Scrutatio

Mercoledi, 21 maggio 2025 - Santi Martiri Messicani (Cristoforo Magallanes Jara e 24 compagni) ( Letture di oggi)

Deuteronomio 28


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BIBBIA VOLGARENOVA VULGATA
1 Ma se udirai la (mia) voce (e) di Dio tuo Signore, cioè che tu facci e guardi i suoi comandamenti (cioè di Dio tuo Signore), i quali io ti comando oggi (da parte sua), esso sì ti farà (altissimo e) più che grande sopra tutte quante altre genti (e nazioni) le quali istanno (e abitano) teco.1 Sin audieris vocem Domini Dei tui, ut facias atque custo dias omnia mandata eius, quae ego praecipio tibi hodie, faciet te Dominus Deus tuus excelsiorem cunctis gentibus, quae versantur in terra,
2 E tutte quante queste benedizioni verranno sopra te e saranno teco, conciosia cosa che tu (os servi e) oda i comandamenti di Dio tuo Signore.2 venientque super te universae benedictiones istae et apprehendent te, si tamen vocem Domini Dei tui audieris.
3 Benedetto sarai nella città, e benedetto sarai nel campo.3 Benedictus tu in civitate et benedictus in agro.
4 [Benedetto] il frutto del ventre tuo, e il frutto della terra tua, e i frutti degli animali e delle greggie tue, e le mandre delle pecore tue.4 Benedictus fructus ventris tui et fructus terrae tuae fructusque iumentorum tuorum, partus armentorum tuorum et incrementum ovium tuarum.
5 E benedetti saranno tutti i granai tuoi, e be nedetto tutto quello che ti rimarrà.5 Benedictum canistrum et pistrinum tuum.
6 Benedetto sarai ed entrando e uscendo, (e andando e vegnendo).6 Benedictus eris et ingrediens et egrediens.
7 E darà Iddio li inimici tuoi, i quali si levano contro a te, nelle tue mani, e caderanno dinanzi a te; per una via verranno contro a te, e per sette vie fuggiranno dinanzi alla faccia tua.7 Dabit Dominus inimicos tuos, qui consurgunt adversum te, corruentes in conspectu tuo; per unam viam venient contra te et per septem fugient a facie tua.
8 E manderà Iddio la sua benedizione sopra i cellai tuoi, e sopra tutte l'opre (ed esercizii) delle mani tue; e sì ti benedicerà nella terra la quale tu avrai presa.8 Emittet Dominus benedictionem super cellaria tua et super omnia opera manuum tuarum; benedicetque tibi in terra, quam Dominus Deus tuus dabit tibi.
9 E susciteratti (e faratti) uno popolo santo, siccome ti giurò (e promise), se tu (guarderai e) osser verai i comandamenti di Dio tuo Signore, e anderai per le vie sue.9 Suscitabit te Dominus sibi in populum sanctum, sicut iuravit tibi, si custodieris mandata Domini Dei tui et ambulaveris in viis eius.
10 Sì vederanno tutti i popoli, e l'altre terre, siccome il nome di Dio tuo Signore sia (venuto e) chiamato sopra di te (cioè la sua benedizione); e avranno paura di te.10 Videbuntque omnes terrarum populi quod nomen Domini invocatum sit super te, et timebunt te.
11 E faratti Iddio tuo Signore abbondare i tuoi beni [nel frutto] del ventre tuo, e nelli frutti (delle giumente e) degli animali tuoi, e nel frutto della terra tua, la quale giuroe (e promise di dare) a' padri tuoi, che la ti darebbe.11 Abundare te faciet Dominus omnibus bonis, fructu uteri tui et fructu iumentorum tuorum, fructu terrae tuae, quam iuravit Dominus patribus tuis, ut daret tibi.
12 E Iddio si aprirà i suoi tesauri, cioè l'ottimo (e perfetto) cielo, acciò che ti dia (acqua e) piova alla terra tua (nel tempo e) nella stagione sua; e benedi cerà Iddio a tutte le operazioni delle mani tue. E tu presterai a molte altre genti, e tu da niuna generazione piglierai in prestanza.12 Aperiet Dominus tibi thesaurum suum optimum, caelum, ut tribuat pluviam terrae tuae in tempore suo; benedicatque cunctis operibus manuum tuarum; et fenerabis gentibus multis et ipse a nullo fenus accipies.
