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Venerdi, 16 maggio 2025 - San Simone Stock ( Letture di oggi)

Seconda Epistola di Santo Paulo a Timoteo 2


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 2008
1 Dunque tu, figliuolo mio, confòrtati nella grazia la quale è in Iesù Cristo.1 E tu, figlio mio, attingi forza dalla grazia che è in Cristo Gesù:
2 E quelle cose che tu udisti di me per molti testimonii, quelle commenda (e conferma) alli uomini fedeli, i quali saranno idonei per ammaestrare gli altri.2 le cose che hai udito da me davanti a molti testimoni, trasmettile a persone fidate, le quali a loro volta siano in grado di insegnare agli altri.
3 Lavora sì come buono cavaliere di Cristo.3 Come un buon soldato di Gesù Cristo, soffri insieme con me.
4 Chè niuno che faccia cavalleria a Dio servendoli, non s' imbriga delle cose secolari, perchè piaccia a colui al quale s'è provato (cioè votato).4 Nessuno, quando presta servizio militare, si lascia prendere dalle faccende della vita comune, se vuol piacere a colui che lo ha arruolato.
5 Chè quelli che combatterà nella battaglia, non sarà coronato, s' egli legittimamente non combatterà.5 Anche l’atleta non riceve il premio se non ha lottato secondo le regole.
6 Lavorando il lavoratore, mestieri è che prima riceva de' frutti.6 Il contadino, che lavora duramente, dev’essere il primo a raccogliere i frutti della terra.
7 Intendi quelle cose che dico; chè il Signore darà a te intendimento in tutte le cose.7 Cerca di capire quello che dico, e il Signore ti aiuterà a comprendere ogni cosa.
8 Ricordati che il Signore nostro Iesù Cristo resuscitò da morte, e fu della schiatta di David, secondo il mio evangelio,8 Ricòrdati di Gesù Cristo,
risorto dai morti,
discendente di Davide,
come io annuncio nel mio Vangelo,
9 nel qual io lavoro insino alli legami della pregione, secondo che malfattore; ma la parola di Dio non è allegata.9 per il quale soffro
fino a portare le catene come un malfattore.
Ma la parola di Dio non è incatenata!
10 Imperò (che) tutte quelle cose sostengo per li eletti, perchè egli pervengano alla salute, la qual è in Iesù Cristo, colla celestiale gloria.10 Perciò io sopporto ogni cosa per quelli che Dio ha scelto, perché anch’essi raggiungano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna.
11 Fedele parola: (intendi) chè se noi siamo morti con Cristo, con lui insieme viveremo;11 Questa parola è degna di fede:
Se moriamo con lui, con lui anche vivremo;
12 e se sosterremo passione con lui, insieme. regneremo; e se noi negheremo lui, ed egli negherà noi;12 se perseveriamo, con lui anche regneremo;
se lo rinneghiamo, lui pure ci rinnegherà;
13 e se noi non credemo, egli sempre è fedele; e non può negare sè medesimo.13 se siamo infedeli, lui rimane fedele,
perché non può rinnegare se stesso.
14 Queste cose ammaestra, [rendendo] testimonianza dinanzi a Dio. Non contendere di parole; chè a niuna cosa non è utile, se non a (danno e) avversione degli uditori.14 Richiama alla memoria queste cose, scongiurando davanti a Dio che si evitino le vane discussioni, le quali non giovano a nulla se non alla rovina di chi le ascolta.
15 Studiosamente abbi cura [di presentare] te medesimo a Dio, secondo che provato operatore (e non secondo che isvergognato e vituperato), e dirittamente tratta la parola della verità.15 Sfòrzati di presentarti a Dio come una persona degna, un lavoratore che non deve vergognarsi e che dispensa rettamente la parola della verità.
16 E schifa le malvagie parole e le vane, le quali fan molto crescere altrui nel male.16 Evita le chiacchiere vuote e perverse, perché spingono sempre più all’empietà quelli che le fanno;
17 La parola di coloro sta nascosta, come il granchio tra l'erbaio. Le quali parole dicono Imeneo e Fileto,17 la parola di costoro infatti si propagherà come una cancrena. Fra questi vi sono Imeneo e Filèto,
18 li quali son partiti della verità, dicendo che la resurrezione è già fatta; così rivolsono la fede d'alquanti.18 i quali hanno deviato dalla verità, sostenendo che la risurrezione è già avvenuta e così sconvolgono la fede di alcuni.
19 Ma il fermo fondamento di Dio sta (fermo e) permanente, abiendo questo segno: il Signore conosce coloro che son suoi; e partasi dalla iniquità colui che ama il nome del Signore.19 Tuttavia le solide fondamenta gettate da Dio resistono e portano questo sigillo: Il Signore conosce quelli che sono suoi, e ancora: Si allontani dall’iniquità chiunque invoca il nome del Signore.
20 Chè nella grande casa, non solamente son vaselli d'oro e d'argento, ma eziandio di legno e di terra; e alquanti son posti a onore, e alquanti a disonore.20 In una casa grande però non vi sono soltanto vasi d’oro e d’argento, ma anche di legno e di argilla; alcuni per usi nobili, altri per usi spregevoli.
21 Adunque quelli che (si guarderà e) netterassi da questi mali, sarà vasello da onore, santificato e utile a Dio, e apparecchiato a ogni buona opera.21 Chi si manterrà puro da queste cose, sarà come un vaso nobile, santificato, utile al padrone di casa, pronto per ogni opera buona.
22 Fuggi li desiderii de' giovani; e va dopo la giustizia, e dopo la fede, e dopo la pace, e dopo la carità, con coloro che amano il Signore con puro cuore.22 Sta’ lontano dalle passioni della gioventù; cerca la giustizia, la fede, la carità, la pace, insieme a quelli che invocano il Signore con cuore puro.
23 Schifa le stolte questioni e senza disciplina, sapiendo che partoriscono brighe (e tenzoni).23 Evita inoltre le discussioni sciocche e da ignoranti, sapendo che provocano litigi.
24 Al servo di Dio non conviene a contenzionare; anzi dee essere mansueto ad ogni uomo, e ammaestrato e paziente.24 Un servo del Signore non deve essere litigioso, ma mite con tutti, capace di insegnare, paziente,
25 E dee riprendere con temperanza coloro che resistono alla verità, chè alcuna fiata per la ventura Dio darà pentimento a coloro di conoscere la verità,25 dolce nel rimproverare quelli che gli si mettono contro, nella speranza che Dio conceda loro di convertirsi, perché riconoscano la verità
26 e di partirsi dalli laccioli del diavolo, dal quale son tenuti legati alla volontà di colui.26 e rientrino in se stessi, liberandosi dal laccio del diavolo, che li tiene prigionieri perché facciano la sua volontà.