Scrutatio

Lunedi, 19 maggio 2025 - San Celestino V - Pietro di Morrone ( Letture di oggi)

Primo libro de' Maccabei 10


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BIBBIA VOLGAREEL LIBRO DEL PUEBLO DE DIOS
1 E nelli CLX anni (del regno de' Greci) si levò suso Alessandro, figliuolo di Antioco, il quale fu chiamato Il nobile, e prese (la città di) Tolemaide; e riceveronlo (quelli della terra), e quivi regnava.1 El año ciento sesenta, Alejandro, hijo de Antíoco, por sobrenombre Epífanes, desembarcó y ocupó Tolemaida, donde fue bien recibido y comenzó a reinar.
2 E quando lo re Demetrio il seppe, radunò grande oste, e vennegli incontro a battaglia.2 Enterado de esto, el rey Demetrio reclutó un ejército muy numeroso y salió a su encuentro para combatirlo.
3 E poi il detto Demetrio mandò lettera a Ionata con parole di pace, per magnificarlo,3 Además, Demetrio envió a Jonatán una carta amistosa, dándole mayores poderes,
4 dicendo (egli colli suoi): facciamo con lui pace (e rechiamlo dalla nostra parte), inanzi ch' egli s'acconci (e appacifichi) con Alessandro, e sia contro a noi;4 haciéndose esta reflexión: «Anticipémonos a negociar la paz con él antes que él la haga con Alejandro en detrimento nuestro,
5 e ch' egli non si ricordi delle ingiurie, che inverso lui e in verso li suoi fratelli e sua gente fatto aviamo.5 acordándose de los males que le causamos a él, a sus hermanos y a su nación».
6 E diedegli autorità di radunare gente (e grande oste), e di far fare armadure, e ch' egli fusse suo compagno; e comandò che gli fussono renduti gli ostaggi ch' erano nella rocca.6 Demetrio le dio autorización para reclutar tropas, fabricar armamentos y ser su aliado. También ordenó que le entregaran los rehenes detenidos en la Ciudadela.
7 Allora venne Ionata in Ierusalem, e lesse le lettere del re dinanzi a tutto il popolo, e dinanzi a tutti quegli ch' erano nella rocca.7 Jonatán fue a Jerusalén y leyó la carta en presencia de todo el pueblo y de los que ocupaban la Ciudadela.
8 Ed ebbono grande paura, udendo la grande signoria che lo re gli avea data di radunare oste.8 Estos últimos quedaron muy atemorizados cuando supieron que el rey lo había autorizado para reclutar tropas, y
9 E renderono gli ostaggi, e Ionata gli donò agli loro padri e madri.9 los de la Ciudadela entregaron los rehenes a Jonatán, el cual los devolvió a sus familias.
10 E così abitò Ionata in Ierusalem, e cominciò a rinnovare e a riedificare Ierusalem.10 Jonatán fijó su residencia en Jerusalén y comenzó a reconstruir y restaurar la ciudad.
11 E comandò agli maestri, che facessono le mura intorno al monte di Sion di pietre quadrate a fortezza; e così fu fatto.11 Ordenó a los constructores que reconstruyeran las murallas y que rodearan el monte Sión con un muro de piedras talladas, y así lo hicieron.
12 E fuggironsi li forestieri, li quali v' erano dentro per le fortezze, le quali avea fatto (fare ed) edificare Bacchide.12 Los extranjeros que ocupaban las fortalezas levantadas por Báquides, huyeron,
13 E ciascuno lasciò il suo luogo, e andossene a casa.13 abandonando cada uno su puesto para regresar a su país.
14 E solamente in Betsura rimasono alquanti di quelli che aveano abbandonato la legge e li comandamenti di Dio; però che (solamente) questa fortezza era il loro rifugio.14 Sólo en Betsur quedaron algunos de los que habían renegado de la Ley y de los mandamientos, porque esa era una ciudad de refugio.
