SCRUTATIO

Lunedi, 16 giugno 2025 - Sant´ Aureliano ( Letture di oggi)

Secondo dei Re 1


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1 E poi che fu morto Saul, intervenne che David tornò dalla sconfitta la quale avea fatta a quelli di Amalec; ed era già stato in Siceleg due dì.1 - Dopo la morte di Saul, Davide, tornato dalla sconfitta degli Amaleciti, si fermò due giorni in Siceleg.
2 E il terzo di apparve uno uomo, il quale venia del campo di Saul, col vestimento squarciato, e il capo pieno di polvere; e venuto a David, incontanente si gittò in terra sopra il viso suo, e adorò.2 Il terzo giorno arrivò un uomo, proveniente dal campo di Saul, colle vesti lacere e col capo sparso di polvere; accostatosi a Davide, si prostrò colla faccia per terra e l'adorò.
3 E David gli disse: onde vieni? Ed egli respuose a lui: del campo d' Israel sono fuggito.3 Davide gli domandò: «Donde vieni?». L'altro rispose: «Sono fuggito dal campo d'Israele».
4 E disse David: che v'è fatto? dimmelo. E quegli disse: Israel si è fuggito dalla battaglia, e molti del popolo sono morti; e Saul e Ionata suo figliuolo sono morti.4 E Davide gli chiese: «Che cosa è accaduto? Dimmelo». E quegli rispose: «Il popolo è fuggito dalla battaglia, molti del popolo sono caduti e morti, e lo stesso Saul e Gionata suo figliuolo son morti».
5 E disse David al giovane, il quale gli annunziava queste cose: onde sai tu, che Saul e Ionata suo figliuolo siano morti?5 Davide disse al giovane che gli dava tali notizie: «Come sai tu che Saul e Gionata suo figliuolo sono morti?»,
6 E rispuose il giovane che annunziava a David: per cagione intervenne ch' io venni nel monte Gelboe, e Saul giacea in su l'asta sua; e le carra e i cavalieri s' appressavano a lui.6 e il giovane che raccontava queste cose rispose: «Per caso ero arrivato sul monte di Gelboe e Saul si appoggiava sulla sua lancia, mentre s'appressavano a lui carri e cavalieri.
7 E volgendosi a dietro, e veggendomi, sì mi chiamò. Al quale respondendo, io dissi: eccomi.7 Voltosi indietro e vistomi mi chiamò; e avendogli io risposto: - Eccomi, -
8 E dissemi: chi sei tu? E dissi a lui: io sono di Amalec.8 mi chiese: - Chi sei tu? - Gli risposi: - Sono un Amalecita, -
9 Ed egli mi disse: sta sopra me, e uccidimi; però ch' io sono preso di angoscie, e ancora l'anima mia si è in me.9 e quegli mi disse: - Gettati adunque sopra di me ed uccidimi, poichè sono in preda a ogni sorta di angosce e tutta la mia vita è ancora in me. -
10 E istando sopra lui, uccisilo; però ch' io sapea bene, che non potea vivere dopo la ruina: e tolsi la corona ch' era nel suo capo, e l'armilla ch' era nel suo braccio, e holle recate qui a te, signore mio.10 Standogli pertanto sopra lo uccisi, perchè ben sapevo che non avrebbe potuto sopravvivere alla sua disfatta. Gli tolsi quindi il diadema che aveva in capo e i braccialetti che aveva al braccio e li portai qua a te mio signore».
11 E prese David le sue vestimenta, e sì le squarciò; e tutti gli uomini che erano con lui11 Davide, prese le sue vesti, le stracciò e gli uomini che erano con lui fecero altrettanto;
12 piansero e digiunarono insino al vespro per Saul e per Ionata suo figliuolo e per lo popolo di Dio e per la casa d' Israel, ch' erano morti di coltello.12 e fecero duolo e piansero e digiunarono fino a sera a cagione di Saul, del figlio di lui Gionata, del popolo del Signore e della casa d'Israele, perchè erano periti di spada.
13 E David disse al giovane che gli significava: e onde se' tu? E quegli respuose: io sono figliuolo d' uno di Amalec, forestiere.13 Quindi Davide disse al giovane che gli aveva recato quelle notizie: «Donde sei tu?», e quegli rispose: «Sono figlio di uno straniero, d'un Amalecita».
