Scrutatio

Mercoledi, 14 maggio 2025 - San Mattia ( Letture di oggi)

Primo libro de' Maccabei 4


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1 Intanto Gorgia elesse V milia pedoni, e mille cavalieri; e partironsi la notte dal campo loro,1 Gorgia prese con sé cinquemila uomini e mille cavalieri scelti. L'armata partì di notte,
2 per percuotere subitamente alla gente di Giuda; ed erano quivi alquanti di quelli che guardavano la rocca, che gli guidavano.2 in modo da piombare addosso all'armata dei Giudei e colpirli all'improvviso. Gli uomini dell'Acra gli facevano da guida.
3 E quando Giuda il sentìo, incontanente si partio insieme colli suoi migliori combattitori, e si propose d'assalire l'oste del re ch' era rimasa in Emmaum.3 Giuda, appena lo seppe, partì anch'egli con i suoi guerrieri per colpire le forze del re che erano in Emmaus,
4 Imperciò che l'oste era ancora isparta per li campi.4 mentre le schiere erano ancora disperse, lontane dal campo.
5 Gorgia venne di notte (per tempo) nel campo di Giuda; e non trovandoli, sì li andava cercando sopra li monti, dicendo: questi or dove è? questi si fuggie.5 Gorgia giunse di notte al campo di Giuda, ma non vi trovò nessuno. Perciò si mise a cercarli tra i monti. Diceva, infatti: "Essi fuggono davanti a noi".
6 E quando il dì si fece, Giuda sì apparve nel campo (dell' oste del re) solamente con tremilia uomini; e quegli erano male armati.6 Giuda, invece, sul far del giorno, apparve nella pianura con tremila uomini, i quali però non avevano né armature né spade, come avrebbero desiderato.
7 E così, giunti al campo de' nemici, viddono li suoi cavalieri valenti e armati colle loriche (cicè panziere), ed erano insegnati e savi di guerra.7 Videro che l'accampamento dei gentili era potente e fortificato e che la cavalleria lo circondava all'intorno e tutti erano esperti di guerra.
8 Disse allora Giuda agli uomini ch' erano con lui: non vi spaventate per la loro (grande) moltitudine, e non abbiate paura del loro assalimento.8 Giuda perciò disse agli uomini che erano con lui: "Non temete la loro moltitudine e non abbiate paura del loro ardore.
9 Ricordivi come i nostri padri furono fatti salvi nel mare rosso, perseguitandogli Faraoue con grande oste; (divennono poi liberi).9 Ricordate come i nostri padri furono salvati nel Mar Rosso, quando il faraone li inseguiva con un esercito.
10 Adunque preghiamo Iddio del cielo, e averà di noi misericordia, e ricorderassi del testamento dei padri nostri, e in questo di sconfiggerà questo (grande) esercito dinanzi da noi.10 Ora innalziamo grida al Cielo, se mai voglia compiacersi di noi, ricordarsi dell'alleanza dei padri e abbattere quest'armata davanti a noi oggi.
11 E sapranno tutte le genti, che vero è che Iddio libera il suo popolo d'Israel.11 Allora tutte le genti riconosceranno che vi è chi redime e salva Israele".
12 E quando quella gente strana gli viddono venire contro a loro,12 Quando gli stranieri alzarono gli occhi e se li videro venire avanti,
13 uscirono fuori del campo, e schieraronsi insieme; e allora sonarono le trombe di Giuda.13 uscirono dall'accampamento per combattere. Quelli di Giuda, suonate le trombe,
14 E vennero a battaglia (grandissima); e furono sconfitte le genti strane, e fuggironsi del campo.14 si gettarono nella mischia e riuscirono ad abbattere i gentili che fuggirono verso la pianura,
15 E gli altri furono morti colle coltella, e cacciarongli infino a Gezeron nelle ville d' Idumea e di Azoto e di Iamnia; e furono morti de' nemici infino. intorno di tremilia uomini.15 mentre quelli che erano rimasti indietro caddero sotto la spada. Li inseguirono fino a Ghezer e fino alle pianure dell'Idumea, di Asdod e di Iamnia; caddero circa tremila uomini.
16 E subitamente ritornò Giuda colla sua oste.16 Giuda pertanto, tornato indietro con l'esercito dal loro inseguimento,
17 Ammonendo, disse al popolo: non siate troppo desiderosi della preda (e delle spoglie), però che ancora ci avanza battaglia.17 disse al popolo: "Mettete da parte la brama del bottino, poiché un'altra battaglia ci sta davanti.
