Scrutatio

Giovedi, 22 maggio 2025 - Santa Rita da Cascia ( Letture di oggi)

Ecclesiastico 7


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BIBBIA VOLGARENOVA VULGATA
1 Non fare male, e il male non ti piglierae.1 Noli facere mala, et mala non te apprehendent;
2 Pàrtiti dal malvagio, e li mali si partiranno da te.2 discede ab iniquitate, et deficiet abs te.
3 Non seminare mali nelli solchi d' ingiustizia, e non li mieterai sette per uno.3 Fili, non semines in sulcis iniustitiae
et non metes ea in septuplum.
4 Non domandare dall' uomo il ducato, nè dal re la sedia dello onore.4 Noli quaerere a Domino ducatum
neque a rege cathedram honoris.
5 Non ti giustificherai dinanzi da Dio, però ch' egli è conoscitore del cuore; e non volerti mostrare savio appresso il re.5 Non te iustifices ante Deum,
quoniam agnitor cordis ipse est;
et penes regem noli velle videri sapiens.
6 Non volere diventare giudice, se tu non puoi per le tue bontadi rompere le iniquitadi acciò che tu non impaurisca dalla faccia del potente, e metta scandalo nella tua levità.6 Noli quaerere fieri iudex,
nisi valeas virtute irrumpere iniquitates;
ne forte extimescas faciem potentis
et ponas scandalum in aequitate tua.
7 E non peccare nella moltitudine della (tua) cittade, nè non ti mescolare infra il popolo.7 Non pecces in multitudinem civitatis
nec te immittas in populum.
8 E non legare insieme doppi peccati; però che tu non saresti sanza peccato.8 Neque alliges duplicia peccata;
nec enim in uno eris immunis.
9 E non essere pusillanimo nell' anima tua.9 Noli esse pusillanimis in oratione tua;
10 Non dispregiare d' adorare e di fare limosina.10 exorare et facere eleemosynam ne despicias.
11 Non dire: nella moltitudine Iddio guarderà il numero de' miei meriti, e la misericordia sua riceverae me offendente a Dio altissimo.11 Ne dicas: “ In multitudine munerum meorum respiciet Deus
et, offerente me Deo altissimo, munera mea suscipiet ”.
12 Non dileggiare l' uomo nell' amaritudine dell' anima sua; Domenedio riguardatore è colui il quale umilia ed esalta.12 Non irrideas hominem in amaritudine animae;
est enim, qui humiliat et exaltat, circumspector Deus.
13 Non amare la bugia contro al fratello tuo; nè contro allo amico farai lo somigliante.13 Noli arare mendacium adversus fratrem tuum
neque in amicum similiter facias.
14 Non dire ogni dì bugia; il dire continuo bugia non è buono.14 Noli velle mentiri omne mendacium,
assiduitas enim illius non est bona.
15 Non essere pieno di parole nella moltitudine de' preti, e non reiterare la parola nel tuo dire.15 Noli verbosus esse in multitudine presbyterorum
et non iteres verbum in oratione tua.
16 Non odiare le faticose opere, e l'agricoltura [che] fu da Dio trovata.16 Non oderis laboriosa opera
et rusticationem creatam ab Altissimo.
17 Non ti gittare nella moltitudine de' non ammaestrati.17 Non te reputes in multitudine indisciplinatorum;
18 Ricordati dell' ira (di Dio), però che non tarderà.18 memento irae, quoniam non tardabit.
19 Umilia molto l'animo tuo; però che la vendetta della carne ne viene incontro alli rei in fuoco e in vermi.19 Humilia valde spiritum tuum,
quoniam vindicta carnis impii ignis et vermis.
20 Non fallire contro allo amico che ti recherae in guardia pecunia; nè per oro ti dispartirai dal tuo fratello carissimo.20 Noli commutare amicum cum pecunia
neque fratrem carissimum cum auro Ophir.
