Scrutatio

Venerdi, 16 maggio 2025 - San Simone Stock ( Letture di oggi)

Iudici 14


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BIBBIA VOLGAREDIODATI
1 E andossene Sansone in Tamnata; e vedendo una femina de' Filistei,1 OR Sansone discese in Timnat, e vide quivi una donna delle figliuole de’ Filistei.
2 tornò a casa sua, e annunciò al padre suo e alla madre, dicendo: io ho veduto una femina in Tamnata de' figliuoli de' Filistei, la quale vi prego che voi la mi diate per moglie.2 E, ritornato a casa, dichiarò il fatto a suo padre e a sua madre, dicendo: Io ho veduta in Timnat una donna delle figliuole de’ Filistei; ora dunque, prendetemela per moglie.
3 Al quale sì dissono il padre e la madre sua: or non è figliuola alcuna tra le figliuole de' tuoi fratelli, e in tutto il popolo tuo, però che tu vuoli pigliare moglie de' Filistei, i quali sono incirconcisi? E disse Sansone al padre suo: questa mi togli e dà per moglie, perciò che questa sì (mi piace ed) è accetta agli occhii miei.3 E suo padre e sua madre gli dissero: Non v’è egli alcuna donna fra le figliuole de’ tuoi fratelli, o fra tutto il nostro popolo, che tu vada a prendere una moglie d’infra i Filistei incirconcisi? Ma Sansone disse a suo padre: Prendimi costei; perciocchè ella piace a’ miei occhi.
4 E non sapea il padre suo e la madre sua, che questa cosa procedesse (e fosse) da Dio, e andasse cercando cagione contro a' Filistei; imperciò che i Filistei signoreggiavano i figliuoli d' Israel.4 Or suo padre e sua madre non sapevano che questa cosa procedesse dal Signore; perciocchè egli cercava che i Filistei gli dessero cagione. Or in quel tempo i Filistei signoreggiavano sopra Israele.
5 E andò giuso in Tamnata Sansone, col padre suo e con la madre sua. Ed essendo giunti alle vigne del castello, sì apparìo uno lioncello giovane, molto crudele (e adirato), e muggiando gli si fece incontro (nella via).5 Sansone adunque, con suo padre e con sua madre, discese in Timnat; e, come furono giunti alle vigne di Timnat, ecco, un leoncello veniva ruggendo incontro a lui.
6 E venne adosso lo Spirito di Dio, e infiammoe Sansone; e andò adosso al leone, e tutto lo lacerò (e ismembrò) sì come avesse fatto pezzi d' uno capretto, non avendo alcuna cosa in mano; e ciò non volse manifestare nè al padre nè alla madre.6 E lo Spirito del Signore si avventò sopra Sansone, ed egli lacerò quel leoncello, come se avesse lacerato un capretto, senza aver cosa alcuna in mano; e non dichiarò a suo padre, nè a sua madre, ciò ch’egli avea fatto.
7 E andò giuso, e favellò a quella femina la quale era piaciuta agli occhii suoi.7 Poi discese, e parlò alla donna, ed ella piacque agli occhi di Sansone.
8 E dopo parecchii dì, ritornando per torla (e menarla) per moglie, andò fuori della strada per vedere il corpo morto del leone; ed ecco nella bocca del leone uno isciamo d' api, e dentro il mele.8 E alquanti giorni appresso, tornando per menarla, si torse dalla via, per vedere la carogna del leone; ed ecco, dentro della carogna del leone v’era uno sciame d’api, e del miele.
9 Il quale, pigliandolo nelle sue mani, andava manicando per la via; e vegnendo al padre suo e alla madre sua, diede loro parte, i quali ancora sì ne manicarono: e ancora non volse dire loro, che avesse tolto il mele del corpo del leone.9 Ed egli ne prese nelle palme delle mani, e ne andava mangiando; e andò a suo padre e a sua madre, e ne diede loro, ed essi ne mangiarono; ma non dichiarò loro che avesse tolto il miele dalla carogna del leone
10 E andò giuso il padre di Sansone a questa femina; e sì fece al suo figliuolo Sansone (le nozze e) il convito; imperciò che così erano usati di fare i giovani.10 Suo padre adunque discese alla donna; e Sansone fece quivi un convito; perciocchè così solevano fare i giovani.
11 E veggendo i cittadini di quello luogo Sansone, sì diedero XXX sodali (e compagni), che istessero con lui.11 E, come i Filistei l’ebbero veduto, presero trenta compagni per esser con lui.
