1 Giacobbe adunque abitò nella terra di Canaan, dove suo padre era stato pellegrino. | 1 OR Giacobbe abitò nel paese dove suo padre era andato peregrinando, nel paese di Canaan. |
2 E questa è la posterità di lui. Giuseppe all'età di sedici anni, ancor giovinetto, pasceva coi suoi fratelli il gregge, e stava coi figli di Baia e di Zelfa mogli del padre suo, presso il quale accusò i fratelli di un pessi o delitto. | 2 E le generazioni di Giacobbe furono quelle. Giuseppe, essendo giovane, d’età di diciassette anni, pasturava le gregge, coi suoi fratelli, co’ figliuoli di Bilha, e coi figliuoli di Zilpa, mogli di suo padre. Ed egli rapportava al padre loro la mala fama che andava attorno di loro. |
3 Or Israele amava Giuseppe più di tutti gli altri suoi figlioli, avendolo avuto in vecchiaia, e gli aveva fatto una tunica a vari colori. | 3 Or Israele amava Giuseppe più che tutti gli altri suoi figliuoli; perciocchè gli era nato nella sua vecchiezza, e gli fece una giubba vergata. |
4 Ma i suoi fratelli l'odiavano, vedendo che egli era amato dal padre più di tutti gli altri figli, e non gli potevan parlare amichevolmente. | 4 E i suoi fratelli, veggendo che il padre loro l’amava più che tutti i suoi fratelli, l’odiavano, e non potevano parlar con lui in pace |
5 Avvenne poi che Giuseppe riferì ai suoi fratelli un sogno da lui avuto, il che fu causa di maggior odio. | 5 E Giuseppe sognò un sogno, ed egli lo raccontò a’ suoi fratelli; ed essi l’odiarono vie maggiormente. |
6 Egli disse loro: « Udite il sogno che ho fatto. | 6 Egli adunque disse loro: Deh! udite questo sogno che io ho sognato. |
7 Mi pareva che si legasse i covoni nel campo, e che il mio covone, quasi alzandosi, stesse ritto, e che i vostri covoni, stando all'intorno, adorassero il mio covone ». | 7 Ecco, noi legavamo i covoni in mezzo di un campo; ed ecco, il mio covone si levò su, ed anche si tenne ritto; ed ecco, i vostri covoni furon d’intorno al mio covone, e gli s’inchinarono. |
8 Allora i fratelli gli dissero: « Che forse tu sarai nostro re e noi dovremo stare a te soggetti? » Così questi sogni e questi discorsi accrebbero l'invidia e l'odio. | 8 E i suoi fratelli gli dissero: Regneresti tu pur sopra noi? signoreggeresti tu pur sopra noi? Essi adunque l’odiarono vie maggiormente per i suoi sogni, e per le sue parole. |
9 Egli ebbe ancora un altro sogno, e, raccontandolo ai fratelli, disse: « Mi sembrava, in sogno, che il sole, la luna e undici stelle mi adorassero ». | 9 Ed egli sognò ancora un altro sogno, e lo raccontò a’ suoi fratelli, dicendo: Ecco, io ho sognato ancora un sogno: ed ecco, il sole, e la luna, ed undici stelle, mi s’inchinavano. |
10 Avendolo raccontato al padre e ai fratelli, suo padre lo sgridò, dicendo: « Che vuol dire questo sogno che hai avuto? Forse che io, tua madre, e i tuoi fratelli, prostrati per terra ti dovremo adorare? ». | 10 Ed egli lo raccontò a suo padre, e a’ suoi fratelli. E suo padre lo sgridò, e gli disse: Quale è questo sogno che tu hai sognato? avremo noi, io, e tua madre, e i tuoi fratelli, pure a venire ad inchinarci a te a terra? |
11 Mentre per questo i fratelli gli portavano invidia, il padre considerava dentro di sè la cosa. | 11 E i suoi fratelli gli portavano invidia; ma suo padre riserbava appo sè queste parole |
