SCRUTATIO

Dimanche, 22 Juin 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Epistola di San Iacobo Apostolo 4


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BIBBIA VOLGARELA SACRA BIBBIA
1 Onde le battaglie e le contenzioni son in voi? or non dalli vostri desiderii, che cavalcano nelle membra vostre?1 Donde provengono le guerre e le battaglie tra di voi? Non provengono forse dalle vostre bramosie di piacere, che si combattono tra loro nelle vostre membra?
2 Voi desiderate e non avete; uccidete e invidiate, e non potete acquistare; litigate e fate battaglia, e non ricevete, perchè non addimandate.2 Bramate e non avete; uccidete e siete invidiosi, eppure non potete ottenere; battagliate e guerreggiate. Non avete perché non chiedete;
3 Chiedete, e non ricevete; però che male addimandate, acciò che ne' vostri desiderii vi consumiate.3 chiedete ma non ricevete, perché chiedete male, con l'intento di dilapidare, seguendo le vostre bramosie.
4 Adulteri, non sapete voi che la amicizia di questo mondo è inimica di Dio? Ma qualunque vorrà essere amico di questo secolo, inimico di Dio sarà ordinato.4 Adùlteri, non sapete che l'amore del mondo è inimicizia con Dio? Chi dunque vuole essere amico del mondo si fa nemico Dio.
5 Or pensate che la Scrittura parli invano: ha invidia il spirito il quale abita in voi?5 Oppure pensate che la Scrittura parli a vuoto? Lo Spirito che abita in voi vi ama fino alla gelosia.
6 Ma maggiormente dà grazia; per la qual cosa dice: Iddio contrasta alli superbi, ma alli umili dà grazia.6 Ma dà una grazia maggiore; per questo dice: Dio resiste ai superbi e dà la grazia agli umili.
7 Adunque state sottoposti a Iddio; e contrastate al diavolo, ed egli fuggirà da voi.7 Sottomettetevi dunque a Dio; opponetevi al diavolo ed egli fuggirà da voi.
8 Approssimatevi a Iddio, ed egli s' approssimarà a voi; emundate le vostre mani, peccatori; e purificate i vostri cuori, voi che siete de' doppi animi.8 Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi. Voi, peccatori, purificatevi le mani; voi, anime indecise, mondate il vostro cuore.
9 Miseri state e piangete; chè il riso vostro tornerà in pianto, e la vostra allegrezza in tristizia.9 Lamentate la vostra miseria, affliggetevi, piangete: il vostro riso si trasformi in pianto, la vostra esultanza diventi tristezza.
10 Umiliatevi (dunque) nel conspetto del Signore, ed egli esalterà voi (nel tempo della tribulazione).10 Umiliatevi davanti al Signore ed egli vi innalzerà.
11 Non vogliate, fratelli miei, detraere l'uno l'altro di voi; che quelli che fa strazio al fratello, e quelli che giudica il fratello suo, fa strazio alla legge, e giudica la legge. Ma se tu giudichi la legge, non se' fattore della legge, ma giudice.11 Non dite male gli uni degli altri, fratelli: chi dice male del fratello o giudica il fratello, dice male della legge e giudica la legge; e se tu giudichi la legge, non sei un esecutore della legge, ma ne sei giudice.
12 Però ch' egli è uno il portatore e il giudice della legge, il qual puote (l' anime) perdere e salvare.12 Uno solo è legislatore e giudice, colui che ha la possibilità di salvare e di mandare in rovina; ma chi sei tu che giudichi il prossimo?
13 Ma tu [chi se'] che giudichi il prossimo tuo? Ecco ora voi che dite: oggi o domani anderemo in quella città, e faremovi l'anno, e mercanteremo;13 Orsù, dunque, voi che dite: "Domani o dopodomani andremo nella tale città, vi passeremo l'anno, faremo affari, guadagneremo".
14 li quali non sapete, che cosa sarà (a voi) domani.14 Voi, che non sapete quale sarà la vostra vita domani! Siete infatti un filo di vapore che appare per un po' di tempo e poi si dissolve.
15 Però che la vita vostra, che è? un fumo apparendo; e da quindi inanzi sarà sterminata. Per quello e voi dite: se il Signore vorrà, e: se viveremo, faremo questo o quello.15 Dovreste invece dire: "Se il Signore vorrà, vivremo e faremo questo e quello".
16 Ma ora voi v' allegrate nelle vostre superbie. Ogni cotale allegrezza è maligna.16 Voi invece vi vantate lo stesso dei vostri progetti ambiziosi: un vanto del genere è perverso.
17 Dunque quelli che sa fare il bene, e nol fa, peccato è a lui.17 Chi sa compiere, dunque, il bene e non lo compie, costui è in peccato.