Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Isaiæ 17


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Onus Damasci. Ecce Damascus desinet esse civitas,
et erit sicut acervus lapidum in ruina.
1 Lo carico di Damasco. Ecco che Damasco non sarà più città, e sarà come uno monte di pietre nella rovina.
2 Derelictæ civitates Aroër
gregibus erunt,
et requiescent ibi, et non erit qui exterreat.
2 Le città di Aroer saranno abbandonate (e lasciate) alli greggi, e riposerannosi ivi, e non sarà chi li spaventi.
3 Et cessabit adjutorium ab Ephraim,
et regnum a Damasco ;
et reliquiæ Syriæ
sicut gloria filiorum Israël erunt,
dicit Dominus exercituum.
3 E lo adiutorio sì cesserà da Efraim, e lo regno di Damasco, e lo rimanente di Siria; e saranno come gloria de' figliuoli d' Israel: dice lo Signore delli eserciti.
4 Et erit in die illa :
attenuabitur gloria Jacob,
et pinguedo carnis ejus marcescet.
4 E sarà in quello dì, che la gloria di Iacob si scemerà, e la grassezza della sua [carne] infraciderà.
5 Et erit sicut congregans in messe quod restiterit,
et brachium ejus spicas leget ;
et erit sicut quærens spicas
in valle Raphaim.
5 E sarà sì come lo radunante nella ricolta che sarà restata, e lo suo braccio ricoglierà le spiche; e sarà come quello che domandava le spiche nella valle di Rafaim.
6 Et relinquetur in eo sicut racemus et sicut excussio oleæ
duarum vel trium olivarum in summitate rami,
sive quatuor aut quinque in cacuminibus ejus fructus ejus,
dicit Dominus Deus Israël.
6 E sarà lasciato in quello quasi come uno grappo, e come lo premimento dell' olio di due o di tre olive nella sommitade (cioè nella cima), e nell'altezza sarà forse tre o quattro frutti (nelle sommità loro sarà li frutti loro), dice lo Signore d'Israel.
7 In die illa inclinabitur homo ad
factorem suum,
et oculi ejus ad Sanctum Israël respicient ;
7 In quel dì si chinerà l' uomo al suo fattore, e li suoi occhi riguarderanno allo santo d' Israel.
8 et non inclinabitur ad altaria quæ fecerunt manus ejus ;
et quæ operati sunt digiti ejus non respiciet
lucos et delubra.
8 E non si inclinerà alli altari, li quali hanno fatto le sue mani, e a quello che hanno operato li suoi digiti; non guarderà li boschi e li templi.
9 In die illa erunt civitates fortitudinis ejus
derelictæ sicut aratra, et segetes
quæ derelictæ sunt a facie filiorum Israël ;
et eris deserta.
9 In quello tempo saranno abbandonate le città delle fortezze sue, sì come li aratri e le biade che furono abbandonate dalla faccia de' figliuoli d' Israel; e sarai deserta.
10 Quia oblitus es Dei salvatoris tui,
et fortis adjutoris tui non es recordata :
propterea plantabis plantationem fidelem,
et germen alienum seminabis ;
10 Però che tu hai dimenticato lo tuo Salvatore, e non ti sei ricordata del tuo forte aiuto; e però tu pianterai le piantagioni fedeli, e seminerai lo germoglio fedele.
11 in die plantationis tuæ labrusca,
et mane semen tuum florebit ;
ablata est messis in die hæreditatis,
et dolebit graviter.
11 Nel dì della planta tua la lambrusca, e di mattina lo tuo seme fiorirà; la ricolta è tolta via nelli di della ereditade, e dolerassi gravemente.
12 Væ multitudini populorum multorum,
ut multitudo maris sonantis ;
et tumultus turbarum,
sicut sonitus aquarum multarum.
12 Guai alla moltitudine de' molti populi, che suona si come moltitudine del mare; e (come) lo tumulto delle turbe, come suono di molte acque (allaganti).
13 Sonabunt populi sicut sonitus aquarum inundantium,
et increpabit eum, et fugiet procul ;
et rapietur sicut pulvis montium a facie venti,
et sicut turbo coram tempestate.
13 Soneranno i popoli, sì come lo suono di molte acque soprabondanti, e riprenderà quello, e fuggirà dalla lunga; e sarà preso come polvere dei monti dalla faccia del vento, e come la turbine inanzi alla tempesta.
14 In tempore vespere, et ecce turbatio ;
in matutino, et non subsistet.
Hæc est pars eorum qui vastaverunt nos,
et sors diripientium nos.
14 Nel tempo della sera, ed ecco una turbazione; nel mattutino, e non ristarà; questa è la parte di quelli che noi rubano.