nos;
tu, Domine, pater noster,
redemptor noster: a saeculo nomen tuum.
17 Perchè ci facesti errare delle tue vie, indurasti lo nostro cuore acciò che noi non temessimo te? Convèrtiti a misericordia per li tuoi servi, (e siamo) schiatta della tua ereditade.17 Quare errare nos fecisti, Domine, de viis tuis,
indurasti cor nostrum, ne timeremus te?
Convertere propter servos tuos,
tribus hereditatis tuae.
18 Egli possederono lo tuo santo popolo quasi come niente; li nostri nimici conculcarono la tua (santa misericordia e la tua) santificazione.18 Brevi tempore hereditaverunt populum sanctum tuum,
hostes nostri conculcaverunt sanctuarium tuum.
19 E fummo fatti quasi come al principio, conciosia cosa che tu non signoreggiassi noi, e lo tuo nome non si chiamava sopra noi.19 Facti sumus a saeculo,
cum non dominareris nostri,
neque invocaretur nomen tuum super nos.
Utinam dirumperes caelos et descenderes!
A facie tua montes defluerent.