18 Però che Gorgia e la sua oste sì è nel monte presso a noi; e però state attenti contro a' nostri nimici, e sconfiggetegli, e poi prenderete le spoglie loro.18 Gorgia con l'esercito è sulla montagna vicina a noi. Ora perciò resistete davanti ai nostri nemici e combattete contro di essi; poi raccoglierete il bottino con libertà".
19 E mentre ch' egli parlava, ecco venire una parte di loro, che (con Gorgia) ragguardavano il campo da monte; (e Giuda colla gente sua percosse loro, e sconfissegli; poi percosse al campo di Gorgia e affocollo).19 Mentre Giuda stava ancora per finire di dire tali cose, ecco che una schiera apparve, sbucando dalla montagna.
20 E Gorgia vidde che gli suoi erano scacciati, e che il campo era affocato; chè il fumo, che si vedeva, li manifestava quello che fatto era.20 Videro che i loro erano stati messi in fuga e che il campo era in fiamme. Il fumo che si vedeva rivelava infatti ciò che era accaduto.
21 Onde veduto il loro danno, temettero molto; e riguardando videro che Giuda e gli suoi aspettavano, ed erano fermi nel campo, attendendo alla battaglia.21 Vedendo ciò, furono presi da grande paura. Quindi, vedendo pure che l'esercito di Giuda era in pianura, pronto per lo scontro,
22 Donde loro si fuggirono tutti nel campo dei (loro) forestieri.22 se ne fuggirono tutti verso la terra dei Filistei.
23 E allora Giuda venne nel campo degli sconfitti, e acquistò elli e li suoi molto oro e argento, vestimenta di celestro e di rosato, e molte grandi ricchezze.23 Giuda allora tornò al bottino dell'accampamento e raccolse molto oro e argento, stoffe tinte di porpora violetta e marina e ricchezze in quantità.
24 E ritornando a casa loro, cantavano laude, e benedicevano Iddio del cielo, imperciò ch' egli è tutto buono, e la sua misericordia dura in perpetuo.24 Andando via, poi, inneggiavano e benedicevano il Cielo, perché è buono ed eterna è la sua misericordia.
25 E (per questo modo) il popolo Giudeo ricevette in quello di grande (vittoria con) salute.25 Fu quello un giorno di liberazione per Israele.
26 E la gente forestiera, che campòe, dissono a Lisia quello ch' era intravenuto.26 Quanti degli stranieri si erano salvati, andati da Lisia, gli annunziarono tutto ciò che era successo.
27 Le quali cose poi che le intese, pieno d' ira veniva meno nel suo animo; imperò che non era avvenuto com' egli desiderava verso il popolo d' Israel, nè sì come lo re avea comandato.27 Egli allora, udendo ciò, rimase sconvolto e scoraggiato, poiché le cose in Israele non erano andate com'egli desiderava né come il re gli aveva comandato.
28 E l'anno seguente radunò Lisia LX milia uomini a piedi, tutti scelti, e V milia cavalieri, per isconfiggere la gente di Giuda Maccabeo.28 Perciò l'anno seguente egli radunò sessantamila uomini scelti e cinquemila cavalieri per mandarli a combattere.
29 E vennero in Giudea, e puosono il campo in Betoron; e Giuda (Maccabeo) venne loro incontro con X milia uomini.29 Vennero nell'Idumea e si accamparono a Bet-Zur. Giuda allora gli mosse contro con diecimila uomini
30 E quando loro ebbono veduta la potente oste de' nemici, Giuda incominciò a pregare Iddio, e disse: o salvatore d' Israel, tu se' benedetto, il quale abbattesti (la grave superbia e) l'impeto delï' uomo potente nelle mani di David tuo servo, e sconfiggesti il campo della strana gente per le mani di Ionata, figliuolo di Saul, e del suo armigero (donzello).30 e, quando ebbe veduto il loro potente schieramento, pregò dicendo: "Benedetto sei tu, o Salvatore d'Israele, che piegasti l'impeto del gigante per mano del tuo servo Davide e consegnasti l'esercito dei Filistei nelle mani di Gionata, figlio di Saul, e di colui che portava le sue armi.
31 Adunque (benigno Signore) confondi l'oste de' nemici nelle mani del popolo tuo Israel, sì che loro sieno confusi nella loro potenza e cavalieri.31 Allo stesso modo fa' cadere questo esercito nelle mani del tuo popolo Israele; che restino confusi nella loro forza e con la loro cavalleria.