14 E disse David a lui: come non temesti di mettere le mani a uccidere il cristo di Dio?14 E Davide a lui: «Come mai non hai avuto timore di stendere la tua mano per dare la morte all'unto del Signore?».
15 E chiamato David uno de' servi suoi, disse: apprèssati, e uccidilo. E fu morto.15 Chiamato quindi uno dei suoi servi, Davide gli disse: «Vieni qua e gettati sopra costui». L'uomo percosse l'Amalecita che morì.
16 E disse a lui David: il sangue tuo sia sopra il capo tuo. Però che la sua bocca disse contro di lui: io ho morto il cristo di Dio.16 Poi Davide soggiunse: «Il tuo sangue ricada sulla tua testa, poichè la tua bocca ha deposto contro di te, quando hai detto: - Io ho ucciso l'unto del Signore-».
17 E David pianse di così fatto pianto per Saul e per Ionata suo figliuolo.17 Davide allora fece questa elegia sopra Saul e su Gionata figlio di lui
18 E comandò che questo pianto fosse insegnato alli figliuoli di Giuda, sì come è iscritto nel libro de' giusti, e disse: considera Israel per quelli che sono morti sopra li monti tuoi, feriti.18 (e comandò che s'insegnasse l'Arco ai figli di Giuda, come sta scritto nel Libro dei giusti). E disse: «Considera Israele, quelli che son mortisulle tue alture, coperti di ferite.
19 Gli nobili d' Israel sopra i tuoi monti sono morti: come sono caduti i forti?19 Gli eletti d'Israele soccombettero sopra i tuoi monti! Come mai son caduti i prodi?
20 Nol significate in Get, e non l' annunciate nelle parti d'Ascalone, acciò che non si rallegrino le figliuole de' Filistei, e non facciano letizia le figliuole degl' incirconcisi.20 Non si porti tale notizia a Get, e non se ne pubblichi l'annunzio sulle piazze di Ascalon, perchè le figlie dei Filistei non n'abbiano a godere, e non esultino le figlie degli incirconcisi.
21 Monti di Gelboe, nè rugiada e nè piova vegna sopra di voi, e non vi sia campi di primizie; però ivi sì è gittato lo scudo de' forti, lo scudo di Saul, sì come non fosse unto d'olio.21 Monti di Gelboe non cada sopra di voi nè pioggia nè rugiada, nè vi siano campi da primizie; poichè qui è stato atterrato lo scudo dei forti, lo scudo di Saul, come se non fosse stato unto con olio.
22 Dal sangue de' morti, e dal grasso de' forti, la saetta di Ionata non tornò mai adietro; e il coltello di Saul non tornò mai vacuo.22 Dal sangue dei feriti, dalle grasse viscere dei fortila saetta di Gionata non tornò mai indietro, nè la spada di Saul non è mai ritornata a vuoto.
23 Saul e Ionata, amabili e belli in vita sua nella morte non sono divisi; più leggeri che l'aquila, più forti che leoni.23 Saul e Gionata amabili e belli durante la vita, neppure in morte sono stati divisi; eran più veloci dell'aquile, più forti dei leoni.
24 Figliuole d' Israel, piagnete sopra Saul, il quale vi vestia di rosato in delizie, il quale a vostro ornamento dava ornamenti d'oro.24 Figliuole d'Israele piangete sopra Saul, che vi vestiva così delicatamente di scarlatto, e alle vostre vesti aggiungeva ornamenti d'oro.
25 Come sono caduti nella battaglia i forti? Ionata ne' tuoi monti è ucciso?25 Come mai son caduti i forti in mezzo alla pugna?venne ucciso Gionata sulle tue colline?
26 Dogliomi di te, fratello mio Ionata, molto bello, e amabile più che l'amore delle femine. Sì come la mad?e ama uno suo figliuolo, così amava io te.26 Io piango su di te, fratel mio Gionata, bello e oltremodo amabilepiù che l'amor delle donne. Come una madre ama l'unico suo figlio, così io ti amavo.
27 Come sono caduti i forti, e sono perite l'arme battagliere?27 Come mai son caduti gli eroi, e sono infrante le armi da guerra!».