Scrutatio

Domenica, 2 giugno 2024 - Santi Marcellino e Pietro ( Letture di oggi)

Levítivo 20


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Locutusque est Dominus ad Moysen, dicens :1 Parlò Iddio a Moisè, e dissegli:
2 Hæc loqueris filiis Israël : Homo de filiis Israël, et de advenis qui habitant in Israël, si quis dederit de semine suo idolo Moloch, morte moriatur : populus terræ lapidabit eum.2 Parlerai queste parole alli figliuoli d'Israel: nullo uomo del popolo d'Israel e de' forestieri, che sarà nel popolo, dia della sua progenie allo idolo Moloc: e se alcuno gliene desse, morrà inconta nente; il popolo della terra il lapiderà.
3 Et ego ponam faciem meam contra illum : succidamque eum de medio populi sui, eo quod dederit de semine suo Moloch, et contaminaverit sanctuarium meum, ac polluerit nomen sanctum meum.3 E la faccia mia porrò contra di lui, e leve rollo di mezzo del popolo suo; però ch' hae offerto dello seme suo a Moloc, e hae contaminato lo santuario mio, e hae polluto lo mio santo nome.
4 Quod si negligens populus terræ, et quasi parvipendens imperium meum, dimiserit hominem qui dedit de semine suo Moloch, nec voluerit eum occidere :4 E se sarà alcuno che non tenga questo comandamento, e facciane poca estimazione, e lasserà l'uomo il quale avrà dato del seme suo a Moloc, e non l'avrà voluto uccidere,
5 ponam faciem meam super hominem illum, et super cognationem ejus, succidamque et ipsum, et omnes qui consenserunt ei ut fornicarentur cum Moloch, de medio populi sui.5 io porrò la mia faccia contra lui e contra lo suo parentado, (e leverollo) e taglierollo, e tutti quelli che consentirono a lui ch' ei commettesse idolatria con Moloc, del mezzo del popolo suo.
6 Anima, quæ declinaverit ad magos et ariolos, et fornicata fuerit cum eis, ponam faciem meam contra eam, et interficiam illam de medio populi sui.6 L'uomo che anderae ad indovini e a maghi, e farà con loro malie, io porrò la mia faccia contro di lui, e ucciderollo (nel luogo, cioè) nel mezzo del popolo suo.
7 Sanctificamini et estote sancti, quia ego sum Dominus Deus vester.7 Vivete santamente e siate santi, perciò ch' io sono (santo, dice) Iddio.
8 Custodite præcepta mea, et facite ea : ego Dominus qui sanctifico vos.8 Osservate i miei comandamenti, e fategli; e io sono Iddio, che vi santificherò.
9 Qui maledixerit patri suo, aut matri, morte moriatur : patri matrique maledixit : sanguis ejus sit super eum.
9 Chi maledirà lo padre o la madre sua, sia morto. E chi maledirà lo padre e la madre, il sangue suo sarà sopra di lui.
10 Si mœchatus quis fuerit cum uxore alterius, et adulterium perpetraverit cum conjuge proximi sui, morte moriantur et mœchus et adultera.10 E chi giacerà colla moglie d'altrui, e commetterà adulterio colla moglie del prossimo suo, muoia di morte lo adultero e la adultera.
11 Qui dormierit cum noverca sua, et revelaverit ignominiam patris sui, morte moriantur ambo : sanguis eorum sit super eos.11 E chi dormirà colla matrigna sua, e rivelerà la vergogna del padre suo, muoiano di morte amendue; e lo sangue suo sia sopra di loro.
12 Si quis dormierit cum nuru sua, uterque moriatur, quia scelus operati sunt : sanguis eorum sit super eos.12 E se alcuno dormirà colla nuora sua, muo iano amendue; perciò che hanno commesso grande scelerazione. E lo sangue suo sia sopra di loro.
13 Qui dormierit cum masculo coitu femineo, uterque operatus est nefas : morte moriantur : sit sanguis eorum super eos.13 Chi dormirà con mascolo in coito femineo, tutti due hanno fatto uno grande peccato, e amen due muoiano; e lo sangue suo sia sopra loro.
14 Qui supra uxorem filiam, duxerit matrem ejus, scelus operatus est : vivus ardebit cum eis, nec permanebit tantum nefas in medio vestri.14 E (chi sarà colui il quale) condurrà la figliuola sopra la moglie sua madre, ha fatto grande scele rità; vivo arderà con loro, e non rimanga tanto peccato nel mezzo di voi.
