Ecclesiastico 7
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BIBBIA VOLGARE | BIBBIA CEI 1974 |
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1 Non fare male, e il male non ti piglierae. | 1 Non fare il male, perché il male non ti prenda. |
2 Pàrtiti dal malvagio, e li mali si partiranno da te. | 2 Allontànati dall'iniquità ed essa si allontanerà da te. |
3 Non seminare mali nelli solchi d' ingiustizia, e non li mieterai sette per uno. | 3 Figlio, non seminare nei solchi dell'ingiustizia per non raccoglierne sette volte tanto. |
4 Non domandare dall' uomo il ducato, nè dal re la sedia dello onore. | 4 Non domandare al Signore il potere né al re un posto di onore. |
5 Non ti giustificherai dinanzi da Dio, però ch' egli è conoscitore del cuore; e non volerti mostrare savio appresso il re. | 5 Non farti giusto davanti al Signore né saggio davanti al re. |
6 Non volere diventare giudice, se tu non puoi per le tue bontadi rompere le iniquitadi acciò che tu non impaurisca dalla faccia del potente, e metta scandalo nella tua levità. | 6 Non cercare di divenire giudice, che poi ti manchi la forza di estirpare l'ingiustizia; altrimenti temeresti alla presenza del potente e getteresti una macchia sulla tua dirittura. |
7 E non peccare nella moltitudine della (tua) cittade, nè non ti mescolare infra il popolo. | 7 Non offendere l'assemblea della città e non degradarti in mezzo al popolo. |
8 E non legare insieme doppi peccati; però che tu non saresti sanza peccato. | 8 Non ti impigliare due volte nel peccato, perché neppure di uno resterai impunito. |
9 E non essere pusillanimo nell' anima tua. | 9 Non dire: "Egli guarderà all'abbondanza dei miei doni, e quando farò l'offerta al Dio altissimo egli l'accetterà". |
10 Non dispregiare d' adorare e di fare limosina. | 10 Non mancar di fiducia nella tua preghiera e non trascurare di fare elemosina. |
11 Non dire: nella moltitudine Iddio guarderà il numero de' miei meriti, e la misericordia sua riceverae me offendente a Dio altissimo. | 11 Non deridere un uomo dall'animo amareggiato, poiché c'è chi umilia e innalza. |
12 Non dileggiare l' uomo nell' amaritudine dell' anima sua; Domenedio riguardatore è colui il quale umilia ed esalta. | 12 Non fabbricare menzogne contro tuo fratello e neppure qualcosa di simile contro l'amico. |
13 Non amare la bugia contro al fratello tuo; nè contro allo amico farai lo somigliante. | 13 Non volere in nessun modo ricorrere alla menzogna, perché le sue conseguenze non sono buone. |
14 Non dire ogni dì bugia; il dire continuo bugia non è buono. | 14 Non parlar troppo nell'assemblea degli anziani e non ripetere le parole della tua preghiera. |
15 Non essere pieno di parole nella moltitudine de' preti, e non reiterare la parola nel tuo dire. | 15 Non disprezzare il lavoro faticoso, neppure l'agricoltura creata dall'Altissimo. |
16 Non odiare le faticose opere, e l'agricoltura [che] fu da Dio trovata. | 16 Non unirti alla moltitudine dei peccatori, ricòrdati che la collera divina non tarderà. |
17 Non ti gittare nella moltitudine de' non ammaestrati. | 17 Umilia profondamente la tua anima, perché castigo dell'empio sono fuoco e vermi. |
18 Ricordati dell' ira (di Dio), però che non tarderà. | 18 Non cambiare un amico per interesse, né un fratello fedele per l'oro di Ofir. |
19 Umilia molto l'animo tuo; però che la vendetta della carne ne viene incontro alli rei in fuoco e in vermi. | 19 Non disdegnare una sposa saggia e buona, poiché la sua bontà val più dell'oro. |
