Scrutatio

Martedi, 13 maggio 2025 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Quarto dei Re 18


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BIBBIA VOLGAREDIODATI
1 Nel terzo anno di Ozee figliuolo di Ela re d' Israel, regnò Ezechia figliuolo di Acaz re di Giuda.1 OR l’anno terzo di Osea, figliuolo di Ela, re d’Israele, Ezechia, figliuolo di Achaz, re di Giuda, cominciò a regnare.
2 Quando cominciò a regnare era di XXV anni; e XXVIIII anni regnò in Ierusalem. La sua madre ebbe nome Abi figliuola di Zacaria.2 Egli era d’età di venticinque anni, quando cominciò a regnare; e regnò ventinove anni in Gerusalemme. E il nome di sua madre era Abi, figliuola di Zaccaria.
3 E fece bene nel cospetto di Dio, secondo tutto quello che fece il suo padre David.3 Egli fece quello che piace al Signore, interamente come avea fatto Davide, suo padre.
4 Egli dissipò i luoghi alti, e fiaccò le statue, e tagliò i boschi, e ispezzò il serpente di rame che fece Moisè; onde insino a quello tempo i figliuoli d' Israel gli offerivano incenso; e chiamollo NOESTAN.4 Egli tolse via gli alti luoghi, e spezzò le statue, e tagliò i boschi, e stritolò il serpente di rame che Mosè avea fatto; perciocchè infino a quel tempo i figliuoli d’Israele gli facevano profumi; e lo chiamò Nehustan.
5 E isperò nel Signore Iddio d'Israel; onde che dopo lui non fu simile a lui di tutti i re di Giuda, nè ancora di quegli che passaro dinanzi a lui.5 Egli mise la sua confidenza nel Signore Iddio d’Israele; e giammai, nè davanti nè dopo lui, non vi è stato alcuno pari a lui, fra tutti i re di Giuda.
6 E accostossi al Signore, e non si partì dalle sue vie; e fece i suoi comandamenti, i quali Iddio avea comandati a Moisè.6 E si attenne al Signore, e non si rivolse indietro da lui; anzi osservò i comandamenti ch’egli avea dati a Mosè.
7 E però era Iddio con esso lui, [e] in tutte quelle cose, alle quali egli procedea, sì si portava saviamente. E ribellò contro al re degli Assirii, e non gli servì.7 Laonde il Signore fu con lui; dovunque egli andava, prosperava. Ed egli si ribellò dal re degli Assiri, e non gli fu più soggetto.
8 Egli percosse i Filistei insino a Gaza, e tutti i loro confini, dalla torre delle guardie insino alla città murata.8 Egli percosse i Filistei fino in Gaza, e i confini di essa, dalle torri delle guardie, fino alle città forti
9 Nel quarto anno del re Ezechia, il quale era il settimo anno di Ozee figliuolo di Ela re d' Israel, Salmanasar re degli Assirii se n' andò in Samaria, e combattella,9 OR avvenne l’anno quarto del re Ezechia, ch’era il settimo di Osea, figliuolo di Ela, re d’Israele, che Salmaneser, re degli Assiri, salì contro a Samaria, e l’assediò.
10 e presela. E dopo tre anni, cioè il sesto anno di Ezechia, cioè il nono di Osee re d' Israel, fu presa Samaria.10 Ed in capo di tre anni fu presa; l’anno sesto d’Ezechia, ch’era il nono di Osea, re d’Israele, Samaria fu presa.
11 E il re degli Assirii traslatò Israel nella terra degli Assirii, e collocogli in Ala e in Abor fiumi di Gozan, nelle città di quegli di Media.11 E il re degli Assiri menò gl’Israeliti in cattività in Assiria, e li fece condurre in Hala, ed in Habor, presso al fiume Gozan, e nelle città di Media;
12 Però che non udirono la voce del suo Signore Iddio; anzi ruppeno i patti, e non fecero tutto quello che il servo di Dio Moisè avea comandato.12 perciocchè non aveano ubbidito alla voce del Signore Iddio loro, ed aveano trasgredito il suo patto; tutto quello che Mosè, servitor di Dio, avea comandato, essi non aveano ubbidito, e non l’aveano messo in opera.
13 Nel XIIII anno del re Ezechia, ascendè Sennacherib re degli Assirii a tutte le cittadi fornite di Giuda, e presele.13 Poi l’anno quartodecimo del re Ezechia, Sennacherib, re degli Assiri, salì contro a tutte le città forti di Giuda, e le prese.