15 E quando lo re Alessandro ebbe intese le promissioni, le quali promise lo re Demetrio a Ionata, e furongli dette le grandi battaglie (che avea fatte Ionata) e le belle virtudi ch' egli avea adoperate, e anche li suoi fratelli, e le grandi fatiche che avea sostenute;15 El rey Alejandro se enteró de los ofrecimientos que Demetrio había hecho a Jonatán. También le contaron las guerras y las proezas que él y sus hermanos habían realizado y las contrariedades que habían soportado.
16 allora disse: or dove troveremo noi un cotale uomo? adunque facciamolo nostro amico compagno.16 Entonces exclamó: «¿Podremos hallar otro hombre como este? ¡Hagámoslo ahora mismo nuestro amigo y nuestro aliado!».
17 E così gli scrisse una lettera, e mandogliela, la quale così conteneva, dicendo:17 Y en seguida le envió una carta redactada en los siguientes términos:
18 Lo re Alessandro al suo fratello Ionata salute.18 «El rey Alejandro saluda a su hermano Jonatán.
19 Noi abbiamo inteso di te, che tu se' uomo potente e di grande forza; e piacciati che ti disponghi d' essere amico nostro.19 Hemos oído que eres un guerrero valiente y digno de nuestra amistad.
20 E però sappi che noi oggi t' ordiniamo che tu sii sommo sacerdote della tua gente, e che tu sii amico dello re; e mandato ti ho lo panno di rosato, e la corona dell' oro, acciò che tu senti delle cose nostre, e conservi con noi l'amicizia.20 Por eso te nombramos hoy Sumo Sacerdote de tu nación y te concedemos el título de Amigo del rey para que apoyes nuestra causa y nos asegures tu amistad». Al mismo tiempo, le enviaba una capa de púrpura y una corona de oro.
21 E (allora) Ionata si vestì la santa stola nelli solenni dì di quella pasqua di scenofegia, nel settimo mese degli anni CLX (del regno de' Greci); e radunò l'oste, e fece moltitudine d' arme.21 Jonatán se revistió de los ornamentos sagrados el séptimo mes del año ciento sesenta, en la fiesta de las Chozas; reclutó tropas y fabricó una gran cantidad de armas.
22 Onde molto s' attristò Demetrio, quando intese le parole di quello che lo re Alessandro avea fatto, dicendo:22 Apenas supo esto, Demetrio se disgustó mucho y dijo:
23 Che abbiamo noi fatto, che Alessandro ci hae avanzato in prendere l'amistà de' Giudei a sua fortezza?23 «¿Qué hemos hecho? Alejandro se nos ha adelantado, ganándose la amistad y el apoyo de los judíos.
24 Adunque io scriverò ancora loro parole di prieghi, e proferrò loro dignitadi e doni, acciò che siano meco in mio aiuto.24 También yo voy a escribirles en términos persuasivos, ofreciéndoles dignidades y regalos, para que se comprometan a ayudarme».
25 E scrisse loro (lo re Demetrio) a questo modo; lo re Demetrio) alla gente Giudea salute.25 Y les escribió en estos términos:
26 Noi sì aviamo inteso (e veduto) che voi ci avete osservati i patti (avuti con voi), e siete stati fermi nella nostra amistade, e non vi siete congiunti con li nostri nimici; onde molto ne siamo allegri.26 «El rey Demetrio saluda a la nación de los judíos. Nos hemos enterado con satisfacción de que ustedes han observado los pactos hechos con nosotros y han perseverado en nuestra amistad, sin pasarse al enemigo.
27 E però piacciavi ancora (di perseverare e) di mantenere la fede, e renderemo a voi buone retribuzioni per quelle cose che fatto avete a noi.27 Continúen guardándonos la misma fidelidad y nosotros los recompensaremos a cambio de la colaboración que nos prestan.
28 E rimetteremo a voi molte prestanze, e daremovi donamenti.28 Los eximiremos de muchas obligaciones y les haremos regalos.
