Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Jonah (יונה) - Giona 3


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STUTTGARTENSIA-DELITZSCHBIBBIA VOLGARE
1 וַיְהִי דְבַר־יְהוָה אֶל־יֹונָה שֵׁנִית לֵאמֹר1 E ora, Signore Iddio d' Israel, l'anima è nelle angoscie, e lo spirito pieno di ansietade grida a te.
2 קוּם לֵךְ אֶל־נִינְוֵה הָעִיר הַגְּדֹולָה וִּקְרָא אֵלֶיהָ אֶת־הַקְּרִיאָה אֲשֶׁר אָנֹכִי דֹּבֵר אֵלֶיךָ2 O Signore, odi e abbi misericordia, però che tu se' Iddio misericordioso; (deh ora) abbi misericordia di noi, però che noi peccammo a te,
3 וַיָּקָם יֹונָה וַיֵּלֶךְ אֶל־נִינְוֶה כִּדְבַר יְהוָה וְנִינְוֵה הָיְתָה עִיר־גְּדֹולָה לֵאלֹהִים מַהֲלַךְ שְׁלֹשֶׁת יָמִים3 il quale siedi in sempiterno, e non perirono (in lui) mai chi si sia fidato in te.
4 וַיָּחֶל יֹונָה לָבֹוא בָעִיר מַהֲלַךְ יֹום אֶחָד וַיִּקְרָא וַיֹּאמַר עֹוד אַרְבָּעִים יֹום וְנִינְוֵה נֶהְפָּכֶת4 O Signore che se' onnipotente, Iddio d' Israel, odi ora l'orazione de' morti d' Israel, e delli loro. figliuoli, però che peccarono inanzi a te, e non udirono la voce dello loro Signore Iddio, e li mali sono radunati sopra noi.
5 וַיַּאֲמִינוּ אַנְשֵׁי נִינְוֵה בֵּאלֹהִים וַיִּקְרְאוּ־צֹום וַיִּלְבְּשׁוּ שַׂקִּים מִגְּדֹולָם וְעַד־קְטַנָּם5 Non ti ricordare della iniquitade de' nostri padri, ma ricòrdati della tua mano e dello tuo nome in questo tempo.
6 וַיִּגַּע הַדָּבָר אֶל־מֶלֶך נִינְוֵה וַיָּקָם מִכִּסְאֹו וַיַּעֲבֵר אַדַּרְתֹּו מֵעָלָיו וַיְכַס שַׂק וַיֵּשֶׁב עַל־הָאֵפֶר6 Però che tu se' lo nostro Signore Iddio, ? daremo lode a te, Signore.
7 וַיַּזְעֵק וַיֹּאמֶר בְּנִינְוֵה מִטַּעַם הַמֶּלֶךְ וּגְדֹלָיו לֵאמֹר הָאָדָם וְהַבְּהֵמָה הַבָּקָר וְהַצֹּאן אַל־יִטְעֲמוּ מְאוּמָה אַל־יִרְעוּ וּמַיִם אַל־יִשְׁתּוּ7 Però che per questo dèsti lo tuo timore nelli nostri cuori, acciò che noi chiamiamo lo tuo nome, e laudiamo te nella [nostra] prigionia; però che noi ci convertiremo dalla iniquità delli nostri padri, i quali peccarono in te.
8 וְיִתְכַּסּוּ שַׂקִּים הָאָדָם וְהַבְּהֵמָה וְיִקְרְאוּ אֶל־אֱלֹהִים בְּחָזְקָה וְיָשֻׁבוּ אִישׁ מִדַּרְכֹּו הָרָעָה וּמִן־הֶחָמָס אֲשֶׁר בְּכַפֵּיהֶם8 Ecco, che noi siamo nella nostra servitù oggi, per che tu ci dispergesti in vituperio e in maladizione e in peccato, secondo tutte le iniquitadi dei nostri padri, i quali si partirono dinanzi da te, Signore Iddio nostro.
9 מִי־יֹודֵעַ יָשׁוּב וְנִחַם הָאֱלֹהִים וְשָׁב מֵחֲרֹון אַפֹּו וְלֹא נֹאבֵד9 O Israel, odi i comandamenti della vita; colle orecchie attendi, acciò che tu sappi lo senno.