32 Dona loro paura, e invilisci la loro arditanza e la loro virtude; che per lo loro ishigottimento.32 Immetti in loro spavento e spezza l'audacia della loro forza, e siano travolti nella loro disfatta.
33 Colla spada de' tuoi servidori sieno dispersi, acciò che tu sia laudato negli inni da tutti quelli che conoscono il tuo nome.33 Gettali sotto la spada di coloro che ti amano; ti lodino con inni tutti quelli che conoscono il tuo nome".
34 E allora incominciò contro a loro la battaglia; e furono morti V milia di quelli di Lisia (e gli altri sconfitti).34 Si scagliarono gli uni contro gli altri e caddero davanti a loro circa cinquemila uomini del campo di Lisia.
35 E quando Lisia vidde la fuga di sua gente, e lo grande ardire della gente giudea, i quali si manifestavano (nelle loro grandi prodezze) di volere o vivere o morire valentemente combattendo, egli (per questo ispaventato) si fuggì ad Antiochia; e da capo elesse cavalieri, acciò che cresciuta l'oste sua venisse un' altra volta in Giudea.35 Lisia, vedendo la ritirata della sua armata e l'audacia dimostrata da quelli di Giuda, come cioè erano pronti a vivere o a morire da prodi, fece ritorno ad Antiochia, dove cominciò a reclutare mercenari stranieri più numerosi per portarsi di nuovo in Giudea.
36 Ma Giuda e li suoi fratelli dissono (intra loro): da poi che gli nimici nostri sono attritati e sconfitti, andiamo a nettare e rinnovare li santi luoghi e le sante cose.36 Intanto Giuda e i suoi fratelli dissero: "Ecco, i nostri nemici sono stati sconfitti. Andiamo perciò a purificare il tempio e a restaurarlo".
37 E così si radunòe tutta la oste, e salirono nel monte di Sion.37 Si riunì, allora, tutto l'esercito e salirono sul monte Sion.
38 E quando loro ebbono veduta la santificazione diserta, e l'altare contaminato, e le porte arse e l'erbe nate per li portichi come nascono per li monti e per le campagne, e le cellette sante (cioè le sacrestie) rovinate;38 Videro così il santuario deserto, l'altare profanato, le porte bruciate, le piante cresciute nei cortili come in un bosco o come su una montagna, le celle in rovina.
39 loro allora si stracciarono le loro vestimenta, e piansono con grande pianto, e puosono sopra il capo loro cenere.39 Si stracciarono le vesti, fecero un grande lamento, si cosparsero di cenere,
40 E caddono in terra sopra la faccia loro, e suonarono le trombe de' segni, e ad alta voce chiamarono Iddio del cielo (e d' Israel).40 caddero con la faccia a terra e, suonate le trombe per segnale, elevarono grida al cielo.
41 Allora ordinò Giuda certi uomini (battaglieri) per combattere (e per vincere) li nimici ch' erano nella ròcca, infino a tanto che loro purificassono le cose sante.41 Giuda allora ordinò agli uomini di combattere quelli che erano nell'Acra fino a quando egli non avesse purificato il santuario.
42 Ed elesse sacerdoti sanza macchia, volontarosi nella legge di Dio.42 Scelse pure dei sacerdoti senza macchia, osservanti della legge,
43 E nettarono li santuarii, e portarono le pietre della contaminazione in luogo non netto.43 i quali purificarono il santuario e trasportarono le pietre della contaminazione in un luogo impuro.
44 E pensò dell' altare de' sacrificii, il quale era contaminato, quello che fare ne doveano.44 Si consultarono poi circa l'altare degli olocausti che era stato profanato: "Che dobbiamo fare?".
45 E vennegli preso buono consiglio di distruggerlo, acciò che non fosse loro in vituperio; imperò che le genti strane l' aveano contaminato e corrotto45 Venne loro la felice idea di demolirlo, affinché non fosse per loro causa di disonore, poiché i gentili lo avevano contaminato. Demolirono, dunque, l'altare
46 E ripuosono le pietre nel monte della casa in luogo onesto, infino a tanto che venisse profeta che rispondesse delle dette cose.46 e ne deposero le pietre sul monte del tempio, in un luogo conveniente, in attesa che venga un profeta e che si pronunzi a loro riguardo.
