Scrutatio

Martedi, 20 maggio 2025 - San Bernardino da Siena ( Letture di oggi)

Secondo libro de' Maccabei 4


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1 E il predetto Simone, manifestatore della pecunia e della patria, diceva molto male di Onia, come se lui avesse istigato Eliodoro a dire queste cose, e anco lui fosse inventor di questi mali.1 En mencionado Simón, delator de los tesoros y de la patria, calumniaba a Onías como si éste hubiera maltratado a Heliodoro y fuera el causante de sus desgracias;
2 Ed era auso di dire quello il quale era provisore della sua città, e difensore della sua gente, e zelatore della legge e di Dio, esser insidiatore del regno.2 y se atrevía a decir que el bienhechor de la ciudad, el defensor de sus compatriotas y celoso observante de las leyes, era un conspirador contra el Estado.
3 Ed essendo molto cresciute le inimicizie, intanto che per alcuni amici di Simone si facesse molti omicidii;3 A tal punto llegó la hostilidad, que hasta se cometieron asesinatos por parte de uno de los esbirros de Simón.
4 considerando Onia il pericolo della contenzione, e Appollonio impazzire, cioè il duca di Celesiria e di Fenicia, da esser cresciuta la malizia di Simone, se n' andò al re,4 Considerando Onías que aquella rivalidad era intolerable y que Apolonio, hijo de Menesteo, estratega de Celesira y Fenicia, instigaba a Simón al mal,
5 non come accusatore de' cittadini, ma considerando la comune utilitade, appresso sè stesso, di tutta la moltitudine.5 se hizo llevar donde el rey, no porque pretendiera acusar a sus conciudadanos, sino que miraba por los intereses generales y particulares de toda su gente.
6 Però ch' egli vedea ch' era impossibile (di provvedere) sanza la providenza regale (e) dar pace alle cose, nè Simone poter cessare dalla pazzia sua.6 Pues bien veía que sin la intervención real era ya imposible pacificar la situación y detener a Simón en sus locuras.
7 Ma dopo lo eccesso della vita di Seleuco, avendo ricevuto il regno Antioco, il qual si appellava Nobile, desiderava Iasone, fratello di Onia, il sommo sacerdozio7 Cuando Seleuco dejó esta vida y Antíoco, por sobrenombre Epífanes, comenzó a reinar, Jasón, el hermano de Onías, usurpó el sumo pontificado,
8 dal detto re, promettendogli trecento sessanta talenti d'ariento, e delle altre rendite ottanta talenti.8 después de haber prometido al rey, en una conversación, 360 talentos de plata y ochenta talentos de otras rentas.
9 E oltre di questo li promettea altri centocinquanta, se li fosse concessa la podestà sopra il luogo dove si ammaestrava la gente nella sua legge e sopra il postribulo de' giovani, e di scrivere quelli Antiocheni li quali sono in Ierusalem.9 Se comprometía además a firmar el pago de otro 150, si se le concedía la facultad de instalar por su propia cuenta un gimnasio y una efebía, así como la de inscribir a los Antioquenos en Jerusalén.
10 E avendo il re consentito, e ottenuto il principato, subito comandò che quelli della tribù sua si transferisse al rito de' gentili.10 Con el consentimiento del rey y con los poderes en su mano, pronto cambió las costumbres de sus compatriotas conforme al estilo griego.
11 E ammote quelle cose le quali erano state ordinate dalli re ai Giudei per umanità, per lo mezzo di Giovanni padre di Eufolemo, lo qual fu ambasciatore alli Romani per concluder (unione e) l'amicizia e la compagnia loro, disfacendo le leggi legittime dei cittadini, ordinava prave leggi.11 Suprimiendo los privilegios que los reyes habían concedido a los judíos por medio de Juan, padre de Eupólemo, el que fue enviado en embajada a los romanos para un tratado de amistad y alianza, y abrogando las instituciones legales, introdujo costumbres nuevas, contrarias a la Ley.
12 Ed ebbe tanto ardire, ch' egli ordinò uno luogo sotto alla torre, e tutti gli ottimi degli belli giovani poner nel postribulo.12 Así pues, fundó a su gusto un gimnasio bajo la misma acrópolis e indujo a lo mejor de la juventud a educarse bajo el petaso.