12 Or mentre i suoi fratelli stavano a pascere i greggi del padre in Sichem, | 12 Or i suoi fratelli andarono a pasturar le gregge del padre loro in Sichem. |
13 Israele disse a Giuseppe: « I tuoi fratelli pascolano le pecore in Sichem: vieni, chè ti manderò da loro ». Ed avendo egli risposto: | 13 Ed Israele disse a Giuseppe: I tuoi fratelli non pasturano essi in Sichem? Vieni, ed io ti manderò a loro. Ed egli disse: Eccomi. |
14 « Eccomi », Giacobbe gli disse: «Va a vedere se tutto va bene relativamente ai tuoi fratelli e al bestiame, e portami le notizie di quanto si fa ». Mandato dalla valle di Ebron, Giuseppe arrivò a Sichem. | 14 Ed esso gli disse: Or va’, e vedi se i tuoi fratelli, e le gregge, stanno bene, e rapportamelo. Così lo mandò dalla valle di Hebron; ed egli venne in Sichem. |
15 Mentre andava errando per i campi, incontrò un uomo il quale gli domandò che cercasse. | 15 Ed un uomo lo trovò ch’egli andava errando per li campi; e quell’uomo lo domandò, e gli disse: Che cerchi? |
16 Egli rispose: « Cerco i miei fratelli, insegnami dove siano a pascere i greggi ». | 16 Ed egli disse: Io cerco i miei fratelli; deh! insegnami dove essi pasturano. |
17 Quell'uomo gli rispose: «Sono partiti di qui, e li ho sentiti dire: Andiamo a Dotain ». Allora Giuseppe andò a cercare i suoi fratelli e li trovò a Dotain. | 17 E quell’uomo gli disse: Essi son partiti di qui; perciocchè io li udii che dicevano: Andamocene in Dotain. Giuseppe adunque andò dietro a’ suoi fratelli, e li trovò in Dotain. |
18 Essi lo scorsero da lontano, e avanti che s'avvicinasse, disegnarono di ucciderlo, | 18 Ed essi lo videro da lungi; ed avanti che si appressasse a loro, macchinarono contro a lui, per ucciderlo. |
19 e dicevansi l'uno all'altro: « Ecco, viene il sognatore! | 19 E dissero l’uno all’altro: Ecco cotesto sognatore viene. |
20 Su via, ammazziamolo e gettiamolo in una vecchia cisterna, e poi diremo: Una fiera crudele lo ha divorato; e allora si vedrà a che gli giovino i suoi sogni». | 20 Ora dunque venite, ed uccidiamolo; e poi gittiamolo in una di queste fosse; e noi diremo che una mala bestia l’ha divorato; e vedremo che diverranno i suoi sogni. |
21 Ma Ruben, udito questo, si sforzava di liberarlo dalle loro mani, e diceva: | 21 Ma Ruben, udendo questo, lo riscosse dalle lor mani, e disse: Non percotiamolo a morte. |
22 « Non lo ammazzate, non versate il suo sangue; ma gettatelo in questa cisterna che è nel deserto, e serbate pure le vostre mani ». E diceva questo perchè voleva liberarlo dalle loro mani e restituirlo a suo padre. | 22 Ruben ancora disse loro: Non ispandete il sangue; gittatelo in quella fossa ch’è nel deserto, ma non gli mettete la mano addosso; per riscuoterlo dalle lor mani e per rimenarlo a suo padre |
23 Appena dunque Giuseppe giunse dai suoi fratelli, questi lo spogliarono della tunica talare a vari colori, | 23 E, quando Giuseppe fu venuto a’ suoi fratelli, essi lo spogliarono della sua giubba, di quella giubba vergata ch’egli avea indosso. |
24 e lo gettarono nella vecchia cisterna che era senz'acqua. | 24 Poi lo presero, e lo gittarono in quella fossa: or la fossa era vota, e non vi era acqua alcuna dentro. |
