1 E disse Iddio a me: | 1 Il Signore parlommi, dicendo: |
2 Figliuolo d' uomo, (intendimi questo ch' io ti dico): furono due femine, figliuole d' una madre. | 2 Figliuolo dell'uomo; furon due donne figlie d'una stessa madre, |
3 Commisono fornicazione in Egitto, e commisono questa fornicazione in loro giovinezza; ivi le loro poppe cominciarono ad avere latte, però che fratte sono le poppe della loro pubertà. (La pubertà si è quando la femina ha XII anni infino a XIIII, e lo maschio da XIII infino a XV anni; e dice che la femina compie più tosto lo suo tempo che l'uomo, e la ragione si è questa, che l'erba rea cresce più tosto che non fa la buona). | 3 Ed elle peccarono nell'Egitto, nella loro adolescenza peccarono: ivi perderono il loro onore, e furon disonorate nella prima loro pubertà. |
4 (Ora seguitando la istoria) lo nome della maggiore femina sì era Oolla, e la minore Ooliba sua sorella; e io ebbi quelle, e partorirono figliuoli e figliuole. Ora li nomi (per che sono figurati) sono questi, che Oolla sì è Samaria (cioè una terra), e Ooliba sì è Ierusalem. | 4 E si chiamavano la maggiore Oolla, la minor sorella Ooliba; e io le sposai, e partoriron figliuoli, e figlie. Or quanto a' lor nomi, Oolla è Samaria, ed Ooliba è Gerusalemme. |
5 Adunque Oolla sì ha commessa fornicazione sopra di me, ed è impazzita ne' suoi amatori, cioè nelli Assiri che v' erano presso, | 5 Oolla adunque mancò a me di fede, e impazzò dietro a' suoi amadori, gli Assiri suoi vicini, |
6 ed erano vestiti di giacinto, e li principi e le signorie erano giovani da lussuria, tutti cavalieri, e belli cavalieri. | 6 Vestiti di giacinto, che erano gran signori, ed in dignità giovani amabili, tutti cavalieri, e domatori di cavalli: |
7 E diede le sue fornicazioni sopra quelli eletti, figliuoli tutti di quelli di Siria; e tutti quelli de' quali ella era impazzita, corruppesi delle loro immundizie. | 7 E peccò sfacciatamente con questi uomini distinti, tutti figliuoli degli Assiri, e si contaminò colle immondezze di tutti coloro, dietro a' quali impazzò. |
8 Anche le sue fornicazioni, le quali aveva avute in Egitto, non le volle lasciare; però che quelli dormirono con lei nella sua giovinezza, ed egli ruppono le poppe della sua pubertà; (e doviamo sapere, sì come dice la Chiesa sopra questo, che quando la femina. usa con l'uomo, si rompono le poppe, e diventano molli e ingrossano); e versaro la loro fornicazione sopra lei. | 8 E di più non abbandonò ella le male pratiche, che aveva avute nell'Egitto; imperocché gli Egiziani ancora commisero adulterio con lei nella sua adolescenza, e disonoraron la sua pubertà, e in lei trasfusero tutte le loro fornicazioni. |
9 Però io la diedi nelle mani delli suoi amadori, e nelle mani de' figliuoli d' Assur, sopra di quelli ch' ella era impazzita per lussuria. | 9 Per questo la diedi io in potere de' suoi amatori, in potere de' figli di Assur, nell'amore de' quali avea perduto il senno. |
10 Egli scopersono la sua vergogna, e portarono li suoi figliuoli e le sue figliuole, e lei uccisono con coltello; e furono diffamate le femine, e commisono giudicio in lei. | 10 Ei scopriron la sua ignominia, menaron via i suoi figliuoli, e le figlie, e lei ucciser di spada: e queste divennero donne famose, quando di lei fecer giudizio. |
11 La qual cosa quando vidde Ooliba, sua sorella, impazzì di lussuria più di lei; e la sua fornicazione fu più che la fornicazione di (Oola) sua sorella. | 11 Le quali cose vedute avendo la sorella di lei Ooliba, impazzì anche peggio di lei, e nella sua fornicazione sorpassò la sorella: |
12 E diedesi a' figliuoli di quelli di Siria non castamente, e alli duchi e alle signorie che venivano a lei, vestiti di varie vesti, e a' cavalieri che usavano li cavalli, e a' giovani (che pareano a) tutti di bella forma e gentile. | 12 Si abbandonò sfacciatamente ai figliuoli degli Assiri, ai capitani, ed a' magistrati, che andavano a trovarla vestiti di vesti a varj colori, a' cavalieri domatori di cavalli, ed a' giovinetti, che eran tutti di straordinaria bellezza. |
