Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Jó 24


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Ab Omnipotente non sunt abscondita tempora :
qui autem noverunt eum,
ignorant dies illius.
1 Dall' Onnipotente non sono nascosi li tempi; ma coloro che conoscono lui, non sanno li suoi giorni.
2 Alii terminos transtulerunt ;
diripuerunt greges, et paverunt eos.
2 Gli altri trapassarono li termini, e dirubarono le gregge, e spaventarono loro.
3 Asinum pupillorum abegerunt,
et abstulerunt pro pignore bovem viduæ.
3 Lo asino delli pupilli fecero fuggire, e portarono per pegno lo bue della vedova.
4 Subverterunt pauperum viam,
et oppresserunt pariter mansuetos terræ.
4 Rivolsono la via delli poveri, e premettero parimente gli mansueti della terra.
5 Alii quasi onagri in deserto egrediuntur ad opus suum :
vigilantes ad prædam, præparant panem liberis.
5 Li altri, come asini nel deserto, vanno al loro lavorìo; e vigilanti alla preda apparecchiano lo pane alli figliuoli.
6 Agrum non suum demetunt,
et vineam ejus, quem vi oppresserint, vindemiant.
6 Lo campo [non] loro mietono; e la vigna di colui, che hanno per forza costretto, vendemmiano.
7 Nudos dimittunt homines, indumenta tollentes,
quibus non est operimentum in frigore :
7 Ignudi lasciano li uomini, togliendo loro le vestimenta, a' quali non è coprimento nel freddo,
8 quos imbres montium rigant,
et non habentes velamen, amplexantur lapides.
8 i quali l'acque de' monti bagnano; e non avendo velamenti, s' abbracciano alle pietre.
9 Vim fecerunt deprædantes pupillos,
et vulgum pauperem spoliaverunt.
9 Forza fecero, pigliando li pupilli, e lo popolo povero spogliarono.
10 Nudis et incedentibus absque vestitu,
et esurientibus tulerunt spicas.
10 [Agli] ignudi e andanti senza vestimento e agli affamati tolsero le spighe.
11 Inter acervos eorum meridiati sunt,
qui calcatis torcularibus sitiunt.
11 Intra li monticelli loro si riposarono nel mezzo dì, i quali premuti li canali hanno sete.
12 De civitatibus fecerunt viros gemere,
et anima vulneratorum clamavit :
et Deus inultum abire non patitur.
12 Delle cittadi fecero piagnere li uomini; e l'anima delli feriti chiamò, e Iddio non li lascia partire senza vendetta.
13 Ipsi fuerunt rebelles lumini :
nescierunt vias ejus,
nec reversi sunt per semitas ejus.
13 Quelli furono ribelli dello lume; non seppono le sue vie, e non sono ritornati per le vie sue.
14 Mane primo consurgit homicida ;
interficit egenum et pauperem :
per noctem vero erit quasi fur.
14 La prima mattina si leverae l'omicida, e ucciderae lo bisognoso e lo povero; e di notte sarae quasi come ladro.
15 Oculus adulteri observat caliginem,
dicens : Non me videbit oculus :
et operiet vultum suum.
15 Gli occhii dello adultero osservano la oscuritade, e dice: non mi vederae l'occhio; e coprirae lo volto suo.
16 Perfodit in tenebris domos,
sicut in die condixerant sibi,
et ignoraverunt lucem.
16 Cava nelle tenebre le case, sì come nel dì (quando) insieme lo diceano a loro, e non conoscerono la luce.
17 Si subito apparuerit aurora, arbitrantur umbram mortis :
et sic in tenebris quasi in luce ambulant.
17 Se subito apparirà l'aurora, pensano che sia l'ombra della morte; e così nelle tenebre come nella luce vanno.
18 Levis est super faciem aquæ :
maledicta sit pars ejus in terra,
nec ambulet per viam vinearum.
18 Lieve è sopra la faccia dell' acqua; maledetta sia la parte sua nella terra, e non vada per la via delle vigne.
19 Ad nimium calorem transeat ab aquis nivium,
et usque ad inferos peccatum illius.
19 Al grande caldo vada dall' acque delle nevi, e insino alli inferni lo peccato suo.
20 Obliviscatur ejus misericordia ; dulcedo illius vermes :
non sit in recordatione,
sed conteratur quasi lignum infructuosum.
20 Dimèntichisi di lui la misericordia; la dolcezza sua vermini; non sia in memoria, ma sia attrito come legno che non fa frutto.
21 Pavit enim sterilem quæ non parit,
et viduæ bene non fecit.
21 In verità spaventò la sterile (e quella) che non partorisce, e alla vedova non fece bene.
22 Detraxit fortes in fortitudine sua,
et cum steterit, non credet vitæ suæ.
22 Detrasse li forti nella sua fortezza; e quando starae, (non troverae e) non crederae alla vita sua.
23 Dedit ei Deus locum pœnitentiæ,
et ille abutitur eo in superbiam :
oculi autem ejus sunt in viis illius.
23 Diede Iddio a lui lo luogo della penitenza, e lui usò quello nella superbia; e gli occhii suoi sono nelle vie di colui.
24 Elevati sunt ad modicum, et non subsistent :
et humiliabuntur sicut omnia, et auferentur,
et sicut summitates spicarum conterentur.
24 Levati sono al poco, e non staranno fermi; elli saranno umiliati, sì come ogni cosa, e saranno tolti, e saranno contriti sì come (per) le sommità delle spighe.
25 Quod si non est ita, quis me potest arguere esse mentitum,
et ponere ante Deum verba mea ?
25 La qual cosa se non è così, chi puote riprendere me, ch' ella sia bugia, e ponere innanzi a Dio le mie parole?