Scrutatio

Sabato, 1 giugno 2024 - San Giustino ( Letture di oggi)

Genesi 30


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BIBBIA TINTORIBIBBIA VOLGARE
1 Rachele, vedendosi sterile, invidiava sua sorella, e disse, al marito: « Dammi dei figlioli: altrimenti io muoio ».1 Ma pensando Rachel, ch' ella fosse sterile, invidiò la sorella, e disse al marito suo: dàmmi figliuoli, altramente io moro.
2 E Giacobbe le rispose adirato: « Son forse al posto di Dio che t'ha negata la fecondità? »2 Alla quale rispuose Iacob adirato: non sono io per Dio, il quale privo te del frutto del ventre tuo.
3 E Rachele: « Ho la mia serva Baia: dormi con lei, affinchè essa partorisca sulle mie ginocchia e io abbia figli da lei ».3 Ed ella disse: io hoe una fante ch' hae nome Balam; va a lei, acciò ch' ella partorisca sopra le ginocchia mie, ed abbi di quella figliuoli.
4 E gli diede Baia per moglie.4 E diede a lui Balam in matrimonio; la quale,
5 E questa, stata con Giacobbe, concepì e partorì un figlio.5 venuto a lei lo marito, concepette e partorì uno figliuolo.
6 E Rachele disse: « Il Signore ha giudicato in mio favore ed ha esaudita la mia voce, dandomi un figlio ». E perciò lo chiamò Dan.6 E disse Rachel: giudicommi lo Signore, ed esaudi la voce mia, dando a me figliuolo; eperciò appellò lo nome di colui Dan.
7 E Baia concepì ancora e partorì un altro figlio,7 E un'altra volta Balam concepette, e partorì un altro figliuolo.
8 riguardo al quale Rachele disse: « Il Signore mi ha fatto lottare colla mia sorella, ed ho vinto io », e lo chiamò Nettali.8 Per lo quale disse Rachel: assomigliommi il Signore alla mia sorella, ed ho superato. E chiamò lui Neftali.
9 Lia vedendo che aveva cessato di far figlioli, prese Zelfa sua serva e la diede al marito.9 Sentendosi Lia, che di partorire era venuta meno, Zelfa ancilla sua al suo marito diede.
10 E avendo questa concepito e partorito un figlio,10 La quale, dopo lo concetto, vedendo lo figliuolo,
11 Lia disse: «Fortuna », e perciò lo chiamò Gad.11 disse: bene avventurato; ed imperciò chiamò lo nome suo Gad.
12 Zelfa ne partorì ancora un altro.12 E partorio ancora Zelfa uno altro.
13 E Lia disse: « Questo è per la mia felicità, perchè le donne mi diranno beata ». Per questo lo chiamò Aser.13 E disse Lia: questa cosa è per la beatitudine mia; ed in verità diranno le femine, ch' io sia beata. E perciò chiamò lui Aser.
14 Or al tempo della mietitura del grano, essendo Ruben andato alla campagna. trovò delle mandragole, e le portò a Lia sua madre. E Rachele disse a Lia: « Via, dammi delle mandragole del tuo figlio».14 E venuto Ruben nel tempo della biada del grano nel campo, ritrovò le mandragore, e diedele alla madre (quelle avea portate). E disse Rachel: dà a me delle mandragore del figliuolo tuo.
15 E Lia rispose: «Ti par poco avermi tolto il marito, che vuoi togliermi anche: le mandragole del mio figlio? » Rachele disse: «Ebbene, dorma pure teco stanotte per le mandragole del tuo figlio ».15 Rispose Lia: parveti puoco avermi tolto il mio marito, e non basta questo, che anche vuogli torre le mandragore del mio figliuolo? Rispuose Rachel: dormia teco questa notte per le mandragore del tuo figliuolo.
16 E come Giacobbe, la sera tornò dai campi, Lia gli andò incontro e gli disse: « Dormirai con me, perchè t'ho accaparrato colle mandragole del mio figliolo ». E Giacobbe dormi con lei in quella notte.16 E ritornando al vespro Iacob del campo, venuta è Lia incontra lui, e disse: a me entrerai, imperciò che di mercè condussi te per le mandragore del figliuolo mio. E dormi con lei in quella notte.
