Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Ezechielis 32


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Et factum est, duodecimo anno, in mense duodecimo, in una mensis : factum est verbum Domini ad me, dicens :1 E fu fatto nel duodecimo anno, nel mese duodecimo, a dì primo del mese, che Iddio disse a me:
2 Fili hominis, assume lamentum super Pharaonem regem Ægypti, et dices ad eum : Leoni gentium assimilatus es,
et draconi qui est in mari :
et ventilabas cornu in fluminibus tuis,
et conturbabas aquas pedibus tuis,
et conculcabas flumina earum.
2 O figliuolo d' uomo, piglia lamento sopra Faraone, re d'Egitto, e dirai a lui: tu se' assomigliato allo leone delle genti, e allo drago lo quale è nel mare; e ventolavi col corno nei fiumi tuoi, e turbavi l'acque con i tuoi piedi, e conculcavi li loro fiumi.
3 Propterea hæc dicit Dominus Deus :
Expandam super te rete meum in multitudine populorum multorum,
et extraham te in sagena mea.
3 Però questo dice lo Signore Iddio: io spanderò sopra te la mia rete nella moltitudine de' miei popoli, e trarrotti fuori colla mia sagena.
4 Et projiciam te in terram ;
super faciem agri abjiciam te :
et habitare faciam super te omnia volatilia cæli,
et saturabo de te bestias universæ terræ.
4 E gitterotti in terra; io ti gitterò sopra la faccia del campo, e farò abitare sopra a te tutti li uccelli del cielo, e farò di te tutte le bestie della terra sazie.
5 Et dabo carnes tuas super montes,
et implebo colles tuos sanie tua.
5 E porrò le tue carni sopra li monti, ed empierò li colli della tua bruttura.
6 Et irrigabo terram fœtore sanguinis tui super montes,
et valles implebuntur ex te.
6 E bagnerò (tutta) la terra del fetore del tuo sangue, e anche li monti e le valli si riempieranno di te.
7 Et operiam, cum extinctus fueris, cælum,
et nigrescere faciam stellas ejus :
solem nube tegam,
et luna non dabit lumen suum.
7 E coprirò lo cielo, quando sarai stato estinto, e farò diventare nere le stelle del cielo; e coprirò lo sole col nuvolo, e la luna non darà lo suo lume.
8 Omnia luminaria cæli mœrere faciam super te,
et dabo tenebras super terram tuam,
dicit Dominus Deus,
cum ceciderint vulnerati tui in medio terræ,
ait Dominus Deus.
8 E farò dolere sopra di te tutti li luminari del cielo, e darò le tenebre sopra la tua terra, dice lo Signore Iddio, quando cadranno feriti ... dice lo Signor Iddio.
9 Et irritabo cor populorum multorum,
cum induxero contritionem tuam in gentibus super terras quas nescis.
9 E commoverò a ira lo cuore di molti popoli, quando averò indotto la tua contrizione nelle genti sopra le terre le quali tu non sai.
10 Et stupescere faciam super te populos multos,
et reges eorum horrore nimio formidabunt super te,
cum volare cœperit gladius meus super facies eorum :
et obstupescent repente singuli pro anima sua in die ruinæ tuæ.
10 E faró maravigliare sopra te molti popoli; e li loro re con molto spaventamento temeranno sopra te (per tutte le tue iniquitadi le quali tu hai adoperate), quando lo mio coltello averà incominciato a volare sopra le loro faccie; ciascuni staranno ismemorati per l'anima sua nello di della tua ruina.
11 Quia hæc dicit Dominus Deus :
Gladius regis Babylonis veniet tibi.
11 Però che questo dice lo Signore Iddio: lo coltello dello re di Babilonia verrà a te.
12 In gladiis fortium dejiciam multitudinem tuam :
inexpugnabiles omnes gentes hæ,
et vastabunt superbiam Ægypti,
et dissipabitur multitudo ejus.
12 E caccerò la tua moltitudine tra li coltelli de' forti; tutte queste genti sono inespugnabili, e guasteranno la superbia d' Egitto, e la sua moltitudine sarà dissipata.
