Scrutatio

Giovedi, 15 maggio 2025 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Cantico dei cantici 1


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA TINTORI
1 Basciami col bascio della bocca tua; però che meglio sono le mammelle tue, che il vino,1 Oh, mi baciasse col bacio della sua bocca! Il tuo amore è migliore del vino, e spira fragranza di ottimi unguenti.
2 e rendono odore d' ottimi unguenti. Il nome tuo è olio sparto; però le giovincelle tue amano te. (LA VOCE DELLA CHIESA)2 Come olio che si spande è il tuo nome per questo le fanciulle ti han caro.
3 Tira me; dopo te corriamo nelli odori delli tuoi unguenti. (LA VOCE DEL SPOSO ALLE GIOVINCELLE) Il re mi menò nelli cellarii suoi; noi ci esalteremo e allegreremo in te, ricordandoci delle mammelle tue sopra il vino; li diritti (e veri) amano te.(LA VOCE DELLA CHIESA NELLE SUE AVVERSITADI)3 Attirami a te! Dietro a te corre­remo all'odore dei tuoi profumi. Il re m'introdusse nei suoi appartamenti; esulteremo e ci rallegreremo in te, ripensando al tuo amore migliore del vino: chi è retto ti ama.
4 Negra son, ma son formosa figliuola di Ierusalem, sì come li tabernacoli di Cedar, sì come la pelle di Salomone.4 Sono bruna, ma bella, o figlie di Gerusalemme, come le tende di Cedar, come i padiglioni di Salomone.
5 Non mi considerate, per ch' io sia fosca; chè il sole m' ha abbrunita.(LA VOCE DELLA SINAGOGA)Li figliuoli della madre mia combatterono contro a me puosonmi guardia nella vigna; io non guardai la vigna mia.(LA VOCE DELLA CHIESA A CRISTO)5 Non ci guardate se sono un po' mora: è il sole che m'ha bruciata: i figli di mia madre mi fecero guerra, mi posero a guardare le vigne, ma la mia vigna io non l'ho guardata.
6 Dimmi, dov'è colui che ama l'anima mia, dov' elli pasce e dov' elli si giace nel mezzo dì, acciò ch' io non incominci a vagabundare dietro alle greggie de' suoi compagni.(LA VOCE DI CRISTO ALLA CHIESA)6 O amore dell'anima mia, fammi sapere dove pascoli il gregge, dove ti riposi nel meriggio, chè non m'esponga a vagolare dietro i greggi dei tuoi compagni. —
7 Se tu non ti conosci, o bellissima tra le femine, esci fuori, e va dietro alle pediche delle tue greggie, e pasci li cavretti tuoi a lato alli tabernacoli delli pastori.7 Se tu non lo sai, o bellissima fra le donne, esci fuori, e va dietro alle pedate dei greggi, e pasci i tuoi capretti presso le tende dei pastori.
8 Io assomigliai te, amica mia, alla cavalleria mia (al tempo) delli carri di Faraone.8 Ai miei destrieri nei cocchi di Faraone io ti rassomiglio, o mia diletta.
9 (Amica mia) le gote tue sono belle, sì come quelle della tortore; lo collo tuo è bello, sì come l' ornamento del petto.(LA VOCE DEGLI AMICI)9 Belle son le tue guance come di tortorella, il tuo collo come monile.
10 Noi ti faremo catenelle d' oro, lavorate con virgule d'ariento.(LA VOCE DELLA CHIESA)10 Noi ti faremo delle catenelle d'oro con globetti d'argento. —
11 Quando il re era nel letto suo, il nardo mio diede l'odore suo.11 Mentre il re stava sul suo divano, il mio nardo spandeva le sue fragranze.
12 Lo fasciculo della mirra è il diletto mio a me; elli dimorerà tra le mie mammelle.12 Il mio diletto è per me un mazzetto di mirra: dimorerà sul mio petto.
13 Uva di Cipro è 'l mio diletto a me, nelle vigne di Engaddi.(LA VOCE DI CRISTO)13 Il mio diletto è per me un grappolo di cipro nelle vigne d'Engaddi. —
14 Ecco, tu se' bella, amica mia; ecco, tu sei bella; gli occhi tuoi sono di columba.(LA VOCE DELLA CHIESA)14 Tu sei bella davvero, o mia diletta, tu sei bella davvero, gli occhi tuoi son di colomba. —
15 Ecco, tu se' bello, diletto mio, e adorno; il letticciuolo nostro fiorito.15 Tu sei bello davvero, amor mio, e pieno di grazia, il nostro letto è coperto di fiori.
16 Li decorrenti delle nostre case sono di cedro, e li bordonali nostri sono di cipresso.16 Le travi delle nostre case son di cedro, il nostro soffitto è di cipresso.