Scrutatio

Venerdi, 16 maggio 2025 - San Simone Stock ( Letture di oggi)

Baruch 6


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BIBBIA VOLGARENOVA VULGATA
1 Per li peccati, che voi commetteste inanzi a Dio, sarete menati in prigione in Babilonia da Nabucodonosor, re di Babilonia.1 Exemplum epistulae, quam mi sit Ieremias ad abducendos cap tivos inBabyloniam a rege Babyloniorum, ut nuntiaret illis secundum quod praeceptum estei a Deo. Propter peccata, quae peccastis ante Deum, abducemini in Babyloniam captivi aNabuchodonosor rege Babyloniorum.
2 Ed entrati in Babilonia, starete ivi molti anni, e per lungo tempo, infino a VII generazioni; e dopo questo vi menerò indi con pace.2 Ingressi itaque in Babylonem, eritis illicannis pluribus et tempus longum usque ad generationes septem; post hoc autemeducam vos inde cum pace.
3 Ma ora vederete in Babilonia li iddii d'oro e d'argento e di pietra e di legno nelli omeri esser portati, dimostranti paura (e maraviglia) alle genti.3 Nunc autem videbitis in Babylone deos argenteos etaureos et ligneos in umeris portari, ostentantes metum gentibus.
4 Adunque vedete acciò che voi non siate fatti simili a quelli fatti d'altrui, e pieni di paura, e la paura vi pigli in loro.4 Cavete ergo,ne et vos assimilati assimilemini alienigenis, et metus vos capiat in ipsis.
5 E veduta la turba di dietro e dinanzi, adoranti dite nelli vostri cuori: o Signore, conviene che tu sii adorato.5 Videntes turbam ante et retro adorantem eos, dicite autem in corde vestro: “Te oportet adorare, Domine ”.
6 E lo mio angelo si è con voi; e io medesimo richiederò le vostre anime.6 Angelus enim meus vobiscum est; ipse autemexquiret animas vestras.
7 Però che la loro lingua sì è pulita dal fabbro, e anco è inorata e inargentata; e sono falsi, e non possono parlare.7 Nam lingua eorum polita a fabro; ipsa etiam inaurataet inargentata falsa sunt et non possunt loqui.
8 E sì come alla vergine amante piacciono li belli vestimenti, così si toglie l'oro, e sonne fabbricati.8 Et sicut virgini ornatumamanti, accepto auro fabricantur
9 E hanno certamente corone d'oro sopra i loro capelli, loro iddii; onde sottraono li sacerdoti da loro oro e argento, e quello si tolgono per loro medesimi.9 coronas super capita deorum suorum. Interdumautem accidit etiam, ut sacerdotes, subtrahentes a diis aurum et argentum,erogent illud in semetipsos
10 E dànno di quello a quelle tengono mala vita, e ornano le meretrici; e quando ancora ricevono quello dalle meretrici, adornano i loro iddii.10 et dent ex ipso et prostitutis in lupanari. Etornant illos ut homines vestimentis, deos argenteos et aureos et ligneos.
11 Ma questi non sono liberati dalla ruggine e dalla tignuola.11 Hiautem non liberantur ab aerugine et tinea.
12 E coperti quelli di veste di porpora, forbono le loro faccie per la polvere della casa, la quale polvere v'è molto grande tra loro.12 Opertis illis veste purpurea,extergunt faciem eorum propter pulverem domus, qui est plurimus super eos.
13 E hanno la verga regale (in mano nella casa) come uno uomo, come lo giudice della contrada, il quale non uccide quello che pecca contro a loro.13 Etsceptrum habet ut homo, iudex regionis, qui in se peccantem non interficiet.
14 E anche hanno in mano lo coltello e la scure; ma sè della battaglia e dalli ladroni non lìberano; per la qual cosa vi sia manifesto, che non sono iddii.14 Habet etiam gladium in manu dextera et securim, se autem de bello et alatronibus non liberabit. Unde notum est quia non sunt dii;
15 Adunque non li abbiate in riverenza; però che come lo vaso dell' uomo, rotto, si fa sanza utilità, così sono fatti i loro iddii.15 non ergotimueritis eos.
