Scrutatio

Domenica, 11 maggio 2025 - San Fabio e compagni ( Letture di oggi)

Iudici 8


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1 E dissono gli uomini di Efraim a Gedeon: che è questo che hae voluto fare, cioè a non chiamarci, quando andasti alla battaglia contro (all' oste di) Madian? e contendendo forte con lui, e quasi volendogli mettere le mani adosso.1 Gli Efraimiti dissero a Gedeone: "Perché con noi ti sei comportato in questo modo? Sei andato a combattere contro i Madianiti senza chiamarci!". Essi erano molto irritati contro di lui.
2 Ai quali respuose Gedeon: e come ho io potuto fare quello che voi faceste? Non è meglio il racemo di Efraim, che tutte le uve delle vendemmie di Abiezer? (cioè a dire più è quello poco che avete fatto voi, che ciò che abbiamo fatto noi che fummo nell' oste).2 Ma Gedeone rispose loro: "Che cosa ho compiuto che possa essere paragonato con la vostra impresa? Conta di più la racimolatura di Efraim che non la vendemmia di Abiezer:
3 Nelle vostre mani mise Iddio amendue i principi di Madian, cioè Oreb e Zeb: come poteo io fare quello che avete fatto voi? Il quale avendo detto questo, incontenente si riposò lo spirito loro, col quale istavano enfiati contro a lui.3 perché è nelle vostre mani che Dio ha consegnato i capi madianiti Oreb e Zeeb. Io non ho fatto nulla che possa essere paragonato con la vostra impresa". A queste parole di Gedeone l'animosità degli Efraimiti si calmò.
4 E venendo poi Gedeon al (fiume) Giordano, sì lo passò con quelli trecento uomini i quali erano con lui; e perchè erano lassi, non poteano perseguitare coloro i quali fuggivano.4 Gedeone raggiunse il Giordano e lo attraversò con i suoi trecento uomini: erano stanchi per l'inseguimento.
5 E disse Gedeon agli uomini (della città) di Soccot: priegovi che voi diate del pane al popolo il quale è con meco, imperciò che sono molto indeboliti (e venuti meno), acciò che noi possiamo perseguitare (i nostri nemici) Zebee e Salmana re di Madian.5 Egli si rivolse agli abitanti di Succot: "Date, vi prego, dei pani agli uomini che mi seguono. Sono stanchi e io devo inseguire i re madianiti Zebach e Zalmunna".
6 E rispuoseno loro (gli uomini e) li principi di Soccot: forse che le palme delle mani di Zebee e di Salmana sono nelle tue mani, e però tu addimandi (e chiedi) che noi diamo all' oste tuo pane (a mangiare).6 Ma i capi di Succot gli risposero: "Forse che Zebach e Zalmunna sono già nelle tue mani, perché noi diamo da mangiare al tuo esercito?".
7 Ai quali disse Gedeon: io vi prometto che quando Iddio Signore avrà dato (e messo) Zebee e Salmana nelle mie mani (e quando sarò tornato in pace vincitore) io straccerò (e taglierò) le carni vostre con le spine e con li triboli del deserto.7 Gedeone rispose: "Vuol dire che quando il Signore avrà dato in mia mano Zebach e Zalmunna, io dilanierò i vostri corpi coi pruni della steppa e con i cardi".
8 E quindi partendosi, venne giuso in Fanuel; e simiglianti parole disse agli uomini di quella terra. Al quale respuosono, come aveano detto quelli della città di Soccot.8 Di là Gedeone salì a Penuel e anche agli abitanti di Penuel rivolse la stessa richiesta, ma essi gli risposero allo stesso modo in cui gli avevano risposto quelli di Succot.
9 E disse Gedeon ancora a loro: quando io sarò ritornato vincitore in pace, io caccerò a terra questa torre.9 Anche agli abitanti di Penuel Gedeone rispose: "Quando tornerò sano e salvo, distruggerò questa rocca".
10 Ma Zebee e Salmana si riposavano con tutto l'oste loro; imperò che XV milia di uomini erano rimasi di tutta la moltitudine de' popoli d' oriente, essendone stati morti CXX milia di buoni combattitori, uomini tutti potenti (a trarre fuori a battaglia e) a menare le spade (e le coltella).10 Zebach e Zalmunna si trovavano a Karkor insieme alle loro truppe. Erano circa quindicimila uomini: tutto quel che restava del grande esercito degli orientali, perché i guerrieri caduti erano centoventimila.