17 Il Signore poi ascoltò le preghiere di lei, che concepì e partorì il quinto figliolo,17 Ed esaudi Iddio le preghiere sue; e conce pette, e partori lo quinto figliuolo.
18 e disse: « Il Signore mi ha data la mercede per aver io data la mia serva al mio marito »; e lo chiamò Issacar.18 E disse: diede Iddio la mercede a me, imper ciò ch' io diedi l'ancilla mia al marito mio; e chiamò lo nome suo Issacar.
19 E Lia, avendo concepito ancora, partorì il sesto figlio,19 E un'altra volta Lia concepette, e partorì lo sesto figliuolo.
20 e disse: «Dio mi ha dotata di buona dote; anche questa volta il mio marito starà con me, avendogli io dato sei figlioli ». E per questo lo chiamò Zàbulon,20 E disse: arricchito me ha Iddio di buona dote; ancora questa volta sarà meco lo marito mio, perciò ch' io gli hoe generati sei figliuoli. Ed imperciò chiamò lo nome suo Zabulon.
21 Dopo di lui partorì una figlia che ebbe nome Dina.21 Dopo il quale partorì una figliuola, ch' ebbe nome Dina.
22 Il Signore si ricordò anche di Rachele, e la esaudì e la rese feconda,22 Ricordandosi lo Signore di Rachel, ed esaudi lei, ed aperse la vulva sua.
23 Ed essa concepì e partorì un figlio, dicendo: « Dio ha tolto il mio obbrobrio ».23 La quale concepette, e partorì uno figliuolo, dicendo: tolse Iddio lo vituperio mio.
24 E lo chiamò col nome di Giuseppe, dicendo: «M'aggiunga il Signore un altro figliolo ».24 E chiamò lo nome suo Iosef, dicendo: aggiunga a me lo Signore un altro figliuolo.
25 Nato che fu Giuseppe, Giacobbe disse al suo socero: « Dammi licenza, che io me ne torni in patria, alla mia terra.25 Ma nato Iosef, disse Iacob al suocero suo: lasciami, acciò ch' io ritorni nella patria e nella terra mia.
26 Dammi le mogli e i miei figli, per i quali ti ho servito, e lasciami andare; tu ben conosci il servizio che t'ho fatto ».26 Dàmmi le mogli e li figliuoli miei, per le quali io servii a te, acciò ch' io l'avessi: tu hae co gnosciuto la servitù, per la quale io servii a te.
27 Labano gli disse: « Possa io trovar grazia dinanzi a te! Ho conosciuto alla prova che Dio m'ha benedetto per causa tua;27 E disse a lui Laban: io troverò grazia nel cospetto tuo; e per esperimento in verità io ho co gnosciuto, che Iddio m'hae benedetto per te.
28 determina dunque la ricompensa che dovrò darti ».28 Ordina la mercede ch' io ti dea.
29 E Giacobbe rispose: « Tu sai in che modo ti ho servito, e quanto siano aumentati nelle mie mani i tuoi beni.29 E quelli rispuose, e disse: tu hai conosciuto, come io t'ho servito, e quanta la tua possessione è stata nelle mani mie.
30 Avanti che venissi da te avevi poco e ora invece sei diventato ricco, e il Signore ti ha benedetto dovunque sono entrato io. Ora è giusto che io pensi una buona volta anche alla mia famiglia ».30 Poco avevi innanzi ch' io venissi a te; ed ora tu sei fatto ricco, e benedisse te lo Signore dallo intramento mio. Iusta cosa è adunque, ch' io provegga ancora alcuna volta alla casa mia.
31 E Labano gli disse: « Che ti devo dare! » Ma Giacobbe rispose: « Io non voglio nulla; ma se farai quello che ti chiedo, tornerò a pascere i tuoi greggi e n'avrò cura.31 E disse Laban: che darò io a te? E quegli disse: niuna cosa voglio; ma se tu farai quello ch' io addomando, un'altra volta pascerò e custodirò le bestie tue.
32 Passa in mezzo a tutti i tuoi greggi e metti da parte tutte le pecore vaneggiate e vaiolate, e tutto ciò che nascerà di color fosco e macchiato e vario, tanto fra le pecore che fra le capre, sarà la mia mercede.32 Gira ogni tua greggia, e isparti tutte le pecore variate e di diversa lana; e quello che rosso e maculoso e vario sarà, così nelle pecore come nelle capre, sarà la mercè mia (in merito del servi gio ch' io t'ho fatto).