13 E vidi che era corrotta una via di tutte due. | 13 E io conobbi, che aveano e l'una, e l'altra le stesse brutte inclinazioni. |
14 E attese le sue fornicazioni, (cioè che le chiese, e tirò a sè ogni uomo per fare ciò); e quando ebbe veduto li uomini dipinti nella parete, le imagini delli Caldei espresse di colori, | 14 E andò sempre avanti nelle sue fornicazioni: e veduti avendo degli uomini dipinti nel muro, immagini de' Caldei colorite, |
15 e cinti colli cingoli militari, e ornamenti tinti nello loro capo, e la forma di tutti li duchi (era) simile a' figliuoli di quelli di Babilonia, e della terra de' Caldei dov' egli furono nati; | 15 Che aveano cinti i fianchi col balteo, e in testa tiare di varj colori, come essendo figure di tutti i capitani, e rappresentanze de' figliuoli di Babilonia, e della terra de' Caldei, dove quegli erano nati; |
16 ivi impazzì lo desiderio delli suoi occhi contro a loro, e mandò a loro messaggi in Caldea. | 16 Gli occhi suoi s'invaghirono stranamente di essi, e mandò loro ambasciadori nella Caldea. |
17 E quando furono venuti li figliuoli di Babilonia (cioè) al letto dove si posavano le sue poppe, corroppono lei nelle sue lussurie di verginità (cioè ch' era vergine), e fu corrotta da loro, e lo suo animo fu saturato di loro. | 17 E venuti a lei i figliuoli di Babilonia, e ammessi al suo talamo, la disonorarono colle loro disonestà, e con essi ella si contaminò, e l'anima di lei di lor si saziò. |
18 E scoperse ignuda le sue fornicazioni, e scoperse la sua vergogna; e la mia anima si partio da lei, sì come era partita la mia anima dalla sua sorella. | 18 Ella non tenne occulte le sue fornicazioni, ma disvelò la sua ignominia: e presela in abbominio l'anima mia, come l'anima mia avea presa in abbominio la sua sorella. |
19 Però che moltiplicò le sue fornicazioni, ricordando li di della sua giovinezza, ne' quali dì ella commise fornicazione nella terra d'Egitto. | 19 Ma ella moltiplicò le sue fornicazioni, rammentando i giorni di sua adolescenza, quando peccò nella terra d'Egitto. |
20 E impazzì di lussuria sopra lo suo giacere con altrui, la cui carne si è come (sono) carne d'asini, e lo loro flusso si era come flusso di cavalli. | 20 E arse d'infame amore verso coloro, che hanno carne simile a quella degli asini, e il furore imitano dei cavalli. |
21 E visitasti la fellonia della tua giovinezza, quando le tue poppe furono rotte in Egitto, e aperte le poppe della tua pubertà. | 21 E rammentasti le scelleratezze di tua adolescenza, quando il tuo onore perdesti in Egitto, e fu violata la tua pubertà. |
22 E però, Ooliba, (cioè quella terra), questo dice lo Signore Iddio: ecco io susciterò tutti li tuoi amadori incontro a te, de' quali lo tuo animo si è saziato, e radunerolli incontro a te nel circuito; | 22 Per questo a te, Ooliba, cosi dice il Signore Dio: Ecco, che io susciterò contro di te i tuoi amatori de' quali è già sazia l'anima tua, e contro di te raunerolli da tutte le parti; |
23 cioè li figliuoli di Babilonia, e tutti li Caldei, tiranni e principi, e tutti li figliuoli di quelli di Siria, e li giovani di gentile forma, li duchi e le signorie, e tutti li principi delli principi, e li nominati cavalieri. | 23 I figli di Babilonia, e tutti i Caldei, i nobili, i tiranni, e i principi; tutti i figliuoli degli Assiri, giovani di bell'aspetto, capitani, e magistrati tutti quanti, i principi de' principi, e i famosi nell'arte di cavalcare: |
24 E verranno sopra te, ammaestrati e armati con carra e con ruote, la moltitudine de' popoli; saranno armati d' armadure di maglia e di scudo e con cappello d'acciaio contro a te da ogni parte; e darò dinanzi a loro lo giudicio, e giudicheranno te colli loro giudicii. | 24 E una turba di popoli verran sopra di te con carri, e cocchi; contro di te d'ogni parte si armeranno di corazza, di scudo, e di cimiero: e potestà darò loro di giudicarti, e di te farann' essi giudizio a lor talento. |
