Scrutatio

Lunedi, 19 maggio 2025 - San Celestino V - Pietro di Morrone ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 8


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 - Avvenne allora una gran persecuzione contro la chiesa di Gerusalemme: e tutti, salvo gli apostoli, furon dispersi per le contrade della Giudea e della Samaria.1 E da quello di inanzi la Chiesa di Ierusalem (cioè cristiani) ricevettero (più) grave persecuzione; onde (quasi) tutti li fedeli si dispersero (e fuggirono) per le contrade (d' intorno) di Iuda e di Samaria, eccetto gli apostoli.
2 Alcuni uomini pii portarono a seppellire Stefano, e fecero un gran pianto per lui.2 E li uomini timorati (e giusti) sepellirono Stefano, e feciono sopra lui grande pianto.
3 Ma Saulo devastava la chiesa; entrava per le case, e quanti trovava, uomini e donne, li cacciava in prigione.3 E il predetto Saulo (perseguitava e) guastava la Chiesa, entrando per le case, e pigliando (li cristiani) maschi e femine, mettendoli in pregione.
4 Quelli frattanto, che s'eran dispersi, andavano di luogo in luogo, evangelizzando la parola di Dio.4 E quelli (fedeli) ch' erano dispersi (e fuggiti) andavano predicando la fede di Cristo (per tutte le contrade dintorno).
5 Così il diacono Filippo, disceso nella città di Samaria, cominciò a predicarvi di Cristo.5 E (uno delli discepoli che si partì di Ierusalem, il cui nome era) Filippo andò nella città di Samaria, e predicava loro Cristo (constantemente).
6 E tutti correvano desiderosi d'ascoltarlo, osservando i miracoli che faceva.6 E le turbe l'ascoltavano (e intendevano con grande riverenza e) con grande concordia, massimamente provocati a ciò per li segni e meraviglie che elli faceva.
7 Di fatto, spiriti immondi uscivan da molti che n'erano invasi, gridando ad alta voce;7 Imperciò che molti signoreggiati da mali spiriti,
8 e molti paralitici e molti zoppi furon guariti. Perciò, grande allegrezza era in quella città.8 e molti paralitici e zoppi (ed altri infermi) furono da lui curati (e liberati).
9 Ma nella medesima città c'era un uomo chiamato Simone, che già da tempo esercitava la magìa, seducendo la gente, spacciandosi per un grand'uomo.9 Onde fecesi grande allegrezza (e letizia) nella predetta città. Or avvenne che uno malefico che aveva nome Simone, il quale si reputava d'essere uno grande fatto, e avere una grande virtù da Dio,
10 Tutti, dal più piccolo al più grande, gli davano retta, dicendo: «Costui è la Potenza di Dio, quella chiamata Grande!».10 intanto che quasi tutto il popolo si tirava dirieto;
11 Gli davan retta, perchè da lungo tempo li aveva fatti uscire di mente con le sue arti magiche.11 sì gli aveva contaminati con sue arti magiche;
12 Ma quand'ebbero creduto a Filippo, che evangelizzava il regno di Dio e il nome di Gesù Cristo, si fecero battezzare, uomini e donne.12 e vedendo egli così tutta la turba credere a Filippo, e ricevere la fede del battesimo,
13 E Simone stesso credette e, battezzato, non si staccava da Filippo; e, vedendo i miracoli e i grandi prodigi che seguivano, era fuori di sè per lo stupore.13 mostrò ancora elli di credere, e ricevette il battesimo; e andava drieto a Fillppo (come suo discepolo), e molto si maravigliava vedendoli fare tanti segni e tante maraviglie.
14 Or gli apostoli ch'erano a Gerusalemme, saputo che in Samaria si era accolta la parola di Dio, ci mandaron Pietro e Giovanni.14 E vedendo li apostoli, li quali erano in Ierusalem, che quelli di Samaria avevano ricevuta la predicazione della fede di Cristo, mandorono Pietro e Giovanni.
15 I quali, poi che furono arrivati, pregarono che tutti ricevessero lo Spirito Santo:15 Li quali, poi che furono pervenuti là, pregorono Dio, che mandasse sopra coloro il Spirito Santo.
16 perchè non ancora era disceso in alcun di loro, essendo stati solamente battezzati nel nome del Signore Gesù.16 Imperciò che non era ancora in alcuno di loro, ma erano pur battezzati nel nome del Signore Iesù.
17 Imposero quindi sopra di loro le mani, e ricevettero lo Spirito Santo.17 Onde (poi fatta l' orazione) ponevano le mani sopra di loro, e quelli ricevevano il Spirito Santo.
18 Allora Simone, vedendo che lo Spirito Santo era dato con la imposizione delle mani degli apostoli, offerse loro del denaro,18 E ciò udendo il predetto Simone (mago), che per la imposizione delle mani degli apostoli (molti) ricevevano il Spirito Santo, proferse loro molta pecunia.
19 dicendo: «Date anche a me questo potere, che a chiunque imporrò le mani, riceva lo Spirito Santo». Ma Pietro gli disse:19 E disse: datemi questa autorità, che a chiunque io imporrò le mani, riceva il Spirito Santo. Allora Pietro (indignato con lui) sì li disse:
20 «Il tuo denaro sia teco in perdizione, poichè hai creduto che il dono di Dio si possa comprare a denaro!20 La pecunia tua sia teco in perdizione; poi che il dono di Dio pensi che si posseda (o che si possa comperare) per pecunia.
21 Tu non hai parte nè sorte in tutto questo, perchè il tuo cuore non è retto dinanzi a Dio.21 Non hai parte in questo fatto nè in questo dono; perciò che il tuo cuore non è diritto dinanzi a Dio.
