Scrutatio

Sabato, 1 giugno 2024 - San Giustino ( Letture di oggi)

Esther 15


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Et mandavit ei (haud dubium quin esset Mardochæus) ut ingrederetur ad regem, et rogaret pro populo suo et pro patria sua.1 Io Ieronimo trovai questo arrecato nella translazione pubblica. E (per questo pericolo che venia sopra il popolo giudaico) andò Mardocheo alla regina, e sì la pregò ch' ella dovesse [entrare al re, e] pregare per lo popolo suo, e per quelli della patria sua.
2 Memorare, inquit, dierum humilitatis tuæ, quomodo nutrita sis in manu mea, quia Aman secundus a rege locutus est contra nos in mortem :2 E sì disse: ricorditi delli giorni della tua umiltà, e come io sì ti ho sempre nutricata; tu sai che Aman, il quale è secondo al re, hae ordinata la nostra morte.
3 et tu invoca Dominum, et loquere regi pro nobis, et libera nos de morte.
3 E perciò chiama Dio in tuo aiuto, e va allo re, e digli che debba liberarne di questa crudelissima morte.
Ed io Ieronimo trovai questo che sèguita nella pubblica translazione.
4 Die autem tertio deposuit vestimenta ornatus sui, et circumdata est gloria sua.4 Il terzo dì Ester pigliò la vestimenta regale, e tutto l'ornamento suo.
5 Cumque regio fulgeret habitu, et invocasset omnium rectorem et salvatorem Deum, assumpsit duas famulas,5 E risplendendo in quello abito regale, e invocando Iddio rettore e salvatore di tutti, chiamò a sè due damigelle.
6 et super unam quidem innitebatur, quasi præ deliciis et nimia teneritudine corpus suum ferre non sustinens :6 E all' una s'appoggiava, quasi dimostrando che per lo suo viver delicato lei non potesse sostenere il corpo suo.
7 altera autem famularum sequebatur dominam, defluentia in humum indumenta sustentans.7 E l'altra la seguitava, sostenendo le vestimenta molte ornate a modo regale.
8 Ipsa autem roseo colore vultum perfusa, et gratis ac nitentibus oculis, tristem celabat animum, et nimio timore contractum.8 E la faccia sua pareva una rosa; e negli occhii suoi mostrava allegrezza, occultando la grande tristizia che avea nel cuore contrito di molto timore, (e in questo modo andò allo re in vestimenta regali adornata).
9 Ingressa igitur cuncta per ordinem ostia, stetit contra regem, ubi ille residebat super solium regni sui, indutus vestibus regiis, auroque fulgens, et pretiosis lapidibus : eratque terribilis aspectu.9 E passata che fue tutte le porte, stette dinanzi al re, dove lui sedea sopra la sedia sua, vestito con le sue vestimenta regali; e risplendea tutto per l'oro e le pietre preziose, e l'aspetto suo era (molto) terribile.
10 Cumque elevasset faciem, et ardentibus oculis furorem pectoris indicasset, regina corruit, et in pallorem colore mutato, lassum super ancillulam reclinavit caput.10 E alzando la faccia, e guardando cogli occhii la regina, come fosse istato quasi a modo d' uno drago, (e vedendo) la regina (uno così terribile viso e uno così terribile aspetto, ebbe grandissima paura e timore, e) mutò la faccia sua, come fosse cenere, e cadde tramortita sopra una delle damigelle.
11 Convertitque Deus spiritum regis in mansuetudinem, et festinus ac metuens exilivit de solio, et sustentans eam ulnis suis donec rediret ad se, his verbis blandiebatur :11 E subitamente Iddio rivolse il cuore dello re in sì grande benignità, ch' esso discese della sedia sua, e prese la regina nelle sue braccia persino che ritornasse in sè; e facevale vezzi, e diceva queste parole:
12 Quid habes, Esther ? ego sum frater tuus : noli metuere.12 che hai tu Ester? Io sono tuo fratello, non avere paura alcuna.
13 Non morieris : non enim pro te, sed pro omnibus hæc lex constituta est.13 (Però che il comandamento, il quale è stato fatto, non si intende per te, nè) non morirai tu; però che questo comandamento si tocca all' altra gente, e non a te.
14 Accede igitur, et tange sceptrum.14 E però togli e piglia la verga dell' oro.
15 Cumque illa reticeret, tulit auream virgam, et posuit super collum ejus, et osculatus est eam, et ait : Cur mihi non loqueris ?15 Ed Ester incontanente la piglioe; e lo re sì gli puose il braccio al collo, e basciolla, e disse: perchè non mi parli tu?
16 Quæ respondit : Vidi te, domine, quasi angelum Dei, et conturbatum est cor meum præ timore gloriæ tuæ.16 E la regina (ritornata in sè) rispose e disse: io ti viddi nello aspetto tuo, sì come tu fossi stato uno angelo del paradiso, e io vedendo tanta gloria, spaventai ed ebbi paura.
17 Valde enim mirabilis es, domine, et facies tua plena est gratiarum.17 E nella faccia se' molto maraviglioso, e tutto pieno di grazie.
18 Cumque loqueretur, rursus corruit, et pene exanimata est.18 E parlando queste parole, sùbito cadde in terra, e con grande pena l'aiutarono.
19 Rex autem turbabatur, et omnes ministri ejus consolabantur eam.19 Lo re si turboe (in sè medesimo), e l'altre genti tutte la confortavano (molto prosperosamente, e con sollecitudine di pace e tranquillità).