Sicut enim vas hominis confractum inutile fit, tales sunt dii eorum.
16 E posti quelli e ordinati nella casa, li loro occhi sono pieni di polvere dai piedi di quelli che v' entrano.16 Collocatis illis in domo, oculi eorum pleni sunt pulvere ex pedibusintroeuntium.
17 E come sono chiuse le porte a colui il quale offende lo re, ovvero come lo morto portato al sepolcro, così guardano li sacerdoti li usci con chiusure e con istanghe, acciò che non siano spogliati da' ladroni.17 Et sicut alicui, qui regem offendit, circumsaeptae sunt aulae,tamquam ad mortem ducto, domus eorum muniunt sacerdotes ostiis et clausuris etseris, ne a latronibus exspolientur.
18 E accendono le lucerne a loro, e molte, delle quali non possono vedere niuna, (cioè quelli iddii non le possono vedere); ma sono come le travi nelle case.18 Lucernas accendunt et quidem plures quamsibi ipsis, quarum nullam videre possunt.
19 E i loro cuori dicono che leccano li serpenti, li quali sono di terra, quando li mangiano e le loro vestimenta, e nulla sentono.19 Sunt autem sicut trabes in domo;corda vero eorum dicunt elingere serpentes, qui de terra sunt; dum comedunt eoset vestimentum eorum, non sentiunt.
20 Le loro faccie sono nere per lo fumo lo quale si fa nella casa.20 Nigrae fiunt facies eorum a fumo, qui indomo fit.
21 E le nottole volano sopra [il loro corpo e] il loro capo, e le rondini e li uccelli, e simigliantemente li gatti (e barbagianni).21 Super corpus eorum et super caput volitant noctuae et hirundines etaves, similiter et cattae.
22 Per la quale cosa sappiate che non sono iddii. Adunque non li temete.22 Unde scietis quia non sunt dii; non ergotimueritis eos.
23 E anche l' oro, ch' elli hanno, è ad ornamento; e se non che alcuno forbe la ruggine loro, non risplenderebbono; e quando ci era soffiato (trombe), non sentivano nulla.23 Aurum enim, quod circa se habent ad speciem, nisi aliquis exterseritaeruginem, non fulgebit; neque enim, cum conflabantur, sentiebant.
24 E sono comperati d'ogni prezzo, nelli quali non è lo spirito.24 Ex omnipretio empta sunt, in quibus spiritus non est.
25 E sono portati sanza piedi in su le spalle, dimostranti la sua vergogna alli uomini. E siano anche confusi quegli che li adorano.25 Sine pedibus, in umerisportantur, ostentantes ignobilitatem suam hominibus; confunduntur et, quiexcolunt ea,
26 Però (che) se caderanno in terra, non [si] leveranno da sè medesimi; e anche se niuno lo leverà suso, non starà fermo per sè; ma istarà, come morto, appiccato alli omeri di colui che lo tiene.26 propter quod, ne forte cadat in terram, per ipsos erigetur.Neque, si quis illud erectum statuerit, per semetipsum movebitur neque, siinclinatum fuerit, erigetur; sed sicut mortuis munera illis apponuntur.
27 I loro sacerdoti vendono le loro ostie, e usano in mala parte; somigliantemente le femmine loro, divellendo, non fanno parte nè ad infermo nè a mendicante.27 Hostias vero eorum sacerdotes eorum vendunt et abutuntur; similiter et uxoreseorum, ex ipsis partes sale condientes, neque mendico neque infirmo aliquidimpertiunt. De sacrificiis eorum menstruatae et fetae contingunt.
28 E del loro sacrificio ne toccano feccia e altra bruttura. Sappiendo certo per questo che non sono iddii, non li temete.28 Scientesitaque ex his quia non sunt dii, ne timueritis eos.