10 וַיַּרְא הָאֱלֹהִים אֶת־מַעֲשֵׂיהֶם כִּי־שָׁבוּ מִדַּרְכָּם הָרָעָה וַיִּנָּחֶם הָאֱלֹהִים עַל־הָרָעָה אֲשֶׁר־דִּבֶּר לַעֲשֹׂות־לָהֶם וְלֹא עָשָׂה10 O per che è questo, o tu Israel, che tu sei in terra di nimici?
11 Tu se' invecchiato in terra d' altrui, tu sei contaminato colli morti, e se' deputato con quelli che scendono nello inferno.
12 Tu hai abbandonato la fonte della sapienza.
13 Però che se tu fossi andato per la via di Dio, in verità tu averesti abitato sopra la terra in pace.
14 Appara dove sia la prudenza, e dove sia la virtù, e dove sia lo intelletto, acciò che tu sappi insieme dove sia la lunghezza della vita e dello vivimento, e anche dove sia lo lume delli occhi, e dove sia la pace.
15 Chi è quello che trovoe lo luogo suo? e che entroe nelli suoi tesori?
16 Dove sono li principi delle genti, e quelli che hanno signoria sopra le bestie le quali sono sopra la terra?
17 E dove sono quelli che giuocano colli uccelli del cielo (cioè li uccellatori)?
18 e quelli che radunano tesoro nello argento, e l'oro nel quale li uomini si confidano, e non è fine della loro radunazione (cioè che sempre più desidera, per la qual cosa si figura l'avaro)? quelli che fabbricano l' argento, e sono solleciti, e non è trovamento della loro opera, (cioè che è tanta, che non si puote trovare fondo, tanto è grande questa opera, come li mercatanti)?
19 Sono guastati, e discesono nello inferno, e altri in loro luogo si levarono; (cioè che, per che muoia l'usuraio o il mercante, viene lo figliuolo, e ricomincia egli, sì che non si puote trovare fondo alla opera dello avere).
20 Li giovani viddeno lume, e abitarono sopra la terra; e non seppono la via della disciplina.
21 E non seppono li suoi sentieri, ne i loro figliuoli riceverono lei; ed è fatta dalla lunga [dal]la loro faccia.
22 E non è udita nella terra di Canaan, e non è veduta nella terra di Teman.
23 Ma li figliuoli di Agar, i quali (addomandano e) cercano la prudenza la quale è della terra, e sono mercatanti della Merra [e di Teman], e ragionatori, e addomandatori della prudenza e della intelligenza, ma la via della sapienza non seppono, e non si ricordarono de' suoi sentieri.
24 O Israel, come è grande la casa di Dio, e come soprasta lo (suo) luogo della sua possessione!
25 Ella è grande, e non hae fine; grande e alta; (cioè non dicano le genti: come copriranno le genti il cielo? però che è sì grande, che ogni uomo vi puote avere luogo, s' egli adopera bene).
26 Ivi furono nominati li giganti, quelli che furono dal cominciamento, di grande statura, e sapevano di battaglia.
27 Iddio non elesse questi, e non trovarono la via della disciplina; e perciò perirono.
28 E però che non ebbono sapienza, egli perirono per la loro sciocchezza.
29 Chi salio in cielo, e tolse quella, e menolla dalli nuvoli?
30 E chi passò lo mare, e trovoe quella, e portò quella sopra l' oro eletto?
31 Non è chi possa sapere le vie sue, e non è chi cerchi li suoi sentieri.
32 Ma quello che sa tutte le cose, conobbe quella; e con la sua prudenza la trovò quello che apparecchiò la terra nel tempo eterno, e riempiella di pecore e d'animali quadrupedi.
33 Il quale mette fuori lo lume, e va; e chiamollo, e ubbidillo con paura.
34 E le stelle diedono lume nelle loro guardie, e sonsi rallegrate.
35 E sono chiamate, e dissono: noi siamo presenti; e piansono a lui con allegrezza, il quale fece quelle.
36 Questo è lo nostro Iddio, e non sarà pensato altri incontro a lui.
37 Questo trovò ogni via di disciplina, e diedela a Iacob suo servo, e a Israel suo diletto.
38 E dopo questo fu veduto in terra, e conversò (e stette) colli uomini (e colle genti).