20 Non fallire contro allo amico che ti recherae in guardia pecunia; nè per oro ti dispartirai dal tuo fratello carissimo. | 20 Non maltrattare uno schiavo che lavora fedelmente né un mercenario che dà tutto se stesso. |
21 Non ti partire dalla savia femina e buona, la quale t'è venuta in parte nel timore di Dio; la grazia della onestade di colei è sopra tutto oro. | 21 Ami l'anima tua un servo saggio e non ricusargli la libertà. |
22 Non offenderai il servo operante nella veritade, nè il mercenario dante l'anima sua. | 22 Hai bestiame? Abbine cura; se ti è utile, resti in tuo possesso. |
23 Il savio servo sia amato da te, quasi come l'anima tua; non li fraudare la libertade, e non lo lasciare povero. | 23 Hai figli? Educali e sottomettili fin dalla giovinezza. |
24 Tu hai bestie? attendi a quelle; e s'elle ti sono utili, persèverino appo teszon out ah al fons) | 24 Hai figlie? Vigila sui loro corpi e non mostrare loro un volto troppo indulgente. |
25 Se tu hai figliuoli, ammaestragli (che sieno ubbidienti), e fiaccali dalla loro puerizia. | 25 Accasa una figlia e avrai compiuto un grande affare; ma sposala a un uomo assennato. |
26 Se tu hai figliuole, guarda il corpo loro, e non mostrare loro la faccia tua allegra. | 26 Hai una moglie secondo il tuo cuore? Non ripudiarla; ma di quella odiata non fidarti. |
27 Dà la figliuola tua a marito, e averai fatta grande opera; e dàlla ad uomo savio. | 27 Onora tuo padre con tutto il cuore e non dimenticare i dolori di tua madre. |
28 Se tu averai moglie secondo l'anima tua, non la cacciare; e non ti commettere tutto a quella che è da avere in odio. | 28 Ricorda che essi ti hanno generato; che darai loro in cambio di quanto ti hanno dato? |
29 Onora il padre tuo, e non dimenticare il pianto della madre tua. | 29 Temi con tutta l'anima il Signore e riverisci i suoi sacerdoti. |
30 Ricordati che se non fosse per coloro, tu non saresti nato; e fa che tu rimeriti coloro, sì come eglino te. | 30 Ama con tutta la forza chi ti ha creato e non trascurare i suoi ministri. |
31 In tutta l'anima tua temi Iddio, e santifica li sacerdoti suoi. | 31 Temi il Signore e onora il sacerdote, consegna la sua parte, come ti è stato comandato: primizie, sacrifici espiatori, offerta delle spalle, vittima di santificazione e primizie delle cose sante. |
32 In ogni tua forza ama colui che fece te, e non abbandonare li ministri suoi. | 32 Al povero stendi la tua mano, perché sia perfetta la tua benedizione. |
33 Onora Iddio con tutta l'anima tua, e onora li sacerdoti (suoi); e ispurga te colla tua fatica. | 33 La tua generosità si estenda a ogni vivente e al morto non negare la tua grazia. |
34 Dà a loro la parte delle primizie, sì come è comandamento a te; e pùrgati della negligenza tua con poche cose. | 34 Non evitare coloro che piangono e con gli afflitti mòstrati afflitto. |
35 Offeri a Dio il frutto della tua fatica, e il sacrificio della santificazione, e' principii de' santi. | 35 Non indugiare a visitare un malato, perché per questo sarai amato. |
36 E porgi la mano tua al povero, acciò che si compia la preghiera tua e la benedizione tua. | 36 In tutte le tue opere ricordati della tua fine e non cadrai mai nel peccato. |
37 La grazia del dato in conspetto d' ogni vivente, e non dinegare la grazia al morto. | |
38 Non fallire a coloro che piangono nella consolazione, e va con coloro che amano. | |
39 Non t'incresca di visitare lo infermo; con queste opere ti confermerai in dilezione. | |
40 In tutte le tue opere ti ricorderai della morte tua, e in eterno non peccherai. |