21 Non ti partire dalla savia femina e buona, la quale t'è venuta in parte nel timore di Dio; la grazia della onestade di colei è sopra tutto oro.21 Noli discedere a muliere sensata et bona,
quam sortitus es in timore Domini;
gratia enim verecundiae illius super aurum.
22 Non offenderai il servo operante nella veritade, nè il mercenario dante l'anima sua.22 Non laedas servum operantem in veritate
neque mercennarium dantem animam suam.
23 Il savio servo sia amato da te, quasi come l'anima tua; non li fraudare la libertade, e non lo lasciare povero.23 Servus sensatus sit tibi dilectus quasi anima tua;
non defraudes illum libertate
neque inopem derelinquas illum.
24 Tu hai bestie? attendi a quelle; e s'elle ti sono utili, persèverino appo teszon out ah al fons)24 Pecora tibi sunt? Attende illis,
et, si sunt utilia, perseverent apud te.
25 Se tu hai figliuoli, ammaestragli (che sieno ubbidienti), e fiaccali dalla loro puerizia.25 Filii tibi sunt? Erudi illos
et curva a pueritia cervicem illorum.
26 Se tu hai figliuole, guarda il corpo loro, e non mostrare loro la faccia tua allegra.26 Filiae tibi sunt? Serva corpus illarum
et non ostendas hilarem faciem tuam ad illas.
27 Dà la figliuola tua a marito, e averai fatta grande opera; e dàlla ad uomo savio.27 Trade filiam, et grande opus feceris,
et homini sensato da illam.
28 Se tu averai moglie secondo l'anima tua, non la cacciare; e non ti commettere tutto a quella che è da avere in odio.28 Mulier si est tibi secundum animam tuam, non proicias illam,
sed odibili non credas teipsum.
In toto corde tuo
29 Onora il padre tuo, e non dimenticare il pianto della madre tua.29 honora patrem tuum
et gemitus matris tuae ne obliviscaris.
30 Ricordati che se non fosse per coloro, tu non saresti nato; e fa che tu rimeriti coloro, sì come eglino te.30 Memento quoniam, nisi per illos, natus non fuisses;
et quid retribues illis, quomodo et illi tibi?
31 In tutta l'anima tua temi Iddio, e santifica li sacerdoti suoi.31 In tota anima tua time Dominum
et sacerdotes illius sanctifica.
32 In ogni tua forza ama colui che fece te, e non abbandonare li ministri suoi.32 In omni virtute tua dilige eum, qui te fecit,
et ministros eius ne derelinquas.
33 Onora Iddio con tutta l'anima tua, e onora li sacerdoti (suoi); e ispurga te colla tua fatica.33 Honora Deum ex tota anima tua
et honorifica sacerdotes.
34 Dà a loro la parte delle primizie, sì come è comandamento a te; e pùrgati della negligenza tua con poche cose.34 Da illis partem, sicut mandatum est tibi,
primitiarum et purgationis et de neglegentia
35 Offeri a Dio il frutto della tua fatica, e il sacrificio della santificazione, e' principii de' santi.35 et armum in oblationem
et sacrificium sanctificationis et primitias sanctorum.
36 E porgi la mano tua al povero, acciò che si compia la preghiera tua e la benedizione tua.36 Et pauperi porrige manum tuam,
ut perficiatur propitiatio et benedictio tua.
37 La grazia del dato in conspetto d' ogni vivente, e non dinegare la grazia al morto.37 Gratia dati in conspectu omnis viventis,
sed et mortuo non prohibeas gratiam.
38 Non fallire a coloro che piangono nella consolazione, e va con coloro che amano.38 Non desis plorantibus in consolatione
et cum lugentibus luge.
39 Non t'incresca di visitare lo infermo; con queste opere ti confermerai in dilezione.39 Non te pigeat visitare infirmum,
ex his enim in dilectione firmaberis.
40 In tutte le tue opere ti ricorderai della morte tua, e in eterno non peccherai.40 In omnibus operibus tuis memorare novissima tua
et in aeternum non peccabis.