SCRUTATIO

Domenica, 6 luglio 2025 - Sant´Antonio Maria Zaccaria ( Letture di oggi)

Epistola di Santo Paulo alli Corinti 15


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1 Fratelli, facciovi manifesto l'evangelio, il quale io predicai a voi, il quale voi riceveste, e nel quale state,1 Or vi dichiaro, o fratelli, il Vangelo che v'ho annunziato, che voi avete ricevuto, nel quale state saldi,
2 per il qual voi vi salvate, se il tenete con quella ragione la quale io vi predicai; e se questo non fate, vanamente avete creduto.2 e pel quale siete anche salvati, se lo ritenete tale e quale ve l'ho predicato, a meno che non abbiate creduto invano.
3 Chè io dètti a voi quello che prima io ricevetti, cioè che Cristo fu morto per li peccati nostri, secondo le Scritture;3 Vi ho infatti insegnato prima di tutto quello che io stesso ho appreso, cioè che Cristo è morto pei nostri peccati, come dicono le Scritture,
4 ch' egli è sepolto, e resuscitato il terzo giorno, secondo le Scritture:4 che fu sepolto, che risuscitò il terzo giorno, secondo le Scritture,
5 e ch' egli fu veduto da Pietro, e poi da tutti gli undici apostoli;5 che apparve a Cefa, e poi agli Undici.
6 e poi fu veduto da più di cinquecento fratelli insieme; de' quali molti ne son vivi ancora, e alquanti ne dormirono;6 Dipoi apparve a piu di cinquecento fratelli riuniti, dei quali molti vivono ancora, e alcuni sono morti.
7 e veduto è da Iacobo, e poi anche da tutti gli apostoli;7 Poi apparve a Giacomo, quindi a tutti gli Apostoli.
8 ma dietro a tutti apparve a me, secondo che fanciullo morto nel corpo della madre.8 E finalmente, dopo essere apparso a tutti, apparve anche a me, come all'aborto,
9 Chè io son minore di tutti li apostoli; e non son degno d'essere chiamato apostolo, perchè io feci persecuzione alla Chiesa di Dio.9 perchè io sono il minimo degli Apostoli e non sono degno d'esser chiamato apostolo, avendo perseguitato la Chiesa di Dio.
10 Ma per la grazia di Dio io son quello che io sono, e la grazia non fu in me vôta; chè io ho maggiormente operato, che tutti li altri; ma non io solo, ma la grazia di Dio meco.10 Ma per la grazia di Dio son quello che sono, e la grazia che ini ha data non è stata vana, anzi ho faticato più di tutti loro; non io però, ma la grazia di Dio che è con me.
11 O sia io o siano egli, così predichiamo, e così credeste.11 Tanto io quanto essi, questo abbiamo predicato e questo voi avete creduto.
12 (E così v'è predicato che Cristo è resuscitato da morte). Ma se Cristo è predicato, ch' elli resuscitò dagli morti, come adunque dicono alquanti intra voi, che non resusciteranno li morti?12 Or se si predica che Cristo è risuscitato da morte, come fanno alcuni di voi a dire che non v'è risurrezione dei morti?
13 E se non è resurrezione di morti, Cristo non è resuscitato.13 Ma se non v'è risurrezione dei morti, nemmeno Cristo è risuscitato,
14 E se Cristo non è resuscitato, sì è vana la nostra predicazione, e vana la vostra fede.14 e se Cristo non è risuscitato, è dunque vana la nostra predicazione, vana anche la vostra fede.
15 E così siamo trovati falsi testimonii di Dio, che abbiamo detto falso testimonio contra Dio, quando noi dicemmo ch' egli avea resuscitato Cristo; il quale non resuscitò, se li morti non denno resuscitare.15 Noi poi siamo anche trovati falsi testimoni di Dio, perchè abbiamo contro di Dio testimoniato che Egli ha risuscitato Cristo, mentre non l'avrebbe risuscitato, se i morti non risorgono.
16 Chè certo, se li morti non denno resuscitare, nè Cristo non resuscitò.16 Dìfatti se i morti non risorgono, neppur Cristo è risuscitato.
17 E se Cristo non resuscitò, è vana la vostra fede, e ancora siete nelli peccati vostri.17 E se Cristo non è risorto, è vana la vostra fede, voi siete ancora nei vostri peccati,
18 Che se così è come voi dite, tutti coloro che son morti in Cristo sì son periti, (e non hanno bene delle buone opere che feciono).18 e quindi anche quelli che si sono addormentati in Cristo sono perduti.
19 E se noi solamente in questa vita speriamo in Cristo, noi siamo li più miseri di tutti li (altri) uomini.19 Se noi speriamo in Cristo soltanto in questa vita, noi siamo i più miserabili di tutti gli uomini.
20 Ma ora (io vi dico così: che) Cristo resuscitò da morte, il primo di quelli che dormono.20 Ma ora Cristo è risorto da morte, primizia di quelli che dormono nella tomba.
