Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Primo libro de' Maccabei 11


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1In quel tempo lo re d' Egitto (cioè lo re Tolomeo) radunò grande oste e grande navilio; e cercava di occupare lo reame di Alessandro per inganno, e aggiugnerlo col suo reame.2E venne in Soria con parole di pace, e le cittadi gli aprirono le porte, e vennergli incontro; e questo facevano, però che lo re Alessandro avea mandato loro comandando, che gli venissono incontro, però ch' egli era suo suocero.3E si tosto come egli era entrato nelle cittadi, sì vi poneva guardie di cavalieri in ciascuna.4E quando egli s' appressoe ad Azoto, sì gli mostrarono il tempio di Dagon arso, e Azoto e gli suoi campi sconfitti, e li corpi gittati, e le sepolture di quegli ch' erano stati tagliati nella battaglia, le quali erano state fatte a lato alla via.5E dissono al re, che queste cose avea fatto Ionata, per metterglielo in odio; ma lo re non disse alcuna cosa.6E incontanente venne Ionata incontro allo re in Ioppen con grande gloria; e salutaronsi insieme, e dormirono quivi.7E andonne Ionata con lo re infino al fiume che si chiama Eleutero; e poi si tornò in Ierusalem.8Ma lo re Tolomeo acquistò la signoria delle cittadi infino a Seleucia (città) marittima; e pensava contro ad Alessandro mali consigli.9E mandoe ambasciatori a Demetrio, dicendo: vieni a me, e facciamo patti insieme, e darotti la mia figliuola per moglie, la quale hae Alessandro, e regnerai nel reame del tuo padre.10E veramente io mi pento, che io gliele diedi mai la mia figliuola; imperciò ch' egli mi volle uccidere.11E in questo modo l'abbominoe, però ch' egli desiderava il suo reame.12E tolsegli la sua figliuola, e diedela a Demetrio, e straniossi da Alessandro; e allora furono manifeste le sue nimistadi.13E poi (per forza) entroe Tolomeo in Antiochia, e puosesi in capo due corone, ciò furono del regno d' Egitto, e d' Asia.14(In quello tempo) Alessandro era in quello tempo in Cilicia; però che quelli ch' erano in quelli luoghi si erano ribellati.15E quando lo re Alessandro il seppe, gli venne incontro a battaglia; di che Tolomeo (sappiendolo) dirizzò la sua oste contro a lui a battaglia, e fugli dinanzi, e per la sua grande potenza lo sconfisse, e cacciò Alessandro.16Ed egli se ne fuggì in Arabia, credendo ivi essere securo; e per questa vittoria fue molto innalzato Tolomeo.17Per la qual cosa Zabdiel, uno di Arabia, (credendosi piacere al re Tolomeo) fece prendere il re Alessandro, e fecegli tagliare la testa, e mandolla a Tolomeo.18(Onde egli se n' allegrò, ma poco gli durò la letizia, però che) al terzo di esso Tolomeo si morì; e quelli che erano per le fortezze (del re Alessandro) furono morti da quegli dell' oste.19Ora avvenne che Demetrio venne a regnare nel CLXVII anno (del regno de' Greci).20In quelli giorni Ionata radunoe la sua gente ch' era in Giudea, per combattere quegli ch' erano nella rocca di Ierusalem; e fecevi molti ingegni.21Per la qual cosa alquanti rei uomini, che aveano in odio (lui e) la sua gente, si se n' andarono al re, e dissongli che Ionata assediava la ròcca.22E quando lo re gl' intese, s' adiroe; e venne a Tolemaida, e scrisse a Ionata che non assediasse la ròcca, ma di fatto li venisse incontro a parlamento.23E quando Ionata intese questo, comandò pure che si assediasse la rocca; ed elesse uomini de' più maturi d' Israel e de' sacerdoti, e dispuosesi al pericolo.24E procacciò di avere seco oro e ariento e vesti e molti altri presenti, e andossene allo re in Tolemaida, e trovò grazia inanzi di lui.25E alquanti rei della sua gente lo accusavano.26Ma lo re sì gli fece come gli aveano fatto gli altri ch' erano stati inanzi a lui; e alzollo dinanzi alla