13 Iddio ti porrà in capo, e non in coda; e sempre sarai di sopra, e non di sotto; e tutte queste cose ti farà, se tu vorrai obbedire i comandamenti (suoi cioè) di Dio tuo Signore, i quali io ti comando oggi, e guardera'gli e servera'gli,13 Constituet te Dominus in caput et non in caudam, et eris semper supra et non subter, si audieris mandata Domini Dei tui, quae ego praecipio tibi hodie, et custodieris et feceris
14 e non ti partirai da loro, nè dalla mano diritta né dalla manca, e non anderai dietro agli dii dell' altre genti, e non li adorerai.14 ac non declinaveris a verbis, quae ego praecipio vobis hodie, nec ad dexteram nec ad sinistram, nec secutus fueris deos alienos neque colueris eos.
15 E se tu non vorrai udire la voce di Dio tuo Signore, cioè di servare e di fare i suoi comandamenti e le osservanze, le quali io ti comando oggi, sì ti verranno, e appiccheransi adosso, tutte queste maledizioni.15 Quod si audire nolueris vocem Domini Dei tui, ut custodias et facias omnia mandata eius et praecepta, quae ego praecipio tibi hodie, venient super te omnes maledictiones istae et apprehendent te:
16 Tu sarai maledetto nella cittade, maledetto nel campo.16 Maledictus eris in civitate, maledictus in agro.
17 Maledetto sarà il grano tuo (cioè nel granaio) e maledette tutte le cose che ti rimarranno.17 Maledictum canistrum et pistrinum tuum.
18 Maledetto sarà il frutto del ventre tuo e il frutto della terra tua, e maledetti gli armenti dei buoi tuoi, e le greggie e le pecore tue.18 Maledictus fructus ventris tui et fructus terrae tuae, partus armentorum tuorum et incrementum ovium tuarum.
19 E maledetto sarai ed entrando e uscendo (e andando e vegnendo ogni tuo desiderio).19 Maledictus eris ingrediens et maledictus egrediens.
20 E (poi) Iddio ti manderà fame e pena e do lore in tutte le opere delle tue mani, le quali farai, insino a tanto che ti distrugga e perda (e uccida) per le tue iniquitadi e trovamenti (rei e) pessimi, ne' quali tu m' hai lasciato (e abbandonato).20 Mittet Dominus super te maledictionem et conturbationem et increpationem in omnia opera tua, quae facies, donec conterat te et perdat velociter propter adinventiones tuas pessimas, in quibus reliquisti me.
21 E ancora) Iddio ? aggiunga pestilenza, insino a tanto che egli ti consumi nella terra la quale tu anderai a possedere.21 Adiunget Dominus tibi pestilentiam, donec consumat te de terra, ad quam ingredieris possidendam.
22 (Manditi e battiti e) percuotati Iddio di mi seria (e d'infirmitade) e di febbre, e di freddo e di arsura, di caldo e d'aria corrotta e di ruggine; e sì ti persèguiti, insino a tanto che tu perischi (e venghi meno).22 Percutiet te Dominus consumptione, febri et inflammatione, ardore et aestu, uredine ac aurugine, et persequentur te, donec pereas.
23 Il cielo, che di sopra ti sta, ti sia come metallo; e la terra, che tu calchi (e sopra la quale tu stai) sia di ferro.23 Et erit caelum, quod est supra caput tuum, aeneum, et terra, quam calcas, ferrea.
24 E Iddio tuo Signore sì ti dia, in luogo di rugiada, alla tua terra polvere; e di cielo ti discenda cenere, d'insino a tanto (che tu sii cenere, e insino a tanto) che tu sii attrito (e spento sopra la terra).24 Convertet Dominus imbrem terrae tuae in pulverem, et de caelo descendet super te cinis, donec conteraris.