12 Ai quali disse Sansone: io vi proporrò (e dirò) una questione (e una parola); la quale se voi la (mi saprete dire e) iscioglierete infra sette dì che dura il convito (e le nozze), io vi darò XXX zendadi (ovvero guarnaccie) e altrettante tuniche;12 E Sansone disse loro: Io vi proporrò ora un enimma; e se pur voi me lo dichiarate infra i sette giorni del convito, e lo rinvenite, io vi darò trenta panni lini, e trenta mute di vesti;
13 ma se voi non la (potrete dire nè non) saprete isciogliere, voi darete a me XXX zendadi (ovvero XXX guarnaccie) e altrettante tuniche. I quali si rispuosono (e dissono): proponi e di' questa questione (e questa parola), acciò che noi l'udiamo.13 ma, se voi non potete dichiararmelo, mi darete trenta panni lini, e trenta mute di vesti. Ed essi gli dissero: Proponi pure il tuo enimma, che noi l’udiamo.
14 E disse Sansone: di colui che mangiava uscìo cibo (e cosa da mangiare), e di cosa forte uscìo dolcezza. E non poterono questi compagni per tre di isciogliere questo detto (quello che si volesse dire).14 Ed egli disse loro: Da colui che divorava è uscito del cibo, e dal forte è uscita della dolcezza. E per lo spazio di tre giorni essi non poterono dichiarar l’enimma.
15 E approssimandosi il settimo dì, dissono costoro alla moglie di Sansone: lusinga il tuo marito, ch' egli ti dica che vuole dire la questione (e la parola, la quale ha detta); la quale cosa se tu non vorrai fare, noi metteremo a fuoco te e la casa del padre tuo: adunque per ciò ci chiamasti alle nozze, acciò che ci spogliaste?15 E, al settimo giorno, dopo ch’ebbero detto alla moglie di Sansone: Induci il tuo marito a dichiararci l’enimma, che talora noi non bruciamo col fuoco te, e la casa di tuo padre; che? ci avete voi chiamati per avere il nostro?
16 La quale continuamente gittava le lacrime (e piagnea) inanzi a Sansone, e sì si rammaricava, dicendo tu m' hai in odio e non m' ami; e però la questione (e le parole) che proponesti (e dicesti) agli figliuoli del popolo mio, tu non mi vogli isponere. E quegli respuose (e disse): al mio padre e alla mia madre nol volsi dire, e ora come il potrò dire a te?16 e che la moglie di Sansone gli ebbe pianto appresso, e dettogli: Tu mi hai pure in odio, e non mi ami; non hai tu proposto un enimma a’ figliuoli del mio popolo? e tu non me l’hai dichiarato; e ch’egli le ebbe detto: Ecco, io non l’ho dichiarato nè a mio padre, nè a mia madre, e lo dichiarerei a te?
17 E continuamente quegli sette di delle nozze, non facea altro che piagnerli innanzi: e pure l'ultimo die, cioè il settimo, essendogli costei sì molesta, (e molto molestandolo) esso glielo espose (e disse quello che volea dire). La quale incontanente sì disse a' suoi cittadini le dette parole (ed espose loro quello che voleano dire).17 e ch’ella gli ebbe pianto appresso per lo spazio de’ sette giorni, che fu loro fatto il convito; al settimo giorno egli glielo dichiarò, perchè lo premeva; ed ella dichiarò l’enimma ai figliuoli del suo popolo.
18 E quelli sì il dissono a Sansone il settimo dì, dinanzi che il sole tramontasse: qual è quella cosa che ene più dolce che miele, e quale quella cosa che è più forte che il leone? Il quale sì disse loro: se voi non aveste arato colla vitella mia (cioè se voi non foste aiutati colla moglie mia), voi non avreste sciolta (nè saputa dire) la proposizione e il detto mio.18 Laonde gli uomini della città dissero a Sansone al settimo giorno, avanti che il sole tramontasse: Che cosa è più dolce che il miele? e chi è più forte che il leone? Ed egli disse loro: Se voi non aveste arato con la mia giovenca, non avreste rinvenuto il mio enimma.
19 E venne sopra di lui lo Spirito di Dio (e tutto l'accese e infiammò), e andossene giuso in Ascalone; e quivi uccise trenta uomini, togliendo i vestimenti loro; e dièlli a coloro che aveano isciolto la parola che egli (disse e) propose. E fortemente turbato si ritornò suso in casa del padre suo.19 E lo Spirito del Signore si avventò sopra lui, ed egli discese in Ascalon, e uccise trenta nomini di quella gente, e prese le loro spoglie, e diede quelle mute di vesti a quelli che aveano dichiarato l’enimma. Ed egli si accese nell’ira, e se ne ritornò alla casa di suo padre.
20 E la moglie sì tolse poi il marito degli amici suoi e de' cognati,20 E la moglie di Sansone fu data al compagno di esso, il quale era il suo intimo amico