Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Giobbe 34


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BIBBIA TINTORIBIBBIA VOLGARE
1 Poi Eliu, continuando a parlare, disse anche questo:1 Adunque pronunciante Eliu, anco queste cose disse:
2 « O sapienti, ascoltate le mie parole, o prudenti, statemi a sentire:2 Udite, savii, le mie parole; e voi, ammaestrati, ascoltate me.
3 giacchè l'orecchio giudica le parole come il palato discerne i cibi.3 Certo l'orecchio prova le parole; e lo gorguzzolo l'esca collo assaggiare giudica.
4 Formiamoci un giudizio, e vediamo tra noi quale sia il meglio.4 Eleggiamo lo giudicio a noi, e intra noi giudichiamo quale sia lo migliore.
5 Giobbe ha detto: Io son giusto: e Dio non mi rende giustizia;5 Perciò che disse Iob: giusto sono, e Iddio sovvertì lo mio giudicio.
6 nel giudizio fatto contro di me ci sono degli sbagli; la mia piaga è atroce senza che io abbia peccato:6 Certo, giudicando me, la bugia è; la sagitta mia è violenta senza alcuno peccato.
7 chi è mai come Giobbe che beve l'insulto come l'acqua,7 Chi è uomo, com' è Iob, che bee la derisione come acqua?
8 e cammina con quei che commettono l'iniquità, e s'imbranca cogli scelerati?8 Che va con coloro che òperano la iniquitade, e va con malvagi uomini?
9 Infatti ha detto: L'uomo non piacerà a Dio, quand'anche corresse assieme con lui.9 Certo elli disse: non piacerà l'uomo (ancora) a Dio, se ancora corresse con lui.
10 Or dunque ascoltatemi, o uomini assennati. Lungi da Dio l'empietà, e dall'onnipotente l'ingiustizia.10 E perciò, o uomini di buono cuore, udite me: partisi da Dio la empietà, e dall' Onnipotente la iniquitade.
11 Egli infatti renderà all'uomo secondo le sue opere, e retribuirà a ciascuno secondo la sua condotta.11 Certo la opera dell' uomo renderae a lui, e (appena) secondo la via di ciascheduno restituirà a lui.
12 Di certo Dio non condanna senza ragione, e l'Onnipotente non perverte la giustizia.12 Veramente Iddio non condanna indarno, nè lo Onnipotente sovvertisce lo giudicio.
13 Qual altro ha Egli costituito sopra la terra? A chi ha dato il governo dell'universo da lui creato?13 Quale altro constituì sopra la terra? ovver quale pose sopra lo mondo, lo quale elli fabbricò?
14 Se restringesse in sè il suo pensiero, se ritirasse a sè lo spirito e il fiato,14 Se dirizzerà a lui lo suo cuore, lo spirito suo e lo fiato a sè trarrà.
15 sogni carne verrebbe meno, e l'uomo ritornerebbe in cenere.15 Verrà meno tutta la carne insieme, e l' uomo nella cenere ritornerà.
16 Se tu sei intelligente, ascolta quanto si dice, e sta' attento al suono delle mie parole.16 Adunque se tu hai intelletto, odi quello che si dice, e ascolta la voce del mio parlare.
17 Può forse essere sanato colui che non ama la giustizia? E come fai a condannare a questa maniera colui che è il Giusto?17 Colui che non ama lo giudicio, puote egli essere sanato? e come tu quello che è giusto, intanto lo condanni?
18 Colui che dice al re: Apostata, e chiama i grandi scelerati;18 Il quale dice allo re, partito dalla legge; lo qual chiama li duchi, malvagi;
19 colui che non guarda in faccia ai potenti, e non fa conto del tiranno quando è in litigio col povero, perché tutti sono opera delle sue mani.19 lo quale non riceve le persone de' principi; nè non conosce lo tiranno, quando contende contro al povero; certo tutti quanti sono lavorìo delle sue mani.