21 Chè certo, secondo che per uno uomo venne la morte, così la resurrezione de' morti è per uno uomo.21 Infatti come per mezzo d'un uomo è venuta la morte, cosi anche per mezzo d'un uomo è venuta la risurrezione dei morti;
22 E secondo che in Adamo tutti morremo, così in Cristo tutti averanno a vivificare.22 e come tutti muoiono in Adamo, così pure tutti saranno vivificati in Cristo,
23 E ciascuno nel suo ordine; prima Cristo, e poi quelli che son di Cristo, li quali credettero nel suo avvenimento.23 ma ciascuno a suo luogo: Cristo, primizia, e poi quelli che sono di Cristo, e che han creduto nella sua venuta.
24 E poi sarà la fine, quando darà il regno a Dio padre, e quando tornerà a niente il principato tutto e la signoria e la virtù.24 Poi verrà la fine; quando Egli avrà consegnato il regno a Dio e al Padre, quando avrà annientato ogni principato, ogni potenza ed ogni forza.
25 E conviene ch' egli regni, insino a tanto ch' egli metta sotto li suoi piedi l' inimici suoi.25 Perchè è necessario che egli regni « fino a che non abbia posto sotto i piedi tutti i nemici ».
26 Dretanamente sarà destrutta la morte nemica; chè Dio sottopose tutte le cose sotto li piedi di costui (cioè di Cristo). E quando dice,26 L'ultimo nemico che sarà distrutto sarà la morte: infatti Dio « tutto ha posto sotto i piedi di lui ». Ma quando è detto
27 che tutte le sottopose a lui, senza dubbio è così, eccetto quello il qual ha soggetto a lui ogni cosa.27 che tutte le cose sono soggette a Cristo, senza dubbio è eccettuato chi gli ha assoggettato ogni cosa.
28 E quando tutte le cose saranno sottoposte al Figliuolo, allora quel Figliuolo sarà soggetto a colui che tutte le cose gli sottopose, acciò che Dio sia tutto in tutte le cose.28 Quando poi ogni cosa gli sarà sottoposta, allora il Figlio stesso farà omaggio a Colui che gli ha sottoposto ogni cosa, affinchè Dio sia tutto in tutti.
29 (In altra guisa e) se così non fosse, che faranno quelli che son battezzati per li morti, se al postutto li morti non risorgono? perchè si battezzano per coloro?29 Altrimenti che faranno coloro che si fan battezzare per i morti, se proprio i morti non risorgono? E perchè si fan battezzare per essi?
30 E noi perchè siamo tormentati ogni ora?30 E perchè anche noi siamo ogni momento in pericolo?
31 Fratelli, cotidianamente io moro per la vostra gloria, la qual abbio in Cristo Iesù nostro Signore.31 Tutti i giorni io muoio, (lo giuro) o fratelli, per la gloria vostra, che è mia in Cristo Gesù Signor nostro.
32 E se io, secondo che uomo, pugnai (e combattetti) colle bestie di Efeso, che giova a me, se li morti non denno resuscitare? Manduchiamo e beviamo, chè domani morremo.32 E che mi serve (umanamente parlando) l'aver combattuto contro le bestie in Efeso, se i morti non risorgono? Mangiamo e beviamo, tanto domani morremo!
33 Or non siate ingannati; chè le malvagie parole corrompono li boni costumi.33 Non vi lasciate sedurre: i discorsi cattivi corrompono i buoni costumi.
34 E vogliate essere giusti, e non vogliate peccare; chè alquanti non hanno il conoscimento di Dio; ma io parlo a voi con reverenza.34 Vegliate, o giusti, e non peccate, perchè vi sono tra voi quelli che ignorano Dio: lo dico a vostra vergogna.
35 Ma forse dirà alcuno come resusciteranno li morti? e con che corpi verranno?35 Ma dirà qualcuno: Come risuscitano i morti? e con qual corpo ritorneranno ?
36 Or tu, matto, non vedi che il seme, il quale tu semini, non si fa vivo, s'egli non muore in prima?36 stolto! Quel che semini non prende vita, se prima non muore;
37 E non semini quel corpo in quella sostanza che dee venire poscia, ma semini uno nudo granello, secondo ch' è di grano, ovver d'altra biada.37 e quel che semini non è il corpo che deve venire, ma un nudo granello di frumento o di altra semenza;
38 E Dio dà a quello granello il corpo, secondo ch' egli vuole; a ciascuno seme il suo proprio corpo (secondo la sua qualità).38 e Dio gli dà il corpo che vuole, ad ogni seme il proprio corpo.
39 Non è ogni carne quella medesima carne; ma altra è quella delli uomini e altra di bestie, altra d' uccelli e altra di pesci.39 Non ogni carne è la stessa carne; ma altra è la carne degli uomini, altra quella delle bestie, altra quella degli uccelli, altra quella dei pesci.