25 Iddio ti metta e faccia cadere dinanzi a' tuoi nemici; per una via li vadi incontro a loro, e per sette vie fuggendo; e sia isparto per tutti i reami della terra.25 Tradet te Dominus corruentem ante hostes tuos: per unam viam egredieris contra eos et per septem fugies et eris in terrorem omnibus regnis terrae.
26 Il tuo corpo sia (in cibo e) in esca di tutti quanti gli uccelli del cielo, e delle bestie della terra; e non sia chi le cacci.26 Eritque cadaver tuum in escam cunctis volatilibus caeli et bestiis terrae, et non erit qui abigat.
27 Iddio ti percuota e mandi la piaga (e la scabbia e la infermità) d'Egitto; e quella parte del corpo, onde esce la feccia, di rogna e di brusore a te sia, intanto che tu non possi sanarti (in alcuno modo).27 Percutiet te Dominus ulcere Aegypti et tumore, scabie quoque et prurigine, ita ut curari nequeas.
28 E ancora Iddio ti percuota d'una infirmità, la quale ti faccia uscire il buono della memoria tua, e fuori d'ogni sentimento, e facciati impazzire.28 Percutiet te Dominus amentia et caecitate ac stupore mentis;
29 E poi doventi tu cieco (o sordo e muto), e finalmente vadi (di furia palpando) come suole andare il cieco, palpando di mezzodì nelle tenebre, e dirizzare non possi la tua via (per la quale tu vai); e d'ogni tempo sostenghi tu calunnia (e ingiuria), e sii isforzato per forza, e non trovi chi ti possa li berare.29 et palpabis in meridie, sicut palpare solet caecus in tenebris, et non diriges vias tuas. Omnique tempore eris oppressus et exspoliatus nec habebis, qui liberet te.
30 Ancora menerai moglie, e un altro dorma (e abbia a fare) con lei; ed edifichi tu la casa, e non v'abiti dentro; pianti ancora tu la vigna, e non la possi vendemiare.30 Uxorem accipies, et alius dormiet cum ea. Domum aedificabis et non habitabis in ea. Plantabis vineam et non vindemiabis eam.
31 E il tuo bue sia santificato e offerto dinanzi da te, e non possi mangiare del tuo bue. E l'asino tuo ti sia tolto (dinanzi) in tua presenza, e non ti sia renduto (nè possetene tu aiutare). E le pecore tue siano date ai tuoi nemici, e non possi tu trovare chi ti aiuti.31 Bos tuus mactabitur coram te, et non comedes ex eo. Asinus tuus rapietur in conspectu tuo et non reddetur tibi. Oves tuae dabuntur inimicis tuis, et non erit qui te adiuvet.
32 I tuoi figliuoli e le tue figliuole saranno (date e) messe in mano d'un altro popolo, vedendo gli occhi tuoi; e verranno meno (i tuoi figliuoli) guar dandogli tutto dì; e non sia fortezza alcuna nelle tue mani.32 Filii tui et filiae tuae tradentur alteri populo, videntibus oculis tuis et deficientibus ad conspectum eorum tota die, et non erit fortitudo in manu tua.
33 E il frutto della terra tua e tutte quante le tue fatiche sì le manuchi il popolo il quale tu non conosci; e sia sempre mai che tu sostenghi ingiuria e avversità, e aggravato tutti quanti i tuoi dì.33 Fructus terrae tuae et omnes labores tuos comedet populus, quem ignoras, et eris semper oppressus et confractus cunctis diebus
34 E venghi tu meno per la paura di quelle cose le quali vederanno gli occhii tuoi.34 et insanies in aspectu eorum, quae videbunt oculi tui.
35 Iddio (ti percuota di scabbia e) mandi infir mità pessima nella tua genocchia e nelle congiunture; e mai non possi tu sanare, dalla pianta del piede insino alla cima de' tuoi capelli.35 Percutiet te Dominus ulcere pessimo in genibus et in suris, sanarique non poteris a planta pedis usque ad verticem tuum.