13 E questo non era principio, ma era uno augumento e uno profetto di una istrana conversazione de' gentili, per cagione della scelerità iscomunicata e inaudita di Iasone, empio, non sacerdote;13 Era tal el auge del helenismo y el progreso de la moda extranjera a causa de la extrema perversidad de aquel Jasón, que tenía más de impío que de sumo sacerdote,
14 per tal modo che sacerdoti già non erano solleciti circa l'ufficio dell' altare, ma disprezzato il tempio, e non si curando delli sacrificii, sollecitavano di esser partecipi (del combatter) della palestra, e della sua dazion ingiusta, e nelli esercizii delli giuochi da gittar le pietre in alto.14 que ya los sacerdotes no sentían celo por el servicio del altar, sino que despreciaban el Templo; descuidando los sacrificios, en cuanto se daba la señal con el gong se apresuraban a tomar parte en los ejercicios de la palestra contrarios a la ley;
15 Non avendo alcuna cosa delli onori della patria, pensavano le glorie greche esser ottime.15 sin apreciar en nada la honra patria, tenían por mejores las glorias helénicas.
16 Per la qual cosa era tra loro una pericolosa contenzione, e seguitavano li loro instituti, e in tutto cercavano esser simili a coloro, i quali aveano avuto per nemici e distruttori.16 Por esto mismo, una difícil situación les puso en aprieto, y tuvieron como enemigos y verdugos a los mismos cuya conducta emulaban y a quienes querían parecerse en todo.
17 Però che empiamente operare contro le leggi divine non passa sanza pena; ma questo il seguente tempo il dichiarerà.17 Pues no resulta fácil violar las leyes divinas; así lo mostrará el tiempo venidero.
18 Conciosia cosa che ogni capo de' cinque anni. si facesse in Tiro uno giuoco ovver una contenzione, e il re fosse presente;18 Cuando se celebraron en Tiro los juegos cuadrienales, en presencia del rey,
19 mandò Iasone, operatore di molti mali, di Ierusalem uomini peccatori (e malvagi), i quali portavano trecento dramme d'ariento alli sacrificii di Ercole, le quali dimandarono quelli che le portarono, acciò ch' elle non fussero date alli sacrificii, però che non bisognasse, ma esser deputate in altre spese.19 el impuro Jasón envió embajadores, como Antioquenos de Jerusalén, que llevaban consigo trescientas dracmas de plata para el sacrificio de Hércules. Pero los portadores prefirieron, dado que no convenía, no emplearlas en el sacrificio, sino en otros gastos.
20 Ma queste furono offerte da colui che le mandava, nel sacrificio di Ercole; e per cagione di quelli ch' erano presenti furono date in fabbrica di navi, le quali hanno tre ordini di remi.20 Y así, el dinero que estaba destinado por voluntad del que lo enviaba, al sacrificio de Hércules, se empleó por deseo de los portadores, en la construcción de las trirremes.
21 E mandato in Egitto Apollonio, figliuolo di Mnesteo, per cagione delli principi di Tolomeo, amator della madre del re, avendo conosciuto Antioco esser fatto alieno dalle facende del regno, prendendo consiglio dalle proprie utilità, partito di quel luogo venne in Ioppen, e da Ioppen se ne venne in Ierusalem.21 Apolonio, hijo de Menesteo, fue enviado a Egipto para la boda del rey Filométor. Cuando supo Antíoco que aquél se había convertido en su adversario político se preocupó de su propia seguridad; por eso, pasando por Joppe, se presentó en Jerusalén.
22 E ricevuto magnificamente da Iasone e dalla cittade, entrò con molte flaccole accese e con molta laude; e di là rivolse lo esercito suo (e mandollo) in Fenicia.22 Fue magníficamente recibido por Jasón y por la ciudad, e hizo su entrada entre antorchas y aclamaciones. Después de esto llevó sus tropas hasta Fenicia.
23 E dopo tre anni mandò Iasone Menelao, fratello del sopradetto Simone, il qual portava le pecunie del re, e avea in commissione di portar risposta delle faccende necessarie.23 Tres años después, Jasón envió a Menelao, hermano del ya mencionado Simón, para llevar el dinero al rey y gestionar la negociación de asuntos urgentes.
24 E Menelao, avendosi raccomandato al re, dopo ch' egli ebbe magnificato la faccia della maiestate sua, rivolsesi (e accettò) il sommo sacerdozio in sè stesso, sopraponendo (e promettendoli) al tributo gli dava Iasone, talenti CCC di ariento.24 Menelao se hizo presentar al rey, a quien impresionó con su aire majestuoso, y logró ser investido del sumo sacerdocio, ofreciendo trescientos talentos de plata más que Jasón.