40 E son corpi celesti, e corpi terrestri; altra è la gloria de' celesti, e altra de' terrestri.40 Così pure vi son dei corpi celesti e dei corpi terrestri; ma altro è lo splendore dei corpi celesti e altro quello dei terrestri.
41 E altra è la chiarezza del sole, e altra è la chiarezza della luna, e altra la chiarezza delle stelle; e l' una stella si sguaglia dall' altra in chiarezza.41 Altro è poi lo splendore del sole, altro lo splendore della luna, altro lo splendore delle stelle: ed anche fra stella e stella v'è differenza di splendore.
42 E così la resurrezione delli morti. Sèminasi in corruzione; resusciterà in non corruzione.42 Così avverrà nella risurrezione dei morti: il corpo si semina nella corruzione e risorge incorruttibile;
43 Ed è seminato in vergogna e sozzura; resusciterà in gloria (e in grandezza); ed è seminato in fragilezza, e resusciterà in fermezza.43 si semina nell'ignominia, e risorge glorioso; si semina debole, e risorge pieno di forza;
44 Ed è seminato corpo bestiale, e resusciterà corpo spirituale S' egli è corpo bestiale (cioè di carne), sì è spirituale, secondo che è scritto:44 si semina corpo animale, e risorge corpo spirituale. Se c'è un corpo animale, c'è anche un corpo spirituale. Come è scritto:
45 il primo uomo Adam sì fu fatto in anima vivente; il dretano Adam in spirito vivente.45 « Il primo uomo, Adamo, fu fatto anima vivente », l'ultimo Adamo è stato fatto spirito vivificante.
46 Ma non è [prima] quello ch' è spirituale, ma quello ch' è bestiale; e poi quello ch' è spirituale.46 Or non è prima lo spirituale, ma l'animale: lo spirituale vien dopo.
47 Il primo uomo è di terra, terreno; il secondo è di cielo, celestiale.47 Il primo uomo, tratto dalla terra, è terrestre; il secondo uomo, venuto dal cielo, è celeste.
48 Quale è l' uomo terreno, tali son li terreni; e quale è il celestiale, tali son li celesti.48 Qual è il terrestre tali sono anche i terrestri, e quale è il celeste tali saranno anche i celesti.
49 Adunque secondo che noi abbiamo portato la imagine dell' uomo terreno, così portiamo la imagine celestiale.49 E come abbiamo portato l'imagine del terrestre, così portiamo anche l'imagine del celeste.
50 E questo dico, fratelli, imperò che la carne e il sangue non possederanno il regno di Dio; il corrompimento non possederà la cosa non corrotta.50 Quello che affermo, o fratelli, è che nè la carne, nè il sangue possono ereditare il regno di Dio, e che la corruzione non potrà ereditare la incorruttibilità.
51 Ecco, questo misterio (e questa cosa nascosa) dico: certo noi risorgeremo, ma tutti non saremo remutati.51 Ecco, vi rivelo un mistero: risorgeremo certamente tutti, ma non tutti saremo cangiati.
52 In uno momento, e in uno battere d' occhio (risusciteremo) nella tromba nuovissima; la tromba sonarà, e li morti resusciteranno (puri e) incorrotti; e noi saremo mutati.52 In un momento, in un batter d'occhio, al suon dell'ultima tromba: suonerà la tromba, e i morti risorgeranno incorrotti, e noi saremo cangiati.
53 Chè bisogno è, che questo corpo corruttibile si vesta di saldezza; e questo corpo mortale bisogna che si vesta di vita che non verrà meno.53 Perchè è necessario che questo corpo corruttibile si rivesta d'incorruttibilità, e che questo corpo mortale si rivesta d'immortalità.
54 E quando questo sarà, allora adempiuta è la parola ch' è scritta (la quale dice così): inghiottita è la morte nella vittoria.54 Quando poi questo corpo mortale sarà rivestito d'immortalità, allora sarà adempiuta la parola che è scritta: La morte è stata assorbita nella vittoria.
55 Ove è la tua vittoria, o morte? e dove è il stimolo tuo?55 Dov'è, o morte, la tua vittoria? O morte, dov'è il tuo pungiglione?
56 Il stimolo della morte è il peccato; e la virtù del peccato è la legge.56 Or il pungiglione della morte è il peccato e la potenza del peccato vien dalla legge.
57 Grazia sia a Dio, il quale diede a noi vittoria per Iesù Cristo nostro Signore.57 Ma grazie a Dio, il quale ci ha data la vittoria mediante il Signor nostro Gesù Cristo.
58 Adunque, fratelli miei dilettissimi, siate stabili e fermi, e abbondate nell' opera del Signore sempre, sapendo che la vostra fatica non è vana appo il Signore.58 Pertanto, o fratelli miei diletti, state saldi, incrollabili, abbondanti sempre nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.