36 Iddio ti menerà, te e il re tuo il quale farai sopra te, tra gente che non conosci nè tu nè i padri tuoi; e quivi servirai agli dii altrui, i quali sono di legno e di pietra.36 Ducet te Dominus et regem tuum, quem constitueris super te, in gentem, quam ignorasti tu et patres tui, et servies ibi diis alienis, ligno et lapidi;
37 E sarai posto in proverbio e in fabula a tutti i popoli ai quali ti menerà Iddio tuo Signore.37 et eris in stuporem et in proverbium ac fabulam omnibus populis, ad quos te introduxerit Dominus.
38 E getterai (e porrai) molta sementa nella terra, e (poi) poco vi raccoglierai; imperciò che i grilli (e le giumente) tutto sommergeranno.38 Sementem multam iacies in terram et modicum congregabis, quia locustae devorabunt omnia.
39 Tu pianterai la vigna e lavorara'la, e non avrai dell' uva, e vino non raccoglierai; im perciò che sarà guastata da' vermini.39 Vineas plantabis et coles et vinum non bibes nec colliges ex ea quippiam, quoniam vastabitur vermibus.
40 Tu averai ulivi in tutti quanti i tuoi confini, e non ti potrai ungere con (un poco d ') olio; imperciò che caderanno e verranno meno.40 Olivas habebis in omnibus terminis tuis et non ungeris oleo, quia defluent et peribunt.
41 E (farai e) genererai figliuoli e figliuole, e non li potrai vedere; imperciò che saranno menati (pregioni e) schiavi.41 Filios generabis et filias et non frueris eis, quoniam ducentur in captivitatem.
42 Tutti gli arbori tuoi e tutte le biade consumeranno i vermini.42 Omnes arbores tuas et fruges terrae tuae locusta consumet.
43 Il forestiere, il quale istà (e usa) teco nella tua terra, sarà sopra di te, e sarà maggiore di te; e tu (che sei maggiore) anderai giuso e (basso;) sarai minore (e più basso di lui).43 Advena, qui tecum versatur in terra, ascendet super te eritque sublimior; tu autem descendes et eris inferior.
44 Egli sì presterà a te, e tu non presterai a lui. Egli sarà in capo, e tu sarai in coda.44 Ipse fenerabit tibi, et tu non fenerabis ei; ipse erit in caput, et tu eris in caudam.
45 E verranno sopra te tutte queste maledizioni, e perseguitandoti sì ti verranno adosso, d'insino a tanto che tu venghi meno; imperciò che non hae udito la voce di Dio tuo Signore, e non servasti i suoi comandamenti e le sue, osservanze, le quali egli ti comandò.45 Et venient super te omnes maledictiones istae et persequentes apprehendent te, donec intereas, quia non audisti vocem Domini Dei tui nec servasti mandata eius et praecepta, quae praecepit tibi.
46 E saranno (e verranno in te e) sopra te segni e maraviglie, e nel seme tuo (e nelli tuoi figliuoli) sempremai.46 Et erunt in te signa atque prodigia et in semine tuo usque in sempiternum.
47 (Avrai maraviglie e segni) perchè tu non servisti a Dio tuo Signore, con letizia del tuo cuore e con allegrezza, e per tutta l'abbondanza d'ogni tua cosa.47 Eo quod non servieris Domino Deo tuo in gaudio cordisque laetitia propter rerum omnium abundantiam,
48 Tu servirai il tuo nemico con fame e con sete; il quale nemico, Iddio tuo Signore ti manderà adosso ignudo, con povertà d'ogni cosa; e porratti il giogo del ferro sopra il collo tuo, d'insino a tanto ch' egli ti consumi.48 servies inimico tuo, quem immittet Dominus tibi, in fame et siti et nuditate et omnium penuria, et ponet iugum ferreum super cervicem tuam, donec te conterat.