25 E avuta la risposta dal re per comandamento, se ne venne, non avendo alcuna cosa degna. di sacerdozio, ma era di animo di crudele tiranno, e avea cuore di crudele bestia selvaggia.25 Provisto del mandato real, se volvió sin poseer nada digno del sumo sacerdocio, sino más bien el furor de un cruel tirano y la furia de una bestia salvaje.
26 E Iasone, il quale avea cattivato il proprio fratello, essendo ingannato, fu iscacciato nella regione degli Ammaniti in esilio.26 Jasón, por su parte, suplantador de su propio hermano y él mismo suplantado por otro, se vio forzado a huir al país de Ammán.
27 E Menelao certamente ottenne il principato; ma delle pecunie promesse al re non facea alcuna cosa, essendo esattore Sostrato, il quale era capitano della ròcca.27 Menelao detentaba ciertamente el poder, pero nada pagaba del dinero prometido al rey,
28 Però che a costui si appartenea di scuotere li tributi; per qual cagione ciascuno di loro furono chiamati al re.28 aunque Sóstrates, el alcaide de la Acrópolis, se lo reclamaba, pues a él correspondía la percepción de los tributos. Por este motivo, ambos fueron convocados por el rey.
29 E Menelao fue rimosso dal sacerdozio, succedendogli Lisimaco suo fratello; e Sostrato fu mandato presidente in Cipro.29 Menelao dejó como sustituto del sumo sacerdocio a su hermano Lisímaco; Sóstrates a Crates, jefe de los chipriotas. a Crates, jefe de los chipriotas.
30 E trattandosi queste cagioni, addivenne che quelli di Tarso e quelli di Mallo moverono sedizione, per ch' erano dati in dono alla concubina dello re Antioco.30 Mientras tanto, sucedió que los habitantes de Tarso y de Malos se sublevaron por haber sido cedidas sus ciudades como regalo a Antioquida, la concubina del rey.
31 E subitamente venne il re a quietare loro, rimanendo sostituto Andronico, uno delli suoi prìncipi.31 Fue, pues, el rey a toda prisa, para poner orden en la situación, dejando como sustituto a Andrónico, uno de los dignatarios.
32 E (dopo questo) pensò Menelao, e prese a sè il tempo comodo, e rubò alcuni vasi di oro del tempio, degli quali alcuni donò ad Andronico, e il resto vendette in Tiro e per le città vicine.32 Menelao pensó aprovecharse de aquella buena oportunidad; arrebató algunos objetos de oro del Templo, y se los regaló a Andrónico; también logró vender otros en Tiro y en las ciudades de alrededor.
33 La qual cosa avendola certissimamente intesa Onia, lo riprendeva, essendosi lui ridotto in Antiochia, in luogo sicuro senza danno.33 Cuando Onías llegó a saberlo con certeza, se lo reprochó, no sin haberse retirado antes a un lugar de refugio, a Dafne, cerca de Antioquía.
34 Onde Menelao se ne andò ad Andronico, e pregavalo ch' egli uccidesse Onia. Il quale essendo venuto a Onia, e avendogli data la fede con giuramento, avvenga che gli fosse sospetto, gli persuase ch' egli uscisse del tempio; il qual uscito, sùbito l'uccise, non avendo rispetto alla giustizia.34 Por eso, Menelao, a solas con Andrónico, le incitaba a matar a Onías. Andrónico se llegó donde Onías, y, confiando en la astucia, estrechándole la mano y dándole la diestra con juramento, perusadió a Onías, aunque a éste no le faltaban sospechas, a salir de su refugio, e inmediatamente le dio muerte, sin respeto alguno a la justicia.
35 Per la qual cagione non solamente i giudei, ma anco l'altre nazioni s'erano indignate, e con grande molestia sosteneano la ingiusta morte di uno tanto uomo.35 Por este motivo no sólo los judíos sino también muchos de las demás naciones se indignaron y se irritaron por el injusto asesinato de aquel hombre.
36 Ed essendo ritornato il re de' luoghi di Cilicia, andarono i Giudei in Antiochia, e anco con esso loro i Greci, lamentandosi della iniqua morte di Onia.36 Cuando el rey volvió de las regiones de Cilicia, los judíos de la ciudad junto con los griegos, que también odiaban el mal, fueron a su encuentro a quejarse de la injustificada muerte de Onías.
37 La qual cosa udita, Antioco attristossi nell'animo per cagione di Onia; e provocato a misericordia pianse, riduttosi a memoria la integrità e modestia del morto.37 Antíoco, hondamente estristecido y movido a compasión, lloró recordando la prudencia y la gran moderación del difunto.