29 Infino a ora io vi delibero, e con voi tutti i Giudei, de' tributi; e perdonovi i prezzi del sale, e lasciovi le corone (dell' oro) e la terza parte del seme.29 Y desde ahora, los libero a ustedes, y eximo a todos los judíos, de las contribuciones, del impuesto a la sal y de la entrega de las coronas de oro.
30 E la metà del frutto dello legno, il quale mi toccava in parte, (e questo) vi lascio oggi e da quinci inanzi, sì che non si tolga dalla terra de' Giudei e dalle tre cittadi, che vi sono congiunte, di Samaria e di Galilea, da oggi inanzi e per tutto il futuro tempo.30 Renuncio también, a partir de hoy y para siempre, a percibir el tercio de los granos y la mitad de los frutos de los árboles que me corresponden, tanto de Judá como de los tres distritos anexos de Samaría y Galilea.
31 E Ierusalem sia franca e santa con tutti li suoi confini; e a lei torni le sue decime e tributi, e sieno suoi.31 Jerusalén, con su territorio, sus diezmos y derechos, será sagrada y estará exenta de impuestos.
32 E ancora vi rilascio la signoria della ròcca di Ierusalem, e dolla al sommo sacerdote, ch' egli vi metta dentro quegli uomini che gli piaceranno, che la guardino.32 Renuncio asimismo a toda autoridad sobre la Ciudadela de Jerusalén y se la cedo al Sumo Sacerdote, a fin de que establezca en ella a todos los hombres que él mismo elija para su defensa.
33 E (che) ogni Giudeo, il quale è in prigione della terra di Giuda in tutto il mio reame, io lo delibero in tutto e dono, sì che sieno liberi da' loro tributi, e ancora di quegli del bestiame loro.33 A todo judío llevado cautivo de Judá a cualquier parte de mi reino, le concedo la libertad gratuitamente, y ninguno estará obligado a pagar impuestos, ni siquiera los del ganado.
34 E tutti li dì solenni e gli sabbati e le nove lune e li decreti, e gli tre dì che sono inanzi allo di solenne, e tre dì poi, tutti sieno a franchigia, e di remissione a tutti li Giudei che sono nel mio reame.34 Todas las fiestas, los sábados, los novilunios y los días fijados para las solemnidades –con los tres días que preceden y siguen a cada fiesta –serán días de inmunidad y exención para todos los judíos residentes en mi reino:
35 E alcuno non averae potenza di fare alcuna cosa, e di muovere di fatto incontro ad alcuno di loro in ciascuno piato.35 nadie tendrá derecho a demandar o inquietar a ninguno de ellos por ningún motivo.
36 E (vogliamo che) siano scritti infino in XXX milia Giudei nell' oste del re, e sarà loro dato soldo e doni, sì come si conviene (come) a gente del re; e di loro si eleggeranno alquanti, acciò che sieno grandi, i quali guarderanno le fortezze del re.36 En los ejércitos del rey se alistarán hasta treinta mil judíos que percibirán el mismo sueldo que las demás tropas del rey.
37 E ancora di loro si eleggeranno certi i quali sieno sopra li fatti del re, i quali si debbiano fare in fede; e di loro sieno fatti principi, e viveranno secondo le loro leggi, sì come comandò il re nella terra di Giudea.37 Algunos de ellos serán apostados en las principales fortalezas del rey y otros ocuparán cargos de confianza en el reino. Sus jefes y oficiales serán elegidos entre ellos y todos podrán vivir conforme a sus leyes, tal como lo ha dispuesto el rey para el país de Judá.
38 E le tre cittadi, le quali sono aggiunte alla (provincia di) Giudea del paese di Samaria, sieno riputate con Giudea; sì che siano pure sotto a uno signore, e non ubbidiscano se non la signoria del sommo sacerdote.38 Los tres distritos de la provincia de Samaría, incorporados a Judea, quedarán anexados definitivamente a ella y considerados como parte suya, de manera que dependan de un solo jefe y no estén sometidos a otra autoridad que la del Sumo Sacerdote.