29 E onde sono chiamati iddii? Però che le femine pongono ostie alli iddii dello oro e dello argento e dello legno;29 Unde enim vocabuntur dii? Quia mulieres apponunt diis argenteis et aureis etligneis,
30 e li sacerdoti seggono nelle case loro, e hanno le gonnelle istracciate, e lo capo e la barba rasa, e li loro capi sono ignudi.30 et in domibus illorum sacerdotes sedent habentes tunicas scissas etcapita et barbam rasam, quorum capita nuda sunt.
31 E ruggono gridanti [con]tra li loro iddii, sì come li morti nella cena.31 Rugiunt autem clamantescoram diis suis sicut in cena mortui.
32 Li sacerdoti tolgono loro le vestimenta, e vestonne le loro mogli e li loro figliuoli.32 A vestimento eorum auferunt sacerdoteset vestiunt uxores suas et filios suos.
33 Se sostengono alcuno male da alcuno, ovver alcuno bene, non possono retribuire male ovver bene; non possono constituire re, nè lo possono torre.33 Neque si quid mali patiantur abaliquo neque si bonum, poterint retribuere; neque constituere regem possuntneque auferre.
34 Somigliantemente non possono dare ricchezze, nè rendere altrui male. E se alcuno faceva loro voto (ad alcuno), e non compia lo voto, non gliele richieggiono.34 Similiter neque divitias neque aes poterunt dare. Si quisillis votum voverit nec reddiderit, non requirent.
35 Non liberano l'uomo da morte, e non liberano quello che puote manco da colui ch' è più potente (di loro).35 De morte hominem nonliberabunt neque infirmiorem a potentiore eripient.
36 E a uomo cieco non renderanno lume; e non possono liberare l'uomo dalla necessitade.36 Hominem caecum ad visumnon restituent, de necessitate hominem non liberabunt.
37 Non hanno misericordia della vedova, e non fanno bene alli orfani.37 Viduae nonmiserebuntur neque orphano benefacient.
38 Sono simili alle pietre della montagna li loro iddii; sono di pietra e di legno, e d'oro e d'argento. Chiunque li adora, sarà confuso.38 Lapidibus de monte similes sunt,lignea et inaurata et inargentata; qui autem excolunt illa, confundentur.
39 Adunque come si puote dire o pensare che siano iddii?39 Quomodo ergo aestimandum aut dicendum est esse illos deos?
40 Chè ancora li Caldei non adorano quelli; i quali Caldei, quando odono (così) uno muto che non parla, offeriscono quello a Bel (cioè quello idolo), addomandando da lui, che lo faccia parlare;40 Adhuc etiam ipsi Chaldaei non honorant ea; qui cum viderint mutum non posseloqui, afferunt Bel postulantes illum loqui,
41 quasi che li possan sentire quelli che non hanno movimento; ed egli, quando li averanno conosciuti, abbandoneranno quelli; però che quelli loro iddii non hanno niuno senso.41 quasi ipse possit sentire. Etnon possunt ipsi, cum intellexerint, relinquere ea; sensum enim non habent.
42 Le femine attorniate di funi seggono nelle vie, ardendo li nocciuoli dell' olive.42 Mulieres autem circumdatae funibus in viis sedent succendentes furfurem;
43 E conciosia cosa che alcuna di quelle sia attratta per alcuno che passi per la via, e dorma con lui, quella allora (viene e) dispregia la sua vicina, e dispregiando dice ch' è più degna di lei, però che la sua fune non è rotta. (Queste parole s' intendono così: che le donne venivano e incatenavano li iddii, e stavano legate e attorniate con una fune, e questo faceano per commettere lussuria; e poi venìano li uomini lo giorno, e pigliavano quella che gli piaceva, e rompevano la fune e usavano con lei; e allora quella si teneva più degna, e dicea ch' era esaudita; sì che, per potere commettere lussuria, si adduceano a fare malie e le idolatrie, sì come fanno ancora oggi; per la qual cosa si prova ed è manifesto che la lussuria è richiedimento, e fassi idolatria).43 cumautem aliqua ex ipsis, attracta ab aliquo transeunte, dormierit cum eo, proximaesuae exprobrat quod ea non sit digna habita, sicut ipsa, neque funis eiusdiruptus.
