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Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 19


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BIBBIA TINTORIBIBBIA MARTINI
1 Or avvenne che mentre Apollo era a Corinto, Paolo, attraversate le provincie superiori, giunse ad Efeso e vi trovò alcuni discepoli,1 Or egli avvenne, che mentre Apollo era in Corinto, Paolo, scorse le provincie superiori, giunse ad Efeso, e vi trovò alcuni discepoli:
2 e disse loro: Avete voi ricevuto lo Spirito Santo dopo che avete creduto? Ma quelli risposero: Non abbiamo nemmeno sentito dire che ci sia lo Spirito Santo.2 E disse loro: Avete voi ricevuto lo Spirito santo dopo, che avete creduto? Ma quelli gli dissero: Non abbiamo nemmeno sentito a dire, se siavi lo Spirito santo.
3 Ed egli a loro: Con qual battesimo adunque siete stati battezzati? E quelli dissero: Col battesimo di Giovanni.3 Ed egli gli disse: in (nome di) chi adunque siete stati battezzati? E quelli dissero: Col battesimo di Giovanni.
4 E allora Paolo: Giovanni battezzò il popolo col battesimo di penitenza, dicendo che credessero in quello che doveva venire dopo di lui, cioè Gesù.4 Ma disse Paolo: Giovanni battezzò con battesimo di penitenza il popolo dicendo, che credessero in quello, il quale dovea venir dopo di lui, cioè in Gesù.
5 Udite tali cose, furono battezzati nel nome del Signore Gesù.5 Udite tali cose furono battezzati nel nome del Signore Gesù.
6 E, avendo Paolo imposto loro le mani, sopra di essi venne lo Spirito Santo, e parlavano le lingue, e profetavano.6 E avendo Paolo imposte loro le mani, venne sopra di essi lo Spirito santo, e parlavan le lingue, e profetavano.
7 Questi eran circa dodici uomini fra tutti,7 Questi erano in tutto circa dodici uomini.
8 ed entrato nella sinagoga, parlava liberamente, disputando per tre mesi e rendendo ragione delle cose del regno di Dio.8 Ed entrato nella Sinagoga parlava liberamente, disputando per tre mesi, e rendendo ragione delle cose del regno di Dio.
9 Ma siccome alcuni s'intestavano, non credevano e diffamavano la via del Signore dinanzi al popolo, ritirandosi da loro segregò i discepoli, e disputava ogni giorno nella scuola di un certo Tiranno.9 Ma indurandosi alcuni, e non credendo, e dicendo male della via del Signore dinanzi alla moltitudine, ritiratosi da coloro, segregò i discepoli, e disputava ogni di nella scuola di un certo Tiranno.
10 E ciò per due anni, in modo che tutti quelli che abitavano l'Asia, e Giudei e Gentili, udirono la parola del Signore.10 E ciò fu per due anni, talmente che tutti quelli, che abitavan nell'Asia, udirono la parola del Signore e Giudei, e Greci.
11 E Dio faceva prodigi non ordinari per mano di Paolo:11 E miracoli non ordinari faceva Dio per mano di Paolo:
12 tanto che si portavano ai malati i fazzoletti ed i grembiuli che erano stati sul corpo di lui, e da essi partivano le malattie ed uscivano gli spiriti maligni.12 Di modo che persino portavansi ai malati i fazzoletti, e le fasce state sul corpo di lui, e partivansi da essi le malattie, e gli spiriti cattivi ne uscivano.
13 Tentarono allora alcuni esorcisti Giudei, e girovaghi, di invocare il nome del Signore Gesù sopra coloro, che avevano degli spiriti cattivi, dicendo: Vi scongiuro pel nome di quel Gesù predicato da Paolo.13 E si provarono anche alcuni di que', che andavano attorno esorcisti Giudei, ad invocare il nome del Signore Gesù sopra coloro, che avevano degli spiriti cattivi, dicendo: Vi scongiuro per quel Gesù predicato da Paolo.