25 E porrò lo mio zelo in te, lo quale adopereranno teco con furore; e taglieranno lo tuo naso e le tue orecchie, e quello che rimarrà taglieranno collo coltello; ed egli piglieranno li tuoi figliuoli e le tue figliuole; e lo tuo novissimo sarà divorato al fuoco. | 25 E dell'offeso amor mio sopra di te prenderò vendetta, ed ei la faranno senza misericordia: ti troncheranno il tuo naso, e le tue orecchie, e il resto faranno in brani colla spada: meneran prigionieri i tuoi figliuoli, e le figlie, e quel, che di te rimarrà, sarà dato alle fiamme. |
26 E spogliaranno a te lo tuo vestimento, e torranno li (tuoi) vasi della tua gloria. | 26 E ti spoglieranno delle tue vesti, e ti torran gli ornamenti della tua gloria. |
27 E farò riposare la tua fellonia da te, e la tua fornicazione dalla terra di Egitto; e non leverai li tuoi occhi a loro, e non ti ricorderai più d' Egitto. | 27 E farò, che abbian pausa le tue scelleratezze, e la fornicazione apparata nella terra d'Egitto; né gli occhi tuoi alzerai verso de' simulacri, né più ti ricorderai dell'Egitto; |
28 Però che questo dice lo Signore Iddio: ecco, io darò te nelle mani di coloro che tu hai avuto in | 28 Imperocché queste cose dice il Signore Dio: Ecco, che io ti darò in balìa di color, che tu hai in avversione, in balìa di coloro, de' quali era già sazia l'anima tua. |
29 E averanno a fare teco con odio, e torrannoti tutte le tue fatiche, e lascerannoti ignuda e piena di vergogna delle tue fornicazioni, la tua fellonia e le tue fornicazioni. | 29 E ti tratteranno con odio, e ti torranno tutte le tue fatiche, e nuda ti lasceranno, e piena d'ignominia: e saranno manifestate le tue fornicazioni, le tue scelleratezze, e le tue fornicazioni. |
30 Hanno fatto questo a te, però che hai commesso fornicazione dopo le genti, tra le quali tu sei corrotta nelli loro idoli. | 30 Queste cose farann' eglino a te, perchè hai peccato dietro alle nazioni, tralle quali ti se' contaminata, servendo agl'idoli loro. |
31 Tu andasti per la via della tua sorella, e darò lo suo calice nella tua mano. | 31 I costumi imitasti di tua sorella, e il calice di lei porrò io nella tua mano. |
32 Questo dice lo Signore Iddio: tu berai lo calice della tua sorella, lo qual è profondo e largo; e sarai posta in derisione e subsannazione, la quale sei capacissima. | 32 Queste cose dice il Signore Dio: Tu berai il calice di tua sorella profondo, ed ampio: sarai oggetto di derisione, e di scherno: grandissimo è il calice. |
33 Di ebrietà e di dolore sarai riempiuta, dello calice di tristizia e di dolore, e dello calice di Samaria tua sorella. | 33 Tu sarai inebriata, e ricolma di affanno dal calice di afflizione, e di amarezza, dal calice di tua sorella Samaria. |
34 Berai, e bera'lo insino alla feccia, e divorerai li suoi pezzi, e lacererai le tue poppe; per ch' io hoe parlato, dice lo Signore Iddio. | 34 E lo berai, e lo suggerai sino alla fondata, e ne divorerai i frammenti, e ti lacererai il seno; perocché io ho parlato, dice il Signore Dio. |
35 E per questo dice lo Signore Iddio: però che m' hai dimenticato, e gittastimi dopo lo tuo corpo, tu in verità porterai la tua fellonia e le tue loro fornicazioni. | 35 Per questo il Signore Dio parla cosi: Perchè tu ti scordasti di me, e mi gettasti dietro alle tue spalle, tu pure porta le tue scelleraggini, e le tue fornicazioni. |
36 E disse Iddio a me: o figliuolo d' uomo, non giudichi tu Oolla e Ooliba, e annunzii loro le fellonie? | 36 E il Signore parlommi, dicendo: Figliuolo dell'uomo, non farai tu giudizio di Oolla, e di Ooliba, e annunzierai loro i lor delitti? |
37 Però che hanno commesso adulterio, e lo sangue è nella loro mano, e commisono fornicazione. colli loro idoli; e anche i loro figliuoli, i quali generarono a me, li offersono a divorare alli dii. | 37 Imperocché elle sono adultere, ed han le mani insanguinate, e si son contaminate co' loro idoli: ed oltre a ciò i figli, che aveano a me generati, gli hanno offerti ad essi, perchè li divorassero. |
