Scrutatio

Lunedi, 19 maggio 2025 - San Celestino V - Pietro di Morrone ( Letture di oggi)

Proverbi 6


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 2008
1 Figliuolo mio, se tu prometterai per l'amico tuo, tu hai firmato la mano tua apresso ad altrui,1 Figlio mio, se hai garantito per il tuo prossimo,
se hai dato la tua mano per un estraneo,
2 e hai obbligato la roba tua; a quello tu sei obligato con le tue parole.2 se ti sei legato con ciò che hai detto
e ti sei lasciato prendere dalle parole della tua bocca,
3 Fa adunque, figliuolo mio, quello ch' io ti dico, e te stesso ti libera; per che tu sei intrato nelle mani del tuo prossimo (per la obligazione fatta). Discorri, sollecita e cerca l'amico tuo,3 figlio mio, fa’ così per liberartene:
poiché sei caduto nelle mani del tuo prossimo,
va’, gèttati ai suoi piedi, importuna il tuo prossimo;
4 acciò tu sie liberato da quello obligo; e liberati dalle mani sue.4 non concedere sonno ai tuoi occhi
né riposo alle tue palpebre,
5 E fa come l'uccello quando si libera dalle insidie dell' uccellatore, (cioè quando tu se' cascato nel peccato, sei fatto suddito al diavolo e a lui dedicato; però bisogna tu ti levi, e discorri per la via della penitenza a liberarti da quello).5 così potrai liberartene come la gazzella dal laccio,
come un uccello dalle mani del cacciatore.
6 Va alla formica, o uomo pigro, e considera le sue operazioni, e appara sapienza.6 Va’ dalla formica, o pigro,
guarda le sue abitudini e diventa saggio.
7 La quale, ben che non abbi duce, nè precettore, nè soprastante,7 Essa non ha né capo
né sorvegliante né padrone,
8 s' apparecchia la estate il cibo, e congrega nel tempo della mietitura quello è bisogno per la vita sua.8 eppure d’estate si procura il vitto,
al tempo della mietitura accumula il cibo.
9 O pigro, fino a ora dormi? Quando ti levarai dal sonno?9 Fino a quando, pigro, te ne starai a dormire?
Quando ti scuoterai dal sonno?
10 Tu dormirai, e poco adopererai acciò che tu dormi.10 Un po’ dormi, un po’ sonnecchi,
un po’ incroci le braccia per riposare,
11 E verratti la penuria tostamente, e la povertà dalla quale tu non potrai fuggire: (e questo ti avvenirà così nelli beni spirituali, se tu sarai pigro a bene operare; sopraverratti la morte, dalla quale non potrai fuggire, e sarai dannato). Se veramente tu non sarai pigro, (ma sollecito così circa li beni spirituali come temporali), ti verrà copia del tutto, come fonti d' acque che non mancheranno: e penuria non si trovarà appresso a te.11 e intanto arriva a te la povertà, come un vagabondo,
e l’indigenza, come se tu fossi un accattone.
12 L'uomo apostata (seminator di discordie) è uomo inutile (è a se e ad altrui), e le opere sue sono perverse; (la bocca sua è dedicata ad adulazione e detrazione).12 Il perverso, uomo iniquo,
cammina pronunciando parole tortuose,
13 È nel vedere impudico (instabile e incostante), non sta mai fermo in uno luogo, (persevera nel mal fare) parlando con le dita.13 ammicca con gli occhi, stropiccia i piedi
e fa cenni con le dita.
14 Pensa sempre nel cuore suo di far male, e tutto il tempo consuma in poner discordie.14 Nel suo cuore il malvagio trama cose perverse,
in ogni tempo suscita liti.
15 A questo tale sùbito e nell' improvviso verrà la perdizione sua, e sùbito morrà (quanto al corpo e quanto all' anima), e non vi sarà più rimedio.15 Per questo improvvisa verrà la sua rovina,
ed egli, in un attimo, crollerà senza rimedio.
16 Sei condizioni di uomini ha odiato il Signore, e la settima ha detestato l'anima sua;16 Sei cose odia il Signore,
anzi sette gli sono in orrore:
17 (I superbo va con) gli occhi elevati il mendace assuefatto, quello si diletta di sparger il sangue innocente;17 occhi alteri, lingua bugiarda,
mani che versano sangue innocente,
18 quello compone nel cuore suo pessime cogitazioni (ordinate ad estirpar e confondere i buoni ); quello è pronto e preparato ad (eseguire e) operar ogni male;18 cuore che trama iniqui progetti,
