Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Epistola di Santo Paulo alli Filippensi 4


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1Adunque, carissimi miei e desideratissimi, li quali siete mio gaudio e la mia corona, così [state] nel Signore, carissimi.2E priego Evodia e Sintiche, che quello medesimo sentano nel Signore.3Ed eziandio priego te, germano uguale, che tu aiuti quelli che hanno lavorato nell' evangelio con Clemente e con tutti gli altri miei aiutatori, li nomi de' quali son scritti nel libro della vita.4Gaudete sempre nel Signore; e ancora dico: gaudete.5La vostra temperanza sia manifesta a tutti gli uomini; (chè) il Signore sì è appresso.6Non siate solleciti d' alcuna cosa; ma le vostre (addomandagioni e) petizioni siano fatte manifeste a Dio con orazione e con umiltà e rendimento di grazie.7E la grazia di Dio, la qual riempie ogni sentimento, conservi li vostri cuori, e li vostri intendimenti in Iesù Cristo (nostro Signore).8Da quinci inanzi, fratelli, tutte quelle cose che son vere, tutte quelle cose che son caste, e quelle che son giuste, e quelle che son sante, e quelle che son amabili, e quelle che son di buona fama, e che appartengono a lode di castigamento, quelle pensate di fare.9E tutte quelle cose che avete imparate da me e ricevute e intese, e quelle che vedeste in me, quelle operate (e fate); e Dio di pace sarà con voi.10Allegrato sono fortemente nel Signore, che alla perfine alquante volte vi ricordaste di me, e sentiste per me sì come sentivate; ma voi eravate occupati (e infaccendati).11E questo non dico come per povertà; io ho imparato in quelle cose che son sufficiente (cioè io ho impreso di fare con poco).12E sappomi umiliarmi, abbondare e sostenere povertà.13Tutte le cose posso in colui che mi conforta.14Veramente voi bene faceste, che partecipaste alle mie tribulazioni.15Ma voi, Filippensi, sapete che nel cominciamento (della predicazione) dell' evangelio, quando mi partii di Macedonia, niuna Chiesa sì comunicò in me in dare ovver in ricevere, se non voi solamente.16E in Tessalonica una volta e due mandaste a me il bisogno.17Questo non dico, ch' io richieda donamento, ma ricoglio frutto abbondevole.18Ma (fratelli carissimi, per la vostra orazione) io abbo tutte le cose, e abbondo e son ripieno; ricevetti da Epafrodito quelle cose che mi mandaste, secondo che odore di soavità, e sì come ostia accettevole e piacevole a Dio.19Il mio Signore Dio riempia tutto il vostro desiderio in gloria, secondo le sue ricchezze, in Iesù Cristo.20E a Dio, padre nostro, sia gloria IN SECULA SECULORUM. Amen.21Salutate ogni santo in Cristo Salvatore.22Salutano voi tutti li santi, e specialmente quelli che son della casa di Cesare; salutanvi tutti li fratelli che sono meco.23La grazia del nostro Signore Iesù Cristo sia col vostro spirito. Amen.