faccia di tutti i suoi amici.27E concedettegli la signoria del sacerdozio, e confermogli tutte l' altre preziose cose che avea avuto inanzi, e fecelo principe degli amici suoi.28E Ionata chiese al re, ch' egli facesse franca e libera [la] Giudea, e le tre cittadi, cioè Samaria e li suoi confini; e promisegli CCC talenti.29E lo re il consentì, e fecegli lettere a Ionata di tutte queste cose; le quali contenevano queste parole:30Lo re Demetrio a Ionata fratello salute, e alla gente Giudea.31Lo esemplo della lettera, la quale mandiamo a Lasteno nostro parente, mandiamo a voi, acciò che sappiate (che lo re Demetrio mandò, dicendo):32Il re Demetrio a Lasteno parente (nostro) salute.33Alla gente Giudea, amici nostri, e a quelli che servano le cose che giuste sono appo noi, abbiamo ordinato di fare loro molto bene, per la benignità loro ch' egli hanno verso di noi.34E perciò (facciamo manifesto che noi) concediamo loro tutti i confini di Giudea, e le tre cittadi le quali sono aggiunte alla (provincia di) Giudea, cioè Lida e Ramata (le quali sono appo Giuda) e Samaria, e tutti i loro confini; e sieno sequestrate (e assegnate) a tutti quelli che fanno sacrificio in Ierusalem, per quelle cose che lo re toglieva da loro ciascuno anno, per gli frutti della terra e delle poma.35E sì rilasciamo loro (da quinci inanzi e poi) tutte l'altre cose che si appartengono a noi di decime e di tributi, e doniamo loro l' aree delle saline, e le corone che a noi si portavano.36.....; di tutte queste cose alcuna non ne sia cassa da quinci inanzi per ogni tempo.37E però studiatevi incontanente d'assemplare queste cose, e lo esemplo sia dato a Ionata, e sia posto nel monte santo in luogo onorevole.38E poi quando Demetrio vidde tutta la sua terra in pace e senza guerra, diede commiato a tutta la sua oste, e volle che ciascuno si ritornasse a casa sua, salvo che l'oste de' forestieri i quali egli avea fatti venire dalle isole; onde avvenne che diventarono suoi nimici tutti quegli dell' oste de' suoi padri.39Trifone (fu uno barone del re Demetrio, il quale) era stato prima principe delle parti dello re Alessandro; il quale veggendo che tutta l'oste mormorava contro a Demetrio, sì se n' andò ad Emalcuel Arabo, il quale nutricava Antioco figliuolo del re Alessandro.40E lusingavalo ch' egli lo raccomandasse a lui, acciò che lo facesse re in luogo di (Alessandro) suo padre, dicendogli le molte cose (sconce) che Demetrio avea fatte, e come tutta la sua oste gli portava grande odio. E così quivi dimorò (Trifone) più tempo.41E (in quel tempo e in quella stagione) mandò Ionata allo re Demetrio, pregando ch' egli facesse partire quegli ch' erano nella rocca di Ierusalem, e quegli ch' erano nelle fortezze (in diversi luoghi della Giudea), i quali ingiuriavano la gente de' Giudei.42E Demetrio gli mandò rispondendo: io non ti concederò pure questo, ma io te alluminerò di gloria e la tua gente, quando sia luogo e tempo.43E però molto mi compiacerai, se tu ora mi manderai in aiuto della tua gente, per ciò che tutta la mia oste m' hae abbandonato.44Allora Ionata gli mandò in Antiochia tre milia fortissimi uomini; dello quale avvenimento di questi uomini molto se n' allegroe il re.45Ora avvenne che si radunarono insieme CXX milia uomini, ch' erano nella cittade, e volevano uccidere il re.46Ma lo re si fuggì nel palagio; e allora quelli della città presono le vie della terra, e incominciarono a combattere (là dove lo re era).47Di che lo re fece venire (sua gente e) gli Giudei ( ch' erano venuti) in suo aiuto, [e] tutti furono con lui, e corsono la terra.48E in quel dì uccisono C milia uomini, e misono fuoco nella città, e guadagnarono grandi ricchezze in quel dì, e liberarono il re.49E quando l'avanzo di