Scrutatio

Giovedi, 15 maggio 2025 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Baruch 2


font
BIBBIA VOLGARENOVA VULGATA
1 Per la qual cosa lo nostro Signore Iddio ordinò la sua parola, la quale egli parlò a noi, e a' nostri giudici i quali giudicarono Israel, e alli nostri re, e alli nostri principi, e a tutto Israel, e (in tutto) Giuda;1 Et statuit Dominus verbum suum, quod locutus est super nos et superiudices nostros, qui iudicabant Israel, et super reges nostros et superprincipes nostros et super omnem hominem Israel et Iudae,
2 acciò che Iddio ci mandasse grandi mali, i quali non sono fatti sotto lo sole (cioè che sono tauto grandi, che non si viddono mai tali), sì come sono fatti in Ierusalem, secondo che è descritto nella legge di Moisè;2 ut induceret supernos mala magna, quae non sunt facta sub omni caelo, secundum quae fecit inIerusalem, secundum ea quae scripta sunt in lege Moysi,
3 cioè che l' uomo mangiasse le carni del suo figliuolo e della sua figliuola.3 comedere nosunumquemque carnes filii sui et unumquemque carnes filiae suae.
4 E diedeli in mano di tutti li re, i quali sono nel nostro circuito, in vituperio e in desolazione in tutti li popoli, nei quali Iddio disperse noi.4 Et dedit illossubditos omnibus regnis, quae in circuitu nostro sunt, in opprobrium et indesolationem in omnibus populis, qui in circuitu nostro sunt, quo dispersitillos Dominus,
5 E siamo fatti di sotto, e non di sopra, però che noi peccammo al nostro Signore Iddio, non udendo la sua voce.5 et facti sunt subtus et non supra, quia peccavimus Deo nostronon oboediendo voci eius.
6 Al nostro Signore Iddio sia giustizia; ma alli nostri padri e a noi sia confusione di faccia, com'è questo dì.6 Domino Deo nostro iustitia, nobis autem et patribusnostris confusio faciei, sicut hic dies;
7 Però che Iddio parlò sopra noi, tutti questi mali i quali vennero sopra noi.7 quae locutus est Dominus super nos,omnia mala haec venerunt super nos,
8 E non aviamo pregato il nostro Signore Iddio, acciò che noi ci partiamo, ciascuno di noi, dalle nostre vie pessime.8 et non sumus deprecati faciem Domini, utaverteremur unusquisque a cogitationibus cordis nostri pessimi.
9 E Iddio vegghiò ne' mali, e mandoe quelli sopra noi; però ch' egli è giusto il Signore in tutte le sue opere, le quali egli comandò a noi.9 Et vigilavitDominus super mala et induxit ea super nos, quia iustus est Dominus in omnibusoperibus suis, quae mandavit nobis.
10 E non udimmo la voce sua, acciò che noi andassimo nelli suoi comandamenti, i quali egli diede (a noi) inanzi alla faccia nostra.10 Et non oboedivimus voci eius, utambularemus in praeceptis Domini, quae dedit ante faciem nostram.
11 E ora, Signore Iddio d' Israel, lo quale menasti lo popolo tuo della terra d'Egitto con forte mano, e con segni e con maraviglie, e colla tua grande volontà e coll' alto braccio, e facesti nome a te, sì come è questo dì,11 Et nunc, Domine, Deus Israel, qui eduxisti populum tuum de terra Aegypti inmanu valida, in signis et portentis et in virtute magna et in brachio excelso etfecisti tibi nomen, sicut hic dies,
12 noi aviamo peccato, e fatto malvagiamente, e siamoci portato male, o Iddio Signore nostro, in tutte le tue giustizie.12 peccavimus, impie fecimus, inique egimus,Domine Deus noster, in omnibus iustificationibus tuis.
13 Rivolgasi la tua ira da noi, però che noi siamo rimasi pochi tra le genti dove tu ci dispergesti.13 Avertatur ira tua anobis, quia derelicti sumus pauci in gentibus, quo dispersisti nos.
14 O Signore, esaudisci li nostri prieghi e le nostre orazioni, e mena noi per te, e odi noi acciò che noi troviamo grazia inanzi alla faccia di coloro che ci hanno menato;14 Exaudi,Domine, orationem nostram et deprecationem nostram et eripe nos propter te et danobis gratiam ante faciem eorum, qui nos abduxerunt,
15 acciò che lo sappia tutta la terra, come tu se' lo nostro Signore Iddio, e che lo tuo nome si è invocato (e chiamato) sopra Israel, e sopra la sua generazione.15 ut sciat omnis terraquia tu es Dominus Deus noster, et quia nomen tuum invocatum est super Israel etsuper genus eius.
16 Riguarda, Signore, della tua santa casa in noi, e inchina li tuoi orecchi, ed esaudisci noi.16 Domine, prospice de domo sancta tua et attende in nos;inclina, Domine, aurem tuam et audi.
17 Apri li tuoi occhi, e vedi; però che non li morti che sono nello inferno, lo spirito de' quali è accetto (e tolto) delle loro interiora, daranno [onore el giustificazione a Dio;17 Aperi, Domine, oculos tuos et vide, quianon mortui, qui in inferno sunt, quorum spiritus ablatus est a visceribus eorum,dabunt gloriam et iustificationem Domino,
18 ma l'anima, la quale è trista sopra la grandezza del male, e va torta e inferma (nelle cose basse), e li occhi mancanti, e l'anima [che] averà fame, darà gloria e giustizia a te, Signore; (cioè ch' ella ti vuole dire in sentenza, che quelli che sono in inferno, che si chiamano morti, non danno lode a Dio, ma che dà lode a Dio l'anima trista e dolente delli suoi peccati).18 sed anima, quae tristis est supermagnitudinem, quae incedit curva et infirma, et oculi deficientes et animaesuriens dabunt tibi gloriam et iustitiam, Domine.