14 E allotta il re Ezechia di Giuda mandò messaggi al re degli Assirii in Lachis, dicendo: io ho peccato, ma partiti da me, e io porterò tutto quello che mi dirai. E impuose il re degli Assirii a Ezechia re di Giuda CCC talenti d'ariento e XXX d'oro.14 Ed Ezechia, re di Giuda, mandò a dire al re degli Assiri, in Lachis: Io ho fallito; partiti da me, ed io pagherò quello che tu m’imporrai. E il re degli Assiri impose ad Ezechia, re di Giuda, trecento talenti d’argento, e trenta talenti d’oro.
15 Onde che Ezechia gli diede tutto l' ariento il quale si trovò nel tempio di Dio e ne' tesori del re.15 Ed Ezechia diede tutto l’argento, che si trovò nella Casa del Signore, e ne’ tesori della casa reale.
16 E in quello tempo Ezechia rompè le porte del tempio di Dio; e le piastre dell' oro, ch' egli avea confitte, sì le diede al re degli Assirii.16 In quel tempo Ezechia spiccò dalle reggi del Tempio del Signore e dagli stipiti, le piastre d’oro, con le quali egli stesso li avea coperti, e le diede al re degli Assiri
17 E il re degli Assirii mandò Tartan [e Rabsaris] e Rabsace di Lachis ad Ezechia re, con póssente mano, in Ierusalem; i quali venuti in Ierusalem, istettero presso al condotto dell' acqua della piscina di sopra, la quale è nella via del campo del tintore.17 Poi il re degli Assiri mandò al re Ezechia, da Lachis in Gerusalemme, Tartan, e Rab-saris, e Rab-sache, con un grande stuolo. Ed essi salirono, e vennero in Gerusalemme. Ed essendo arrivati, si fermarono presso dell’acquidotto dello stagno disopra, ch’è nella strada del campo del purgator di panni;
18 E chiamarono il re; e uscìo fuori a loro Eliacim figliuolo d' Elcia preposto della casa, e Sobna iscrivano, e Ioae figliuolo di Asaf de' comentarii.18 e gridarono al re. Allora Eliachim, figliuolo di Hilchia, mastro del palazzo, e Sebna, segretario, e Ioa, figliuolo di Asaf, cancelliere, uscirono a loro.
19 E Rabsace disse loro: favellate a Ezechia, e ditegli: questo dice il re grande, il re degli Assirii: che fiducia è questa, per la quale tu ti sforzi?19 E Rab-sache disse loro: Dite pur ora ad Ezechia: Così ha detto il gran re, il re degli Assiri: Quale è questa confidenza che tu hai avuta?
20 Hai tu forse fatto consiglio di combattere? in chi confidi, che presumi di ribellare?20 Tu dici, ma non sono che parole di labbra, che tu hai consiglio e forza per la guerra. Ora dunque, in cui ti sei tu confidato, che tu ti sei ribellato contro a me?
21 Ora speri tu nella mazza della canna rotta, cioè Egitto, sopra la quale se l' uomo s' appoggerà, si romperà affatto, ed entrerà (la sua mano) e foreralli la mano? così è Faraone re d'Egitto a tutti quegli che si confidano in lui.21 Ecco, ora tu ti sei confidato in quel sostegno di canna rotta, nell’Egitto, sopra il quale se alcuno si appoggia, esso gli entra nella mano, e la fora; tale è Faraone, re di Egitto, a tutti quelli che si confidano in lui.
22 E se voi mi dite: noi ci confidiamo nel nostro Signore Iddio, non è egli questo, al quale Ezechia tolse tutti i luoghi alti e gli altari, e comandò a Giuda e a Ierusalem, dicendo: dinanzi a questo altare adorerete in Ierusalem?22 E se voi mi dite: Noi ci confidiamo nel Signore Iddio nostro, non è egli quello, i cui alti luoghi ed altari Ezechia ha tolti via; e ha detto a Giuda ed a Gerusalemme: Voi adorerete solo dinanzi a questo Altare in Gerusalemme?
23 E però venite ora al mio Signore re degli Assirii, e darovvi due milia cavalli, e vedete se voi potete avere da voi cavalcatori.23 Deh! scommetti ora col mio signore, re degli Assiri; e io ti darò duemila cavalli, se tu puoi dare altrettanti uomini che li cavalchino.
24 E come dunque potrete resistere dinanzi ad uno de' baroni de' minimi servi del mio signore? O avete voi isperanza in Egitto per la moltitudine delle carra e de' cavalieri?24 E come faresti tu voltar faccia all’uno de’ capitani d’infra i minimi servitori del mio signore? ma tu ti sei confidato nell’Egitto per de’ carri, e della gente a cavallo.
25 Sono io venuto quiritta, senza volontà del Signore, a disfare questo luogo (cioè a questa terra e disfarla)? Il Signore disse a me: ascendi a questa terra, e disfalla.25 Ora, sono io forse salito contro questo luogo, per guastarlo, senza il Signore? Il Signore mi ha detto: Sali contro a quel paese, e guastalo.