11 E andando Gedeon suso per la via verso coloro che istavano (e riposavansi) nelli loro tabernacoli, nella parte dell' oriente di Nobe e Jegbaa, percosse (addosso e isconfisse) l'oste de' nemici, i quali si stavano sicuramente, e non si pensavano che nulla cosa avversa fosse inverso loro (dalli loro nemici).11 Gedeone, salito per la via di coloro che abitano sotto la tenda, a oriente di Nobach e di Iogbea, assalì di sorpresa i nemici.
12 E fuggirono Zebee e Salmana; i quali perseguitando Gedeon, sì gli prese, avendo isconfitto tutto l'oste loro.12 I re madianiti Zebach e Zalmunna fuggirono, ma Gedeone, inseguitili, li catturò entrambi, mettendo in fuga il loro esercito.
13 E tornando dalla battaglia innanzi che il sole si levasse,13 Gedeone, figlio di Ioas, tornò dalla guerra per la salita di Cheres.
14 prese uno garzone degli uomini di Soccot; e sì lo domandò de' nomi de' principi e degli antichi di Soccot, e quello garzone gli nominò LXXVII uomini.14 Catturato un giovane di Succot, lo sottopose a un interrogatorio e quello gli scrisse i nomi dei capi e degli anziani di Succot: settantasette uomini.
15 E venne Gedeon alla terra di Soccot, e sì disse a quelli (della terra): ecco Zebee e Salmana, sopra de' quali voi (faceste beffe e strazio di me, e) rimproverastemi, dicendo: forse che le mani di Zebee e di Salmana sono nelle tue mani, e però addimandi che noi aiutiamo a te e agli uomini che sono teco, i quali sono affaticati, e vennero meno i pani?15 Gedeone si presentò quindi agli abitanti di Succot con queste parole: "Ecco Zebach e Zalmunna, per i quali mi avete deriso, quando mi avete domandato se erano già nelle mie mani, per dover dare da mangiare ai miei uomini stanchi".
16 E prese Gedeon gli antichi e quelli che reggevano la cittade; e sì li fece battere colle spine (e colli pruni) e colli triboli del deserto; e così uccise gli uomini (predetti, presi) della detta cittade.16 Fatti arrestare gli anziani della città e procuratisi pruni della steppa e cardi, dilaniò con questi i corpi degli uomini di Succot.
17 E la torre di Fanuel sì cacciò a terra, e sì uccise tutti gli abitatori della cittade.17 Poi distrusse la rocca di Penuel e uccise gli uomini della città.
18 E disse Gedeon a Zebee e a Salmana (re): come furono fatti gli uomini, i quali voi uccideste in Tabor? I quali sì respuosero: somiglianti furono a te, e uno di loro quasi somigliante a figliuolo di re.18 Poi Gedeone domandò a Zebach e a Zalmunna: "Come erano gli uomini che avete ucciso sul Tabor?". Essi risposero: "Essi ti somigliavano e tutti avevano l'aspetto di figli di re".
19 Ai quali disse Gedeon: fratelli miei furono, figliuoli della madre mia. Per Dio vivo e vero, che se voi gli aveste riservati (e non gli aveste morti), io non vi ucciderei.19 Gedeone disse: "Erano miei fratelli, figli di mia madre. Come è vero Dio, se voi li aveste lasciati in vita, io non vi ucciderei".
20 E disse a Ieter, suo figliuolo primogenito :. lièvati suso, e sì gli uccidi. Il quale non fu ardito di trarre fuori il coltello; imperciò che avea paura, perchè era ancora (molto) fanciullo.20 Si rivolse quindi a Ieter, suo primogenito: "Su, uccidili!"; ma il giovanetto non sguainò la spada, perché aveva timore, essendo ancora molto giovane.
21 E dissono Zebee e Salmana (re a Gedeon): lièvati suso tu, e ci uccidi, imperciò che tu se' (forte e) robusto, secondo etade d' uomo perfetta. E levossi suso Gedeon, e sì uccise Zebee e Salmana; e sì tolse gli ornamenti e le bolle (dell' oro) ch' erano usanza allora, che i colli de' re e de' camelli sì si ornavano.21 Dissero allora Zebach e Zalmunna: "Su! Colpisci tu, perché la forza dell'uomo è pari alla sua età". Allora Gedeone si mosse e uccise Zebach e Zalmunna. Poi prese le lunette che ornavano il collo dei loro cammelli.
22 E dissono tutti gli uomini d' Israel a Gedeon: signoreggia sopra noi, e sii nostro signore, tu e il tuo figliuolo [e lo figliuolo del figliuolo tuo]; però che tu ci hai liberato dalle mani (di quelli) di Madian.22 Gli Israeliti si rivolsero a Gedeone: "Sii nostro capo tu, tuo figlio e il figlio di tuo figlio, perché ci hai salvato dai Madianiti".