39 Ancora Tolemaida, con tutti li suoi confini, i quali io diedi in dono a' santi che sono in Ierusalem, per le necessarie spese de' santi.39 Doy como presente al Templo de Jerusalén la ciudad de Tolemaida y sus alrededores, para cubrir las expensas del Santuario.
40 E ancora ciascuno anno io donerò XV milia sicli d'ariento delle ragioni del re, li quali mi toccano in parte,40 Por mi parte, daré cada año quince mil siclos de plata, que se tomarán de los ingresos del rey en los lugares apropiados.
41 e ancora tutto l' altro avanzo, il quale loro non renderono quegli ch' erano sopra i fatti regali negli anni passati di prima; e questi si daranno nell'opere della casa di Dio.41 Toda la cantidad que los agentes del fisco han dejado de pagar, como se hacía en los años precedentes, será entregada desde ahora para las obras del Templo.
42 E sopra questo, XV milia sicli d'ariento, i quali ricevevano della ragione de' santi ciascuno anno; queste cose s' appartengano a' sacerdoti i quali usano al servigio di Dio.42 Además, los cinco mil siclos de plata que se solían recaudar cada año de los ingresos del Santuario quedarán condonados en beneficio de los sacerdotes que ejercen el culto.
43 E chiunque fuggirae nel tempio ch' è in Ierusalem, e tutti i suoi confini, pogniamo che siano colpevoli, ioro in ciascuno fatto siano liberati, e tutto quello che hanno nel regno mio sia suo liberamente.43 Todos aquellos que por una deuda al Tesoro real y por cualquier otra causa se refugien en el Templo de Jerusalén o en alguna de sus dependencias, quedarán absueltos, ellos con las posesiones que tengan en mi reino.
44 E ancora siano date le spese della ragione del re, per edificare e per fare l'opere de' santi,44 Los gastos para las obras de construcción y reparación del Santuario, correrán por cuenta del rey.
45 e per rifare le mura di Ierusalem, e per fortificarle d'intorno, e per rifare le mura in Giudea.45 También estarán a cargo del rey la construcción de las murallas de Jerusalén y la fortificación de su recinto, lo mismo que la reconstrucción de las murallas en las ciudades de Judea».
46 E avendo adunque Ionata e il popolo intese queste parole, non le credettono, e non ricevettono loro proferte; imperò che si ricordarono della grande malizia, che aveano operata nel popolo Giudeo, e com' egli gli aveano fortemente tormentati.46 Cuando Jonatán y el pueblo oyeron estas palabras, no les dieron crédito ni las aceptaron, porque se acordaban del enorme daño que Demetrio había causado a Israel y de la opresión a que los había sometido.
47 E piacque loro di tenere con Alessandro, però che primo era istato porgitore di pace; e a lui da indi inanzi continuamente davano aiuto.47 Entonces se decidieron por Alejandro porque, a su parecer, les hacía mejores propuestas de paz, y fueron siempre sus aliados.
48 Allora lo re Alessandro radunoe grande gente, e menò sua oste contro a Demetrio.48 El rey Alejandro reunió un gran ejército y tomó posiciones contra Demetrio.
49 E combatterono insieme i due re; ma la gente dell' oste del re Demetrio si fuggì, e Alessandro tenne loro dietro, e sopragiunsegli nel cammino.49 Ambos reyes entablaron batalla, y el ejército de Alejandro emprendió la retirada. Demetrio los persiguió y se impuso sobre ellos.
50 Allora la battaglia induroe infino che il sole tramontò; e in quel dì fu morto Demetrio, (e sconfitta la gente sua, e lo re Alessandro ebbe vittoria).50 Y aunque combatió encarnizadamente hasta la puesta del sol, Demetrio sucumbió aquel día.
51 Dond' egli mandò ambasciatori a Tolomeo, re d'Egitto, dicendo in questo modo:51 Alejandro mandó una embajada a Tolomeo, rey de Egipto, con este mensaje.