25 Postisi poi a sedere per prendere cibo, videro dei viaggiatori Ismaeliti che venivano da Galaad coi cammelli carichi di aromi, di resina e di mirra per l'Egitto. | 25 Poi si assettarono per prender cibo, ed alzarono gli occhi, e videro una carovana d’Ismaeliti che veniva di Galaad, i cui cammelli erano carichi di cose preziose, di balsamo e di mirra; ed essi andavano per portar quelle cose in Egitto. |
26 e Allora Giuda disse ai suoi fratelli: « Che guadagneremo a uccidere il nostro fratello e a celarne il sangue? | 26 E Giuda disse a’ suoi fratelli: Che guadagno faremo, quando avremo ucciso il nostro fratello, ed avremo occultato il suo sangue? |
27 È meglio venderlo agli Ismaeliti, e non imbrattare le nostre mani, perchè egli è nostro fratello e nostra carne ». I suoi fratelli gli diedero ascolto, | 27 Venite, vendiamolo a cotesti Ismaeliti, e non mettiamogli la mano addosso; perciocchè egli è nostro fratello, nostra carne. E i suoi fratelli gli acconsentirono. |
28 e mentre passavano quei mercanti Madianiti, lo trassero dalla cisterna e lo vendettero per venti pezzi d'argento a quegli Ismaeliti, i quali lo condussero in Egitto. | 28 E come que’ mercatanti Madianiti passavano, essi trassero e fecero salir Giuseppe fuor di quella fossa, e per venti sicli d’argento lo vendettero a quegl’Ismaeliti; ed essi lo menarono in Egitto. |
29 Or quando Ruben, tornato alla cisterna, non ci trovò più Giuseppe, | 29 Or Ruben tornò alla fossa, ed ecco, Giuseppe non v’era più; ed egli stracciò i suoi vestimenti. |
30 stracciatesi le vesti, andò a trovare i suoi fratelli e disse: « Il ragazzo non si vede, ed io dove me ne andrò? » | 30 E tornò a’ suoi fratelli, e disse: Il fanciullo non si trova; ed io, dove andrò io? |
31 Ma quelli, presa la tunica di Giuseppe, la intrisero nel sangue di un capretto da loro ucciso, | 31 Ed essi presero la giubba di Giuseppe; e scannarono un becco, e tinsero quella col sangue. |
32 e mandarono a portarla al padre e a dirgli: « Abbiamo trovata questa tunica: guarda se è o no quella del tuo figliolo ». | 32 E mandarono a portar quella giubba vergata al padre loro, ed a dirgli: Noi abbiam trovata questa giubba: riconosci ora se è la giubba del tuo figliuolo, o no. |
33 E il padre, avendola riconosciuta, disse: « È la tunica del mio figliolo! Una fiera crudele lo ha mangiato; una bestia ha divorato Giuseppe! » | 33 Ed egli la riconobbe, e disse: Questa è la giubba del mio figliuolo; una mala bestia l’ha divorato; Giuseppe per certo è stato lacerato. |
34 E stracciatesi le vesti, si copri di cilizio e pianse per molto tempo il suo figlio. | 34 E Giacobbe stracciò i suoi vestimenti, e si mise un sacco sopra i lombi, e fece cordoglio del suo figliuolo per molti giorni. |
35 Tutti i figli si radunarono intorno al padre per lenirne il dolore; ma egli rifiutò d'essere consolato e disse: «Scenderò piangendo dal mio figliolo nel soggiorno dei morti ». E mentre egli perseverava nel pianto, | 35 E tutti i suoi figliuoli, e tutte le sue figliuole, si levarono per consolarlo; ma egli rifiutò di esser consolato, e disse: Certo io scenderò con cordoglio al mio figliuolo nel sepolcro. E suo padre lo pianse. |
36 i Madianiti vendettero in Egitto Giuseppe a Putifar, eunuco di Faraone, capitano delle milizie. | 36 E que’ Madianiti, menato Giuseppe in Egitto, lo vendettero a Potifarre, Eunuco di Faraone, Capitan delle guardie |