Scrutatio

Venerdi, 23 maggio 2025 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Prima Epistola di San Pietro Apostolo 3


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1 Simigliantemente le femine sieno sottoposte ai loro mariti; sì che se alquanti non credono alla parola, per la conversazione delle femine senza predicazione sieno guadagnati,1 - Similmente anche le donne sian soggette ai loro mariti, affinchè, anche se alcuni non credono alla parola siano guadagnati, senza la parola, dalla condotta esemplare delle loro mogli,
2 cousiderando con timore la vostra santa conversazione.2 poichè considereranno la vostra condotta casta e rispettosa.
3 La capillatura delle quali non sia scoperta, [nè sieno esse ornate] d' intorniamento d'oro, o adornamento di copertura di vestimenti;3 L'ornamento delle mogli non sia all'esterno, come l'acconciatura dei capelli, la moltitudine dei gioielli o lo sfoggio di vesti diverse;
4 ma sia adornato il lor uomo di cuore ch' è ascosto, nella incorruttibilità del riposato e temperato spirito, il quale è ricco nel conspetto di Dio.4 sia invece l'interiore, il cuore, [l'ornamento] incorruttibile d'uno spirito tranquillo e modesto, che è tanto prezioso agli occhi di Dio.
5 Però che così e le sante femine, sperando in Iddio, s' adornavano, sottoposte alli loro mariti.5 Così, di fatto, una volta si adornavano le sante donne che speravano in Dio, stando soggette ai loro mariti,
6 Sì come Sara obbediva Abraam, chiamando lui signore; della quale voi siete figliuole, facendo bene, e non temendo alcuna turbazione.6 come Sara, che ubbidiva ad Abramo, chiamandolo «signore»; [quella Sara] della quale voi siete figliuole se fate il bene senza lasciarvi sbigottire da qualsiasi spavento.
7 Simigliantemente voi, mariti, abitando insieme secondo la scienza, renderete onore alle femine, come a più debole vasello, e sì come eredi con voi insieme della grazia della vita, acciò che non siano impedite le vostre orazioni.7 E anche voi, o mariti, convivete con saggezza con le mogli e rendete loro onore come a vaso più fragile, essendo anche le donne coeredi della grazia della vita; affinchè le vostre orazioni non abbiano da essere impedite.
8 Ma nella fede siate tutti d' uno animo, sofferenti insieme, amatori della fratellanza, misericordios, temperati, umili;8 Insomma [siate] tutti concordi, compassionevoli, amanti dei fratelli, misericordiosi, modesti, umili;
9 non rendendo male per male, nè maledetto per maledetto; ma per contrario benedicete, però che in questo siete chiamati, acciò che voi possediate la benedizione per eredità.9 non rendete male per male, nè maledizione per maledizione; ma invece benedite, perchè a questo siete stati chiamati: a possedere in eredità la benedizione.
10 Però che quello che vuole amare la vita, e vedere li di buoni, costringa la sua lingua dal male, e le labbra sue che non parlino inganno.10 Poichè chi vuol amare la vita e vedere giorni beati, raffreni la sua lingua dal male e le sue labbra non parlino inganno.
11 (Ma) partasi dal male, e faccia il bene; addomandi la pace, e sèguiti quella.11 Schivi il male e faccia il bene, cerchi la pace e le vada dietro;
12 Chè gli occhi del Signore son sopra li giusti, e le orecchie sue alli loro prieghi; ma il (giudizio nel) volto del Signore è sopra li malfattori.12 perchè gli occhi del Signore sono sopra i giusti e le sue orecchie [attente] alle loro orazioni; ma la faccia del Signore sta contro coloro che fanno il male.
13 E chi è che vi noccia, se voi sarete amatori del bene?13 E chi potrà farvi del male, se sarete zelanti del bene?
14 Ma se patirete alcuna cosa per la giustizia, sarete beati; ma la paura di loro non temerete, acciò che non siate conturbati.14 Ma anche se aveste a soffrire qualcosa per la giustizia, beati voi! Nessuna loro minaccia vi sgomenti e vi conturbi.
15 Ma santificate (il Signore) Cristo ne' vostri cuori, apparecchiati sempre a satisfacimento ad ogni uomo che vi domanda ragione di quella speranza (e fede) ch' è in voi;15 Ma benedite nei vostri cuori Cristo Signore, pronti sempre a dar soddisfazione a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi;
16 ma con temperanza e con timore, (ma) avendo buona (la vostra) conscienza; acciò che in quello de trattano di voi siano avvergognati quelli, per la vostra buona conversazione in Cristo.16 ma [ciò farete] con modestia e rispetto, forti della vostra buona coscienza, in guisa che quando sparlano di voi, rimangano confusi quelli che calunniano la vostra buona condotta in Cristo.
17 Però ch' egli è meglio facendo bene, s' egli è volontà di Dio, di patire, che facendo male.17 Poichè è meglio che soffriate (se tale è la volontà di Dio) facendo il bene, che facendo il male;
18 Chè Cristo una volta fu morto per li nostri peccati, il giusto per li non giusti, per offerirne a Iddio, mortificati nella carne, ma fatti vivi nel spirito.18 perchè anche Cristo è morto una volta per i nostri peccati, - Egli giusto per gli ingiusti, - per offrire voi a Dio; messo a morte quanto alla carne, ma vivificato per lo Spirito.
19 Nel quale spirito venendo, a quegli che erano in carcere predicò.19 Nel quale [Spirito] andò a predicare anche a quelli spiriti che erano in carcere,
20 Li quali erano stati altra volta non credenti, quando aspettavano la pazienza di Dio nelli dì di Noè, quando si fabbricava l'arca; nella quale pochi, cioè otto anime, son fatte salve per l'acqua.20 i quali eran stati una volta increduli, allorchè la pazienza di Dio stava aspettando ai giorni di Noè, mentre si fabbricava l'arca, nella quale pochi, cioè otto anime, scamparono dall'acqua.
21 Chè e voi il battesimo della simigliante forma vi fa salvi; non il lavamento delle sozzure della carne, ma il domandamento della buona conscienza in Iddio per la resurrezione di Iesù Cristo.21 Figura codesta di quel battesimo che ora vi salva, - non ripulimento delle sozzure della carne, ma contratto di buona coscienza fatto con Dio, - per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo,
22 Il quale è nella destra di Dio, ricevendo la morte acciò che noi fossimo fatti eredi della vita eterna; e andò in cielo, e furono sottoposti a lui li angeli e le potestà e le virtù.22 il quale sta alla destra di Dio Padre, dopo aver ingoiata la morte perchè noi diventassimo eredi della vita eterna. Egli, andato in cielo, si è assoggettati gli angeli, le Potestà e le Virtù.