19 Per che non secondo la giustizia de' nostri padri spargiamo le preghiere, e dimandiamo la misericordia inanzi al conspetto tuo, Signore nostro Iddio;19 Quia non iniustificationibus patrum nostrorum et regum nostrorum nos prosternimus precesnostras ante faciem tuam, Domine Deus noster;
20 ma perciò che mandasti la tua ira e il tuo furore sopra noi, sì come tu hai parlato nella mano de' tuoi servi profeti, dicendo:20 quia immisisti indignationemtuam et iram tuam super nos, sicut locutus es in manibus puerorum tuorumprophetarum dicens:
21 così dice Iddio: inchinate lo vostro omero e lo vostro capo, e fate opera allo re di Babilonia; e sederete nella terra la quale io diedi alli vostri padri.21 “Sic dicit Dominus: Inclinate umerum vestrum et serviteregi Babylonis et sedebitis super terram, quam dedi patribus vestris.
22 E se voi (non lo farete, e) non udirete la voce del vostro Signore Iddio, cioè d' operare allo re di Babilonia, io farò lo vostro difetto delle cittadi di Giuda, e di fuori di Ierusalem;22 Et sinon audieritis vocem Domini, ut serviatis regi Babylonis, deficere faciam acivitatibus Iudae et a plateis Ierusalem
23 e torrò da voi la voce della giocondità, e la voce d'allegrezza, e la voce dello sposo, e la voce della sposa; e tutta la terra sarà sanza norma da quelli che (non) l' abiteranno.23 vocem laetitiae et vocemiucunditatis et vocem sponsi et vocem sponsae, et erit omnis terra sine vestigioab inhabitantibus”.
24 E non udirono la voce tua per operare allo re di Babilonia; e ordinasti le tue parole, le quali tu parlasti in mano di tutti li servi tuoi profeti, acciò che fussono trasportate l'ossa delli re nostri e delli nostri padri dello luogo suo.24 Et non audivimus vocem tuam, ut serviremus regiBabylonis; et statuisti verba tua, quae locutus es in manibus puerorum tuorumprophetarum, ut eicerentur ossa regum nostrorum et ossa patrum nostrorum de locosuo;
25 Ecco che sono gittate allo caldo del sole e allo gelo della notte; e sono morti in dolori pessimi, cioè in fame e in coltello e in audare in prigione.25 et ecce sunt proiecta in calore diei et in gelu noctis, et mortui suntin doloribus malis, in fame et in gladio et in peste.
26 E ponesti lo tempio, dove chiamarono lo tuo ncme, come è questo dì, per la iniquità d' Israel e di Giuda.26 Et posuisti domum,super quam invocatum est nomen tuum, sicut hic dies propter malitiam domusIsrael et domus Iudae.
27 E tu, nostro Signore, facesti a noi secondo tutta tua bontà, e secondo tutta la tua misericordia grande;27 Et fecisti in nos, Domine Deus noster, secundum omnemmoderationem tuam et secundum omnem miserationem tuam magnam,
28 sì come tu hai parlato in mano del tuo servo Moisè, nel dì che tu li comandasti ch' egli scrivesse la tua legge inanzi a' figliuoli d' Israel,28 sicut locutuses in manu pueri tui Moysi in die, quo mandasti ei scribere legem tuam coramfiliis Israel
29 dicendo: se voi non udirete la mia voce, tutta questa grande moltitudine si convertirà in poca gente, imperò ch' io li dispergerò.29 dicens: “Si non audieritis vocem meam, profecto turba haecmagna et multa convertetur in parvam inter gentes, quo eos dispergam;
30 Però che sono mio popolo, e non udirono me; però che questo popolo si è di duro capo; e convertirassi al suo cuore nella terra della sua cattività.30 quiascivi quod me non audient, quia populus est dura cervice. Et convertentur ad corsuum in terra captivitatis suae
31 E sapranno ch' io sono lo loro Signore Iddio; e darò a loro cuore, e intenderanno; [orecchie], e udiranno.31 et scient quia ego Dominus Deus illorum, etdabo illis cor intellegens et aures audientes,
32 E loderanno me nella terra della loro prigione, e averanno memoria del mio nome.32 et laudabunt me in terracaptivitatis suae et memores erunt nominis mei;
33 E rivolgerannosi dallo loro duro dorso, e dalla loro malignitade; però che si ricorderanno della via delli loro padri, i quali peccarono incontro a me.33 et avertent se a dorso suoduro et a nequissimis adinventionibus suis, quia memores erunt viae patrumsuorum, qui peccaverunt coram Domino.
34 E rivolgerolli nella terra la quale io giurai alli loro padri, cioè Abraam, Isaac e Iacob, e averanno signoria di loro; e multiplicherò loro, e non saranno sminuiti.34 Et convertam eos in terram, quam iuravipatribus eorum, Abraham, Isaac et Iacob; et possidebunt eam et multiplicabo eos,et non minorabuntur;
35 E ordinerò loro un altro testamento sempiterno, acciò ch' io sia loro Signore, e saranno mio popolo; e non moverò più lo mio popolo, figliuoli d' Israel, della terra la quale io diedi loro.35 et statuam illis testamentum aeternum, ut sim illis inDeum, et ipsi erunt mihi in populum, et ultra iam non movebo populum meum Israela terra, quam dedi illis”.

www.scrutatio.it - contatti: info@scrutatio.it

LibreriadelSanto.it - La prima libreria cattolica online

Contatore siti