Scrutatio

Giovedi, 22 maggio 2025 - Santa Rita da Cascia ( Letture di oggi)

Ecclesiastico 13


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BIBBIA VOLGAREVULGATA
1 Chi toccherae la pece si sozzerae da essa; e chi comunicherae collo superbo si vestirae di superbia.1 Qui tetigerit picem inquinabitur ab ea :
et qui communicaverit superbo induet superbiam.
2 Peso si leva adosso quello che comunica con più onesto di sè. Non sarai compagno con più ricco di te.2 Pondus super se tollat qui honestiori se communicat,
et ditiori te ne socius fueris.
3 Che comunicherae il laveggio colla pentola? (però che) quando si stropiccieranno insieme, si romperanno.3 Quid communicabit cacabus ad ollam ?
quando enim se colliserint, confringetur.
4 Il ricco ingiustamente operoe, e fremerae; e lo povero offeso tacerae.4 Dives injuste egit, et fremet :
pauper autem læsus tacebit.
5 Se tu gli donerae, torrassi te; e se tu non avrai che dare, abbandonerà te.5 Si largitus fueris, assumet te :
et si non habueris, derelinquet te.
6 Se tu averai, mangerà teco e [ti] vuoterà de' tuoi beni; e non si dorrà de' tuoi danni.6 Si habes, convivet tecum, et evacuabit te :
et ipse non dolebit super te.
7 Se tu li sarai necessario, supplanterà te, e sorridendosi ti darae speranza, narrandoti i suoi beni, e dirae: che hai tu bisogno?7 Si necessarius illi fueris, supplantabit te,
et subridens spem dabit, narrans tibi bona,
et dicet : Quid opus est tibi ?
8 E confonderatti nelli cibi suoi, infino a tanto che tu l'aiuti, infino a due o tre volte; e alla perfine si farae beffe di te, e poi vedendoti t' abbandonerae, e scorlerae il capo suo verso di te.8 Et confundet te in cibis suis,
donec te exinaniat bis et ter :
et in novissimo deridebit te,
et postea videns derelinquet te,
et caput suum movebit ad te.
9 Umìliati a Dio, e aspetta l' adiutorio suo.9 Humiliare Deo, et exspecta manus ejus.
10 E guarda che tu ingannato non ti avvilisci in pazzia.10 Attende ne seductus in stultitiam humilieris.
11 Non essere umile nella sapienza tua, acciò che tu umiliato [non] sia condutto nella stoltezza.11 Noli esse humilis in sapientia tua,
ne humiliatus in stultitiam seducaris.
12 Chiamato da più potente di te, pàrtiti; però che questo più ti chiamerae a sè.12 Advocatus a potentiore, discede :
ex hoc enim magis te advocabit.
13 Non essere importuno, e non essere sospinto; non si di lungi da lui, sì che ti dimentichi.13 Ne improbus sis, ne impingaris :
et ne longe sis ab eo, ne eas in oblivionem.
14 Non ritenere ugualmente con lui parlamento; non credere a molte parole di colui; però che di molto parlare egli ti tenterae, e sorridendoti domanderae delli tuoi secreti.14 Ne retineas ex æquo loqui cum illo,
nec credas multis verbis illius :
ex multa enim loquela tentabit te,
et subridens interrogabit te de absconditis tuis.
15 Il fiero animo di colui serberae le tue parole; e non ti risparmierae di domandare come tu facesti nella guerra, e come nella prigione.15 Immitis animus illius conservabit verba tua :
et non parcet de malitia, et de vinculis.
16 Guàrdati, e attendi diligentemente a quello che tu udirai; però che tu vai colla tua sovversione.16 Cave tibi, et attende diligenter auditui tuo,
quoniam cum subversione tua ambulas :
17 Udendo tu quelle parole, sì come senza sonno attendi, e veglierai.17 audiens vero illa,
quasi in somnis vide, et vigilabis.
18 In tutta la vita tua ama Iddio, e invocalo in (ogni) tuo adiutorio.18 Omni vita tua dilige Deum,
et invoca illum in salute tua.
19 Ciascuno animale ama suo simile; e così ogni uomo ama (eguali e) prossimali a sè.19 Omne animal diligit simile sibi,
sic et omnis homo proximum sibi.
20 Ogni carne si congiugnerae a simile di sè, e ogni uomo s' accompagnerae a suo simile.20 Omnis caro ad similem sibi conjungetur,
et omnis homo simili sui sociabitur.
21 Il lupo s' accompagnerae collo agnello alcune volte; così s' accompagnerae il peccatore col giusto.21 Si communicabit lupus agno aliquando,
sic peccator justo.
22 Che compagnia è quella del santo uomo col cattivo? Che buona parte è dal ricco al povero?22 Quæ communicatio sancto homini ad canem ?
aut quæ pars diviti ad pauperem ?
23 L'asino selvatico sì è caccia dello leone nel bosco; e così li poveri sono pastura delli ricchi.23 Venatio leonis onager in eremo :
sic et pascua divitum sunt pauperes.
24 E sì come la umilitade è una abbominazione al superbo, così è il povero una maledizione al ricco.24 Et sicut abominatio est superbo humilitas,
sic et execratio divitis pauper.
25 Il ricco commosso (e adirato) è aggrandito dalli suoi amici; lo umile, quando cade, è cacciato eziandio da' suoi conoscenti.25 Dives commotus confirmatur ab amicis suis :
humilis autem cum ceciderit, expelletur et a notis.
26 Molti sono gli aiutatori al ricco, quando egli è ingannato; egli favelloe superbamente, e dissono ch' elli aveva ragione.26 Diviti decepto multi recuperatores :
locutus est superbia, et justificaverunt illum.
27 Lo umile è ingannato, e oltre il danno è ripreso; parlò saviamente, e non fu ascoltato.27 Humilis deceptus est, insuper et arguitur :
locutus est sensate, et non est datus ei locus.
28 Lo ricco parlò, e tutti tacerono; e alzarono la parola sua infino a' nuvoli.28 Dives locutus est, et omnes tacuerunt,
et verbum illius usque ad nubes perducent.
29 Il povero parlò, e dicono: chi è costui? e se elli offenderà, sovvertono colui.29 Pauper locutus est, et dicunt : Quis est hic ?
et si offenderit, subvertent illum.
30 Buona è la ricchezza, alla quale non è peccato nella coscienza; e la povertà è malvagissima nella bocca dello cattivo uomo.30 Bona est substantia cui non est peccatum in conscientia :
et nequissima paupertas in ore impii.
31 Il cuore dell' uomo cambia la faccia di colui, in bene o sia in male.31 Cor hominis immutat faciem illius,
sive in bona, sive in mala.
32 Malagevolmente e con fatica troverai vestigio di buono cuore e buono viso.32 Vestigium cordis boni et faciem bonam
difficile invenies, et cum labore.