38 E acceso nell' animo, comandò che fusse preso Andronico, e spogliatogli la vestimenta di rosato, fusse menato per tutta la città, e in quel medesimo luogo, nel quale egli avea commesso contro Onia tal empietade, fusse privato della vita, come uomo sacrilego, dandogli il Signore la pena a lui condegna.38 Encendido en ira, despojó inmediatamente a Andrónico, de la púrpura y desgarró sus vestidos. Le hizo conducir por toda la ciudad hasta el mismo lugar donde tan impíamente había tratado a Onías; allí hizo desaparecer de este mundo al criminal, a quien el Señor daba el merecido castigo.
39 E avendo commessi Lisimaco molti sacrilegii per consiglio di Menelao, essendo già divulgata la loro mala fama, congregossi la moltitudine contro a Lisimaco, avendo lui già tolto molto oro.39 Lisímaco había cometido muchos robos sacrílegos en la ciudad con el consentimiento de Menelao, y la noticia se había divulgado fuera; por eso la multitud se amotinó contra Lisímaco. Pero eran ya muchos los objetos de oro que estaban dispersos.
40 E levandosi le turbe, avendo li loro animi pieni d'ira, Lisimaco insieme quasi con tremilia uomini armati cominciò a ferire le turbe, essendogli duca uno tiranno provetto di etate e di pazzia40 Como las turbas estaban excitadas y en el colmo de su cólera, Lisímaco armó a cerca de 3.000 hombres e inició la represión violenta, poniendo por jefe a un tal Aurano, avanzado en edad y no menos en locura.
41 Ma intendendo le turbe la violenza d'esso Lisimaco e il suo sforzo, alcuni pigliorono le pietre; alcuni, bastoni forti; e alcuni gettavano la cenere contra di Lisimaco.41 Cuando se dieron cuenta del ataque de Lisímaco, unos se armaron de piedras, otros de estacas y otros, tomando a puñadas ceniza que allí había, lo arrojaban todo junto contra las tropas de Lisímaco.
42 Onde che essendo alcuni feriti, alcuni suffocati, tutti si voltorono in fuga; intanto che anco esso Lisimaco sacrilego ucciderono appo lo erario.42 De este modo hirieron a muchos de ellos, y mataron a algunos; a todos los demás los pusieron en fuga, y al mismo ladrón sacrílego le mataron junto al Tesoro.
43 Di queste cose adunque si cominciò anco litigare in giudizio contro Menelao.43 Sobre todos estos hechos se instruyó proceso contra Menelao.
44 Ed essendo venuto il re alla città di Tiro, tre uomini gli quali erano de' più antichi furono mandati a deponere questa cagione dinanzi a lui.44 Cuando el rey llegó a Tiro, tres hombres enviados por el Senado expusieron ante él el alegato.
45 Ed essendo superato Menelao (in giudicio), promèsse a Tolomeo di darli molta pecunia, acciò ch' egli persuadesse al re in favore suo.45 Menelao, perdido ya, prometió una importante suma a Tolomeo, hijo de Dorimeno, para que persuadiera al rey.
46 Essendo veramente Tolomeo in una sala per pigliare alquanto di refrigerio, (partissi e) andossene al re, e revocò il re dalla sentenza.46 Entonces Tolomeo, llevando al rey aparte a una galería como para tomar el aire, le hizo cambiar de parecer,
47 E (con sue persuasioni) fece liberare Menelao, pieno d'ogni malizia, dagli mali ch' egli avea commessi; e quegli miseri, i quali se anco appresso i Sciti avessono dedutta questa causa. sarebbono stati giustificati, furono condannati a morte.47 de modo que absolvió de las acusaciones a Menelao, el causante de todos los males, y, en cambio, condenó a muerte a aquellos infelices que hubieran sido absueltos, aun cuando hubieran declarado ante un tribunal de escitas.
48 Subito adunque a coloro, i quali aveano agitata la cagione per il popolo e i vasi sacri, gli fu data la ingiusta pena.48 Así que, sin dilación, sufrieron aquella injusta pena los que habían defendido la causa de la ciudad, del pueblo y de los vasos sagrados.
49 Per la qual cosa, essendo quegli di Tiro indignati, dimonstrorono grande liberalità alla loro sepultura.49 Por este motivo, algunos tirios, indignados contra aquella iniquidad, prepararon con magnificencia su sepultura.
50 Ma Menelao per cagione della avarizia di coloro i quali reggevano, rimase in (autorità e) podestà, crescendo in malizia e in insidie de' cittadini.50 Menelao, por su parte, por la avaricia de aquellos gobernantes, permaneció en el poder, creciendo en maldad, constituido en el principal adversario de sus conciudadanos.