49 Iddio si ti manderà adosso gente da lungi, e dall'ultime parti della terra, in similitudine d'a quile, le quali volano per impeto, la cui lingua non potrai intendere,49 Adducet Dominus super te gentem de longinquo et de extremis finibus terrae in similitudinem aquilae volantis cum impetu, cuius linguam intellegere non possis:
50 e gente ardita e crudelissima, la quale (non si riposi di fare crudeltà e) non abbia misericordia nè di piccolo nè di grandi;50 gentem procacissimam, quae non deferat seni nec misereatur parvulo;
51 e che divori tutto il frutto del tuo bestiame, e tutta la biada della terra tua, d'insino che (caggi a terra e) venghi meno; la quale non ti lasci ne grano nè vino nè olio nè armenti di buoi nè greg gie di pecore; d'insino a tanto che ti cacci,51 et devoret fructum iumentorum tuorum ac fruges terrae tuae, donec intereas, et non relinquat tibi triticum, vinum et oleum, partum armentorum et incrementum ovium, donec te disperdat
52 e che ti spenghi di tutte quante le tue cittadi, e distruggansi tutti i muri tuoi alti e forti, nei quali tu avevi (speranza e) sicurtà, in tutta la terra tua. E tu sarai assediato in tutta la terra tua, insino alle porte (della città tua), la quale Iddio tuo Signore ti darà.52 et obsideat te in cunctis urbibus tuis, donec destruantur muri tui firmi atque sublimes, in quibus habebas fiduciam in omni terra tua. Obsideberis intra portas tuas in omni terra tua, quam dabit tibi Dominus Deus tuus,
53 E mangerai del frutto del ventre tuo, cioè i tuoi figliuoli e le tue figliuole, le quali Iddio tuo Signore sì ti darà, in angoscia e in guastamento nel quale ti premerà il tuo nemico.53 et comedes fructum uteri tui, carnes filiorum tuorum et filiarum tuarum, quas dederit tibi Dominus Deus tuus, in obsidione et angustia, qua opprimet te hostis tuus.
54 E l'uomo, che sarà tra voi delicato (e car nale) e lussurioso molto, porterà invidia al suo fratello, e a moglie che dorme nel seno suo.54 Homo tener in te et delicatus valde invidebit fratri suo et uxori, quae cubat in sinu suo, et residuis filiis suis, quos reservaverit,
55 E non darà loro delle carni de' suoi figliuoli, le quali mangerà; imperò che non avrai altro quando sarai assediato, per la (fame e) miseria nella quale t'avranno (deserto e) guasto tutti i tuoi nemici, dentro da tutte le porte tue.55 ne det uni ex eis de carnibus filiorum suorum, quas comedet, eo quod nihil aliud habeat in obsidione et angustia, qua oppresserit te inimicus tuus intra omnes portas tuas.
56 La femina tenera e delicata, la quale non toccava coi piedi terra, e non potea andare per terra per la troppo delicatezza e tenerezza, sì avrà invidia al suo marito, il quale dorme in su il suo letto, quando egli mangerà le carni de' suoi figliuoli e delle sue figliuole,56 Tenera mulier in te et delicata, quae non tentabat pedis vestigium figere in terram propter mollitiem et teneritudinem nimiam, invidebit viro suo, qui cubat in sinu eius, filio et filiae
57 le quali nasconderanno nelle pellicole, dove nascono i fanciulli, per aver che mangiare, e sopra li figliuoli li quali sono nati in quell' ora; egli si le manicheranno nascosamente, per la carestia che sarà di tutte l'altre cose, e per lo assedio e guasto, nel quale ti premerà e istringerà il tuo nemico dentro delle porte tue.57 et illuviei secundarum, quae egrediuntur de medio feminum eius, et liberis, qui eadem hora nati sunt; comedet enim eos clam propter rerum omnium penuriam in obsidione et angustia, qua opprimet te inimicus tuus intra portas tuas.
58 E queste cose ti verranno, se tu non guar derai e non osserverai tutte le parole (e i comandamenti) di questa (santa) legge, i quali sono scritti in questo volume, e non temerai il nome glorioso e terribile, cioè di Dio tuo Signore.58 Nisi custodieris et feceris omnia verba legis huius, quae scripta sunt in hoc volumine, et timueris nomen gloriosum et terribile hoc, Dominum Deum tuum,
59 E Iddio tuo Signore farà crescere (e multi plicare) le piaghe tue e del tuo seme (cioè de' tuoi figliuoli), piaghe grandi e infirmitadi pessime, le qnali persevereranno e saranno [per li] colpevoli.59 augebit ultra modum Dominus plagas tuas et plagas seminis tui, plagas magnas et perseverantes, infirmitates pessimas et perpetuas,
60 E farà venire sopra [te] tutte le afflizioni d'Egitto, delle quali avesti paura; e si ti (accoste ranno e) appiccheranno adosso.60 et convertet in te omnes afflictiones Aegypti, quas timuisti, et adhaerebunt tibi.