26 E dissero Eliacim figliuolo di Elcia e Sobna e Ioae a Rabsace: noi ti preghiamo, che tu ci favelli a noi tuoi servi a modo de' Sirii, però che noi intendiamo cotesta lingua; e non ci favellare giudaico, udendo il popolo il quale è sopra il muro.26 Allora Eliachim, figliuolo di Hilchia, e Sebna, e Ioa, dissero a Rabsache: Deh! parla a’ tuoi servitori in lingua siriaca, perciocchè noi l’intendiamo; e non parlar con noi in lingua giudaica, udente il popolo ch’è sopra le mura.
27 Respuose loro Rabsace, e disse: or il mio signore (non) ha egli mandato me al tuo signore e a te a dire queste parole, e non agli uomini che stanno sopra il muro, acciò che mangino lo sterco loro, e beano l'orina sua con esso voi?27 Ma Rab-sache rispose loro: Il mio signore mi ha egli mandato a dir queste parole al tuo signore, o a te? non mi ha egli mandato a quelli che stanno su le mura, per protestar loro che farà loro mangiare il loro sterco, e bere la loro urina insieme con voi?
28 E istette Rabsace, e gridò con grande voce, dicendo [in lingua giudaica]: udite, udite le parole del grande re degli Assirii.28 Poi Rab-sache si rizzò in piè e gridò ad alta voce in lingua giudaica, e parlò, e disse: Ascoltate la parola del gran re, re degli Assiri:
29 Questo dice il re: non inganni voi Ezechia, però che non vi potrà liberare delle mie mani.29 Così ha detto il re: Ezechia non v’inganni; perciocchè egli non potrà liberarvi dalla mia mano.
30 E non vi dia speranza del Signore, dicendo: il Signore ci libererà, e non sarà data la città nelle mani del re degli Assirii.30 E non vi faccia Ezechia confidar nel Signore, dicendo: Il Signore per certo ci libererà, e questa città non sarà data nelle mani del re degli Assiri.
31 Non intendiate Ezechia; però che il re degli Assirii dice: questo fate meco che vi sia utile, e uscite a me; e ciascuno mangerà della sua vigna e del suo fico, e berete dell' acqua delle vostre cisterne,31 Non ascoltate Ezechia; perciocchè il re degli Assiri ha detto così: Fate pace meco, ed uscite a me; e ciascun di voi mangi della sua vite, e del suo fico, e beva dell’acqua della sua cisterna;
32 tanto ch' io vegna; e trasmuterovvi nella terra la quale è simigliante alla vostra, in terra abbondevole e fruttifera, e terra di pane e di vino e d'olivi e d' olio e di miele; e viverete e non morrete. Non vogliate intendere Ezeehia, il quale v' inganna dicendo: il Signore ci libererà.32 finchè io venga, e vi meni in un paese simile al vostro; paese di frumento e di mosto; paese di pane e di vigne; paese d’ulivi da olio, e di miele; e voi viverete, e non morrete: e non ascoltate Ezechia; perciocchè egli v’inganna, dicendo: Il Signore ci libererà.
33 Or non vedete voi, che gli dii delle genti non hanno potuto liberare la terra loro delle mani degli Assirii, cioè del re?33 Ha pure alcuno degl’iddii delle genti liberato il suo paese dalle mani del re degli Assiri?
34 Dov'è lo Dio di Emat e d' Arfad? dove lo iddio di Sefarvaim, Ana e Ava? hanno egli liberata Samaria della mia mano?34 Dove sono gl’iddii di Hamat e di Arpad? dove gl’iddii di Sefarvaim, di Hena, e d’Ivva? hanno pure essi liberata Samaria dalla mia mano?
35 Quali sono quelli, tra tutti gli dii delle terre, i quali abbiano liberate le terre loro delle mie mani, che possa il Signore liberare Ierusalem delle mie mani?35 Quali son quegli dii, d’infra tutti gl’iddii di que’ paesi, che abbiano liberato il lor paese dalla mia mano; che il Signore abbia da liberar Gerusalemme dalla mia mano?
36 E istette quieto il popolo, e non respuose loro nulla; però che aveano comandamento del re di non rispondere nulla.36 E il popolo tacque, e non gli rispose nulla; perciocchè tale era il comandamento del re: Non gli rispondete nulla.
37 E venne Eliacim figliuolo di Elcia preposto della casa, e Sobna scrivano, e Ioae figliuolo di Asaf de' comentarii con le vestimenta squarciate, e nunciarono al re le parole di Rabsaces.37 Ed Eliachim, figliuolo di Hilchia, mastro del palazzo, e Sebna, segretario, e Ioa, figliuolo di Asaf, cancelliere, vennero al re Ezechia co’ vestimenti stracciati, e gli rapportarono le parole di Rab-sache