52 Conciosia cosa ch' io sia tornato nel mio reame, e sono seduto nella sedia del mio padre, e hoe racquistato il nostro paese, e hoe isconfitto e morto Demetrio;52 «Yo he vuelto a mi reino, y me he sentado en el trono de mis padres, adueñándome del poder. Después de derrotar a Demetrio, he tomado posesión de mi país,
53 e combattemmo insieme la mia gente colla sua, e fue vinto, e fue fuori della sedia del suo reame;53 porque combatí con él, lo derroté, a él y a su ejército, y ocupé su trono real.
54 piacciati che facciamo insieme amistade; e dammi la tua figliuola per moglie, e io sarò tuo genero, e darotti doni e dignitadi.54 Establezcamos ahora vínculos de amistad entre nosotros: dame a tu hija por esposa, y yo seré tu yerno, y a ti y a ella les haré regalos dignos de ti».
55 E lo re Tolomeo rispuose in questa forma: beato fu quello giorno, che tu tornasti alla terra dei tuoi padri, e sedesti nella sedia del regno loro.55 El rey Tolomeo respondió en estos términos: «¡Feliz el día en que regresaste al país de tus padres, para sentarte en su trono real!
56 Ond' io farò quello che tu hai addomandato; ma vienmi incontro infino a Tolemaida, si che noi ci convegniamo insieme, e darotti moglie sì come tu hai detto.56 Voy a cumplir ahora mismo lo que tú has escrito. Ven hasta Tolemaida para que nos entrevistemos, y yo seré tu suegro como tú lo has dicho».
57 Allora si partì d' Egitto lo re Tolomeo, e Cleopatra sua figliuola, e fu nel CLXII anno (del regno de' Greci), e venne a Tolemaida.57 Tolomeo partió de Egipto con su hija Cleopatra y llegó a Tolemaida, el año ciento sesenta y dos.
58 E lo re Alessandro anco quivi venne; e fece le sue nozze, sì come fanno li re, con grande gloria.58 El rey Alejandro fue a su encuentro, y Tolomeo le entregó a su hija Cleopatra, celebrándose la boda en Tolemaida con la magnificencia propia de los reyes.
59 Allora lo re Alessandro scrisse a Ionata, che gli venisse incontro (a Tolemaida).59 Luego Alejandro escribió a Jonatán para que fuera a entrevistarse con él.
60 Ed egli v' andò (con grande gente e) con grande gloria, e scontrossi quivi cogli due re (coronati), e diede loro molto ariento e oro e altri doni; onde loro lo ricevettono graziosamente.60 Este fue a Tolemaida con gran pompa; allí se entrevistó con los dos reyes y los obsequió con plata y oro, ofreciendo además numerosos presentes a sus Amigos. De esa manera se ganó el favor de ellos.
61 E allora vi capitarono uomini rei e malvagi del popolo d' Israel, i quali (erano pieni di malizia` e d'odio, e) accusarono Ionata; ma lo re non gli volse intendere.61 Entonces un grupo de prevaricadores, la gente más indeseable de Israel, se confabularon contra él y lo acusaron ante el rey. Pero este, en lugar de hacerles caso,
62 Anzi comandò che Ionata fosse ispogliato delle sue vestimenta, e fosse rivestito di rosato; e così fu fatto. E lo re il puose a sedere seco.62 ordenó que quitaran a Jonatán la ropa que tenía puesta y lo vistieran de púrpura. Así lo hicieron.
63 E disse alli suoi principi, che andassono con lui per la terra, e fece bandire che alcuno non sia ardito d' accusarlo, nè di molestarlo d' alcuna cosa per alcuna cagione.63 El rey lo hizo sentar a su lado y dijo a sus dignatarios: «Recorran con él la ciudad y proclamen que nadie se atreva a levantar ninguna acusación contra él ni a molestarlo por ningún motivo».