44 Ma tutto quello che si fae a quelli iddii, sono cose false. Or dunque come si puote pensare e dire che siano iddii?44 Omnia autem, quae illis fiunt, falsa sunt; quomodo ergo aestimandumest aut dicendum illos esse deos?
45 I quali sono fatti dalli fabbri e dalli orefici. Di niuna altra cosa saranno, se non di quello che vogliono li sacerdoti.45 A fabris et ab aurificibus facti sunt; nihil aliud erunt, nisi id quod voluntartifices.
46 E li orefici (e quelli) che li fanno, non sono di molto tempo. Or dunque possono quelli, che sono fatti da loro, essere iddii?46 Ipsi etiam, qui ea faciunt, non erunt multi temporis; itaquenumquid possunt, quae ab ipsis fabricata sunt, esse dii?
47 Abbandonarono le cose false e vituperio a quelli che poi debbono venire.47 Reliquerunt enimfalsa et opprobrium postea futuris.
48 Però che quando sopraverrà loro battaglia e male, si pensano li sacerdoti, dov' egli si nascondano con essi.48 Nam cum supervenerit illis proelium etmala, cogitant apud se sacerdotes, ubi se abscondant cum illis.
49 Adunque come si debbono sentire che siano iddii, i quali non si possono liberare nè di battaglia nè di male?49 Quomodo ergonon est sentiendum quia non sunt dii, qui nec liberant se de bello nec de malis?
50 Però che, conciosia cosa che siano di legno (e di pietra), d'oro o d'argento, saprassi poi che sono falsi da tutte le genti e dalli re; le quali cose sono manifeste, però che non sono iddii, ma sono opera di mano d' uomini, e non sono operazione di Dio (i loro iddii).50 Nam cum sint lignea et inaurata et inargentata, scietur postea quia falsasunt; gentibus universis et regibus manifestum erit quia non sunt dii sed operamanuum hominum, et nullum Dei opus in illis est.
51 ...51 Cui ergo non notum est quodnon sunt dii?
52 Non suscitano re a' reami, e non dànno pluvia alli uomini.52 Regem enim regioni non suscitabunt neque pluviam hominibus dabunt.
53 E non sanno discernere a neuno giudicio, e non liberano la contrada dalla ingiuria; però che non possono nulla, sì come le cornacchielle tra lo cielo e la terra; (cioè, quando volano, non toccano nè cielo nè terra).53 Iudicium quoque eorum non discernent nec regiones liberabunt iniuriam patientes,quia nihil possunt sicut corniculae inter medium caeli et terrae.
54 E quando avvenisse che lo fuoco appigliasse nelle case di questi iddii di legno e di oro e di ariento, li loro sacerdoti fuggiranno, e liberaranno sè medesimi (s' elli potranno); ed egli arderanno nel mezzo (della terra), sì come fussono travi.54 Etenim cuminciderit in domum deorum ligneorum vel inauratorum vel inargentatorum ignis,sacerdotes quidem ipsorum fugient et liberabuntur; ipsi vero sicut trabes inmedio comburentur.
55 Non faranno resistenza nò alli re nè a battaglia. Adunque come si puote dire o comprendere nell' animo, che siano iddii?55 Regi autem et hostibus non resistent. Quomodo ergoaestimandum est aut recipiendum quia dii sunt?
56 Non si poteran liberare da' rubatori nè dai ladroni, però ch' egli sono o di legno o di pietra, o d'oro o d'argento; quelli (iniqui e malvagi, cioè li) ladroni sono più forti.56 Neque a furibus neque a latronibus se liberabunt dii lignei et inaurati etinargentati;
57 E torranno loro da dosso l'oro e l'argento e lo vestimento con che saranno coperti, e anderànnosene; e non si puonno aiutare.57 quibus hi fortiores sunt, quia aurum et argentum et vestimentum,quo operti sunt, auferent illis et abibunt; nec illi sibi auxilium ferent.
