Scrutatio

Lunedi, 3 giugno 2024 - San Carlo Lwanga ( Letture di oggi)

Sapienza 4


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BIBBIA TINTORIBIBBIA VOLGARE
1 O quanto è bella la gloriosa generazione casta! La memoria di lei è immortale, essendo cono­sciuta da Dio e dagli uomini.1 Come è bella la generazione casta con chiaritade! però che la sua memoria sì è immortale; per che ella sì è manifestata appo Dio e appo li uomini.
2 Presente la imitano, assente la bra­mano, e nell'eternità trionfa coro­nata, vinto il premio nei casti combattimenti.2 Quando la castità è presente, li uomini la persèguitano; e desideranla quando ella si dilunga; e in perpetuo corona?a trionfa, vincendo il merito delle battaglie di quelli che non sono contaminati (nè sozzi).
3 Ma la numerosa turba degli empi non sarà buona a nulla: le piante bastarde non getteranno profonde radici, nè potranno poggiare su solida base,3 Ma la moltitudine variata (si è di molte generazioni) de' malvagi non fia utile; e li piantoni adulterini non fanno radici alte, nè averanno stabile firmamento.
4 e se per un po' di tempo lussu­reggeranno in fronde, non essen­do ben piantate nel terreno, sa­ranno scosse dal vento e dalla violenza dei venti saranno sradi­cate.4 .
5 I loro rami saranno schian­tati ancor teneri, i loro frutti sa­ranno inutili, acerbi al gusto, buoni a nulla.5 Fieno spezzati li rami non compiuti, e li loro frutti fieno disutili, e acerbi a mangiare; e a nulla fieno acconci.
6 Infatti i figli nati da illegittime unioni attestano la malvagità dei genitori, se inter­rogati.6 Però che tutti li figliuoli che nascono de' malvagi, sì sono testimonii di malignitade contro alli padri loro, quando sono esaminati.
7 Il giusto, anche se muore avanti tempo, godrà riposo.7 Ma il giusto, s'egli fia occupato dalla morte, sarae in refrigerio.
8 La vecchiezza è veneranda, non quella che viene dalla lunga vita, nè quella misurata a numero d'an­ni: la canizie sta nella prudenza dell'uomo,8 La vecchiezza è da onorare, non computata per longhezza di tempo, nè per numero d' anni; canuti sono li sensi dell' uomo,
9 età senile è una vita senza macchia.9 e la etade della vecchiezza fia la vita immaculata.
10 Perchè egli piac­que a Dio e ne divenne il diletto e viveva in mezzo ai peccatori, fu trasportato altrove.10 Colui che piace a Dio, è fatto diletto; e vivendo egli tra li peccatori è translatato.
11 Fu rapi­to affinchè la malizia non alteras­se il suo spirito e la seduzione non ingannasse la sua anima;11 Egli è rapito acciò che la malizia non mutasse lo intendimento suo, ovvero che loro figmenti non ingannassero l'anima sua.
12 chè l'incanto della vanità oscura il bene, e la vertigine della passio­ne perverte un'anima ingenua.12 Però che lo ammaliamento delle beffe e delle derisioni oscura li beni, e la mobilitade della concupiscenza travolge il senno che è sanza malizia.
13 Giunto in poco tempo alla per­fezione, compì una lunga carrie­ra,13 Colui che è pervenuto al fine in breve compiè molti tempi.
14 essendo l'anima sua cara a Dio; per questo fu tolto in fretta di mezzo all'iniquità. Ma la gente che ciò vede non ci comprende nulla, non medita nel suo cuore14 Però che l'anima sua era piaciuta a Dio; per questo affrettò (Iddio) di trarlo di mezzo le iniquitadi. Li popoli che veggiono e non intendono, che non pongono nelli loro cuori cotali cose;
15 che questa è grazia di Dio e mi­sericordia verso i suoi santi, è un riguardo verso i suoi eletti.15 però che la grazia di Dio e la misericordia sua si è nelli santi suoi, e riguardamento nelli eletti suoi.
16 Ma il giusto morto condanna gli em­pi che vivono, e una gioventù sì presto giunta alla perfezione con­ danna la lunga vita dell'empio.16 Il giusto morto condanna li vivi rei, e la gioventù inanzi tempo consumata condanna la disensata vecchiezza (de' quali dissi sopra).
17 Or (gli empi) vedendo la fine del savio non capiranno quali sia­no stati i disegni di Dio sopra di lui, nè perchè il Signore l'abbia messo in sicuro.17 (Quelli popoli) vederanno la morte del savio, e non conosceranno quello che Iddio pensoe (fare) di colui, e per che Iddio l' amoe.
18 Vedendo ciò se ne faranno beffe, ma il Signore si burlerà di loro.18 Elli lo vedranno, e dispregeranno; ma Iddio si farà beffe di coloro.
19 E dopo questo essi moriranno senza onore, e saranno in eterno obbrobrio tra i morti; perchè Dio li ridurrà al silenzio, li scaglierà a capofitto, dopo averli scossi dai fondamen­ti; ed avranno l'ultima rovina. Saran nei gemiti, e la loro memoria perirà.19 E saranno dopo queste cose caggenti sanza onore, e saranno in vituperio e in abominazione tra li morti in perpetuo; però che Iddio fiaccherae coloro enfiati sanza parole, e moveralli dalli fondamenti, e fieno desolati infino alla parte di sopra; e saranno piagnenti, e la memoria loro perirae.
20 Verran tutti pau­rosi per il pensiero dei loro pecca­ti, e le loro iniquità, drizzandosi dinanzi ad essi, li accuseranno.20 Li timidi verranno ne' pensieri de' suoi peccati; e le loro iniquitadi li meneranno a contrario.