Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Iudicum 5


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Cecineruntque Debbora et Barac filius Abinoëm in illo die, dicentes :1 E cantarono in quello dì Debora e Barac figliuolo di Abinoem, e sì dissono;
2 Qui sponte obtulistis de Israël animas vestras ad periculum,
benedicite Domino.
2 Tutti voi i quali (deste e) offeriste oggi per propria volontade le vostre anime a pericolo, benedite Iddio Signore.
3 Audite, reges ; auribus percipite, principes :
ego sum, ego sum, quæ Domino canam,
psallam Domino Deo Israël.
3 Udite, re; e pigliate colle vostre orecchie, o voi principi; io sono, lo quale canterò a Dio Signore (il giubilo) e sonerò dinanzi da Dio d' Israel.
4 Domine, cum exires de Seir,
et transires per regiones Edom,
terra mota est,
cælique ac nubes distillaverunt aquis.
4 O Signore Iddio, uscendo tu di Seir e passando su per le contrade di Edon, la terra si mosse; e le nuvole incomincioro a gittare gocciole d' acqua.
5 Montes fluxerunt a facie Domini,
et Sinai a facie Domini Dei Israël.
5 Tutti i monti corsero inanzi alla faccia di Dio, e Sinai dalla faccia di Dio Signore d' Israel.
6 In diebus Samgar filii Anath,
in diebus Jahel quieverunt semitæ :
et qui ingrediebantur per eas,
ambulaverunt per calles devios.
6 Nelli dì di Samgar figliuolo di Anat, e nelli dì di Iael, sì si riposarono le viottole; e quelli che entravano per quelle, sì andarono poi per calli i quali sì erano fuori della via (cioè per cotali luoghi nascosti).
7 Cessaverunt fortes in Israël, et quieverunt :
donec surgeret Debbora,
surgeret mater in Israël.
7 E vennero e reposaronsi gli uomini forti d' Israel, d' insino a tanto che si levò suso Debora, e levossi la madre in Israel.
8 Nova bella elegit Dominus,
et portas hostium ipse subvertit :
clypeus et hasta si apparuerint
in quadraginta millibus Israël.
8 Nuove battaglie elesse Iddio Signore, e le porte de' nostri nemici cacciò a terra; il scudo e la lancia sì apparve in mano a quaranta migliaia di uomini in Israel.
9 Cor meum diligit principes Israël :
qui propria voluntate obtulistis vos discrimini,
benedicite Domino.
9 Il mio cuore ama i principi d' Israel: o voi, che per propria vostra volontà vi metteste (e poneste alla morte e) al pericolo, benedite (e ringraziate) Iddio Signore.
10 Qui ascenditis super nitentes asinos,
et sedetis in judicio,
et ambulatis in via,
loquimini.
10 Voi i quali andate in su asini grassi e puliti (e delicati), e sedete (e istate) a tenere giudicio (e ragione), e andate per la via, (favellate e) dite:
11 Ubi collisi sunt currus,
et hostium suffocatus est exercitus,
ibi narrentur justitiæ Domini,
et clementia in fortes Israël :
tunc descendit populus Domini ad portas,
et obtinuit principatum.
11 Ove sono atterrati i carri armati (e guasti) ove sono affogati tutti quelli dell' oste de' nemici, qui si dicano le giustizie di Dio Signore e la sua clemenza (e benignità) nelli forti della città d' Israel: e allora iscese giuso il popolo di Dio Signore alle porte, e si prese il principato (e signoria).
12 Surge, surge Debbora ;
surge, surge, et loquere canticum :
surge Barac, et apprehende captivos tuos, fili Abinoëm.
12 Lièvati, lièvati suso, Debora; lièvati, lièvati suso, e favella di questo canto: lièvati suso, Barac figliuolo di Abinoem, e piglia i tuoi pregioni.
13 Salvatæ sunt reliquiæ populi :
Dominus in fortibus dimicavit.
13 Le reliquie del popolo (cioè quegli i quali erano rimasi) sono salvati (e liberati); Iddio Signore con li forti fue vittorioso.
14 Ex Ephraim delevit eos in Amalec,
et post eum ex Benjamin in populos tuos, o Amalec :
de Machir principes descenderunt,
et de Zabulon qui exercitum ducerent ad bellandum.
14 Di Efraim sì spense (e uccise) loro in Amalec, e dopo lui di Beniamin nelli tuoi popoli, o Amalec; (della città) di Machir vennero giuso i principi, e di Zabulon, i quali menassero l'oste a combattere.
15 Duces Issachar fuere cum Debbora,
et Barac vestigia sunt secuti,
qui quasi in præceps ac barathrum se discrimini dedit :
diviso contra se Ruben,
magnanimorum reperta est contentio.
15 I duchi d' Issacar sì furono con Debora (e seguitarono), e andarono dietro a Barac, il quale si mise (e diede) a pericolo e alla morte; diviso contro lui Ruben, si manifesta la contenzione de' magnanimi.
