1 Molto vale meglio all' uomo d' essere di buono nome con poco avere, che essere con ricchezza in malo nome; (e bene vale meglio ad essere di buona grazia a Dio e al mondo, che non fa grande fama, e avere grande ricchezza d' oro e d'argento). | 1 - Vale più il buon nome che le grandi ricchezze; e la buona grazia è al disopra dell'oro e dell'argento. |
2 Il povero uomo e il ricco si scontrarono; e così bene fece Iddio il povero uomo, come il ricco. (E qui dice la Scrittura: per ricchezze che uomo abbia non si deve l' uomo portare onore e riverenza, ma solamente per colui che il fece, e che lo formò alla sua imagine, e fu messo solamente per l'uomo ricomperare nella croce; e per la rimembranza di Dio non deve niuno uomo avere in dispetto, per povertà ch' egli abbia). | 2 Il ricco e il povero si sono incontrati; li ha fatti tutti e due il Signore. |
3 Lo malizioso vede l'avventura che avvenire gli puote, e si ripone; ma quello che è sanza peccato (e non teme se non Iddio) aspetta sicuramente ciò che Iddio gli vuole mandare. | 3 L'accorto vide il male e si ritrasse al riparo; il semplice passò oltre e pagò il fio. |
4 Il più grande senno che l' uomo possa avere si è temere Iddio, (e meglio vale che ricchezza); e perciò è messo l' uomo in gioia, e acquistane la gloria della vita perdurabile. | 4 Premio dell'umiltà è il timor di Dio, la ricchezza, la gloria e la vita. |
5 Nella via e nella casa dello arigoglioso e nel suo cuore è tuttavia pensiero reo, (per che possa gravare altrui; chè l'arigoglioso non ama nè Dio nè uomo); ma colui che ama Iddio non penserà già di tale uomo. | 5 Armi e spade sono sulla via del perverso; chi vuol salvaguardare l'anima sua ne sta lontano. |
6 Proverbio si è, che il giovane fanciullo (tanto come egli è piccolo, è buono castigarlo e insegnarli, e) in tale vita come si mette nella sua giovinezza, appena la lascia tanto come vive. | 6 Dice il proverbio: «Il giovinetto secondo la via che ha presa, anche quando sarà invecchiato non se ne scosterà». |
7 Il ricco uomo è sopra i poveri; (e comandamento è sopra loro, e secondo che tiene altrui cosa non fa bene;) e chi toglie in prestanza è servo del prestatore. | 7 Il ricco sui poveri signoreggia, e chi toglie a prestito è schiavo di chi presta. |
8 Quello che insegna male (e che per mali esempii mette genti in via di disperazione) gli avverrà a danno, e suo potere verrà a niente. | 8 Chi semina il male, miete malannie la verga dell'ira sua si consumerà. |
9 Quello che ha il suo cuore in pietà e in misericordia sarà benedetto (da Dio e dal mondo; chè tiene i comandamenti della Scrittura che dice:) de' tuoi beni, che Dio t'ha donato, lietamente in questo secolo dona ai poveri. Quello che volentieri dona, sarà onorato da colui ch' egli donerà; chè niuno non può sì atare delle genti, come per donare. | 9 Chi è inchinevole a compassione sarà benedetto; perchè ha dato il suo pane al povero. Acquisterà trionfo ed onore chi prodiga doni, ma fa violenza all'animo di chi li riceve. |
10 L'uomo che ragione non vuole intendere, nè castigamento non riceverà, mettilo di lunga da te, (e non abbi cura di sua compagnia); l' uomo che è adiroso e questionevole, tanto quanto più puoi fuggilo, e sarai in pace e in equitade. | 10 Scaccia lo schernitore e se ne uscirà con lui la contesa, e cesseranno le liti e le ingiurie. |
11 Quello che ama nettezza di cuore, (e volentieri si consiglia quando è mestiere a savio uomo, e riconosce umilmente suo peccato e sanza rigoglio), Iddio gli darà grazia, e perciò sarà egli amato dal Sovrano re. | 11 Chi ama il candore del cuore, per la grazia delle sue labbra avrà amico il re. |
12 Nostro Signore (che) riguarda dolcemente colui che ama scienza di bene; ma molto odia la parola (e il pensiero del folle e) del malvagio. | 12 Gli occhi di Dio custodiscono la scienza, e sovvertono le parole del perfido. |
13 (Il disleale uomo dice che non sa fare bene, e che non potrebbe digiunare nè fare penitenza, ma non sa come sua vita finirà; e per lo diletto, ch' elli ha troppo amato, elli sarà tormentato nella morte dello inferno). Dice il pigro: lo leone è fuori nella via, e nel mezzo della piazza m' ucciderà. | 13 Dice il pigro: «C'è il leone fuori; sarò sbranato in mezzo alla piazza». |
14 La bella parola [di] folle femina è così come la profonda fossa, (donde l'uomo non puote uscire; chè ella tiene l' uomo per suo ingannamento); duramente si cruccia Dio di lui, che di tale femina non si guarda. | 14 Fossa profonda è la bocca della cortigiana; chi è in ira a Dio ci cascherà dentro. |