33 Così nell'avvenire, quando verrà il tempo fissato fra noi, la mìa giustizia risponderà per me, e tutto quello che non sarà vaneggiato o macchiato o fosco, nelle pecore come nelle capre, mi dimostrerà reo di furto ».33 E risponderà a me domani la iustizia mia, quando il tempo del piacevole sarà venuto innanzi a te; ed ogni cosa che non saranno varia e maculosa e rossa, cosi nelle pecore come nelle capre, di furto mi reprenderai.
34 Labano rispose: « Mi piace quello che chiedi ».34 E disse Laban: grato è a me quello che tu mi domandi.
35 E quel giorno Labano separò le capre, le pecore e i capri e i montoni vaneggiati e macchiati, e diede ai suoi figli il governo di tutto il gregge di un sol colore, cioè bianco e nero.35 Ed ispartì in quello dì le capre e le pecore e'porci e'montoni variati e macchiosi; e tutta l'altra greggia d'uno colore, cioè bianco e negro pelo, e dielle nelle mani de'suoi figliuoli.
36 Pose poi la distanza di tre giornate di cammino fra sè e il genero, che pasceva il rimanente dei suoi greggi.36 E pose lo spazio dell' andamento, intra sè ed il genero, di tre dì; il quale pascea tutte le altre sue greggie.
37 Or Giacobbe prese delle bacchette verdi di pioppo, di mandorlo e di platano, ne tagliò la corteccia a strisce, da fare spiccare il bianco dov'era levata la buccia, rimanendo verdi le bacchette ove non erano sbucciate, e così ne risultò il color vario.37 E togliendo adunque Iacob verghe populee verdi, e di màndoli e di plàtano, una parte scortecò di loro; e levate le corteccie, di queste, le quali spogliate erano, la bianchezza apparì nelle verghe; ma quelle che non erano scortecate più verdi stettero; e così in questo modo lo colore è fatto vario.
38 Pose poi le bacchette nei canali dove era gettata l'acqua, affinchè i greggi, quando venivano a bere, avessero dinanzi agli occhi le bacchette e concepissero guardandole.38 E puose quelle ne'canali dove si spandea l'acqua, sì che quando venissero le greggie a bere, innanzi agli occhii avessero le verghe, e nello aspetto di quelle concepessero.
39 Così avvenne che le pecore, accoppiandosi con quei rami davanti, facevano agnelli macchiettati, vaneggiati e vaiolati.39 E fatto è così, che in quello calore del coito le pecore (che si congiungevano) vedessero le verghe, e partorissero maculose e variate, di diverso colore ripiene.
40 E Giacobbe divise il gregge; e pose le bacchette nei canali davanti agli occhi dei capri: eran poi di Labano tutti i bianchi e i neri, e di Giacobbe gli altri, e i greggi stavano separati.40 E divise la greggia Iacob, e puose le verghe negli canali innanzi agli occhi de'montoni; ed erano tutte le bianche e le nere di Laban; e tutte le altre di Iacob, dispartite intra sè le greggie.
41 Quando dunque in primavera le pecore dovevan concepire, Giacobbe metteva le bacchette nei canali dell'acqua, dinanzi agli occhi dei montoni e delle pecore, affinchè concepissero guardandole.41 Adunque, quando nel primo tempo veniano le pecore, ponea Iacob le verghe ne' canali dell’acque innanzi agli occhii de' montoni e delle pecore, acciò che in quelle contemplazioni concepessero.
42 Quando però le pecore, in autunno, concepiscono per la seconda volta, non metteva le bacchette. Così le pecore concepite in autunno eran di Labano, quelle concepite in primavera eran di Giacobbe,42 Ma quelle ch' erano da mandare da sera, e nell'ultimo del concepire, non vi ponea quelle verghe. Fatte sono, quelle che erano da sera, di Laban; e quelle ch' erano nel primo tempo, di Iacob.
43 il quale diventò oltremodo ricco ed ebbe numerosi greggi e serve e servi e cammelli e asini.43 Ed è arricchito l'uomo oltre il modo; ed ebbe molte greggie, ancille e servi e cammelli ed asini.