SCRUTATIO

Martedi, 2 settembre 2025 - San Elpidio v. ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 22


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1 Fratelli e signori miei, udite la ragione che io voglio rendere del fatto mio.1 Uomini fratelli, e padri, udite la mia difesa, la quale io fo adesso dinanzi a voi.
2 E udendolo quelli parlare in lingua ebrea, diederli audienza.2 E avendo quelli sentito, che parlava loro in lingua Ebrea, tanto più gli prestaron silenzio.
3 E (allora Paulo incominciò a parlare, e) disse: io sono uomo giudeo, nato di Tarso di Cilicia, ma nutricato in questa città, e ammaestrato della legge a' piedi di Gamaliello, secondo [che] voi.3 Ed egli disse: Io sono uomo Giudeo nato in Tarso della Cilicia, ma allevato in questa città ai piedi di Gamaliele, istruito secondo la verità della paterna legge, zelator della legge, come tutti voi oggi siete:
4 E questa via (e vita) che ora tengo io (per zelo della nostra legge) incominciai a perseguitare insino alla morte, legando e imprigionando (quanti cristiani trovava) maschi e femine,4 Il quale ho perseguitato fino a morte questa scuola, legando, e mettendo in prigione uomini, e donne,
5 come il principe de' sacerdoti mi può rendere testimonianza, e gli altri seniori, dalli quali io ebbi lettere (e autorità) d' andare in Damasco (e avere aiuto e favore da giudei che v'erano) a perseguitare e prendere li cristiani, e menarli presi in Ierusalem per che fossero puniti (e morti).5 Come ne è a me testimone il principe de' sacerdoti, e tutti i seniori, da' quali ricevute lettere per Damasco ai fratelli, io me ne andava per condurli di colà legati in Gerusalemme, perché fosser puniti.
6 Or avvenne che approssimandomi a Damasco, subitamente (uno giorno) in sul mezzo dì mi sopravenne una copiosa luce dal cielo.6 Or avvenne, che, mentre faceva strada, e mi avvicinava a Damasco, di mezzogiorno repentinamente mi folgoreggiò d'intorno una gran luce dal cielo:
7 Per la quale abbagliato caddi in terra, e udi' una voce che (gridò e) disse: Saulo, Saulo, perchè mi persèguiti?7 E caduto sul suolo, udii una voce, che a me dicea: Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?
8 E rispondetti io (dicendo): Signore, chi se' tu? Egli rispose: io sone Iesù Nazareno, il quale tu perseguiti; (ma sappi che dura cosa è a te a ricalcitrare contra il stimolo).8 E io risposi: Chi se' tu, Signore? E dissemi: Io sono Gesù il Nazareno, cui tu perseguiti.
9 E li compagni (e berrovieri) ch' erano meco ben videro il lume, e udirono la voce, ma non intendevano le parole.9 E quelli, che eran meco, vider la luce, ma non sentiron la voce di lui, che meco parlava.
10 E dicendo io: Signore, che debbo fare? ed elli mi disse: sta su, ed entra in Damasco, e ivi ti sarà detto che debbi fare.10 Ed io dissi: Che farò io, o Sgnore? E il Signore mi disse: Alzati, va' in Damasco: e quivi ti sarà parlato di tutto quello, che dei fare.
11 E (rizzandomi, e) non vedendo lume per la grande chiarità della predetta luce, li compagni mi presero a mano, e misermi in Damasco.11 E non avendo uso degli occhi per cagione del chiarore di quella luce, menato a mano da' compagni giunsi a Damasco.
12 E (quivi stando) venne a me uno discepolo cristiano (mandato da Cristo), uomo di buona testimonianza, che aveva nome Anania.12 E un certo Anania, uomo pio secondo la legge, lodato per testimonianza di tutti i Giudei, che ivi dimorano,
13 E dissemi: fratello mio Saulo, risguarda in me. Ed io incontanente apersi gli occhi, e mira'lo.13 Venuto da me, e standomi davanti, disse: Saulo fratello apri gli occhi. E io nello stesso punto lo mirai.
14 Ed egli allora mi disse: Dio de' nostri padri ha preordinato di farti vedere la volontà sua, e che vedessi il giusto (suo, cioè Cristo) e che udissi la voce sua.14 Ed egli disse: il Dio de' padri nostri ti ha preordinato a conoscer la sua volontà, e a vedere il giusto, e a udire la voce della sua bocca:
15 E sara'li testimonio a tutte le genti di quello che hai udito e veduto.15 Conciossiachè sarai testimone a lui presso tutti gli uomini di quelle cose, che hai vedute, e udite.
16 Sta su adunque, e non t' indugiare, e ricevi il battesimo, e lava li peccati tuoi, e invoca il nome suo, (e io così feci).16 E ora che aspetti tu? Sorgi, e sii battezzato, e lava i tuoi peccati, invocato il nome di lui.