58 E anche è meglio esser re, dimostrante la virtù sua, ovver uno vaso utile nella casa, nel quale si glorierà chi lo possiede, ovver porta nella casa, la qual custodisce le cose che vi sono, che gli falsi iddii.58 Itaque melius est esse regem ostentantem virtutem suam aut vas in domo utile,quo uti potest is, qui possidet illud, quam falsi dii, aut etiam ostium in domo,quod custodit, quae in ea sunt, quam falsi dii, et columna lignea in regiis quamfalsi dii.
59 Lo sole e la luna e le stelle, quando sono splendide e mandate ad utilitade, (non) odono.59 Sol quidem et luna et sidera, cum sint splendida et emissa adutilitates, oboediunt;
60 E simigliantemente la saetta e fulgore, quando apparisce, sì è molto chiara; e quello medesimo spirito spira in ogni regione.60 similiter et fulgur cum apparuerit, perspicuum est;eodem modo et spiritus in omni regione spirat;
61 E li nuvoli, quando èlli comandato loro da Dio, che vadano per tutto il mondo, incontinente fanno quello che è loro comandato.61 et nubes, quibus cum imperatumfuerit a Deo perambulare universum orbem, perficiunt, quod imperatum est;
62 E anche lo fuoco, mandato di sopra, sì consuma li monti e le selve, e fa quello che gli è comandato. Ma queste cose non [sono] simili d' uno di loro nè per bellezza nè per virtù.62 ignis etiam missus desuper, ut consumat montes et silvas, facit, quod praeceptumest: haec autem neque speciebus neque virtutibus uni eorum similia sunt.
63 Per la qual cosa non si deve dire nè pensare, che siano iddii; poi che non possono giudicare, nè giudicio dare, nè farlo agli uomini.63 Undeneque aestimandum est neque dicendum illos esse deos, quando non possunt nequeiudicium iudicare neque benefacere hominibus.
64 Sappiendo voi adunque che non sono iddii, però non li temete.64 Scientes itaque quia non suntdii, ne timueritis eos.
65 Egli non benediceranno li re, e non li malediceranno.65 Neque enim regibus maledicent neque benedicent.
66 Però che non mostrano segni in cielo alle genti; e non luceranno come lo sole, e non daranno lume come la luna.66 Signa in caelo gentibusnon ostendent neque ut sol lucebunt neque illuminabunt sicut luna.
67 Le bestie sono migliori di loro, però che almeno possono fuggire sotto li tetti, acciò che faccia loro prode.67 Bestiaemeliores sunt illis, quae possunt, fugientes sub tegumentum, prodesse sibi.
68 Per niuna cosa dunque v'è manifesto che siano iddii; per la qual cosa non li temete.68 Nullo itaque modo nobis est manifestum quia sunt dii; propter quod ne timueritiseos.
69 Però che come la paura (cioè lo spaventacchio) non è cagione che nel cucumerario si custodisca alcuna cosa, così sono i loro iddii di legno e d'oro e d'ariento.69 Nam sicut in cucumerario formido nihil custodit, ita sunt dii illorumlignei et inaurati et inargentati.
70 In quello modo [è] la spina bianca nell' orto, sopra la quale ogni uccello si posa. Simigliantemente sono simili allo morto, lo quale è gittato alle tenebre, (così sono) i loro iddii che sono [di legno e] d'oro e d'argento.70 Eodem modo et in horto spinae albae, superquam omnis avis sedet; similiter et mortuo proiecto in tenebris similes sunt diieorum lignei et inaurati et inargentati.
71 Dalla porpora e dal marmoro, che tengono sopra, saprete che non sono iddii. Egli alla fine saranno mangiati, e saranno vituperio alla contrada, (cioè che si venderanno, e li denari si spenderanno in mangiari).71 A purpura et bysso, quae super illostineant, scietis quia non sunt dii; ipsa etiam postremo comeduntur, et eritopprobrium in regione.
72 E (ancora) migliore è uno uomo giusto, il quale non hae queste idolatrie; però che egli sarà di lungi (dalla vergogna, e ancora) dalli vituperii.72 Melior est ergo homo iustus, qui non habet simulacra,nam erit longe ab opprobriis.