20 Essi moriranno all'improvviso, nel mezzo della notte, ne saran turbati i popoli, ed essi passeranno, e il violento sarà portato via senza la mano (dell'uomo).20 Subito morranno; e nella mezza notte li popoli saranno turbati, e trapasseranno, e porterannone la forza sanza mani.
21 Infatti Dio tien d'occhio la condotta dei mortali e considera tutti i loro passi.21 E gli occhii suoi sopra le vie degli uomini; e tutti gli andamenti loro considera.
22 Non vi son tenebre, nè ombra di morte ove possano nascondersi quelli che operano l'iniquità.22 Non sono le tenebre, e non è l'ombra della morte, chè si nascondano quivi coloro che adòperano la iniquitade.
23 Non è più in potere dell'uomo di comparire al giudizio di Dio.23 Nè più oltre è nella signorìa dell' uomo, (accid) ch' elli venga a Dio nel giudicio.
24 Egli ne stritolerà una moltitudine innumerevole, e ne stabilirà altri al loro posto.24 Triterà molti e senza numero, e farà stare altri per loro.
25 Conoscendo le loro opere, li travolge nella notte e li fa stritolare;25 Per ch' egli ha conosciute l'opere loro; ed impercioe inducerae la notte, e fieno distrutti.
26 li colpisce come empi in presenza di tutti.26 Quasi come malvagi percosse loro nelli luoghi delli videnti.
27 Essi come per partito preso si allontanarono da lui e non vollero comprendere nessuna delle sue vie,27 I quali quasi della loro industria si partirono da lui, e tutte le sue vie non volleno intendere;
28 in modo da far giungere a lui il gemito del povero, da fargli sentire i lamenti degl'infelici.28 acciò ch' elli faccino pervenire a lui lo grido dello bisognoso, e udire la voce de' poveri.
29 Se Egli dà pace, chi potrà condannare? Se Egli nasconde il suo volto, chi potrà contemplarlo, sia delle nazioni che di tutti gli uomini?29 Adunque, elli concedente pace, chi è che lo condanni? e quando nascondesse lo volto, chi è che contemplasse lui e sopra le genti e sopra ogni uomo?
30 E gli fa regnare l'ipocrita a motivo dei peccati del popolo.30 Il quale fae regnare l' uomo ipocrita per li peccati del popolo.
31 Giacchè io ho parlato davanti a Dio, non t'impedirò di parlare.31 Adunque, per ch' io favellai al Signore, ancora non ti contraddirò se tu vorrai parlare.
32 Se ho sbagliato, mostramelo, e se ho parlato male non dirò altro.32 Se io errai, insegna a me; se io dissi cosa iniqua, più oltre non aggiugnerò.
33 Forse che Dio non ti domanderà conto dell'iniquità, perchè ti è dispiaciuto? Tu e non io hai cominciato a parlare, or se hai qualche cosa di meglio, parla.33 Or non la cerca Iddio da te, perciò che la dispiace a te? In verità tu cominciasti a favellare, e non io; e se tu alcuna cosa conoscesti migliore, favella.
34 Parlino con me gli uomini intelligenti, e l'uomo saggio mi ascolti.34 Gli uomini intendenti favellino a me, e l' uomo savio oda me.
35 Ma Giobbe ha parlato stoltamente, e le sue parole non suonan buona dottrina.35 E Iob stoltamente hae favellato; le parole sue non suonano disciplina.
36 Padremio, sia provato Giobbe sino alla fine, non risparmiare l'uomo iniquo;36 Padre mio, provisi Iob insino alla fine; non cessare di flagellare l' uomo iniquo,
37 perchè egli aggiunge ai suoi peccati la bestemmia. Frattanto sia fra noi messo alle strette, e poi coi suoi discorsi chiami in giudizio Dio ».37 il quale aggiugne sopra li peccati la blasfemia; ancora intra noi sia costretto; e allora provochi Iddio con suoi sermoni.