16 Quare habitas inter duos terminos,
ut audias sibilos gregum ?
diviso contra se Ruben,
magnanimorum reperta est contentio.
16 Perchè abiti tra due termini per udire (il canto e il suono e) il sufolare delle greggie (del bestiame)? diviso contro a lui Ruben, si manifesta la contenzione de' magnanimi.
17 Galaad trans Jordanem quiescebat,
et Dan vacabat navibus :
Aser habitabat in littore maris,
et in portubus morabatur.
17 Galaad di là dal (fiume) Giordano si riposava, e Dan si stava a navicare. Aser si stava alla riva del mare, e istava in su li porti.
18 Zabulon vero et Nephthali obtulerunt animas suas morti
in regione Merome.
18 Ma Zabulon e Neftali sì puosono alla morte l'anime loro nelle contrade di Merome.
19 Venerunt reges et pugnaverunt :
pugnaverunt reges Chanaan
in Thanach juxta aquas Mageddo,
et tamen nihil tulere prædantes.
19 Vennero i re, e combatterono; combatterono i re di Canaan in Tanac a lato all' acque di Mageddo; ma con tutto ciò non tolsero nulla rubando.
20 De cælo dimicatum est contra eos :
stellæ manentes in ordine et cursu suo,
adversus Sisaram pugnaverunt.
20 Dal cielo fu la vittoria contro a loro; e stando le stelle nell' ordine loro, combatterono contro a Sisara.
21 Torrens Cison traxit cadavera eorum,
torrens Cadumim, torrens Cison :
conculca, anima mea, robustos.
21 Il torrente (dell' acqua) di Cison ne menoe i loro corpi morti, lo torrente di Cadumim, lo torrente di Cison; sottometti, anima mia, gli uomini robusti (e forti).
22 Ungulæ equorum ceciderunt, fugientibus impetu,
et per præceps ruentibus fortissimis hostium.
22 L' unghie de' cavalli caddero, fuggendo troppo forte per luoghi pericolosi, cadendo intra i fortissimi de' loro nemici.
23 Maledicite terræ Meroz, dixit angelus Domini :
maledicite habitatoribus ejus,
quia non venerunt ad auxilium Domini,
in adjutorium fortissimorum ejus.
23 Maledite la terra di Meroz, disse l'Angelo di Dio, maledite a' suoi abitatori, imperciò che non vennero in aiuto di Dio Signore, e in aiuto de' suoi uomini fortissimi.
24 Benedicta inter mulieres Jahel uxor Haber Cinæi,
et benedicatur in tabernaculo suo.
24 Benedetta sia tra le femine Iael moglie di Aber Cineo, e sia benedetta nel suo tabernacolo.
25 Aquam petenti lac dedit,
et in phiala principum obtulit butyrum.
25 A colui che domandò bere acqua, sì diede latte; e nella guastarda de' principi sì gli porse il butiro.
26 Sinistram manum misit ad clavum,
et dexteram ad fabrorum malleos.
Percussitque Sisaram quærens in capite vulneri locum,
et tempus valide perforans :
26 Colla mano manca prese il chiavistello, e colla ritta il martello de' fabri; e sì percosse Sisara, cercando nel capo luogo di ferire, e forandogli fortemente la tempia.
27 inter pedes ejus ruit ; defecit, et mortuus est :
volvebatur ante pedes ejus,
et jacebat exanimis et miserabilis.
27 Tra' [suoi] piedi cadde e venne meno e morì; innanzi a' suoi piedi si voltava, e istava in terra, morto e misero.
28 Per fenestram respiciens, ululabat mater ejus :
et de cœnaculo loquebatur :
Cur moratur regredi currus ejus ?
quare tardaverunt pedes quadrigarum illius ?
28 Ragguardando per la finestra, sì istrideva la sua madre, e parlava della sala da cenare, e dicea perchè sì indugia di tornare il suo carro? perchè hanno tanto tardato di tornare i suoi carri?
29 Una sapientior ceteris uxoribus ejus,
hæc socrui verba respondit :
29 Ma. una, più savia tra tutte le altre mogli, respuose queste parole alla suocera sua:
30 Forsitan nunc dividit spolia,
et pulcherrima feminarum eligitur ei :
vestes diversorum colorum Sisaræ traduntur in prædam,
et supellex varia ad ornanda colla congeritur.
30 Forse che ora divide la robba; e una delle più belle femine che vi sono sì gli si elegge (e piglia); vestimenta di diversi colori sono (portate e) date a Sisara in preda, e varie masserizie (e belle e) per ornamento di (gola e di) collo si piglia.
31 Sic pereant omnes inimici tui, Domine :
qui autem diligunt te, sicut sol in ortu suo splendet, ita rutilent.
31 Così periscano (e vengano meno), o Dio Signore, tutti i tuoi nemici; ma coloro i quali t' amano, come il sole riluce (e risplende) quando si lieva, così risplendano.
32 Quievitque terra per quadraginta annos.32 E riposossi la terra (e istette in pace) XL anni.