23 Ai quali (rispuose e) disse Gedeone: non (signoreggerò sopra voi e non) sarò vostro signore, e non sarà mio figliuolo vostro signore; ma sarà vostro signore Iddio.23 Gedeone rispose loro: "Io non sarò vostro capo, né lo sarà mio figlio: è il Signore il vostro capo".
24 E disse a loro Gedeone: una petizione (e una cosa) v' addomando, cioè che voi mi diate tutti gli anelli, che portavano quelli dell' oste di Madian nelli orecchii, i quale avete tolti. Però ch' era usanza, che tutti quelli Ismaeliti (e quelle nazioni dell' oriente) tutti portassono anelli d'oro nelli orecchii.24 Poi Gedeone aggiunse: "Voglio però una cosa, che ciascuno mi dia un anello tratto dalla parte di bottino che gli spetta". I nemici, infatti, essendo Ismaeliti, portavano anelli d'oro.
25 I quali respuosono (e dissono): molto volentieri te gli daremo. E gittando a terra uno panno (largo e lungo), gittarono sopra tutti questi anelli da orecchie, i quali avevano avuti da uomini morti.25 Gli Israeliti accettarono di buon grado: disteso un mantello, vi gettarono ciascuno un anello tratto dalla propria parte di preda.
26 E fue il peso di questi anelli, che avea domandato Gedeone, mille settecento sicli d' oro, senza gli ornamenti e le corone e le vesti le quali erano di rosato, delle quali vestimenta i re di Madian erano usati di vestire, e senza i collari dell' oro che portavano i cammelli.26 Il peso degli anelli d'oro che Gedeone aveva richiesto fu di millesettecento sicli d'oro, senza contare le lunette, le pietre preziose e le vesti di porpora portate dai re madianiti, e senza contare i collari che ornavano i colli dei loro cammelli.
27 E fecene Gedeone di tutte queste cose uno vestimento da prete, e si i puose nella città sua, la quale si chiamava EFRA. E tutto quanto Israel sì commise peccato in lui, adorandolo; e venne in scandalo e in pericolo di Gedeone, e disfacimento di tutta la sua casa.27 Con quest'oro Gedeone fece un efod, che pose in Ofra, sua città. Tutto Israele si prostituì in Ofra con quell'efod, che divenne così per Gedeone e per la sua casa motivo di colpa e di rovina.
28 E fue umiliato (e attrito) Madian da' figliuoli d' Israel, e non poterono più oltre levare i capi; ma riposossi la terra in pace quaranta anni, insino a tanto che (fue vivo e) signoreggiò Gedeone.28 I Madianiti furono umiliati di fronte agli Israeliti: non alzarono più la testa. Al tempo di Gedeone la regione ebbe pace per quarant'anni.
29 E andossene Jerobaal (cioè Gedeone) figliuolo di Ioas, (e istettesi) e abitò nella casa sua.29 Ierub-Baal, figlio di Ioas, se ne andò ad abitare a casa sua.
30 Ed ebbe LXX figliuoli, i quali (fece e) uscirono del seme suo, imperciô ch' egli ebbe più mogli.30 Ebbe settanta figli usciti dalle sue viscere, perché aveva molte mogli.
31 Ma la concubina sua, la quale avea in Sichem, sì gli fece uno figliuolo, il quale ebbe nome Abimelec.31 Inoltre ebbe un figlio anche da una concubina che teneva in Sichem e gli pose nome Abimèlech.
32 E morì Gedeone figliuolo di Ioas in buona vecchiezza (e santa); e fue sotterrato nel sepolcro del padre suo, cioè in Efra ch' era della famiglia di Ezri.32 Gedeone, figlio di Ioas, morì in serena vecchiezza e fu sepolto nel sepolcro di suo padre Ioas, in Ofra degli Abiezeriti.
33 E poi che fu morto Gedeone, sì si partirono da Dio i figliuoli d' Israel, e fecero peccato collo idolo Baal (e sì lo adorarono); e fecero patto (e legamento) con l'idolo Baal, acciò che fosse loro dio.33 Dopo la morte di Gedeone, gli Israeliti si prostituirono di nuovo ai Baal e fecero loro dio Baal-Berit.
34 E non si ricordarono di Dio Signore loro, il quale (gli liberò e) trassegli delle mani di tutti i loro nemici ch' erano dintorno.34 Gli Israeliti si dimenticarono del loro Dio, il Signore, che li aveva liberati dalle mani di tutti i nemici che li circondavano
35 E ancora non fecero misericordia con la casa di Gedeone, secondo tutti quanti i beni i quali avea fatti ad Israel.35 e non serbarono alcuna gratitudine alla casa di Ierub-Baal, cioè di Gedeone, che aveva fatto tanto bene a Israele.