quegli della terra ( ch' erano rimasi in vita) viddono che gli Giudei aveano vinta la cittade, furono molto isgomentati nella mente loro, e andarono allo re, gridando (misericordia),50e umilmente pregando, che perdonasse loro, e che facesse rimanere li Giudei di distruggere loro e la cittade.51E gittarono le loro armi, e così feciono pace (collo re); e furono gloriosi li Giudei dinanzi allo re, e dinanzi a quegli ch' erano nel suo reame, e acquistarono (glorioso onore e) grande nome per tutto il reame; e poi si ritornarono in Ierusalem con molte ricchezze.52E così sedette in pace lo re Demetrio nella sedia del suo regno; e tutto il suo paese il temeva.53E dappoi ( ch' egli fu così difeso) non attenne le sue promissioni fatte a Ionata, anzi mentio di ciò che promesso gli avea, e istraniossi molto verso di lui, e non gli retribuì secondo i benefici che fatti gli avea, e (da indi inanzi) forte il tormentava.54Fatte queste cose, tornò Trifone con Antioco, fanciullo giovane, insieme con lui nel regno, e puosesi la corona.55E radunossi con lui tutta l'oste che Demetrio avea dispersa, e combatterono contra a lui; e lo [re] Demetrio si fuggì, e mostrò loro le spalle.56E Trifone prese le (sue) bestie, e acquistoe Antiochia.57E allora Antioco il giovane scrisse a Ionata, e disse io ti concedo il sacerdozio, e fotti signore sopra quattro cittadi, acciò che tu sia degli amici del re.58E mandogli le vasella dell' oro (e dell' ariento) al ministerio (che si faceva), e diedegli autoritade di bere in vasi di oro, e di vestirsi di rosato, e di avere fibbia d'oro.59E Simone suo fratello fece duca da' termini di Tiro infino agli confini d' Egitto.60Allora Ionata uscì fuori (osteggiando), campeggiava le cittadi di là dal fiume; e tutta l'oste di Soria si radunò con lui, e venne ad Ascalona, e vennongli incontro le genti della cittade onorevolmente.61E quindi se ne venne a Gaza; e assediolla, però che quelli che v' erano dentro gli chiusono le porte; ed egli mise fuoco alle case dintorno alla città, e rubolle.62Donde allora pregarono quegli di Gaza, Ionata di volere fare pace con loro; donde egli fece con loro concordia, e prese de' loro figliuoli per ostaggi, e mandogli in Ierusalem; e campeggiò per tutto il paese insino a Damasco.63E intese Ionata, che li principi di Demetrio erano trapassati in Cades, la quale era in Galilea, con grande oste, e volevanlo rimuovere dall' officio del reame.64E (incontanente) si fece loro incontro; e lasciò Simone suo fratello a guardia della provincia.65E Simone puose campo a Betsura, e combattella molti dì,66Di che loro domandarono accordo, ed ello lo concede loro; e cacciogli poi quindi, e prese la città, e fornilla.67Ma Ionata e la sua gente puosono campo all' acqua di Genesar; e poi si partirono inanzi dì. E inanzi che loro fossono nel campo d' Asor,68aprarvono loro incontro l'oste degli stranieri, e aveangli posti agguati ne' monti; ma egli sopravenne dal traverso.69E lo agguato uscì fuori, e combatterono.70E tutti quegli ch' erano con Ionata fuggirono, e non rimase con lui alcuno de' suoi, se non Matatia figliuolo di Assolomi, e Giuda figliuolo di Calfi, principe della cavalleria dell' oste.71Allora Ionata straccioe le sue vestimenta, e puosesi la terra in capo, e adorò a Dio.72E poi si ritornò alli nimici nella battaglia, e fecegli rivolgere in dietro (i quali già se n'andavano come vincitori), e combatterono.73E quando quegli dalla sua parte, i quali fuggivano, rivolgendosi il videro (combattere valentemente), si ritornarono a lui, e andarono con lui cacciando li nimici insino a Cades al campo loro, venendone infino quivi.74E furono morti de' forestieri (pagani) in quel di nel torno di tremilia uomini; e poi si ritornò Ionata in Ierusalem.