14 Quelli che facevan questo eran sette figli di Sceva, giudeo principe dei sacerdoti.14 Que', che facevan questo, erano sette figli di Sceva Giudeo principe de' sacerdoti.
15 Ma lo spirito maligno, rispondendo, disse loro: Conosco Gesù e so chi è Paolo; ma voi chi siete?15 Ma il malo spirito rispose, e disse loro: Conosco Gesù, e so chi è Paolo: ma voi chi siete?
16 E l'uomo in cui era lo spirito maligno, saltato loro addosso e sopraffattine due, li malmenò talmente che fuggirono da quella casa ignudi e feriti.16 E saltato loro adosso quell'uomo, in cui era lo spirito pessimo, e potendone più di loro due, gli strapazzò in guisa, che ignudi, e feriti si partirono da quella casa.
17 E la cosa fu risaputa da tutti i Giudei e i Gentili d'Efeso, e tutti furono presi da timore, ed il nome del Signore Gesù era glorificato.17 E questa cosa la riseppero e i Giudei tutti, e i Gentili, che abitavano in Efeso: ed entrò in tutti loro timore, e magnificavasi il nome del Signore Gesù.
18 E molti di quelli che avevan creduto venivano a confessare e manifestare le opere loro.18 E molti di quelli, che aveano creduto, venivano a confessare, e manifestare le opere loro.
19 E parecchi di quelli che erano andati dietro ad arti vane portarono i loro libri e li bruciarono in presenza di tutti, e calcolatone il prezzo si trovò che ascendeva a cinquantamila pezzi d'argento.19 E molti di quelli, che erano andati dietro a cose vane, portarono a furia i libri, e li bruciarono in presenza di tutti: e calcolato il valore di essi, trovaron la somma di cinquantamila denari.
20 Così, cresceva potentemente e s'invigoriva la parola di Dio.20 Cosi cresceva forte, e si stabiliva la parola di Dio.
21 Terminate queste cose, Paolo si prefisse nello spirito di andare attraverso la Macedonia e l'Acaia a Gerusalemme, dicendo: Dopo che sarò stato là bisogna che io vada anche a Roma.21 Terminate queste cose, propose Paolo in ispirito, girata la Macedonia, e l'Alcaja, di andare a Gerusalemme, dicendo: Dopo che io sarò stato là, bisogna, ch'io vegga anche Roma.
22 E, mandati nella Macedonia due di quelli che l'assistevano, Timoteo ed Erasto, egli rimase per un po' di tempo nell'Asia.22 E mandati nella Macedonia due di quelli, che lo assistevano, Timoteo, ed Erasto, si rimase egli per un tempo nell'Asia.
23 Allora, nacque non piccolo tumulto a causa della via del Signore.23 E allora nacque non piccol tumulto per cagione della via del Signore.
24 Perchè un certo orefice, di nome Demetrio, che faceva in argento dei tempietti di Diana, e procacciava non poco guadagno agli artigiani,24 Imperocché un certo orefice, per nome Demetrio, il quale faceva in argento dei templi di Diana, dava non poco guadagno agli artigiani.
25 convocati questi e quanti lavoravano in simili cose, disse: Amici, sapete bene che la nostra ricchezza dipende tutta da questa industria;25 Convocati i quali, e quelli, che di cose simili lavoravano, disse: O uomini, voi sapete, che da questo lavorio vien la nostra ricchezza;
26 or vedete e sentite che non solo in Efeso, ma in quasi tutta l'Asia, questo Paolo ha pervertito gran folla, affermando che quelli che si fan colle mani non sono dèi.26 E vedete, e sentite, che non solo in Efeso, ma in quasi tutta l'Asia, questo Paolo con sue persuasioni ha fatto cambiare di sentimento a molta gente, affermando, che non son dei que', che si fan con le mani.
