Scrutatio

Sabato, 1 giugno 2024 - San Giustino ( Letture di oggi)

Ecclesiasticus 9


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Non zeles mulierem sinus tui,
ne ostendat super te malitiam doctrinæ nequam.
1 Non amare la femina nello grembo tuo, acciò ch' ella non ti mostri malizia di malvagia dottrina.
2 Non des mulieri potestatem animæ tuæ,
ne ingrediatur in virtutem tuam, et confundaris.
2 Non dare alla femina potestade dell' anima tua, acciò ch' ella non entri nella forza tua, e tu sie confuso.
3 Ne respicias mulierem multivolam,
ne forte incidas in laqueos illius.
3 Non guardare femina di molte voluntadi, acciò che tu non caggi nelli lacciuoli suoi.
4 Cum saltatrice ne assiduus sis,
nec audias illam, ne forte pereas in efficacia illius.
4 Non si continuo con femina ballatrice; e non ti rallegrare insieme con lei, acciò che tu non perisca nell' astuzia sua.
5 Virginem ne conspicias,
ne forte scandalizeris in decore illius.
5 Non desiderare la vergine, acciò che tu non ti scandalizzi nella bellezza sua.
6 Ne des fornicariis animam tuam in ullo,
ne perdas te et hæreditatem tuam.
6 Non dare alli fornicatori l'anima tua in niuna cosa, sì che tu non perda te e la eredità tua.
7 Noli circumspicere in vicis civitatis,
nec oberraveris in plateis illius.
7 Non ragguardare li alberghi della cittade, sì che tu non ti disvii per le piazze sue.
8 Averte faciem tuam a muliere compta,
et ne circumspicias speciem alienam.
8 Stravolgi gli occhi tuoi dalla femina lisciata, e non ragguardare la bellezza straniera.
9 Propter speciem mulieris multi perierunt :
et ex hoc concupiscentia quasi ignis exardescit.
9 Molti perirono per la bellezza della femina; e di questo la concupiscenza quasi come fuoco arde.
10 Omnis mulier quæ est fornicaria,
quasi stercus in via conculcabitur.
10 Ogni femina, che è fornicaria, sarà conculcata quasi sterco in via.
11 Speciem mulieris alienæ multi admirati, reprobi facti sunt :
colloquium enim illius quasi ignis exardescit.
11 La bellezza della femina straniera, molti l'hanno con ammirazione considerata, i quali sono fatti pazzi; il parlare di colei sì come fuoco arde.
12 Cum aliena muliere ne sedeas omnino,
nec accumbas cum ea super cubitum :
12 Con femina straniera ad ogni modo non sedere, e non giacere sopra il braccio con lei.
13 et non alterceris cum illa in vino,
ne forte declinet cor tuum in illam,
et sanguine tuo labaris in perditionem.
13 E avvinazzato non questionare con lei, acciò che il tuo cuore non si dichini a lei, e non caggi nel sangue tuo in perdizione.
14 Ne derelinquas amicum antiquum :
novus enim non erit similis illi.
14 Non lasciare l'amico antico; per che il nuovo non sarà simile ad esso.
15 Vinum novum amicus novus :
veterascet, et cum suavitate bibes illud.
15 Il vino novello è l' amico nuovo; invecchiasi, e cn soavitade lo beverai.
16 Non zeles gloriam et opes peccatoris :
non enim scis quæ futura sit illius subversio.
16 Non desiderare la fama e le ricchezze del peccatore; però che tu non sai che sovversione a lui si deve avvenire.
17 Non placeat tibi injuria injustorum,
sciens quoniam usque ad inferos non placebit impius.
17 Non ti piaccia la ingiuria delli [in] giusti, sapendo che il malvagio infino all' inferno dispiacerae.
18 Longe abesto ab homine potestatem habente occidendi,
et non suspicaberis timorem mortis.
18 Sta di lungi dall' uomo che ha potestade d'uccidere, è non sospetterai paura di morte.
19 Et si accesseris ad illum, noli aliquid committere,
ne forte auferat vitam tuam.
19 E se tu anderai a lui, non commettere alcuna cosa, che egli non ti toglia la vita.
20 Communionem mortis scito,
quoniam in medio laqueorum ingredieris,
et super dolentium arma ambulabis.
20 Conosci la comunicazione del potente; però che tu entrerai nel mezzo de' lacciuoli, e anderai sopra l'arme de' dolenti.
21 Secundum virtutem tuam cave te a proximo tuo,
et cum sapientibus et prudentibus tracta.
21 Secondo tuo potere guàrdati dal prossimo tuo, e tratta con li savi e con li prudenti.
22 Viri justi sint tibi convivæ,
et in timore Dei sit tibi gloriatio :
22 E gli uomini giusti sieno al tuo convito, e nel timore di Dio sia il tuo gloriamento.
23 et in sensu sit tibi cogitatus Dei,
et omnis enarratio tua in præceptis Altissimi.
23 E nel tuo senno sia il pensiero di Dio, e ogni tuo parlare sia nelli comandamenti di Dio altissimo.
24 In manu artificum opera laudabuntur,
et princeps populi in sapientia sermonis sui,
in sensu vero seniorum verbum.
24 L'opere saranno lodate nelle mani delli artefici; e lo principe del popolo sarà laudato sapiente nel sermone suo, ma nel senno delli antichi la parola.
25 Terribilis est in civitate sua homo linguosus :
et temerarius in verbo suo odibilis erit.
25 Terribile nella città sua è l' uomo linguato; il folle sì è odiato nella parola sua.