Scrutatio

Sabato, 18 maggio 2024 - San Giovanni I papa ( Letture di oggi)

Geremia 18


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BIBBIA TINTORIBIBBIA CEI 2008
1 Parola indirizzata dal Signore a Geremia, in questi termini:1 Questa parola fu rivolta dal Signore a Geremia:
2 « Alzati e scendi alla casa del vasaio, ove ascolterai le mie parole ».2 «Àlzati e scendi nella bottega del vasaio; là ti farò udire la mia parola».
3 Io discesi alla casa del vasaio: egli lavorava alla ruota.3 Scesi nella bottega del vasaio, ed ecco, egli stava lavorando al tornio.
4 E andò in pezzi il vaso d'argilla ch'egli faceva colle sue mani; ed egli ne fece un altro vaso, colla forma che gli sembrò meglio.4 Ora, se si guastava il vaso che stava modellando, come capita con la creta in mano al vasaio, egli riprovava di nuovo e ne faceva un altro, come ai suoi occhi pareva giusto.
5 E il Signore mi rivolse la parola e mi disse:5 Allora mi fu rivolta la parola del Signore in questi termini:
6 « Forse io non posso fare a voi come questo vasaio, o casa d'Israele? — dice il Signore, — Ecco, come l'argilla è in mano del vasaio, cosi siete nella mia mano voi, o casa d'Israele.6 «Forse non potrei agire con voi, casa d’Israele, come questo vasaio? Oracolo del Signore. Ecco, come l’argilla è nelle mani del vasaio, così voi siete nelle mie mani, casa d’Israele.
7 Appena avrò minacciato una nazione, un regno di sradicarlo, distruggerlo, annientarlo,7 A volte nei riguardi di una nazione o di un regno io decido di sradicare, di demolire e di distruggere;
8 se quella nazione fa penitenza del suo male del quale la rimproveravo, anch'io mi pentirò del male che aveva risoluto di farle.8 ma se questa nazione, contro la quale avevo parlato, si converte dalla sua malvagità, io mi pento del male che avevo pensato di farle.
9 E appena avrò detto riguardo ad una nazione e ad un regno di fondarlo, di piantarlo,9 Altre volte nei riguardi di una nazione o di un regno io decido di edificare e di piantare;
10 se farà del male al mio cospetto, e non darà ascolto alla mia voce, io mi pentirò del bene che aveva detto di farle.10 ma se essa compie ciò che è male ai miei occhi non ascoltando la mia voce, io mi pento del bene che avevo promesso di farle.
11 Or dunque di' agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme così: Queste cose dice il Signore: « Ecco, che io preparo contro di voi la sventura, formo contro di voi dei disegni. Ciascuno torni indietro dalla sua cattiva strada; rendete retta la condotta vostra, le vostre tendenze ».11 Ora annuncia, dunque, agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme: Dice il Signore: Ecco, sto preparando contro di voi una calamità, sto pensando un progetto contro di voi. Su, abbandonate la vostra condotta perversa, migliorate le vostre abitudini e le vostre azioni.
12 Ma essi a dire: « Non c'è speranza: noi seguiremo i nostri pensieri, agiremo ciascuno secondo la perversità del suo cattivo cuore ».12 Ma essi diranno: “È inutile, noi vogliamo seguire i nostri progetti, ognuno di noi caparbiamente secondo il suo cuore malvagio”».
13 Per questo, così parla il Signore: « Domandatelo alle nazioni: chi mai udì simili cose, le orribili cose che troppe volte ha fatte la vergine d'Israele?13 Perciò così dice il Signore:
«Informatevi tra le nazioni:
chi ha mai udito cose simili?
Enormi, orribili cose ha commesso
la vergine d’Israele.
14 Potrà mancare alle rocce campestri la neve del Libano? o togliersi le acque che vengono su con impeto e scorrono fresche?14 Scompare forse la neve
dalle alte rocce del Libano?
Si inaridiscono le acque gelide
che scorrono sulle montagne?
15 Ma il mio popolo mi ha dimenticato ed ha fatte libazioni alla vanità, ha inciampato nelle sue vie, nei sentieri dei secoli, ed è andato a camminare per via non battuta,15 Eppure il mio popolo mi ha dimenticato,
offre incenso a un idolo vano.
Ha inciampato nelle sue strade,
nei sentieri di una volta,
e cammina su viottoli,
per una via non appianata,
16 per far ridurre la sua terra in desolazione e in eterno scherno: chiunque vi passerà resterà stupefatto e scuoterà la sua testa.16 per rendere la sua terra una desolazione,
un oggetto di scherno perenne.
Chiunque vi passa ne rimarrà sbigottito
e scuoterà il capo.
17 Qual vento ardente io li disperderò davanti al nemico, volgerò loro le spalle e non la faccia nel giorno della loro perdizione. »17 Come fa il vento d’oriente,
io li disperderò davanti al nemico.
Volterò loro le spalle e non li guarderò
nel giorno della loro rovina».
18 Ed essi dissero: « Venite, facciamo una congiura contro Geremia, perchè la legge non può mancare al sacerdote, il consiglio al sapiente, la parola al profeta. Venite, battiamolo colla lingua, senza dar retta ai tanti suoi discorsi ».18 Dissero: «Venite e tramiamo insidie contro Geremia, perché la legge non verrà meno ai sacerdoti né il consiglio ai saggi né la parola ai profeti. Venite, ostacoliamolo quando parla, non badiamo a tutte le sue parole».
19 Signore, rivolgiti verso di me, ascolta quanto dicono i miei avversari.19 Prestami ascolto, Signore,
e odi la voce di chi è in lite con me.
20 Si rende forse il male per il bene, giacché essi hanno scavata una fossa all'anima mia? Ricordati che io sono stato nel tuo cospetto, per parlare in loro favore, per allontanare da essi il tuo sdegno.20 Si rende forse male per bene?
Hanno scavato per me una fossa.
Ricòrdati quando mi presentavo a te,
per parlare in loro favore,
per stornare da loro la tua ira.
21 Per questo abbandona i loro figli alla fame, falli cadere, sotto la spada: le loro mogli restino senza figli e vedove, i loro mariti siano messi a morte, i loro giovani sian trafitti dalla spada in battaglia.21 Consegna perciò i loro figli alla fame,
gettali in potere della spada;
le loro donne restino senza figli e vedove,
i loro uomini muoiano assassinati
e i loro giovani uccisi dalla spada in battaglia.
22 Si sentano i gridi uscir dalle loro case: manderai adunque all'improvviso addosso a loro il ladrone, perchè essi hanno scavata la fossa per prendermi, hanno teso dei lacci ai miei piedi.22 Si odano grida dalle loro case,
quando improvvisamente farai piombare su di loro
una torma di briganti,
poiché hanno scavato una fossa per catturarmi
e hanno teso lacci ai miei piedi.
23 Ma tu, o Signore, ben conosci quanto tramano contro di me per farmi morire, non perdonare la loro iniquità, non si cancelli dinanzi a te il loro peccato, cadan per terra al tuo cospetto, maltrattali nel tempo del tuo furore.23 Tu conosci, Signore,
ogni loro progetto di morte contro di me;
non lasciare impunita la loro iniquità
e non cancellare il loro peccato dalla tua vista.
Inciampino alla tua presenza;
al momento del tuo sdegno agisci contro di loro!