Scrutatio

Giovedi, 6 giugno 2024 - San Norberto ( Letture di oggi)

Ecclesiasticus 14


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Beatus vir qui non est lapsus verbo ex ore suo,
et non est stimulatus in tristitia delicti.
1 Beato l'uomo il quale non ha straparlato per le parole della bocca sua, e non è stimolato nella tristizia del peccato.
2 Felix qui non habuit animi sui tristitiam,
et non excidit a spe sua.
2 Felice è colui che non ebbe tristizia nell' animo suo, e non falla della sua speranza.
3 Viro cupido et tenaci sine ratione est substantia :
et homini livido ad quid aurum ?
3 La ricchezza è venuta sanza ragione all' uomo cupido e tenace: a che è l'oro utile all' uomo invidioso?
4 Qui acervat ex animo suo injuste, aliis congregat,
et in bonis illius alius luxuriabitur.
4 Quello che dell' animo suo ingiustamente raccoglie, sì raduna ad altri; e nelli beni suoi altri trionferà.
5 Qui sibi nequam est, cui alii bonus erit ?
et non jucundabitur in bonis suis.
5 Quello che è a sè reo, a cui altro sarà buono? ed elli non si rallegrerae nelli suoi beni.
6 Qui sibi invidet, nihil est illo nequius :
et hæc redditio est malitiæ illius.
6 Nulla cosa è peggiore, che colui che ha invidia contro a sè medesimo; e questo è uno rendimento della malizia sua.
7 Et si bene fecerit, ignoranter et non volens facit :
et in novissimo manifestat malitiam suam.
7 E se egli farà bene ignorantemente, non volendolo fare, alla perfine manifesta la malizia sua.
8 Nequam est oculus lividi :
et avertens faciem suam, et despiciens animam suam.
8 Malvagio è l'occhio dello invidioso; e travolgente la faccia sua, e dispregiante l'anima sua.
9 Insatiabilis oculus cupidi in parte iniquitatis :
non satiabitur donec consumat arefaciens animam suam.
9 L'occhio dello avaro sì è insaziabile in parte d' iniquitade; non si sazierae infino ch' elli consumi (la ingiustizia) inaridendo l' anima sua.
10 Oculus malus ad mala, et non saturabitur pane,
sed indigens et in tristitia erit super mensam suam.
10 Il reo occhio alli mali si volgerae, e non si sazierà di pane, e sarae in tristizia sopra la mensa sua.
11 Fili, si habes, benefac tecum,
et Deo dignas oblationes offer.
11 Figliuolo, se tu hai, fa bene teco, e offera a Dio degna offerta.
12 Memor esto quoniam mors non tardat,
et testamentum inferorum, quia demonstratum est tibi :
testamentum enim hujus mundi morte morietur.
12 Ricordati che la morte non tarda; dà il testamento di quelli dello inferno, per che t' è dimostrato; il testamento di questo mondo è, che l'uomo per morte muoia.
13 Ante mortem benefac amico tuo,
et secundum vires tuas exporrigens da pauperi.
13 Fa bene allo amico inanzi la tua morte, secondo la facoltade tua dà al povero
14 Non defrauderis a die bono,
et particula boni doni non te prætereat.
14 E non sii ingannato dal buono die, e la particola del buono di non ti lasci.
15 Nonne aliis relinques dolores et labores tuos
in divisione sortis ?
15 Non lasciarai li dolori tuoi alli altri nella divisione della parte?
16 Da et accipe,
et justifica animam tuam.
16 Da, e togli, e giustifica l'anima tua.
17 Ante obitum tuum operare justitiam,
quoniam non est apud inferos invenire cibum.
17 Opera giustizia inanzi la morte tua, però che non si trova vivanda in inferno.
18 Omnis caro sicut f?num veterascet,
et sicut folium fructificans in arbore viridi.
18 Ogni carne, sì come il fieno, s' invecchia, e sì come foglia fruttificante nell' albero verde.
19 Alia generantur, et alia dejiciuntur :
sic generatio carnis et sanguinis, alia finitur, et alia nascitur.
19 Chè altre [si] gènerano, altre caggiono; così è la generazione della carne e del sangue; altra finisce e altra nasce.
20 Omne opus corruptibile in fine deficiet,
et qui illud operatur ibit cum illo.
20 Ogni opera corruttibile mancherà in fine; e colui che fa quella opera anderà con essa.
21 Et omne opus electum justificabitur,
et qui operatur illud honorabitur in illo.
21 E ogni opera eletta fia giustificata; e colui che la fa, sarà onorato in quella.
22 Beatus vir qui in sapientia morabitur,
et qui in justitia sua meditabitur,
et in sensu cogitabit circumspectionem Dei :
22 Beato l'uomo che nella sapienza dimorerae, e colui che contemplerae nella sua giustizia, e nel senno sì penserà la sapienza di Dio.
23 qui excogitat vias illius in corde suo,
et in absconditis suis intelligens,
vadens post illam quasi investigator,
et in viis illius consistens :
23 Colui che considera le vie di quella nel cuore suo, e colui che intende li secreti d' essa, va dietro a lei sì come ricercatore, e perseverante nelle sue vie;
24 qui respicit per fenestras illius,
et in januis illius audiens :
24 che guarda per le finestre di colei, e intende nelle porte di colei;
25 qui requiescit juxta domum illius,
et in parietibus illius figens palum,
statuet casulam suam ad manus illius,
et requiescent in casula illius bona per ævum.
25 colui che si riposa appresso la casa di colei, e nelli pareti suoi si fortificherae, ordinerae la casellina sua alla casa di colei; e li beni per lei si riposaranno alla casellina di colui.
26 Statuet filios suos sub tegmine illius,
et sub ramis ejus morabitur.
26 Ordinerae li figliuoli suoi sotto la copertura di colei, e dimorerae sotto li rami di colei.
27 Protegetur sub tegmine illius a fervore,
et in gloria ejus requiescet.
27 Sarà coperto dal caldo sotto la covertura di colei, e nella gloria sua si riposerà.