Scrutatio

Sabato, 24 maggio 2025 - Maria Ausiliatrice ( Letture di oggi)

Sapienza 12


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LA SACRA BIBBIAVULGATA
1 Poiché il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose.1 O quam bonus et suavis est, Domine, spiritus tuus in omnibus !
2 Per questo castighi a poco a poco quelli che cadono e li correggi, ricordando loro le cose nelle quali peccano, perché, liberati dalla malizia, credano in te, Signore.2 Ideoque eos qui exerrant partibus corripis,
et de quibus peccant admones et alloqueris,
ut relicta malitia credant in te, Domine.
3 Anche gli antichi abitanti della tua terra santa,3 Illos enim antiquos inhabitatores terræ sanctæ tuæ,
quos exhorruisti,
4 che tu odiavi per le cose abominevoli che compivano, le pratiche di magia e le iniziazioni sacrileghe4 quoniam odibilia opera tibi faciebant
per medicamina et sacrificia injusta,
5 crudeli uccisori di figli, divoratori di visceri in banchetti di carne umana e di sangue, iniziati a orge abominevoli,5 et filiorum suorum necatores sine misericordia,
et comestores viscerum hominum,
et devoratores sanguinis a medio sacramento tuo,
6 genitori omicidi di vite indifese, tu hai voluto distruggere per mano dei nostri padri,6 et auctores parentes animarum inauxiliatarum,
perdere voluisti per manus parentum nostrorum :
7 perché ricevesse una degna colonia di figli di Dio la terra che più di tutte ti è cara.7 ut dignam perciperent peregrinationem puerorum Dei,
quæ tibi omnium carior est terra.
8 Ma anche questi, perché uomini, trattasti con moderazione, e inviasti le vespe, come precursori del tuo esercito, perché solo a poco a poco li sterminassero.8 Sed et his tamquam hominibus pepercisti,
et misisti antecessores exercitus tui vespas,
ut illos paulatim exterminarent.
9 Non ti era impossibile in battaglia dare gli empi in potere dei giusti, o sterminarli in un attimo con bestie feroci o con una parola dura;9 Non quia impotens eras in bello subjicere impios justis,
aut bestiis sævis, aut verbo duro simul exterminare :
10 ma punendo a poco a poco, davi luogo alla conversione, non ignorando che malvagia è la loro stirpe, innata la loro malizia e che certamente non sarebbe mutato in eterno il loro modo di pensare,10 sed partibus judicans,
dabas locum pœnitentiæ,
non ignorans quoniam nequam est natio eorum,
et naturalis malitia ipsorum,
et quoniam non poterat mutari cogitatio illorum in perpetuum.
11 perché era un seme maledetto fin da principio. Non è per timore di qualcuno che lasciavi impuniti quelli che peccavano.11 Semen enim erat maledictum ab initio ;
nec timens aliquem, veniam dabas peccatis illorum.
12 Chi infatti potrebbe dire: Che cosa hai fatto? O chi oserebbe opporsi alla tua sentenza? Chi potrebbe accusarti di far perire le genti che hai fatto? O chi potrebbe presentarsi contro di te, difensore di uomini ingiusti?12 Quis enim dicet tibi : Quid fecisti ?
aut quis stabit contra judicium tuum ?
aut quis in conspectu tuo veniet vindex iniquorum hominum ?
aut quis tibi imputabit, si perierint nationes quas tu fecisti ?
13 Non c'è Dio fuori di te, a cui tutto stia a cuore, perché tu debba dimostrare che non hai giudicato ingiustamente,13 Non enim est alius deus quam tu,
cui cura est de omnibus,
ut ostendas quoniam non injuste judicas judicium.
14 né c'è re o tiranno che possa resisterti in difesa di quelli che hai punito.14 Neque rex, neque tyrannus in conspectu tuo inquirent
de his quos perdidisti.
