SCRUTATIO

Domenica, 22 giugno 2025 - San Luigi Gonzaga ( Letture di oggi)

Epistola di Santo Paulo alli Romani 11


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BIBBIA VOLGAREVULGATA
1 Adunqne io sì dico: cacciò Dio il popolo suo? Non piaccia a Dio. Chè io sì sono del popolo d' Israel, e del seme d' Abraam, e della tribù di Beniamin.1 Dico ergo : Numquid Deus repulit populum suum ? Absit. Nam et ego Israëlita sum ex semine Abraham, de tribu Benjamin :
2 Non cacciò Dio la sua gente, la quale cognovve dinanzi. E non sapete quello che dice la Scrittura per bocca di Elia profeta, e come prega Dio contra alli figliuoli d' Israel?2 non repulit Deus plebem suam, quam præscivit. An nescitis in Elia quid dicit Scriptura ? quemadmodum interpellat Deum adversum Israël :
3 (Il quale dice così): Signore, li tuoi profeti hanno uccisi; questi hanno cavato insino al fondo il tuo altare; e io son lasciato solo, e vannomi cacciando per uccidere.3 Domine, prophetas tuos occiderunt, altaria tua suffoderunt : et ego relictus sum solus, et quærunt animam meam.
4 Ma che gli fu risposto da Dio? (non temere, dice Dio che) io m'abbo serbati sette milia uomini, li quali non s' inginocchiarono dinanzi all' idolo Baal.4 Sed quid dicit illi divinum responsum ? Reliqui mihi septem millia virorum, qui non curvaverunt genua ante Baal.
5 Adunque simigliantemente in questo tempo lo rimanente fia fatto salvo, secondo che Dio gli elegge per sua grazia.5 Sic ergo et in hoc tempore reliquiæ secundum electionem gratiæ salvæ factæ sunt.
6 E sono salvi per la grazia; già non sono. salvi per loro, e perchè facciano secondo la legge; e se per l'opere della legge fosse salvazione, la grazia adunque non sarebbe grazia.6 Si autem gratia, jam non ex operibus : alioquin gratia jam non est gratia.
7 Adunque che diremo? che quella cosa, che i figliuoli andavano cercando, non la possono trovare nè avere; certo la grazia e l' eleggimento d' alquanti pur è trovata; tutti gli altri sono ciechi,7 Quid ergo ? Quod quærebat Israël, hoc non est consecutus : electio autem consecuta est : ceteri vero excæcati sunt :
8 secondo ch' è scritto: Dio sì diede loro spirito d'inganno, e gli occhi che non vedano, e orecchie che non odano, insino al dì d' oggi.8 sicut scriptum est : Dedit illis Deus spiritum compunctionis : oculos ut non videant, et aures ut non audiant, usque in hodiernum diem.
9 E David ancora dice: fia la loro mensa (dinanzi da loro) come lacciuolo e pregione, e scandolo per loro guiderdone.9 Et David dicit : Fiat mensa eorum in laqueum, et in captionem, et in scandalum, et in retributionem illis.
10 E gli occhi di costoro siano oscurati, che non vedano; e sempre abassa li reni di costoro (Signore).10 Obscurentur oculi eorum ne videant : et dorsum eorum semper incurva.
11 Adunque, diciamo noi, offesero Dio in tal guisa costoro (cioè li figliuoli d'Israel) perchè egli dovessero così cadere? Non piaccia a Dio: ma il loro peccato sì è salvazione dell' altre genti, perchè le genti abbiano coloro in odio.11 Dico ergo : Numquid sic offenderunt ut caderent ? Absit. Sed illorum delicto, salus est gentibus ut illos æmulentur.
12 Ma se il peccato di coloro dà divizia all'altre genti, e l'abbassamento loro è ricchezza delle genti, quanto maggiormente l' abbondanza loro? (sarà divizia dell' altre genti).12 Quod si delictum illorum divitiæ sunt mundi, et diminutio eorum divitiæ gentium : quanto magis plenitudo eorum ?
13 E a voi genti dico così, che quanto tempo io sarò apostolo di genti, il mio offizio io averò (a magnificare e) a onorare,13 Vobis enim dico gentibus : Quamdiu quidem ego sum gentium Apostolus, ministerium meum honorificabo,
14 se per alcuna guisa io, macerando la mia carne, ne potessi salvare alcuno di loro.14 si quomodo ad æmulandum provocem carnem meam, et salvos faciam aliquos ex illis.
15 Che se il perdimento di coloro è racconciamento del mondo; che n'è da credere, se non che la vita hanno (le genti) per li morti?15 Si enim amissio eorum, reconciliatio est mundi : quæ assumptio, nisi vita ex mortuis ?
16 Ma se il deliberamento è santo, la massa è santa; e se la radice è santa, e li rami sono santi.16 Quod si delibatio sancta est, et massa : et si radix sancta, et rami.
17 Ma se alcuni de' rami son rotti, voi genti che eravate secondo ch' è oliva salvatica, se voi siete incalmati in quello ceppo domestico, e siete accompagnati a quella buona radice e alla grassezza di quella (buona) oliva, (cioè alla buona fede che aveano li iudei in qua dietro),17 Quod si aliqui ex ramis fracti sunt, tu autem cum oleaster esses, insertus es in illis, et socius radicis, et pinguedinis olivæ factus es,