27 E c'è pericolo che non solo la nostra industria cada in discredito, ma anche il tempio di Diana, la gran dèa, sarà contato per niente e sarà abbattuta la maestà di colei che è venerata in tutta l'Asia, anzi in tutto il mondo.27 E non solo è pericolo, che questa nostra professione vituperevole divenga, ma di più, il tempio della grande Diana sarà contato per niente, e comincerà a distruggersi la maestà di lei, cui l'Asia tutta, e il mondo adora.
28 Udito questo, essi, trasportati dallo sdegno, si misero a gridare: Grande è la Diana degli Efesini.28 Udito questo, coloro si riempirono di sdegno, e sclamaron, dicendo: Gran Diana degli Efesini.
29 E la città si riempì di confusione, e si precipitarono tutti verso il teatro, trascinando Gaio e Aristarco, Macedoni, compagni di Paolo.29 E si riempiè la città di confusione, e corser tutti daccordo al teatro, strascinando Gaio, e Aristarco Macedoni, compagni di Paolo.
30 E volendo Paolo presentarsi al popolo, i discepoli non lo permisero.30 E volendo Paolo affacciarsi al popolo, nol permisero i discepoli.
31 Perfino alcuni degli Asiarchi suoi amici, mandarono a pregarlo che non andasse al teatro.31 Alcuni eziandio degli Asiarchi, che erangli amici, mandarono a pregarlo, che non si esponesse al teatro:
32 Intanto gridavano chi una cosa e chi un'altra. L'assemblea era in confusione ed i più non sapevano perchè si fossero adunati.32 E quelli gridavano chi in un modo, e chi in un altro: essendo la adunanza in confusione, e i più non sapevano il perché si fossero adunati.
33 Trassero poi di tra la folla Alessandro che i Giudei spingevano avanti. E Alessandro, fatto cenno colla mano che tacessero, voleva dire la sua ragione al popolo.33 Fu poi tratto fuor della turba Alessandro, spingendolo avanti i Giudei. E Alessandro fatto segno con mano, che si tacessero, voleva dir sua ragione al popolo.
34 Ma, appena lo ebbero conosciuto come giudeo, eruppe da tutti una sola voce, e per quasi due ore gridarono: Grande è la Diana degli Efesini.34 Ma subito che l'ebber conosciuto per Giudeo, si fecer di tutti una sola voce, che per quasi due ore gridavano: Gran Diana degli Efesini.
35 Avendo poi il segretario calmata la folla, disse: Efesini, chi è mai che non sappia come la città di Efeso è adoratrice della gran Diana, prole di Giove?35 E avendo il segretario calmata la turba, disse: Uomini Efesini, e qual è uomo, che non sappia, che la città di Efeso è adoratrice della grande Diana, prole di Giove?
36 Non potendo questo esser negato, voi dovete quietarvi, senza far nulla d'avventato.36 Non potendo adunque contraddirsi a questo, convenevol cosa si o, che voi vi acquietiate, e nulla facciate temerariamente.
37 Voi infatti avete menati questi uomini, nè sacrileghi, nè bestemmiatori della nostra dèa.37 Imperocché avete condotti questi uomini né sacrileghi, né bestemmiatori della vostra dea.
38 Or se Demetrio e gli artigiani che sono con lui hanno qualche cosa contro qualcuno, ci sono i tribunali ed i proconsoli; si citino davanti a loro.38 Che se Demetrio, e gli artefici, che sono con lui, hanno da dire contro qualcheduno, vi sono i giorni, ne' quali si tien ragione, e vi sono i proconsoli, se la disputino tra di loro.
39 Se poi chiedete qualche altra cosa, potrà decidersi in una legittima adunanza.39 Che se alcun' altra cosa voi bramate, in una legittima adunanza potrà decidersi.
40 Ma a causa dei fatti d'oggi, noi corriamo pericolo d'essere accusati di sedizione, non essendoci alcun motivo per cui possiamo render ragione di questo concorso. E detto questo, sciolse l'adunanza.40 Imperocché siamo in pericolo di essere accusati di sedizione perle cose di questo giorno: non essendovi chi abbia dato causa (di cui possiam render ragione) a questo sollevamento. E detto questo licenziò l'adunanza.