Geremia 11
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BIBBIA CEI 2008 | BIBBIA VOLGARE |
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1 Questa parola fu rivolta dal Signore a Geremia: | 1 La parola che è detta a Ieremia dal Signore, dicente: |
2 «Riferisci agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme: Ascoltate le parole di questa alleanza! | 2 Ascolta le parole di questo patto, e parla alli uomini di Giuda e alli abitatori di Ierusalem. |
3 Dirai loro: Dice il Signore, Dio d’Israele: Maledetto l’uomo che non ascolta le parole di questa alleanza, | 3 E dirai a loro: questo dice il Signore Iddio d' Israel; maledetto quello uomo il quale non ascolterà le parole di questo patto, |
4 che io imposi ai vostri padri quando li feci uscire dalla terra d’Egitto, dal crogiolo di ferro, dicendo: “Ascoltate la mia voce ed eseguite quanto vi comando; allora voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio, | 4 lo quale pattuii colli vostri padri nel dì ch' io li menai della terra d' Egitto, della fornace del ferro, dicente: udite la mia voce, e fate tutte quelle cose ch' io vi comando, e sarete populo a me, e io sarò a voi Iddio, |
5 e potrò mantenere il giuramento fatto ai vostri padri di dare loro una terra dove scorrono latte e miele, come oggi possedete”». Io risposi: «Così sia, Signore!». | 5 acciò ch' io risusciti lo giuramento ch' io giurai a' vostri padri, ch' io dovea dare loro la terra che abbondava di latte e di miele, come è in questo dì. E risposi, e dissi: Amen, Signore. |
6 E il Signore mi disse: «Proclama tutte queste parole nelle città di Giuda e nelle strade di Gerusalemme, dicendo: Ascoltate le parole di questa alleanza e mettetele in pratica! | 6 E disse il Signore a me: grida con grande voce queste parole nelle città di Giuda, e dirai fuori di Ierusalem; udite le parole di questo patto, (e fatele) e osservatele. |
7 Poiché io più volte ho scongiurato i vostri padri quando li feci uscire dalla terra d’Egitto e fino ad oggi, ammonendoli premurosamente ogni giorno: “Ascoltate la mia voce!”. | 7 Però ch' io certificai li vostri padri dal dì ch' io li menai dalla terra d' Egitto insino a questo dì; la mattina per tempo io mi levai, e dissi: udite la voce mia. |
8 Ma essi non ascoltarono né prestarono orecchio; ognuno seguì la caparbietà del suo cuore malvagio. Perciò ho fatto ricadere su di loro tutte le parole di questa alleanza, che avevo ordinato loro di osservare e non osservarono». | 8 E non la udirono, e non chinarono le loro orecchie; ma andarono tutti colla pravità dello loro reo cuore; e puosi sopra loro tutte queste parole di questo patto, lo quale io comandai che faces?ono, e non feciono alcuna cosa. |
9 Il Signore mi disse: «Si è formata una congiura fra gli uomini di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme; | 9 E disse Iddio a me: trovata è la scongiurazione nelli uomini di Giuda, e nelli abitatori di Ierusalem. |
10 sono ritornati alle iniquità dei loro primi padri, che avevano rifiutato di ascoltare le mie parole, e anch’essi hanno seguito altri dèi per servirli. La casa d’Israele e la casa di Giuda hanno infranto l’alleanza che io avevo concluso con i loro padri. | 10 Tornati sono alle iniquitadi pristine de' suoi padri, i quali non volsono udire le mie parole; questi andarono di rietro alli altrui iddii, e servirono a loro; e la casa d' Israel e la casa di Giuda ha fatto tornare addietro lo mio patto, lo quale io pattuii (con loro cioè) colli loro padri. |
11 Perciò dice il Signore: Ecco, faccio venire su di loro una sventura alla quale non potranno sfuggire. Allora grideranno verso di me, ma io non li ascolterò; | 11 Per la qual cosa questo dice Iddio: ecco io inducerò sopra loro mali, de' quali non potranno uscire; e grideranno, e io non li esaudirò. |