15 Qui cum jumento et pecore coierit, morte moriatur : pecus quoque occidite.15 E chi si congiungerà con bestia si mora; e la bestia sia morta.
16 Mulier, quæ succubuerit cuilibet jumento, simul interficietur cum eo : sanguis eorum sit super eos.16 E la femina che si congiugnerà con bestia sia morta colla bestia; e lo sangue suo sia sopra di lei.
17 Qui acceperit sororem suam filiam patris sui, vel filiam matris suæ, et viderit turpitudinem ejus, illaque conspexerit fratris ignominiam, nefariam rem operati sunt : occidentur in conspectu populi sui, eo quod turpitudinem suam mutuo revelaverint, et portabunt iniquitatem suam.17 E chi userà colla sorella, figliuola del padre suo o della madre sua, e vederà la sua vergogna, ed essa considererà la ignominia del fratello, hanno operati una sceleste cosa; siano morti amendue nel mezzo del popolo suo, però ch' hanno amendue fatto cosa scelerata; e porteranno la loro iniquità.
18 Qui coierit cum muliere in fluxu menstruo, et revelaverit turpitudinem ejus, ipsaque aperuerit fontem sanguinis sui, interficientur ambo de medio populi sui.18 Chi si congiugnerà colla femina la quale abbia il menstruo, e rivelerà la turpitudine sua, e lei avrà aperto lo fonte del suo sangue, siano morti amendue nel mezzo del popolo suo.
19 Turpitudinem materteræ et amitæ tuæ non discooperies : qui hoc fecerit, ignominiam carnis suæ nudavit ; portabunt ambo iniquitatem suam.19 La turpitudine della sorella di tua madre, ovver tua amita, non discoprire. Chi questo farà, ha discoperto la ignominia della sua carne; amendue porteranno la sua iniquitade.
20 Qui coierit cum uxore patrui vel avunculi sui, et revelaverit ignominiam cognationis suæ, portabunt ambo peccatum suum : absque liberis morientur.20 Chi giacerà con la moglie del fratello di suo padre, ovver del suo avuncolo, e rivelerà la igno minia della sua cognazione, amendue porteranno la sua iniquità; e moriranno senza figliuoli.
21 Qui duxerit uxorem fratris sui, rem facit illicitam : turpitudinem fratris sui revelavit : absque liberis erunt.
21 Chi conducerà la moglie del suo fratello, fa una cosa illicita; rivelò la turpitudine del suo fratello; saranno senza figliuoli.
22 Custodite leges meas, atque judicia, et facite ea : ne et vos evomat terra quam intraturi estis et habitaturi.22 (E però io vi dico:) osservate le mie leggi, e li miei comandamenti servate, acciò che la terra ch' io vi darò vi riceva.
23 Nolite ambulare in legitimis nationum, quas ego expulsurus sum ante vos. Omnia enim hæc fecerunt, et abominatus sum eas.23 Non anderete con quella gente ch' io caccerò dinnanzi a voi, perciò che loro fecero tutte queste cose le quali io vi vietai; perciò ch' io gli caccerò dinnanzi da voi.
24 Vobis autem loquor. Possidete terram eorum, quam dabo vobis in hæreditatem, terram fluentem lacte et melle. Ego Dominus Deus vester, qui separavi vos a ceteris populis.24 E perciò parlo a voi: possedete la terra loro, la quale io vi darò in eredità, che germinerà latte e miele. Io sono lo vostro Iddio, il quale v'ha separati dalli altri popoli.
25 Separate ergo et vos jumentum mundum ab immundo, et avem mundam ab immunda : ne polluatis animas vestras in pecore, et avibus, et cunctis quæ moventur in terra, et quæ vobis ostendi esse polluta.25 Separate dunque voi lo animal mondo e l'uccello mondo dallo immondo, e non deturpate l'anime vostre nelle pecore e negli uccelli e in tutte le cose che si muovono sopra la terra, e che io vi mostrai esser immonde.
26 Eritis mihi sancti, quia sanctus sum ego Dominus, et separavi vos a ceteris populis, ut essetis mei.26 (Se voi osserverete queste cose), mi sarete santi; però ch' io son santo Signore, e sì vi separai dagli altri popoli, acciò che voi siate miei.
27 Vir, sive mulier, in quibus pythonicus, vel divinationis fuerit spiritus, morte moriantur : lapidibus obruent eos : sanguis eorum sit super illos.27 L'uomo ovver la femina, ne' quali sarà spirito di indovinamento, siano morti; e siano lapidati, e lo sangue loro sia sopra essi.