15 Per natura il piccolo fanciullo è in istato di follia, (chè non si sa governare, e ragione non vede); ma colui che in giovinezza gli castiga (gli fae il servo prode, e) il mette in entrata di volere e di sapienza | 15 La stoltezza è legata al cuore del fanciullo e la verga della disciplina la scoterà di dosso. |
16 L'uomo che d'altrui danno vuole fare suo prò, e d'altrui cosa vuole fare suo avere (e accrescere, non può lungamente così essere sanza avventura; chè avere acquistato di malvagio acquisto ) non può fare buona fine; (e se colui l'ha acquistato non riceve dannaggio, le sue erede anderanno a povertà e male). | 16 Chi opprime il povero per aumentare le proprie ricchezzele cederà poi a uno più ricco a suo scapito. |
17 (Bello figliuolo, dice Salomone) intendi consiglio di prode uomo e di santo; e metti lo tuo cuore (a buone parole e) a dottrina, e meglio ti metterà la mia scienza. | 17 Porgi il tuo orecchio ed ascolta le parole dei sapienti, poni mente alla mia scienza; |
18 Se tu la tieni, ella ti piacerà nel tuo cuore; chè non sarà cosa che tu non possi intendere. | 18 sarà bello per te, se la conserverai nel tuo cuore, e rifluirà copiosa sulle labbra. |
19 E metti al tutto la tua fidanza nel nostro Signore; e ciò ti puote insegnare continuo Dio. | 19 Acciò sia in Dio la tua speranza, per questo ho voluto ancora oggi spiegartela. |
20 Sappi che io t'ho (mostrato e) insegnato in tre maniere in pensieri e in iscienzia, (come viverai sanamente sanza misfare, in te guardare di peccare e nou misfare altrui, e a Dio servire del tuo corpo. e del tuo cuore e de' beni ch' ello t'ha donati in questo mondo ); | 20 Ecco io te l'ho descritta ben a varie riprese, con riflessioni e con scienza, |
21 (io t'ho ammaestrato, che ti domandano, e che mestiero n' avranno), acciò che ti mostrassi fermezza, e parole vere rispondessi di queste cose a colui che ti mandò. | 21 per mostrarti la certezza e le parole di verità, e per rispondere con questo, a quelli che ti mandarono. |
22 Guàrdati, che (per tua signoria uè per tuo potere) non facci niuno male al povero uomo; e non lo dispregiare già per sua povertade. | 22 Non usar violenza al povero perchè è povero e non opprimere il misero alla porta; |
23 (E bene ti guarda, se tu se' giudice, che tu non giudichi a torto niuno povero uomo) chè il nostro Signore gli guarda e giudica loro retto; (e se tu non giudichi come tu devi, il sovrano giudicamento te ne renderà merito); e tutti coloro che male fanno e a' prodi uomini e a' poveri, Iddio gli confonderà alla fine, (chè non hanno chi gli difenda, se non Iddio solamente. | 23 perchè il Signore difenderà la sua causa, e affliggerà coloro che l'hanno afflitto. |
24 Non tenere compagnia a uomo disleale e malvagio a tuo potere, (anzi gli schifa quanto tu puoi); | 24 Non farti amico dell'uomo iracondo, e con persona furiosa non andare; |
25 perciò che suoi malvagi fatti ti metteranno in cattivi pensieri (corrotto dalla tua buona vita), chè per malvagio esempio sono peggiorati molto i prodi uomini. (Non essere con loro, che stando si mettono a pena; se non te ne puoi deliberare, tu ne porterai grande danno). | 25 affinchè non impari le sue maniere, e non trovi inciampo all'anima tua. |
26 Non usare con coloro che si legano, e fannosi stadichi per gli debiti altrui. · | 26 Non essere tra quelli che stringono la mano e che si offrono mallevadori pei debiti. |
27 Or dunque, s'egli non ha donde ristori, perchè ti vuogli far tòrre i panni della camera tua? | 27 Che se non hai onde restituireperchè farti portar via la coperta del giaciglio? |
28 Non trapassare il comandamento di Santa Chiesa, nè lo insegnamento della scrittura, e non l'abbi già in dispetto; chè gli antichi santi uomini il guardarono e tennero e stabilirono. (L'uomo che volentieri è di buono cuore, fa i comandamenti della Scrittura, e si tiene in buone opere, e sostiene la buona gente a suo potere. Elli s' assicuroe al giudicamento intra' santi che il comandamento di Dio. avranno tenuto e guardato. Se tu se' savio nella Scrittura, insegna ad altrui; se tu se' con più savio di te, intendi bene quello che dirà, e a ciò che tu dirai altrui abbi bene nel tuo cuore). | 28 Non oltrepassare i termini antichi, che posero i padri tuoi. |
29 (E bene guarda che coloro che ti intenderanno non ti possano niente riprendere nella tua parola; e se colui cui tu tieni savio ti dice alcuna. parola ingannevole, non la intendere già, ma sì tosto come tu te n'avvedi, lascia sua compagnia ). Or vedesti uomo spigliato ne' fatti suoi? quel cotale starà davanti ai re; non starà lui anzi alcuno mercenajo. | 29 Hai tu visto un uomo lesto nelle sue faccende? starà nel cospetto dei re e non sarà per la gente ignobile. |