Scrutatio

Giovedi, 22 maggio 2025 - Santa Rita da Cascia ( Letture di oggi)

Ezechiele 9


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1 E chiamò nelle mie orecchie con grande voce, dicendo: le visitazioni della città si sono approssimate; ciascuno ha in mano lo vaso della uccisione.1 - Allora gridò con gran voce alle mie orecchie dicendo: «Le visite della città si avvicinano, ognuno ha già in pugno l'arma dell'eccidio».
2 Ecco VI uomini venìano dalla via della porta di sopra, ch' è inverso d' aquilone; e ciascuno avea le vasa della morte nella sua mano; e uno uomo era nel mezzo di loro, vestito di panno di lino, e avea nelle sue reni lo calamaro da scrivere; ed entrarono, e stettono a lato all' altare del metallo.2 Ed ecco, sei uomini venivano per la via della porta superiore prospiciente il settentrione; ciascuno stringeva in pugno un'arma di distruzione, e in mezzo a loro un personaggio in veste di lino con un calamaio di scriba assicurato ai fianchi, ed entrarono e si fermarono presso l'altare di bronzo.
3 E la gloria di Dio d' Israel fu presa del cherubino, la quale era sopra lui nel sogliare dell' uscio; e chiamò l' uomo lo quale era vestito di panno di lino, e avea lo calamaro da scrivere a' suoi fianchi.3 E la gloria del Signore di Israele si sollevò dal cherubino, sul quale stava, alla soglia del tempio; e chiamò l'uomo dalle vesti di lino che aveva il calamaio ai fianchi.
4 E disse Iddio a lui: passa per mezzo la città di Ierusalem, e fa lo segno di thau sopra la fronte delli uomini piagnenti e dolenti sopra tutte le abominazioni le quali sono fatte nel mezzo di lei. (Thau sì è una lettera dello alfabeto, ed è la ultima nello ebreo, sì come la Z nello latino; e sempre si poneva quando era tempo di lamento, e significa dolore).4 E il Signore disse a lui: «Passa in mezzo alla città, attraverso Gerusalemme, e segna in fronte con un tau gli uomini che gemono, deplorando tutte le abominazioni che si commettono in seno ad essa».
5 E disse a quelli, udendolo io: passate per lo mezzo della città seguitando lui, e percotete; l' occhio vostro non perdoni, e non abbiate misericordia.5 E agli altri udii che disse: «E voi seguitelo passando per la città e colpite, il vostro occhio non perdoni e non usate misericordia:
6 Lo vecchio e il giovane e la vergine, lo fanciullo e le femine uccidete insino alla morte; ma ogni persona, a cui vedrete scritto Thau, non uccidete, cominciandovi del mio santuario. E cominciaro dalli antichi, i quali erano inanzi alla faccia della casa.6 uccidete, vecchi, giovani, fanciulle e fanciulli e donne, e menatene strage; ma di quelli che vedrete segnati col tau non ne uccidete alcuno e incominciate dal mio santuario». Incominciarono dunque da quegli uomini anziani che erano davanti alla facciata del tempio.
7 E disse a loro: contaminate la casa, e riempiete li cammini di morti; uscite fuori. E uscirono fuori, e percotevano quelli ch' erano nella città.7 Poi disse loro: «Contaminate la casa, e degli uccisi ingombratene i portici, poi uscite». E uscirono, e colpivano quelli che erano nella città.
8 E compiuto lo tagliamento, rimasi io; e radunai sopra la mia faccia, e gridando dissi: oimè, oimè, oimè, Signore Iddio! adunque disperge rai tu tutto lo rimanente d' Israel, spargendo lo tuo furore sopra Ierusalem?8 Finita la strage, mi trovai solo superstite e mi gettai colla faccia per terra e gridando esclamai: «Ahi, ahi, ahi, Signore Dio! Distruggerai tu dunque tutti gli avanzi d'Israele, nel furore tuo che si rovescia sopra Gerusalemme?».
9 E disse a me: la malvagità della casa di Israel e di Giuda sì è troppo grande, e la terra fue ripiena d'avversitade: e' dissono: Iddio hae abbandonata la città, e lo Signore Iddio non vede.9 E disse a me: «L'iniquità della casa d'Israele e di Giuda è troppo grande, la terra è ripiena di sangue e la città piena di pervertimento, perchè hanno detto: - Il Signore ha abbandonato la terra, il Signore non vede. -
10 Adunque lo mio occhio non perdonerà, nè io averò misericordia; e renderò la loro via sopra lo capo loro.10 Perciò anche l'occhio mio non la perdonerà e non userò misericordia, rifonderò sul loro capo il frutto del loro operato».
11 Ed ecco, l' uomo ch' era vestito di lino, il quale avea lo calamaro adosso, rispose una parola, dicendo: io feci come tu mi comandasti.11 Ed ecco l'uomo dalle vesti di lino che portava il calamaio al fianco, riferì dicendo: «Ho fatto quanto hai ordinato».