61 E sopra questo, tutte le infirmitadi e le piaghe, le quali non sono scritte in questo volume di questa legge, tutte quante le ti manderà Iddio (e manderalleti adosso e sopra) d'insino che t'attriti (e uccida).61 Insuper universos languores et plagas, quae non sunt scriptae in volumine legis huius, inducet Dominus super te, donec te conterat;
62 E rimarrete pochi di numero, i quali era vate in prima come le stelle del cielo per la (grande) moltitudine; e questo avrai, imperciò che tu non udisti la voce di Dio tuo Signore.62 et remanebitis pauci numero, qui prius eratis sicut astra caeli prae multitudine, quoniam non audisti vocem Domini Dei tui.
63 E come inanzi Dio sarà rallegrato sopra voi, facendovi bene e multiplicandovi, così si alle grerà e ispegnendovi (e uccidendovi) e cacciandovi acciò che siate tratti della terra la quale tu entrerai a possedere.63 Et sicut ante laetatus est Dominus super vos bene vobis faciens vosque multiplicans, sic laetabitur super vos disperdens vos atque subvertens, ut auferamini de terra, ad quam ingredieris possidendam.
64 Iddio ti spargerà tra tutti quanti i popoli, dal principio [della terra] insino a' termini (e a' con fini) suoi; e quivi si servirai agl' idoli altrui, (li quali sono reputati idii), i quali nè tu 'nè i tuoi padri co noscete e sapete, cioè a legni e à pietre.64 Disperget te Dominus in omnes populos a summitate terrae usque ad terminos eius, et servies ibi diis alienis, quos et tu ignorasti et patres tui, lignis et lapidibus.
65 E tra quelle genti tu non ti riposerai punto, e non avrai riposo; (la paura del padre tuo) ti darà Iddio (; e) daratti uno cuore pauroso, e vegnendo meno i tuoi occhii, e consumata l'anima tua per lo (pianto e) dolore.65 In gentibus quoque illis non quiesces, neque erit requies vestigio pedis tui; dabit enim tibi Dominus ibi cor pavidum et deficientes oculos et animam consumptam maerore.
66 E sarà la tua vita quasi (come in su le bi lance) pendendo dinanzi da te. Di dì e di notte avrai paura; e non avrai (fede nè) credenza nella vita tua.66 Et erit vita tua quasi pendens ante te; timebis nocte et die et non credes vitae tuae.
67 E dirai la mattina: chi mi dà (e faccia) ch' io sia nel vespro? e al vespro: chi mi darà (e farà) ch' io sia la mattina? E questo avrai per la paura del e cuore tuo, del quale avrai paura,ancora per quelle cose che tu vederai con li tuoi occhii.67 Mane dices: “Quis mihi det vesperum?”; et vespere: “Quis mihi det mane?”, propter cordis tui formidinem, qua terreberis, et propter ea, quae tuis videbis oculis.
68 E Iddio tuo Signore ti rimenerà in Egitto. (co' legni e) con le navi, per la via ch' egli ti disse, acciò che tu non la vedessi più. Quivi tu sarai vendnto, per suo schiavo e schiava, a' tuoi nemici; e non sarà chi ti ricompri.68 Reducet te Dominus classibus in Aegyptum per viam, de qua dixi tibi, ut eam amplius non videres; ibi vendetis vos inimicis vestris in servos et ancillas, et non erit qui emat ”.
69 Haec sunt verba foederis, quod praecepit Dominus Moysi, ut feriret cum filiis Israel in terra Moab, praeter illud foedus, quod cum eis pepigit in Horeb.