12 allora le città di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme alzeranno grida agli dèi ai quali offrono incenso, ma quelli non li salveranno affatto nel tempo della loro sciagura. | 12 E anderanno le cittadi di Giuda e li abitatori di Ierusalem, e grideranno a coloro a' quali fanno sacrificio, e non salveranno loro nel tempo della loro afflizione. |
13 Poiché numerosi come le tue città sono i tuoi dèi, o Giuda; numerosi come le strade di Gerusalemme gli altari che avete eretto alla vergogna, altari per bruciare incenso a Baal. | 13 E secondo lo numero delle tue città erano i tuoi iddii, o Giuda; e secondo il numero delle tue vie, o Ierusalem, ponesti gli altari della (tua) confusione, altari per sacrificare a Baalim. |
14 Tu, poi, non pregare per questo popolo, non innalzare per esso suppliche e preghiere, perché non ascolterò quando mi invocheranno nella loro sventura. | 14 Tu dunque non voler pregare per questo populo, e pigliare per loro laude ovver orazione; però che non gli esaudirò nel tempo del loro clamore, [nel tempo della loro afflizione]. |
15 Che fa il mio diletto nella mia casa? Tu hai commesso azioni malvagie. Voti e carne di sacrifici allontanano forse da te la sventura, per poter ancora schiamazzare di gioia?». | 15 Or che è questo, che quello che amava, nella casa mia ha fatto molte fellonie? Or le carni sante non trarranno da te le tue malizie nelle quali tu ti se' gloriata. |
16 Ulivo verde, maestoso, era il nome che il Signore ti aveva imposto. Con grande strepito sono date al fuoco le sue foglie, e i suoi rami sono bruciati. | 16 Lo Signore tuo Iddio ti chiamò per nome oliva abbondevole, bella e fruttifera e delicata; e alla voce d'uno grande parlare lo fuoco s' accese in lei, e sono arsi tutti i suoi frutti. |
17 Il Signore degli eserciti che ti ha piantato annuncia la sventura contro di te, per la malvagità che hanno commesso a proprio danno Israele e Giuda, irritandomi con il bruciare incenso a Baal. | 17 E Iddio delli esèrciti, lo quale ti piantò, sì parlò (e disse) sopra te male, per li mali della casa d'Israel e della casa di Giuda, li quali fecero a sè a provocarmi, sacrificando a Baalim. |
18 Il Signore me lo ha manifestato e io l’ho saputo; mi ha fatto vedere i loro intrighi. | 18 Ma tu, Iddio, mi dimostrasti, e io conobbi; tu mi dimostrasti li loro istudii. |
19 E io, come un agnello mansueto che viene portato al macello, non sapevo che tramavano contro di me, e dicevano: «Abbattiamo l’albero nel suo pieno vigore, strappiamolo dalla terra dei viventi; nessuno ricordi più il suo nome». | 19 E io stetti quasi come agnello mansueto, lo quale si porta a uccidere per sacrificio; e non conobbi, però che pensarono sopra me consigli, dicendo: mettiamo lo legno nel suo pane, e diradichiamolo della terra de viventi, e del suo nome non sia memoria. |
20 Signore degli eserciti, giusto giudice, che provi il cuore e la mente, possa io vedere la tua vendetta su di loro, poiché a te ho affidato la mia causa. | 20 E tu, Iddio Sabaot, il quale giudichi giustamente, il quale provi le reni e i cuori, veggia vendetta io di loro; a te io hoe rivelato lo mio piato. |
21 Riguardo agli uomini di Anatòt che vogliono la mia vita e mi dicono: «Non profetare nel nome del Signore, se no morirai per mano nostra», | 21 Perciò dice questo Iddio alli uomini di Anatot, i quali addomandano l'anima tua, e dicono: non profeterai nel nome di Dio, e non morrai nelle mani nostre. |
22 così dice il Signore degli eserciti: «Ecco, li punirò. I loro giovani moriranno di spada, i loro figli e le loro figlie moriranno di fame. | 22 Perciò questo dice Iddio Signore delli esèrciti: ecco io visiterò sopra loro; li loro giovani morranno di coltello; e li loro figliuoli e figliuole sì morranno di fame. |
23 Non rimarrà di loro alcun superstite, perché manderò la sventura contro gli uomini di Anatòt nell’anno del loro castigo». | 23 E non rimarrà niente di loro; io inducerò (e porrò) male sopra alli uomini di Anatot, l'anno della loro visitazione. |