64 E quando quegli che l' accusavano viddono magnificare la sua gloria, e viddono lui vestito di rosato, incontanente si fuggirono tutti.64 Apenas sus detractores vieron los honores que le tributaban, los términos de la proclama y la púrpura con que estaba revestido, se dieron a la fuga.
65 E in questo modo lo fece grande il re, e fecelo iscrivere fra gli primi suoi amici, e fecelo duca e partefice della signoria.65 El rey lo honró inscribiéndolo entre sus principales Amigos, y lo constituyó general y gobernador.
66 E così tornò Ionata in Ierusalem con pace e con letizia.66 Así Jonatán regresó a Jerusalén en paz y lleno de alegría.
67 Nel centosessantacinquesimo anno (del regno de' Greci) Demetrio, figliuolo di Demetrio, venne da Creta nella terra del suo padre.67 El año ciento sesenta y cinco, Demetrio, hijo de Demetrio, llegó al país de sus padres, procedente de Creta,
68 E quando lo re Alessandro lo intese, si turboe molto, e tornoe ad Antiochia.68 y Alejandro, muy contrariado por esta noticia regresó a Antioquía.
69 Ma Demetrio fece suo principe Apollonio, il quale signoreggiava (a' confini della Soria) in una parte dello reame la quale si chiamava Celesiria; il quale radunoe grande (gente e fece grande) oste, e venne a Iamnia; e mandò dicendo a Ionata sommo sacerdote:69 Demetrio designó general a Apolonio, el gobernador de la Celesiria, y este reclutó un numeroso ejército y acampó en Iamnia, enviando a decir al Sumo Sacerdote Jonatán:
70 Tu solo ti se' ribellato da noi, e sì ti fai beffe di me, e sì m' hai in obbrobrio; e veggiamo che tu ci contrarii per li monti (e per gli altri luoghi nelli quali tu se' signore).70 «Tú eres el único que te rebelas contra nosotros, y a causa de ti, yo soy objeto de burla y de desprecio. ¿Por qué usas de tu autoridad contra nosotros en las montañas?
71 Ma se tu ti confidi nelle tue fortezze, iscendi a noi al piano campo, e proviamo quivi insieme; e allora vedrai come egli è meco la virtù delle battaglie.71 Si realmente confías en tus tropas, baja ahora a medirte con nosotros en la llanura, porque yo cuento con las tropas de las ciudades.
72 (E imperò) impara e addomanda chi son io, e gli altri che sono nel mio aiuto, i quali dicono che il vostro piede non si puote fermare dinanzi dalla nostra faccia; imperciò che due volte i tuoi padri si sono fuggiti (da loro) nella loro terra medesima.72 Averigua, y sabrás quién soy yo y quiénes son los que nos ayudan: ellos dicen que ustedes no pueden resistirnos, ya que dos veces fueron derrotados tus padres en su propio país.
73 Ora adunque come credi tu potere sostenere tanta oste e tanta cavalleria nel campo ove non è pietra, nè sasso, nè luogo da fuggire?73 Ahora no podrás enfrentar a la caballería y a un ejército tan grande en esta llanura, donde no hay una piedra, ni una roca, ni un sitio donde refugiarse».
74 E quando Ionata intese questi sermoni, incontamente fu mosso nell' animo suo, e disse che fossono apparecchiati XV milia uomini; e così elesse, e uscì fuori di Ierusalem, e Simone suo fratello gli' venne in aiuto.74 Cuando Jonatán escuchó el mensaje de Apolonio, se turbó profundamente. Entonces eligió a diez mil hombres y salió de Jerusalén. Su hermano Simón se unió a él para ayudarlo.
