SCRUTATIO

Sabato, 2 agosto 2025 - Perdono di Assisi (Indulgenza della Porziuncola) ( Letture di oggi)

Iob 10


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA RICCIOTTI
1 Rincresce all' anima mia della vita mia; lasceroe contro a me lo favellare mio; favellerò nella amaritudine dell' anima mia.1 - L'anima mia ha nausea della mia vita: lascerò che la mia parola si sfoghi contro di me, parlerò nell'amarezza dell'anima mia.
2 Dirò al Signore Iddio: non mi condannare, mostrami per che cosa mi giudichi.2 Esclamo verso Dio: - Deh! non mi condannare; fammi sapere perchè in tal modo mi giudichi!
3 Or pàrti bene, se tu m' ingiurii, e costrigni me, il lavorìo delle tue mani, e lo consiglio degli malvagi aiuti?3 Ti sembra forse bene che tu mi calunni, che tu opprima me opera delle tue mani, favorendo così il consiglio degli empii?
4 Ovvero hai tu occhii di carne, ovvero sì come vede l'uomo, e tu vederai?4 Hai tu forse occhi di carne, ovvero come vede l'uomo vedi anche tu:
5 Or non è, come li dì dell' uomo, li dì tuoi, e li anni tuoi si come li umani tempi,5 son forse come i dì dell'uomo i tuoi dì, e gli anni tuoi son come i tempi degli uomini,
6 acciò che tu addimandi la iniquità mia, e li peccati miei cerchi.6 perchè tu stia a ricercare la mia iniquità, ed a scrutare il mio peccato?
7 E sappi ch' io (perciò) niuna cosa delle malvagie abbia fatte, conciosia cosa che niuno sia che delle mani tue possa scampare.7 E così tu sappia che non operai empietà alcunamentre non v'è nessuno che liberi dalla tua mano!
8 Le mani tue formarono me, e fecero me tutto intorno; e così repentemente mi strabocchi?8 Le tue mani mi hanno formato e plasmato tutto torno torno, e così ad un tratto vuoi tu atterrarmi?
9 Ricòrdati, priegoti, che sì come di fango abbi fatto me, e in polvere ritornerai me.9 Ricòrdati, ti prego, che come argilla tu m'hai manipolato, ed in polvere vuoi tu farmi tornare?
10 Or non m' hai tu munto come latte, e sì come cacio m' hai constretto?10 Non mi hai tu forse, qual latte, fatto colare, e come latte rappreso, fatto coagulare?
11 Di pelle e di carne vestisti me; d' ossa e di nervi facesti me.11 Di pelle e di carni tu m'hai rivestito, con ossa e con nervi tu m'hai tessuto;
12 La vita e la misericordia dèsti a me, e la visitazione tua guardò lo spirito mio.12 vita e misericordia tu mi concedesti, e la tua assistenza custodì il mio spirito.
13 Avvegnachè queste cose celi nel cuore tuo, pare che di tutte ti ricordi.13 Quantunque tali cose tu celi in cuor tuo, pur so che di tutte quante tu ti ricordi.
14 Se io peccai, e allora perdonasti a me; perchè della iniquitade mia non sostieni ch' io sia netto?14 Se io peccai e pel momento tu mi risparmiasti, perchè non permetti ch'io sia mondo dalla mia iniquità?
15 E se malvagio sarò, guai sarà a me; e se giusto, non leverò lo capo, saturato di afflizione e di miseria.15 Se sarò empio, sventura a me!se giusto, non potrò ergere il capo, sazio qual sono d'afflizione e miseria!
16 E per la superbia sì come leonessa piglierai me, e ritornato maravigliosamente tormenti me.16 Chè per la superbia come a leonessa daresti a me la caccia, e torneresti a crucciarmi spaventosamente;
17 Tu rinnovi testimonii contro a me, e moltiplichi l'ira tua contra a me, e le pene salgono contro a me.17 rinnoveresti i tuoi testimoni contro di me, accresceresti l'ira tua contro di me, e i travagli mi si schiererebbero contro.
18 Perchè del ventre traesti me? il quale Iddio il volesse, ch' io fossi morto, acciò che l'occhio (mio) non [mi] avesse veduto.18 Perchè dunque dall'utero mi hai fatto uscire? Oh! fossi io morto, senza che occhio mi scorgesse!
19 Sarei stato quasi sì come non fossi, del ventre translatato al sepolcro.19 Io sarei, come se non fossi mai stato: dall'utero al sepolcro sarei stato portato!
20 O non è la pochezza delli dì miei [che] finisce breve? Lascia dunque me, ch' io pianga uno poco il mio dolore;20 La pochezza dei miei giorni non finirà forse fra breve? lasciami dunque, che io pianga alquanto il mio dolore,
21 inanzi ch' io vada, e non ritorni, alla terra tenebrosa e coperta di oscuritade della morte;21 prima ch'io parta, per non ritornare, verso la terra tenebrosa e coperta da caligine di morte,
22 terra di miseria e di oscurità, dov' è l'ombra della morte, e niuno ordine ha ella, e sempiternale paura vi abita.22 terra di miseria e di tenebre, ove l'ombra di morte e nessun ordinema orrore sempiterno domina. -»