22 Ravvediti dunque di questa tua malvagità; e prega Dio che, se è possibile, ti sia perdonata la mala intenzione del tuo cuore.22 Pèntiti adunque di questa tua nequizia; e prega Dio, se forse ti perdonasse questo iniquo, pensiero (e malvagio volere) del tuo cuore.
23 Io già ti veggo pieno d'amarissimo fiele e incatenato dalla iniquità».23 Chè (sappi ch' io) ti veggio in fiele d'amaritudine, e in obligazione (e in servitute) di (molta) iniquità.
24 E Simone rispose: «Pregate voi per me il Signore, affinchè nulla m'accada di quel che avete detto».24 Allora Simone (mago temendo) li disse: pregate voi per me Dio, che non mi mandi quello giudizio che voi dite che mi si conviene.
25 Quelli allora, resa la loro testimonianza e annunziata la parola del Signore, tornarono a Gerusalemme, evangelizzando molti paesi de' Samaritani.25 E (dopo queste cose) tornando gli apostoli in Ierusalem, predicavano per le città di Samaria la fede di Iesù Cristo.
26 Ma un angelo del Signore parlò a Filippo, e gli disse: «Lèvati, e va' in direzione di mezzogiorno, sulla strada che scende da Gerusalemme a Gaza; è deserta».26 E (in quelli tempi) l'angelo del Signore disse a Filippo sta su, e va contra al meridiano per la via che va da Ierusalem in Gazam; la quale è via deserta.
27 E' si levò e partì. Ed ecco un uomo Etiope, eunuco, ministro di Candace, regina degli Etiopi e sovrintendente di tutti i tesori di lei, il quale era stato a Gerusalemme per adorare;27 E andando, scontrossi con uno eunuco, potente barone di Candace, regina di Etiopia, il quale era ministro sopra tutte le sue ricchezze, ed era venuto in Ierusalem ad adorare.
28 e ora se ne tornava, seduto sul suo carro e leggendo il profeta Isaia.28 E tornavasi in su uno carro, e leggeva il libro d'Isaia profeta.
29 E lo Spirito disse a Filippo: «Affrettati, e raggiungi quel carro!».29 Allora il Spirito Santo disse [a Filippo]: corri, e aggiungiti a quello carro.
30 Filippo accorse, e udendo che leggeva il profeta Isaia, disse: «Capisci tu quel che leggi?».30 E correndo Filippo a esso, e udendolo leggere il predetto libro d' Isaia, sì gli disse: or intendi tu quello che tu leggi?
31 Quello gli rispose: «Come posso capirlo se nessuno me lo spiega?». E pregò Filippo che salisse su e si mettesse a sedere vicino a lui.31 E quello eunuco rispose: e come il posso io intendere, se altri non me lo insegna? Allora pregò Filippo, che salisse in sul carro e sedesse con lui.
32 Il passo della Scrittura che leggeva, era questo: «Lo han menato al macello come una pecora; e come un agnello muto dinanzi a colui che lo tosa, così egli non ha aperto la bocca.32 (E Filippo così facendo guardò, e vide che) elli leggeva nel detto libro quella parola e profezia la quale dice: come pecorella è menato ad esser ucciso, e come agnello che non aperse bocca a gridare quando è tonduto.
33 Nel suo abbassamento, gli fu negata giustizia. E chi descriverà la sua generazione, dopo che la sua vita è stata tolta dalla terra?».33 In umilità il suo giudicio è sublato; e la generazione sua chi potrà narrare? E la vita sua sarà tolta di terra.
34 L'eunuco disse a Filippo: «Ti prego; di chi parla qui il profeta?, di sè o di qualche altro?».34 E allora quello eunuco domandò Filippo, e disse: dimmi, pregoti di cui dice il profeta queste parole? di sè o d'altrui?
35 Allora Filippo cominciò a parlare, e cominciando da quella Scrittura, gli annunziò la buona novella di Gesù.35 Allora Filippo aperse la bocca (a predicare), e prendendo materia dalla predetta scrittura, sì gli predicò la fede (e la incarnazione) di Iesù.
36 E cammin facendo, arrivarono a una cert'acqua; e l'eunuco disse: «Ecco l'acqua; che m'impedisce ch'io sia battezzato?».36 E andando così per la via (avendo quello ricevuto il lume della fede), trovarono una certa acqua, e disse l' eunuco: ecco l'acqua; chi (mi) vieta, che non mi battezzi?
37 E Filippo rispose: «Se credi di tutto cuore, si può». Ed egli attestò: «Credo che Gesù Cristo è il Figlio di Dio».37 Allora rispose Filippo: se tu credi con tutto il tuo cuore, lecito è di battezzarti. E lo eunuco rispose: credo veramente che Iesù è Figliuolo di Dio.
38 Allora fece fermare il carro; discesero tutti e due nell'acqua, Filippo e l'eunuco, e quello lo battezzò.38 E fece stare fermo il carro; e discesero in quell' acqua insieme, e Filippo il battezzò.
39 Usciti dall'acqua, lo spirito del Signore rapì Filippo, e l'eunuco non lo vide più; ma felice continuò il suo cammino.39 E usciti che furono dell' acqua, il Spirito del Signore rapì Filippo, sì che l' eunuco non il vide più. E l' eunuco andava per la sua via gaudendo (e con letizia, conoscendo la grazia che Dio gli aveva fatta, tornandosi alle sue contrade).
40 Quanto a Filippo, si trovò in Azoto; e di là, evangelizzando tutte le città per le quali passava, arrivò a Cesarea.40 E Filippo [si] trovò poi in Azoto; e andava e predicava, insino che pervenne a Cesarea, il nome e la fede di Cristo per tutte quelle contrade.