15 Ma essendo giusto, reggi ogni cosa con giustizia, consideri cosa incompatibile con la tua onnipotenza condannare chi non deve essere punito.15 Cum ergo sis justus, juste omnia disponis ;
ipsum quoque qui non debet puniri, condemnare,
exterum æstimas a tua virtute.
16 La tua forza infatti è principio di giustizia e il tuo dominio universale ti fa trattare tutti con clemenza.16 Virtus enim tua justitiæ initium est,
et ob hoc quod Dominus es,
omnibus te parcere facis.
17 Certamente mostri la forza contro chi non crede nella perfezione della tua potenza e confondi la temerarietà di coloro che la conoscono.17 Virtutem enim ostendis tu,
qui non crederis esse in virtute consummatus,
et horum qui te nesciunt audaciam traducis.
18 Ma tu, che sei padrone della forza, giudichi con moderazione e ci governi con grande clemenza, perché il potere, quando vuoi, è sempre a tua disposizione.18 Tu autem dominator virtutis, cum tranquillitate judicas,
et cum magna reverentia disponis nos :
subest enim tibi, cum volueris posse.
19 Con queste opere hai insegnato al tuo popolo che il giusto deve essere mite e hai dato ai tuoi figli la buona speranza che concedi la conversione per i peccati.19 Docuisti autem populum tuum per talia opera,
quoniam oportet justum esse et humanum ;
et bonæ spei fecisti filios tuos,
quoniam judicans das locum in peccatis pœnitentiæ.
20 Infatti, se i nemici dei tuoi servi, pur degni di morte, li hai puniti con tanto riguardo e indulgenza, dando tempo e modo per liberarsi dalla malizia,20 Si enim inimicos servorum tuorum, et debitos morti,
cum tanta cruciasti attentione,
dans tempus et locum per quæ possent mutari a malitia :
21 con quanta maggior precauzione hai giudicato i tuoi figli, ai cui padri hai dato giuramenti e patti di così buone promesse?21 cum quanta diligentia judicasti filios tuos,
quorum parentibus juramenta et conventiones dedisti bonarum promissionum !
22 Pertanto se noi correggi, mille volte di più hai percosso i nostri nemici, perché quando giudichiamo, pensiamo alla tua bontà, e quando siamo giudicati, con fiducia attendiamo misericordia.22 Cum ergo das nobis disciplinam,
inimicos nostros multipliciter flagellas,
ut bonitatem tuam cogitemus judicantes,
et cum de nobis judicatur, speremus misericordiam tuam.
23 Perciò quanti vissero ingiustamente nella stoltezza della vita, li hai tormentati con le loro stesse abominazioni.23 Unde et illis qui in vita sua insensate et injuste vixerunt,
per hæc quæ coluerunt dedisti summa tormenta.
24 Veramente essi deviarono tanto sulla via dell'errore, fino a ritenere dèi anche i più vili tra gli animali disprezzati, ingannati come bambini senza intelligenza.24 Etenim in erroris via diutius erraverunt,
deos æstimantes hæc quæ in animalibus sunt supervacua,
infantium insensatorum more viventes.
25 Per questo, come a fanciulli senza ragione, mandasti un castigo per derisione.25 Propter hoc tamquam pueris insensatis judicium in derisum dedisti.
26 Ma quanti non si sono lasciati riprendere con punizioni puerili, dovranno sperimentare un castigo degno di Dio.26 Qui autem ludibriis et increpationibus non sunt correcti,
dignum Dei judicium experti sunt.
27 Indignati per le sofferenze causate loro da quelle cose, che essi avevano ritenuto dèi, e vedendo che erano usate per loro castigo, riconobbero come vero Dio colui che una volta si erano rifiutati di conoscere. Per questo venne su di loro l'estrema condanna.27 In quibus enim patientes indignabantur
per hæc quos putabant deos,
in ipsis cum exterminarentur videntes,
illum quem olim negabant se nosse, verum Deum agnoverunt ;
propter quod et finis condemnationis eorum venit super illos.