75 E puosono il campo a Ioppen; il popolo cacciò Ionata dalla città, però che la guardia di Apollonio era in Ioppen; e combatteronla (e vinserla).75 Luego acampó frente a Jope, pero los habitantes de la ciudad le cerraron las puertas porque allí había una guarnición de Apolonio. Apenas comenzó el ataque,
76 Ed essendo spaventati quelli ch' erano nella cittade, sì gli apersono le porte; e così acquistò Ionata Ioppen.76 los habitantes de la ciudad, aterrorizados, le abrieron las puertas, y así Jonatán se adueñó de Jope.
77 E quando Apollonio questo intese, si mosse con tre milia cavalieri e con grande oste.77 Al enterarse de esto, Apolonio puso en pie de guerra tres mil jinetes y una numerosa infantería, y partió en dirección a Azoto, como si fuera de paso; pero al mismo tiempo se iba adentrando en la llanura, confiado en su numerosa caballería.
78 E andossene pianamente ad Azoto, e quivi pose il campo, imperò ch' egli avea grande quantità (di gente a piè e) di cavalieri, e confidavasi in loro. Ma Ionata gli andò dietro in Azoto, e quivi combatterono insieme.78 Jonatán lo persiguió en dirección a Azoto, y los dos ejércitos entablaron batalla.
79 E aveva lasciato Apollonio (di loro) mille cavalieri in campo per agguato.79 Apolonio había dejado mil jinetes ocultos a espaldas de ellos.
80 E quando Ionata ebbe ispiato che agguato era posto dopo lui, attorniò il campo d' Apollonio; i quali saettarono al popolo di Ionata dalla mattina insino al vespero.80 Pero Jonatán se dio cuenta de que estaban emboscados detrás de él. Los enemigos rodearon a su ejército, arrojándole flechas durante todo el día.
81 E il popolo stette per quel modo, sì come comandò Ionata; e li cavalieri delli nimici erano affaticati; e li loro cavalli stanchi.81 Las tropas se mantuvieron firmes, como lo había ordenado Jonatán, mientras que los caballos de los enemigos se cansaron.
82 Di che Simone incalzò l'oste suo, e commise battaglia incontro alla legione; e li cavalieri erano affaticati, e furono da lui sconfitti, e fuggirono.82 Entonces Simón hizo avanzar sus escuadrones y atacó a la infantería, porque la caballería estaba extenuada: así los derrotó y los obligó a huir.
83 E gli altri ch' erano sparti per lo campo sì fuggirono in Azoto, ed entrarono nel tempio di Betdagon loro idolo, acciò che fossono salvi.83 La caballería se desbandó por la llanura, y los fugitivos huyeron a Azoto y entraron en la Casa de Dagón, el templo de su ídolo, para ponerse a salvo.
84 Ma Ionata arse Azoto, e le cittadi che v'erano dintorno, e prese le loro ricchezze; e arse il tempio di Betdagon, e quegli che quivi fuggirono dentro.84 Jonatán incendió a Azoto y a las ciudades vecinas y se apoderó del botín. También incendió el templo de Dagón, con todos los que se habían refugiado en él.
85 E furono, tra gli morti e arsi, quasi nel torno di VIII milia.85 Los que perecieron por la espada o por el fuego fueron unos ocho mil hombres.
86 Poi si partì quindi Ionata con l'oste, e puose il campo ad Ascalona; ma loro gli vennono incontrol con grande gloria.86 Luego Jonatán partió de allí y acampó frente a Ascalón, cuyos habitantes salieron a recibirlo con grandes honores.
87 E poi si (partì quindi, e) tornò Ionata con gli suoi in Ierusalem con molte ricchezze.87 Después regresó con su gente a Jerusalén, llevando consigo un gran botín.
88 E quando lo re Alessandro udì queste cose, sì si puose in cuore di glorificare più Ionata.88 Cuando el rey Alejandro se enteró de todo esto, concedió nuevos honores a Jonatán;
89 E mandogli la fibbia dell' oro, sì come era usanza di dare a' consorti dello re. E donogli Accaron e tutti i suoi termini in possessione.89 le envió un prendedor de oro, como se acostumbra conceder a los parientes de los reyes, y le dio en propiedad Acarón con todo su reino.