38 Ma queste cose feciono a me; corruppono lo mio santuario in quello dì, e scomunicarono li miei sabbati. | 38 Ma questo ancora hanno fatto contro di me: Han profanato in quel dì il mio santuario, e violati i miei sabati. |
39 E quando offerirono i loro figliuoli alli loro idoli, e quando avvenne ch' entrassono nel mio santuario in quello di acciò ch' corrompessono quello santuario, anche questo feciono nel mezzo della mia casa. | 39 È quando agli idoli immolavano i propri figli, entravano lo stesso dì nel mio santuario, affin di contaminarlo: Questo pure elle han fatto nel mezzo della casa mia. |
40 Mandavano alli uomini che venivano dalla lunga, ai quali mandavano messaggi; adunque ecco che vennero quelli; de' quali tu ti lavasti, e se'ti adornata di mondo, e lisciasti li tuoi occhi collo liscio. | 40 Elle hanno mandato a cercare di uomini, che eran in lontano paese, a' quali aveano spediti ambasciadori: onde ecco, che quegli sono venuti, e per essi ti sei lavata, ed hai imbellettati gli occhi tuoi, e ti ornasti delle tue pompe. |
41 Tu sedesti nel bellissimo letto, e la mensa fu adornata inanzi a te; e ponesti sopra lei lo mio timiama e lo mio unguento. | 41 Ti ponesti a sedere sopra bellissimo letto, e dinanzi a te fu imbandita la mensa: sopra di questa ponesti i miei timiami, e i miei unguenti. |
42 E la voce della moltitudine rallegrantesi era in lei; e nelli uomini, i quali erano addotti della moltitudine delli uomini, e veniano del deserto, puosono le armille nelle loro mani, (le armille sono adornamento di mano, sì come sono guanti e altri adornamenti), e le bellissime corone nelli loro capi. | 42 E intorno ad essa (udiansi) le voci di gente festosa, e a quelli, che tralla turba degli uomini eran condotti, e venian dal deserto, poser loro braccialetti alle manni, e vaghe corone sulle lor teste: |
43 E dissi a colei ch' è trita nelli adulterii: testè sarà fornicata nella sua fornicazione ancora costei. | 43 Ed io dissi riguardo a colei, che è invecchiata ne' suoi adulteri: continuerà ella ancora costei nelle sue fornicazioni? |
44 Ed entrarono a lei sì come ad una meretrice; così entravano a Oolla e a Ooliba, ch' erano femine fellone. | 44 Perocché a lei andava la gente, come a pubblica peccatrice. In tal guisa andava la gente a' trovare Oolla, e Ooliba, donne nefande. |
45 Adunque li uomini sono giusti; questi giudicheranno quelle per giudicio dello adulterio e per lo giudicio delli spargenti lo sangue; però che sono adultere, e lo sangue è nelle loro mani, (e commisono fornicazione colli loro idoli). | 45 Questi uomini adunque fanno cosa giusta: ei le condanneranno alla pena delle adultere, e alla pena dei sanguinari; perocché sono adultere, ed han le mani lorde di sangue; |
46 Però [che] questo dice lo Signore Iddio : (ancora) adduci contro a loro la moltitudine, e dà loro in tumulto e in rapina. | 46 Imperocché queste cose dice il Signore Dio: Conduci contro di esse l'esercito, e abbandonale al terrore, e alle rapine; |
47 E sieno lapidate colle pietre da' popoli, e siano cavate dalli loro coltelli; e uccideranno li loro figliuoli e le loro figliuole, e accenderanno col fuoco le loro case. | 47 E siano lapidate dai popoli, e trafitte dalle loro spade: eglino uccideranno i figli loro, e le figlie, e daranno le case loro alle fiamme. |
48 E leveronne la fellonia della terra; impareranno tutte le femine, che loro non facciano secondo la fellonia loro. | 48 E io torrò dalla terra le scelleraggini, e impareranno le donne tutte a non imitare i delitti di quelle. |
49 E daranno la vostra fellonia sopra voi, e porterete li peccati delli vostri idoli; e saprete ch' io sono lo Signore Iddio. | 49 Le vostre scelleratezze saran poste sopra di voi, e voi porterete i peccati degl'idoli vostri; e conoscerete, ch'io sono il Signore Dio. |