17 E (ricevuto ch' io ebbi il battesimo) tornai in Ierusalem; ed entrando io nel tempio fui rapito in eccesso di mente.17 Ed essendo io ritornato in Gerusalemme mi avvenne, che orando nel tempio, fui rapito fuor di me stesso,
18 E vidi Cristo, e udi' la voce sua, e disse: affrettati tosto, ed esci e fuggi da Ierusalem, perchè (li giudei) non riceverebbero tua testimonianza di me.18 E vidi lui, che a me diceva: spicciati, ed esci presto di Gerusalemme: perché non riceveranno la tua testimonianza riguardo a me.
19 E io (risposi e) dissi: Signore, elli sanno che io era persecutore de' cristiani, e prendevali e incarceravali, e affiigevali per ogni modo che io poteva.19 E io dissi: Signore, eglino sanno, che era io, che metteva in prigione, e batteva per le sinagoghe quelli, che credevano in te:
20 E quando fu lapidato il tuo servo Stefano, io presente e consenziente guardava le vestimenta di quelli che il lapidavano.20 E mentre spargevasi il sangue di Stefano tuo testimone, io era presente, e consenziente, e custodiva le vesti di coloro, che lo uccidevano.
21 E allora il Signore mi disse: va (e sia certo) ch' io ti mandarò alle nazioni (cioè alle genti pagane) da lunga.21 Ed ei disse a me: va', che io ti spedirò alle nazioni rimote.
22 E poi che li giudei l' ebbero udito insino a quella parola, (recandosi a dispetto quello ch' elli diceva, cioè d' andare alla gente pagana a predicare), incominciorono a gridare, e dire (al tribuno): togli, di terra questo rio uomo, perciò che non è degno più di vivere.22 E fino a questa parola lo ascoltavano, ma allora alzaron la voce, dicendo: togli dal mondo costui: imperocché non e giusto, ch'ei viva.
23 E così gridando, e spogliandosi, e gittando (e spargendo) la polvere per l'aere (in segno di dolore),23 E gridando essi, e scagliando via le loro vesti, e gettando la polvere in aria,
24 comandò il tribuno, ch' elli fusse preso e flagellato, sì che per tormento confessasse per che cagione (e colpa) i giudei così gridavano contra a lui.24 Comandò il tribuno, che egli fosse menato negli alloggiamenti, e fosse flagellato, e interrogato affin di scoprire, per qual motivo così gridassero contro di lui.
25 Ed essendo già legato Paulo (per mettere al tormento) sì disse a quello Centurione ( ch' era officiale a farlo tormentare): or come? v'è lecito di flagellare uomo romano, convinto di niuno peccato?25 E legato che l'ebbero con corregge, disse Paolo al centurione, che gli stava davanti: è egli lecito a voi di flagellare un uomo romano non condannato?
26 La quale parola udendo Centurione, andò incontanente al tribuno, e disse: or che farai? sappi che questo uomo è romano.26 La qual cosa avendo udita, il centurione andò dal tribuno, e diegliene avviso, dicendo: che è quello, che tu sei per fare? mentre quest'uomo è cittadino Romano.
27 Onde il tribuno (temendo, incontanente) venne a Paulo, e disseli: dimmi la verità; se' tu romano? E rispondendo Paulo, che sì,27 E portatosi da lui il tribuno, gii disse: dimmi, sei tu Romano? Ed egli disse: sì veramente.
28 il tribuno (di ciò meravigliandosi) disse: a me costò molta pecunia a potere diventare cittadino di Roma. E Paulo rispose: ed io sono nato in questa civilità, (cioè vuole dire ch' era nato, non in Roma, ma di padre che aveva privilegio cittadinesco di Roma).28 E il tribuno rispose: io a caro prezzo ho ottenuto questa cittadinanza. E Paolo disse: io poi tale anche sono nato.
29 Onde incontanente, udendo questo, il tribuno temette; (però che era grande pericolo a toccare uomo romano); e fece cessare e partire quelli masnadieri li quali il dovevano tormentare.29 Subito adunque si ritiraron da lui quelli, che stavan per batterlo. E lo stesso tribuno ebbe paura, dopo che seppe esser lui cittadino Romano, anche perché lo aveva legato.
30 E il seguente dì, volendo pure sapere per che cagione elli era accusato, sì il fece sciogliere d'ogni legame; e comandò che li giudei venissero (a dire ed esponere contra a lui quello che volevano); e ordinollo in mezzo di loro.30 E il dì seguente volendo cerziorarsi del motivo, per cui fosse accusato da' Giudei, lo disciolse, e ordinò, che si adunassero i sacerdoti, e tutto il sinedrio, e menato fuora Paolo, lo pose loro dinanzi.