13 Et perdam omnia jumenta ejus,
quæ erant super aquas plurimas :
et non conturbabit eas pes hominis ultra,
neque ungula jumentorum turbabit eas.
13 E ucciderò tutti i suoi giumenti, li quali erano sopra molte acque; e lo piede dell' uomo non le turberà più, nè l' unghia delli giumenti.
14 Tunc purissimas reddam aquas eorum,
et flumina eorum quasi oleum adducam,
ait Dominus Deus,
14 Allora io farò l' acque [loro] purissime, e li loro fiumi farò come l' olio, dice lo Signore Iddio,
15 cum dedero terram Ægypti desolatam :
deseretur autem terra a plenitudine sua
quando percussero omnes habitatores ejus :
et scient quia ego Dominus.
15 quando io averò fatta la terra d' Egitto desolata; e la terra sarà abbandonata dalla sua plenitudine, quando io averò percossi tutti i suoi abitatori; e sapranno ch' io sono Iddio Signore.
16 Planctus est, et plangent eum :
filiæ gentium plangent eum :
super Ægyptum et super multitudinem ejus plangent eum,
ait Dominus Deus.
16 Pianto è, e piagneranno lui; e piagneranno le figliuole delle genti, e piagneranno sopra Egitto e sopra la sua moltitudine, dice lo Signore Iddio.
17 Et factum est in duodecimo anno, in quintadecima mensis : factum est verbum Domini ad me, dicens :17 E disse Iddio a me nel duodecimo anno, nel XV dì del mese:
18 Fili hominis, cane lugubre super multitudinem Ægypti :
et detrahe eam ipsam, et filias gentium robustarum, ad terram ultimam,
cum his qui descendunt in lacum.
18 O figliuolo d' uomo, canta lo verso istrazievole sopra la moltitudine d' Egitto, e biàsimala lei e le figliuole delle genti robuste, alla terra ultima, con quelli che iscendono nello lago (cioè nello inferno).
19 Quo pulchrior es ?
descende, et dormi cum incircumcisis.
19 Quanto più bello sei? discendi, e dormi colli incirconcisi.
20 In medio interfectorum gladio cadent ;
gladius datus est :
attraxerunt eam et omnes populos ejus.
20 Nel mezzo delli morti cadranno di coltello; lo coltello è dato; e tirarono lei e tutti i suoi popoli.
21 Loquentur ei potentissimi robustorum de medio inferni,
qui cum auxiliatoribus ejus descenderunt,
et dormierunt incircumcisi interfecti gladio.
21 Parleranno a lei li potentissimi tra li robusti del mezzo dello inferno, li quali discesono colli suoi aiutatori, e incirconcisi dormirono, morti di coltello.
22 Ibi Assur, et omnis multitudo ejus :
in circuitu illius sepulchra ejus,
omnes interfecti, et qui ceciderunt gladio.
22 Assur è ivi, e tutta la sua moltitudine; nel circuito suo sono li sepolcri loro; tutti li morti, e quelli che caddono di coltello.
23 Quorum data sunt sepulchra in novissimis laci,
et facta est multitudo ejus per gyrum sepulchri ejus :
universi interfecti, cadentesque gladio,
qui dederant quondam formidinem in terra viventium.
23 Li sepolcri de' quali sono dati a' novissimi luoghi dello lago (cioè dello inferno); e la sua moltitudine fu fatta per lo circuito dello sepolcro suo; tutti li morti, cadenti di coltello, i quali aveano data la sua fortezza nella terra de' viventi.
24 Ibi Ælam, et omnis multitudo ejus per gyrum sepulchri sui :
omnes hi interfecti, ruentesque gladio,
qui descenderunt incircumcisi ad terram ultimam ;
qui posuerunt terrorem suum in terra viventium,
et portaverunt ignominiam suam cum his qui descendunt in lacum.
24 Quivi è Elam, e tutta la sua moltitudine per lo giro del suo sepolcro; tutti questi morti, e cadenti di coltello, i quali discesono incirconcisi alla terra ultima; i quali puosono il loro ispaventamento nella terra de' viventi, e portarono la loro vergogna con quelli che discesono nello lago (cioè nello inferno).