18 non vi gloriate però contra alli rami (fiaccati); chè per certo (tu che fusti pagano) tu non sostieni la radice, anzi la radice sostiene te (che vi fosti innestato su).18 noli gloriari adversus ramos. Quod si gloriaris : non tu radicem portas, sed radix te.
19 Ma forse tu mi dirai: li rami sono rotti, perchè vi fussi innestato.19 Dices ergo : Fracti sunt rami ut ego inserar.
20 Bene dici: (ed io ti dico che) quelli rami si son rotti perchè non credettono; imperò tu sta fermo nella fede; non ti levare in superbia, ma abbi timore (e paura).20 Bene : propter incredulitatem fracti sunt. Tu autem fide stas : noli altum sapere, sed time.
21 Chè se Dio non perdonò a quelli rami che erano naturali, forse (per la ventura) non perdonerà a te.21 Si enim Deus naturalibus ramis non pepercit : ne forte nec tibi parcat.
22 Adunque tieni mente la vendetta di Dio e la sua misericordia; in coloro che peccarono è la vendetta; ed è in te la misericordia, se tu dimorerai nel bene fare; chè se tu non starai fermo nella fede, tu caderai giuso.22 Vide ergo bonitatem, et severitatem Dei : in eos quidem qui ceciderunt, severitatem : in te autem bonitatem Dei, si permanseris in bonitate, alioquin et tu excideris.
23 ... e Dio è potente a reincalmare ancora coloro che furono tagliati.23 Sed et illi, si non permanserint in incredulitate, inserentur : potens est enim Deus iterum inserere illos.
24 Se tu che fusti naturalmente oliva salvatica, in prima fosti incalmato in buono ceppo, molto maggiormente quelli, che furono in prima dimestichi, possono esser rinnestati nella sua oliva medesima.24 Nam si tu ex naturali excisus es oleastro, et contra naturam insertus es in bonam olivam : quanto magis ii qui secundum naturam inserentur suæ olivæ ?
25 Fratelli miei, voglio che voi cognosciate questo secreto; perchè voi non tegnate voi medesimi si savi; che grande parte venne per cechezza (cioè che addivenne) alli figliuoli d' Israel, (e saranno ciechi) insino a tanto che sarà entrata tutta la moltitudine dell' altre genti,25 Nolo enim vos ignorare, fratres, mysterium hoc (ut non sitis vobis ipsis sapientes), quia cæcitas ex parte contigit in Israël, donec plenitudo gentium intraret,
26 e così poi tutti li figliuoli d' Israel (crederanno e) saranno salvi, secondo ch' è scritto: dal cielo verrà quelli che salverà, e rivolgerà la (durezza e la) empietà (de' figliuoli) di Iacob.26 et sic omnis Israël salvus fieret, sicut scriptum est : Veniet ex Sion, qui eripiat, et avertat impietatem a Jacob.
27 E questo testamento (dice Dio) averanno da me, quando io torrò loro peccata.27 Et hoc illis a me testamentum : cum abstulero peccata eorum.
28 Chè certo quelli per l'amore vostro son nemici; e secondo l'elezione (di Dio) son molto cari per amore de' loro (santi) antichi.28 Secundum Evangelium quidem, inimici propter vos : secundum electionem autem, carissimi propter patres.
29 E sappiate che li doni di Dio e il suo chiamamento si son senza penitenzia.29 Sine pœnitentia enim sunt dona et vocatio Dei.
30 Secondo che fu già tempo, che voi non credevate in Dio, ma ora avete trovata (e accettata) la misericordia per la incredulità di coloro (cioè d' Israel),30 Sicut enim aliquando et vos non credidistis Deo, nunc autem misericordiam consecuti estis propter incredulitatem illorum :
31 e così ora per la vostra misericordia egli non credettono; imperò ch' elli troveranno misericordia (per l'altro tempo).31 ita et isti nunc non crediderunt in vestram misericordiam : ut et ipsi misericordiam consequantur.
32 E così ha Dio tutte le cose rinchiuse nella incredulità, per avere misericordia di tutte le genti.32 Conclusit enim Deus omnia in incredulitate, ut omnium misereatur.
33 O altezza di divizie della sapienza e della scienza di Dio, come son male agevoli a cognoscere li suoi gindicii, e le sue vie come son forti a cercare!33 O altitudo divitiarum sapientiæ, et scientiæ Dei : quam incomprehensibilia sunt judicia ejus, et investigabiles viæ ejus !
34 E chi è quelli che conobbe il senno del Signore? e chi fu suo consigliere?34 Quis enim cognovit sensum Domini ? aut quis consiliarius ejus fuit ?
35 E chi è quelli che prima fece doni a lui, e sarà (renduto e) guiderdonato?35 aut quis prior dedit illi, et retribuetur ei ?
36 Imperò che da lui e per lui [e in lui] sono tutte le cose: e a lui sia (onore e) gloria per tutti li secoli.36 Quoniam ex ipso, et per ipsum, et in ipso sunt omnia : ipsi gloria in sæcula. Amen.