Scrutatio

Sabato, 17 maggio 2025 - San Pasquale Baylon ( Letture di oggi)

Evangelio di Santo Luca 18


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1 E allora dicevali la parabola, imperò che bisogna sempre orare, e mai non cessare,1 Raccontò loro una parabola per mostrare che dovevano pregare sempre, senza stancarsi mai.
2 dicendo: v' era in una città uno [giudice], il quale non temeva Iddio, e non avea li uomini in riverenza.2 "In una città viveva un giudice che non temeva Dio e non si curava di nessuno.
3 Ed eravi in quella città una donna vedova, la quale a lui veniva, dicendo: vèndicami del mio avversario.3 Nella stessa città viveva una vedova, che andava da lui e gli chiedeva: "Fammi giustizia contro il mio avversario".
4 Ed egli non voleva per molto tempo. Poscia egli disse infra se; ben ch' io non temo Iddio, nè riverisco li uomini,4 Per un po' di tempo il giudice non volle, ma alla fine disse tra sé: "Anche se non temo Dio e non mi prendo cura degli uomini,
5 ma perchè lei a me è molesta, questa vedova, vendicarolla, acciò che venendo nell'ultimo [non] mi strangoli (ovvero suffochi).5 tuttavia le farò giustizia e così non verrà continuamente a seccarmi".
6 E disse il Signore: udite quel che dice il giudice d' iniquità?6 E il Signore soggiunse: "Avete udito ciò che dice il giudice ingiusto?
7 Or Iddio non farà vendetta de' suoi eletti, gridanti a sè dì e notte, ed egli avrà pazienza in quelli?7 E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che lo invocano giorno e notte? Tarderà ad aiutarli?
8 Io vi dico che certo egli farà vendetta di quelli. Niente di meno, venendo il Figliuolo dell' uomo, or pensi ch' egli trovarà fede in terra?8 Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?".
9 E disse ad alquanti uomini, li quali si confidavano di loro medesimi, e reputavansi giusti, e disprezzavano gli altri, questa parola:9 Disse poi un'altra parabola per alcuni che erano persuasi di essere giusti e disprezzavano gli altri:
10 Due uomini andarono nel tempio a orare; l'uno era pubblicano, e l'altro Fariseo.10 "Due uomini salirono al tempio per pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano.
11 E il Fariseo stava in sè, e diceva orando: Signore, io ti rendo grazie, imperò ch' io non sono come gli altri uomini, rubatori e ingiusti e adulteri, sì com'è eziandio questo publicano.11 Il fariseo se ne stava in piedi e pregava così tra sé: "O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, rapaci, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano.
12 Imperò ch' io digiuno due giorni della settimana, e do la decima di ogni cosa ch' io possedo.12 Io digiuno due volte alla settimana e offro la decima parte di quello che possiedo".
13 E il publicano stava dalla lunga, e non ardiva di levare gli occhi al cielo, ma percotendosi il petto, diceva: Signore, abbi misericordia di me peccatore.13 Il pubblicano invece si fermò a distanza e non osava neppure alzare lo sguardo al cielo, ma si batteva il petto dicendo: "O Dio, sii benigno con me, peccatore".
14 In verità vi dico, che questo pubblicano tornò a casa giustificato da questo Fariseo; imperò che chi si esalta, sarà umiliato; e chi si umilia, sarà esaltato.14 Vi dico che questi tornò a casa giustificato, l'altro invece no, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato".
15 Al quale etiam portavano gli fanciulli acciò gli toccasse. La quale cosa vedendo gli discepoli, riprendevano quelli.15 Gli presentavano anche dei bimbi perché li toccasse, ma i discepoli, vedendo questo, li sgridavano.
16 Ma Iesù, chiamando a sè quelli, disse: lasciate venire li fanciulli a me, e non li vogliate vietare; imperò che di tali è il regno di Dio.16 Allora Gesù li chiamò vicino a sé e disse: "Lasciate che i fanciulli vengano a me e non glielo impedite, perché il regno di Dio è di quelli che sono simili a loro.
17 In verità vi dico: qualunque non ricoglierà il regno di Dio come fauciullo, egli non entrarà in quello.17 In verità vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come un fanciullo, non vi entrerà".
18 E uno principe il dimandò, dicendo: maestro buono, che facendo possederò vita eterna?18 E un capo lo interrogò: "Maestro buono, che cosa devo fare per ottenere la vita eterna?".
19 E dissegli Iesù: il perchè mi dici buono? Nullo è buono, salvo solo Iddio.19 Gesù gli rispose: "Perché mi dici buono? Nessuno è buono, tranne Dio.
20 Tu hai conosciuto (e saputo) li comandamenti: non ucciderai, non adulterarai, non farai furto, non dicerai falso testimonio; onora il tuo padre e la madre.20 Conosci i comandamenti: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non dire il falso, ama tuo padre e tua madre".