25 In medio interfectorum
posuerunt cubile ejus in universis populis ejus :
in circuitu ejus sepulchrum illius :
omnes hi incircumcisi, interfectique gladio.
Dederunt enim terrorem suum in terra viventium,
et portaverunt ignominiam suam cum his qui descendunt in lacum :
in medio interfectorum positi sunt.
25 Puosono lo suo letto nel mezzo delli morti in tutti li [suoi] popoli; nel suo circuito fue lo suo sepolcro; tutti questi incirconcisi morti, e li cadenti di coltello; diedono spaventamento nella terra de'viventi, e portarono la loro vergogna con quelli che discesono nello lago; e sono posti nel mezzo de' morti.
26 Ibi Mosoch et Thubal, et omnis multitudo ejus :
in circuitu ejus sepulchra illius :
omnes hi incircumcisi, interfectique et cadentes gladio,
quia dederunt formidinem suam in terra viventium.
26 Ivi è Mosoc (cioè una terra) e Tubal (cioè un' altra terra) e tutta la sua moltitudine; nel suo circuito puosono i loro sepolcri; tutti questi incirconcisi e morti e che cadeano di coltello, però che diedono la paura loro nella terra de' viventi; (cioè questo, che si dice ultima terra, si è la morte dello inferno; però che non si trova niuna terra poi; e questi che si dicono i morti e cadenti di coltello, per li morti s' intendono i morti della sua morte, e quelli che cadono di coltello s' intendono i morti di coltello).
27 Et non dormient cum fortibus,
cadentibusque, et incircumcisis,
qui descenderunt ad infernum cum armis suis,
et posuerunt gladios suos sub capitibus suis,
et fuerunt iniquitates eorum in ossibus eorum :
quia terror fortium facti sunt in terra viventium.
27 E non dormiranno colli (morti) forti e colli cadenti e colli incirconcisi, i quali discesono nello inferno colle loro armi, e puosono i loro coltelli sotto i loro capi, e le loro iniquitadi sì furono nelle loro ossa, però che furono fatti ispavento de' forti nella terra de' viventi.
28 Et tu ergo in medio incircumcisorum contereris,
et dormies cum interfectis gladio.
28 Adunque e tu sarai ispezzato nel mezzo delli incirconcisi, e dormirai colli morti di coltello (che dormirono colli incirconcisi).
29 Ibi Idumæa, et reges ejus, et omnes duces ejus,
qui dati sunt cum exercitu suo cum interfectis gladio,
et qui cum incircumcisis dormierunt,
et cum his qui descendunt in lacum.
29 Quivi è Idumea e li suoi re e tutti i suoi duchi, i quali sono posti collo suo esèrcito colli morti di coltello, e che dormirono colli incirconcisi e con quelli che discesono nello lago (cioè nello inferno).
30 Ibi principes aquilonis omnes, et universi venatores,
qui deducti sunt cum interfectis, paventes,
et in sua fortitudine confusi :
qui dormierunt incircumcisi
cum interfectis gladio,
et portaverunt confusionem suam
cum his qui descendunt in lacum.
30 Quivi tutti li principi d' aquilone, e tutti li universi cacciatori, i quali furono (tutti) menati colli morti, tementi e confusi nella sua fortezza; i quali dormirono (colli) incirconcisi (e) colli morti di coltello, e portarono la loro confusione con quelli che discenderono nello lago (cioè nello inferno).
31 Vidit eos Pharao, et consolatus est
super universa multitudine sua,
quæ interfecta est gladio :
Pharao, et omnis exercitus ejus,
ait Dominus Deus.
31 E Faraone li vide, e fu consolato sopra la universa moltitudine sua, la quale fue morta di coltello; Faraone e tutto lo suo esercito, disse lo Signore Iddio;
32 Quia dedi terrorem meum in terra viventium,
et dormivit in medio incircumcisorum cum interfectis gladio :
Pharao, et omnis multitudo ejus,
ait Dominus Deus.
32 però che diede lo suo spaventamento nella terra de' viventi; e dormie nel mezzo delli incirconcisi colli morti di coltello, Faracne e tutta la sua moltitudine, dice lo Signore Iddio.