47 E presono pietre intere, secondo la legge; ed edificarono uno altare nuovo, secondo quello di prima.47 Poi presero pietre intatte conformi alla legge e costruirono un nuovo altare sul modello del precedente.
48 Ed edificarono li santuarii, e quelle cose ch' erano tra la casa dentro; e la magione santificarono e i portici.48 Ripararono il santuario e l'interno del tempio e consacrarono i cortili.
49 E i santi vasi feciono nuovi, e portarono (e misono) nel tempio di Dio il candeliere, e l'altare degl' incensi e la mensa.49 Fecero fare nuovi arredi sacri e portarono dentro il tempio il candelabro, l'altare dei profumi e la tavola.
50 E puosono incenso sopra l'altare, e accesono le lucerne ch' erano sopra il candeliere, acciò che lucessono nel tempio.50 Bruciarono incenso sull'altare e accesero le lampade del candelabro, che risplendettero nel tempio.
51 E puosono li pani sopra la mensa, e appenderono li veli, e compierono tutte le opere che fatte aveano.51 Posero sulla tavola i pani, distesero le cortine e terminarono tutti i lavori che avevano intrapreso.
52 E (fatte queste cose e) si levarono suso nelli CXLVIII anni (del regno de' Greci) a dì XXV del nono mese, il quale li Giudei chiamano Casleu (cioè decembre) dinanzi al mattutino.52 Il giorno 25 del nono mese, cioè il mese di Casleu dell'anno 148, si levarono di buon mattino
53 E offersono (li sacerdoti) sacrificio (cioè a Dio), secondo la legge, sopra l'altare nuovo de' sacrificii, il quale feciono.53 e offrirono un sacrificio, in conformità alla legge, sul nuovo altare degli olocausti che avevano costruito.
54 Secondo il tempo e secondo il dì, il quale la pagana gente il contaminò, in quel die fue rinnovato (il detto altare) a suono d' istromento, e di canto e di citare e di cimbali.54 Esattamente nel tempo e nel giorno in cui i gentili lo avevano profanato, esso fu inaugurato con inni e a suon di cetre, di arpe e di cembali.
55 E tutto il popolo cadde in terra sopra la sua faccia, e adorarono (Iddio) e benedissono Iddio. del cielo, che gli avea fatti vittoriosi.55 Tutto il popolo cadde con la faccia a terra, adorando e benedicendo il Cielo che li aveva condotti al successo.
56 E festeggiarono VIII dì per la sacrazione dello altare, e con allegrezza offersono ostie, e salutazione di laude.56 Celebrarono la dedicazione dell'altare per otto giorni, offrirono sacrifici con allegrezza e offrirono pure un sacrificio di ringraziamento e di lode.
57 E ornarono la faccia del tempio con corone d'oro e scudicciuoli; ed edificarono le porte e gli antiporti, e sì vi puosono le porte.57 Ornarono la facciata del tempio con corone d'oro e scudi, inaugurarono le porte e le celle e vi rimisero i battenti.
58 E grandissima letizia (e gioia) abbondò nel popolo, e cessò il vituperio delle genti.58 Vi fu una stragrande allegrezza in mezzo al popolo e così fu cancellato l'obbrobrio dei gentili.
59 Adunque Giuda e li suoi fratelli e tutti quelli della chiesa della gente giudea ordinarono che ogni anno a' XXV del mese di Casleu si facesse festa VIII di per la sagra dell' altare con gioia e con allegrezza.59 Poi Giuda, i suoi fratelli e tutta l'assemblea d'Israele, stabilirono che i giorni della dedicazione dell'altare si celebrassero a loro tempo, ogni anno, per otto giorni, a partire dal 25 del mese di Casleu, con allegrezza e gioia.
60 Ed edificarono in quel tempo il monte di Sion, e dintorno vi feciono alte mura e forti torri, acciò che le genti strane, quando venissono, non lo occupassono, come aveano fatto prima.60 In quello stesso tempo costruirono pure, tutto intorno al monte Sion, alte mura e torri robuste per impedire che i gentili venissero a calpestarlo, come avevano fatto in precedenza.
61 E puosevi Giuda le sue genti d'arme a guardia, (e fornillo) e armollo per guardar Betsura, acciò che il popolo avesse defensione contro alla faccia di Idumea.61 Giuda vi stabilì un presidio per difenderlo e poi fortificò anche Bet-Zur, affinché il popolo avesse una difesa contro l'Idumea.