piedi che corrono rapidi verso il male,
19 quello è pronto a testificar falsamente (e assuefatto); e quello che semina nel prossimo discordie, (come sono eretici e scismatici).19 falso testimone che diffonde menzogne
e chi provoca litigi tra fratelli.
20 Conserva, figliuolo mio, i comandamenti del padre tuo, e non abbandonare la legge della madre tua.20 Figlio mio, osserva il comando di tuo padre
e non disprezzare l’insegnamento di tua madre.
21 Stabiliscile nel cuore tuo sempre (acciò tu abbi facoltà di ben operare), e circondale alla gola tua (acciò abbi modo di parlare [come] fa mestieri secondo il tempo).21 Fissali sempre nel tuo cuore,
appendili al collo.
22 Quando tu anderai, fa che vengano teco; quando tu dormirai, saranno tue custodie; e quando ti sveglierai, parla con loro.22 Quando cammini ti guideranno,
quando riposi veglieranno su di te,
quando ti desti ti parleranno,
23 Per che il comandamento è come lucerna, la legge come luce (in tutte le buone operazioni), e la correzione (degli uomini santi, come si debba bene operare) è una via a condurci a vita eterna;23 perché il comando è una lampada
e l’insegnamento una luce
e un sentiero di vita l’istruzione che ti ammonisce:
24 acciò te liberino dalle femine male, e dalla dolce lingua della adultera.24 ti proteggeranno dalla donna altrui,
dalle parole seducenti della donna sconosciuta.
25 Non desideri il cor tuo la bellezza sua, acciò tu non sia illaqueato da' suoi gesti.25 Non desiderare in cuor tuo la sua bellezza,
non lasciarti adescare dai suoi sguardi,
26 Per che la dilettazione della meretrice (è molto breve, e dura poco tempo, e il prezzo suo) è appena di valuta di uno pane; ma la femina tuole all' uomo l'anima sua preziosa (fatta alla imagine di Dio, quando l' uomo sì la sa sedurre).26 poiché, se la prostituta cerca il pane,
la donna sposata ambisce una vita preziosa.
27 Saria possibile, che l'uomo potesse asconder il fuoco nel seno suo, e le sue vestimente non s'abruciasse?27 Si può portare il fuoco sul petto
senza bruciarsi i vestiti,
28 ovver andar sopra i carboni accesi, e non s'abruciasse le piante de' piedi?28 o camminare sulle braci
senza scottarsi i piedi?
29 Così colui che entra alla mogliere del suo prossimo, non sarà senza peccato da poi l'avrà toccata.29 Così chi si accosta alla donna altrui:
chi la tocca non resterà impunito.
30 Non è gran peccato a furar quello d'altrui (per comparazione dell' adulterio); per che chi ruba fa questo, per che essendo povero, ch' egli abbi da sovvenirsi.30 Non si disapprova un ladro, se ruba
per soddisfare l’appetito quando ha fame;
31 Dopo serà cognosciuto il furto, bisognerà ch' el restituisca integralmente, e vendendo tutto lo aver di casa sua darà per satisfazione (e rimarrà libero).31 eppure, se è preso, dovrà restituire sette volte
e consegnare tutti i beni della sua casa.
32 Ma quello che è adultero, per la insipienza del suo cuore perde l'anima sua, (la qual è di molto maggiore danno, che perder la roba. Adunque maggior offesa è al prossimo l'adulterio, che il furto; per che nel furto si puote far restituzione, ma nell'adulterio non si puote far restituzione).32 Chi commette adulterio è un insensato,
agendo in tal modo rovina se stesso.
33 Grande turpitudine e grande infamia si congrega lo adultero, e l' obbrobrio suo non è rimosso.33 Incontrerà percosse e disonore,
la sua vergogna non sarà cancellata,
34 Per che il zelo e il furore di Cristo non li -perdonerà nel dì del giudicio.34 poiché la gelosia accende l’ira del marito,
che non avrà pietà nel giorno della vendetta.
35 Nè si poterà placare per preghiera di alcuno, nè in quel tempo vi valerà (oro, ovver argento, ovver) dono alcuno, (ma rimarrà perpetualmente dannato).35 Egli non accetterà compenso alcuno,
rifiuterà ogni dono, anche se grande.