21 Ed egli disse: tutte queste cose ho osservato dalla mia gioventù.21 Quell'uomo disse: "Tutto questo l'ho osservato fin dalla mia giovinezza".
22 La quale cosa udita ch' ebbe Iesù, dissegli: ancora a te manca a fare una cosa; vendi tutte le cose che tu hai, e dalle a' poveri; e averai il tesauro in cielo; e vieni, e sèguita me.22 Udito ciò, Gesù gli disse: "Ti manca ancora una cosa: vendi tutto quello che hai e dàllo ai poveri, così avrai un tesoro nei cieli; poi vieni e seguimi".
23 Quello, udite queste parole, fu (molto) contristato, imperò ch' egli era molto ricco.23 Ma quello, udite queste parole, diventò molto triste. Era infatti molto ricco.
24 Ma vedendo Iesù, essere fatto molto tristo (e melinconioso) disse: con quanta difficoltà entraranno nel regno di Dio coloro che hanno le pecunie!24 Gesù, notando la sua tristezza, disse: "Come è difficile per coloro che sono ricchi entrare nel regno di Dio.
25 Certo egli è più facile a uno cammello passare per lo forame dell' ago, che al ricco entrare nel regno di Dio.25 E' più facile che un cammello passi attraverso la cruna di un ago, piuttosto che un ricco entri nel regno di Dio".
26 E quelli che udivano dissero e chi potrà essere salvo?26 Quelli che ascoltavano domandarono: "Ma allora chi può salvarsi?".
27 Ed egli li disse: quelle cose che sono impossibili appresso degli uomini, sono possibili appresso Iddio.27 Egli rispose: "Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio".
28 Onde disse Pietro: ecco che noi abbiamo lassato ogni cosa, e abbiamo te seguitato.28 Pietro allora disse: "Vedi, noi abbiamo lasciato le nostre cose e ti abbiamo seguito".
29 Ed egli li disse: in verità vi dico che non è alcuno che lasci la casa, ovvero padre e madre, fratelli e moglie e figliuoli, per amore del regno di Dio,29 Gesù rispose loro: "In verità vi dico: non c'è nessuno che abbia lasciato casa, moglie, fratelli, genitori e figli per il regno di Dio,
30 ch' egli non riceva molto più in questo tempo, e poscia nel venturo mondo vita eterna.30 che non riceva molto di più in questo tempo e nel secolo avvenire la vita eterna".
31 Ed egli tolse gli dodici discepoli, e disse: ecco che ascendiamo in Ierusalem, e compiransi tutte le cose le quali sono scritte per li profeti del Figliuolo della vergine.31 Poi prese con sé i Dodici e disse loro: "Ecco che saliamo a Gerusalemme e si compirà tutto quello che è stato scritto dai profeti circa il Figlio dell'uomo.
32 E sarà tradito, e posto in mano delle genti, e sarà schernito e sputacchiato e flagellato.32 Sarà consegnato ai pagani, sarà insultato, coperto di offese e di sputi;
33 E poi che l'aranno flagellato, uccideranlo; e il terzo giorno resuscitarà.33 e, dopo averlo flagellato, lo uccideranno. Ma il terzo giorno risusciterà".
34 Ed egli nulla intesero di quelle cose; imperò che quello parlare era a loro nascosto, e non intendevano quello che Iesù diceva.34 Ma essi non capirono nulla di tutto questo: il significato di quel discorso rimase per loro oscuro e non riuscivano affatto a capire.
35 E detto ch' ebbe Iesù queste cose, s' appressò in Gerico; e uno cieco sedeva a lato alla via, che mendicava.35 Mentre si stava avvicinando a Gerico, un cieco era seduto sul bordo della strada e chiedeva l'elemosina.
36 E udendo la turba che passava, dimandò che fusse questo.36 Sentendo passare la folla, domandò che cosa accadesse.
37 Ed egli dissero ch' era Iesù Nazareno che passava.37 Gli risposero: "E' Gesù di Nazaret che passa!".
38 E quello incominciò a gridare, e a dicere: Iesù, figliuolo di David, abbi misericordia di me.38 Allora si mise a gridare: "Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!".
39 E quelli che andavano dinanzi riprendevanlo, e dicevangli che stesse quieto. E quello più forte gridava, e diceva: figliuolo di David, abbi misericordia di me.39 Quelli che camminavano davanti lo sgridavano per farlo tacere. Ma il cieco gridava ancor più forte: "Figlio di Davide, abbi pietà di me!".
40 E Iesù ristette, e comandò che gli fosse menato dinanzi. E appressandosi a lui, dimandollo40 Gesù allora si fermò e ordinò che gli portassero il cieco. Quando fu vicino, gli domandò:
41 che voleva che facesse. E quel disse: Signore, ch' io veda.41 "Che cosa vuoi che faccia per te?". Egli rispose: "Signore, che io ci veda".
42 E Iesù gli disse: riguarda (in me, imperò che) la fede tua ti ha fatto salvo.42 E Gesù gli disse: "Vedi! La tua fede ti ha salvato".
43 E sùbito vide lume, e seguitollo, e magnificava Iddio. E ogni uomo, vedendo quello, dètte laude a Dio.43 Subito ci vide di nuovo e si mise a seguirlo, ringraziando Dio. Anche la gente che era presente, alla vista del fatto, si mise a lodare Dio.